Autore Topic: Creare un ponte tra due mondi...  (Letto 49836 volte)

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #120 il: Luglio 16, 2014, 22:42:58 pm »
Ma certo, come no.
Però col kaiser che rinunci all' elettricità, al riscaldamento, all' acqua calda, al pc, al telefono, all' automobile, agli antibiotici, all' anestesia dal dentista oppure se devi operarti, e a tutto il resto...
Guarda, sei veramente ridicola.

Senza elettricità si vive benissimo.
Basta accendere una candella o lampada con l'olio se proprio vuoi vedere nel buio.
Le candelle sono anhce romantiche, come lo èm anche il fuoco campestre.
Le più belle vacanze le ho passati nella tenda senza nessuna delle cose che scrivi sopra. Neanche nella casa estiva del mio nonno e in tutto quel paesino non c'era eletricità, eppure erano molti bambini felici.
Automobile personale proprio non serve a niente, forse per persone con handicap che non sanno camminare.
Quando non c'era telefono si scrivevano lettere, non mi mancherebbe particolarmente se non fosse, Il Pc ha lo stesso ruolo di tenermi in contatto con chi amo, se non fosse ci scriveremmo lettere e aspetteremo 2 settimane una risposta. Erano tempi belli quelli prima del telefono e pc.

Per il riscaldamento c'è legna e si può accendere il fuoco. Pensi che non ho mai fatto fuoco in una stuffa a legna?. Anzi è meglio che dipendere da qualche centrale. Si può scaldare l'acqua calda, ma in estate si può scalfdare l'acqua anche al sole. Il sapone si fa dal cenere.
Per l'anestezia  e disinfettante si usa l'alcool.
Va be per alcune operazioni un ospedale ci può essere, ma la civiltà crea altrettanto malattie quante guarisce.


Citazione
ps: vai a vivere in Amazzonia oppure in nuova Guinea, dove ci sono ancora tribù che in quanto a livello evolutivo sono indietro di diecimila anni.
Vedrai che piacere, fra ragni, serpenti velenosi, giaguari, pantere, ecc...
Ah, ricordati che fra quei primitivi, qualora avessi bisogno di una trasfusione di sangue (tanto per fare un esempio), non devi aspettarti nulla, perché nessuno te la farà.
Semplicemente ti toccherà morire.

perché cosi non mi toccherà morire una volta?
Io non voglio morire ma neanche essere immortale.
Non è detto che quelle civiltà sono indietro. 

Citazione
Altro piccolo particolare: hai idea di quante donne morivano, e tuttora muoiono nei paesi meno evoluti, per parto ? No, vero ? Ehh... beata ignoranza mista a malafede...

Molto più donne morivano di parlo quando sono stati aperti gli ospedali pubblici (vedi storia di Semmelweiss, una ostetrica non avrebbe mai fatto ciò che facevano quei studenti con le madri, ma il buco li faceva schifo e non desifettavano le mani.
Il parto in casa non era male. Certo il parto cesareo si può fare solo al'ospedale o muori. o morite tutti due. Anche se non sempre. Però anche in quei paesini che ho conosciuto c'era un ospedale di riferimento. E anche in Italia si muore qualche volta di parto

Offline Lucia

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #121 il: Luglio 16, 2014, 22:50:17 pm »
Questa è una delle perle di saggezza della "filosofa" di cui abbiano l'onore di condividire questo umile convitto.
Gli uomini che "amano spendere" sono praticamente tutti, quelli che "possono spendere" sono una minoranza.


non credo o forse sarà vero per gli uomini,
 io ho imparato che è una vergogna non risparmiare, che è condannabile spendere per ciò che non hai assoluttamente bisogno

Il consumismo insegna che è una vergogna risparmiare, che è cool spendere

Mio marito si vergognava di me quando in un negozio chiedevo (diciamo serviva una valiggia), quella che costa di meno.

Tu c'eri nel Paleolitico ? No, vero ?
Ascolta, ma tu ce l' hai una vaga idea di cosa fosse la vita dell' uomo preistorico ?
Sei al corrente di quali fossero i livelli di violenza fra umani nel Paleolitico ?
Non credo, sennò mi(ci) risparmieresti simili boiate.

sembra invece che tu ci sei stato.  :hmm:

Premesso che per me non è certamente una novità quel che evidenzi, sappi che siete proprio voi donne a "creare", indirettamente, un certo genere di uomini, che prima dite di apprezzare e amare, ma che poi criticate, detestate, rifiutate e odiate...


non mi è mai successo.

« Ultima modifica: Luglio 16, 2014, 23:04:28 pm da Lucia »

Offline Frank

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #122 il: Luglio 17, 2014, 01:04:18 am »
Senza elettricità si vive benissimo.
Basta accendere una candella o lampada con l'olio se proprio vuoi vedere nel buio.
Le candelle sono anhce romantiche, come lo èm anche il fuoco campestre.
Le più belle vacanze le ho passati nella tenda senza nessuna delle cose che scrivi sopra. Neanche nella casa estiva del mio nonno e in tutto quel paesino non c'era eletricità, eppure erano molti bambini felici.
Automobile personale proprio non serve a niente, forse per persone con handicap che non sanno camminare.
Quando non c'era telefono si scrivevano lettere, non mi mancherebbe particolarmente se non fosse, Il Pc ha lo stesso ruolo di tenermi in contatto con chi amo, se non fosse ci scriveremmo lettere e aspetteremo 2 settimane una risposta. Erano tempi belli quelli prima del telefono e pc.

Per il riscaldamento c'è legna e si può accendere il fuoco. Pensi che non ho mai fatto fuoco in una stuffa a legna?. Anzi è meglio che dipendere da qualche centrale. Si può scaldare l'acqua calda, ma in estate si può scalfdare l'acqua anche al sole. Il sapone si fa dal cenere.
Per l'anestezia  e disinfettante si usa l'alcool.
Va be per alcune operazioni un ospedale ci può essere, ma la civiltà crea altrettanto malattie quante guarisce.


perché cosi non mi toccherà morire una volta?
Io non voglio morire ma neanche essere immortale.
Non è detto che quelle civiltà sono indietro. 

Molto più donne morivano di parlo quando sono stati aperti gli ospedali pubblici (vedi storia di Semmelweiss, una ostetrica non avrebbe mai fatto ciò che facevano quei studenti con le madri, ma il buco li faceva schifo e non desifettavano le mani.
Il parto in casa non era male. Certo il parto cesareo si può fare solo al'ospedale o muori. o morite tutti due. Anche se non sempre. Però anche in quei paesini che ho conosciuto c'era un ospedale di riferimento. E anche in Italia si muore qualche volta di parto

Sì, vabbè, buonanotte al secchio...

Ripeto: sii coerente e trasferisciti altrove; rinuncia a tutto quello che hai e qualora dovessi sentirti male, non chiamare il pronto soccorso e non andare in ospedale.
Curati da sola oppure fatti curare da qualche tuo familiare, anche se si tratta di qualcosa di grave.
Ok ?


Citazione
Automobile personale proprio non serve a niente, forse per persone con handicap che non sanno camminare.

Ma certo, come no.
Tipico ragionamento da mantenuta che vive sulle nuvole.
Bah...


Citazione
Il Pc ha lo stesso ruolo di tenermi in contatto con chi amo

Quindi ami pure me e tutti gli altri utenti del forum ?
Ne dubito fortissimamente...
Per cui, sempre per coerenza, non dovresti più scrivere in questo forum.
O no ?


Citazione
E anche in Italia si muore qualche volta di parto

Ecco, appunto, qualche volta, cioè molto raramente.

Altrove le donne muoiono molto più frequentemente.

Offline Frank

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #123 il: Luglio 17, 2014, 01:19:42 am »
sembra invece che tu ci sei stato.  :hmm:

Basta leggere qualcosa di serio e non di "romantico", per sapere che quella era un' epoca a dir poco brutale.

Offline Frank

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #124 il: Luglio 17, 2014, 01:25:43 am »
non credo o forse sarà vero per gli uomini,
 io ho imparato che è una vergogna non risparmiare, che è condannabile spendere per ciò che non hai assoluttamente bisogno

Il consumismo insegna che è una vergogna risparmiare, che è cool spendere

Si vede che sei arrivata in Italia nell' era dell' euro, e non quando c'era la lira, cioè fino al 2002,  altrimenti saresti a conoscenza del fatto che il Paese che ti ospita era il secondo al mondo in quanto a capacità di risparmio (il primo era il Giappone).

Il discorso è ben più complesso, cara prof.

Offline Frank

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #125 il: Luglio 17, 2014, 01:38:27 am »
la maggior parte delle donne sono vittime (marionette) del sistema consumistico,

Ascolta, non se ne può più di questa storia delle donne sempre vittime di qualcosa o di qualcuno.
Vi ritenete più furbe, più sveglie, più intelligenti, più sensibili, nonché dotate di un fantomatico "sesto senso" e in grado di "indirizzare" i pensieri e le azioni degli uomini; sostenete che "dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna" (cagata mostruosa; ma vabbè...), ma poi, chissà come e perché, venite regolarmente ingannate, manipolate e indottrinate dai trogloditi che partorite (tramite il seme maschile, ovvio) e con i quali vi relazionate.
Maahhh... :doh:

Offline Dottor Zero

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #126 il: Luglio 17, 2014, 07:52:45 am »
Al che mio marito le ha fatto notare che se avesse accettato le stesse condizioni, quindi anche le messe in servizio in posti sperduti di India o Cina con temperature da rimanerci secchi e condizioni di vita infime per diverse settimane, allora poteva tranquillamente esigere i supplementi previsti delle trasferte.
Il concetto elementare della differenza lavorativa tra tenere il sedere incollato sempre alla sedia o
sbattersi in giro ad avvitare bulloni in mezzo agli indiani non le entrava in testa.... Si lamentava però, perché trattata ingiustamente in quanto donna. Boh.

Eh, "Boh"...
È il classico modo di "ragionare" di troppe stupidine infantili che pretendono la Luna senza muovere un dito. Vogliono la Luna? Se la zappino! Nessuno dice che non puoi avere questo o quello, ma se lo vuoi te lo devi guadagnare col sudore! Giusto? Sto dicendo bene Artemì?  ;)
Comunque, torno a dire che in epoche passate la donna lavorava eccome. Mia nonna materna, ad esempio, lavorava in campagna tutto il giorno e in più puliva casa, preparava i pasti e andava a coricarsi stanca morta al calar del sole. Invece queste MERDE odierne viziate che non fanno un cazzo dalla mattina alla sera pretendono pure di essere chiamate donne!  :mad:
Eh, ma perché spaccarsi la schiena come hanno fatto le loro nonne o bisnonne? Che bisogno c'è? Basta prendere la scorciatoia, aprire le gambe a chi può mantenerle o fargli fare carriera e il gioco è fatto! Povere nonne ingenue che hanno fatto una vita sacrificata inutilmente...  :disgust:
Queste femmine dei nostri tempi sono un INSULTO a alle vere donne e andrebbero completamente rieducate a calci nel culo dalla mattina alla sera.

Offline Lucia

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #127 il: Luglio 17, 2014, 09:51:06 am »
Sì, vabbè, buonanotte al secchio...

Ripeto: sii coerente e trasferisciti altrove; rinuncia a tutto quello che hai e qualora dovessi sentirti male, non chiamare il pronto soccorso e non andare in ospedale.
Curati da sola oppure fatti curare da qualche tuo familiare, anche se si tratta di qualcosa di grave.
Ok ?

Non fare il prepotente, sai bene che se una società ricca ha lo scopo di arricchirsi distruggendo un paesino piccolo lo distrugge senza se e senza ma. Chi vuole vivere fuori dei valori occidentalizzanti non ha posto sulla terra . Gli indiandi sono distrutti proprio in nome del vostro "progresso", ma non solo loro.

All'ospedale non ci vado, né al pronto socorso. Ma chi ti ha mentito che i medici non c'erano nelle società tradizionali?!

Citazione
Ma certo, come no.
Tipico ragionamento da mantenuta che vive sulle nuvole.
Bah...

non, raggionamento di una persona sana non dipendente della tecnologia.
Per 32 anni non ho avuto la macchina né io né mio padre (e adesso abbiamo perché una ce l'ha regalata gratisse prima di portarla a demolizione), le mie escursioni preferite erano le camminate a piedi per le montagne, dormire nella tenda, aacendere il fuoco,  il posto di gioccare preferito era gioccare il mezzo alla strada, ciò che oggi i bambini non possono permettersi per paura dei automobili che impuzzoliscono l'aria
Mi piacerebbe tanto un mondo senza automobili.


Ah, scusami  :) che io di questo autore ho scritto la tesi PhD a Torino. Lui è svizzero, ta torre di Bollingen è vicino a Zurich

A Bollingen il silenzio mi circonda quasi sensibilmente e vivo in armonia con la natura, quasi mi ci sento immerso in essa.
Ho rinunciato alla corrente elettrica.
Io stesso accendo il focolare e la stufa e la sera accendo le vecchie lampade.
Non vi e’ acqua corrente e pompo l’acqua da un pozzo, spacco la legna e cucino il cibo.
Questi atti semplici rendono l’uomo semplice: e quanto e’ difficile essere semplici.

C.G. Jung - Ricordi, sogni e riflessioni

Offline Lucia

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #128 il: Luglio 17, 2014, 10:09:10 am »
Basta leggere qualcosa di serio e non di "romantico", per sapere che quella era un' epoca a dir poco brutale.

non c'è nulla di romantico in questo, dal paleolitico ci sono rimasti solo alcuni ustensili.
Di questo si ricostruisce un mondo ipotetico, ma mai siccuro.
Cosa ti fa pensare che sono stati più agressivi di oggi?
Il tuo desiderio di crederti evoluto?!

Ascolta, non se ne può più di questa storia delle donne sempre vittime di qualcosa o di qualcuno.
Vi ritenete più furbe, più sveglie, più intelligenti, più sensibili, nonché dotate di un fantomatico "sesto senso" e in grado di "indirizzare" i pensieri e le azioni degli uomini; sostenete che "dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna" (cagata mostruosa; ma vabbè...), ma poi, chissà come e perché, venite regolarmente ingannate, manipolate e indottrinate dai trogloditi che partorite (tramite il seme maschile, ovvio) e con i quali vi relazionate.
Maahhh... :doh:

senti per prima non ho mai detto ciò che scrivi sopra, vai a litigare con chi le sostiene.
Tu comporti come le femministe che considerano tutti gli uomini stupratori solo perché alcuni lo sono.
Non sono stata io a fare differenza tra uomo e donna nella lor manipolabilità.

per seconda se una mi dice che le donne vogliono il consumismo (perchè da qui è partito la discussione) NON
la stragrande maggioranza delle donne e anche degli uomini sono vittime (marionette) del cosnumismo, là dove il consumismo esiste.

Ci vuole tanto per capirlo?!

Non so quando siete stati coi risparmiosi, quando Italia era povera probabilmente, ma si quando io sono arrivata era normale divertitrsi facendo shopping e andare per ristoranti, riempire i carelli di spessa con quantità enorme di cibi. ed ero ridicola se non volevo spendere troppo. Forse con la crisi si commincia un po tornare alla raggionevolezza.
Ma se una donna cresce imparando di contare i soldi e non sprecare lo farà cosi, se cresce in un ambito dove la moda e far shoping e provare nuovi ristoranti mica è colpa sua se fa questo. Non sono dicerto le donne nate più consumiste o spendacione degli uomini.


Offline Rita

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #129 il: Luglio 17, 2014, 11:17:20 am »
Piccolissima precisazione, perché altrimenti secondo me si continua a saltare da un argomento all'altro, gli uni cercando di difendere il maschile e l'altra cercando di difendere il femminile.
Per conto mio, quando ho detto che "consumismo e femminismo" sono a braccetto e che ci sono state infinite discussioni su questo non intendo dire che le donne sono tutte consumiste e gli uomini no.
Ma che queste ideologie hanno agito insieme (e sarebbe interessante capire se il consumismo è figlio del femminismo o il femminismo è figlio del consumismo), per trasformare la società, facendo leva ovviamente sui desideri della massa. E' ovvio (e lo ritengo implicito) che il femminismo ha avuto successo non soltanto perché ha promesso felicità alla massa delle donne, ma evidentemente anche gli uomini hanno visto in questa ideologia una possibilità di soddisfazione dei loro desideri (la liberazione sessuale potrebbe essere stata una di queste leve, salvo poi accorgersi che entrambi la intendevano in modi diversi).

Oggi devo lavorare  :D  ma velocemente posto una vecchissima discussione che forse spiega meglio il punto di vista.

http://www.uomini3000.it/10038.htm

Sull'eterna diatriba della creatività e della conservazione.. beh... parlo dei due principi (o delle due polarità), mi sembra inutile portare esempi singoli della donna che crea la torta o dell'uomo che conserva il patriarcato (cerco di semplificare). Diventerebbe come quando si parla della forza fisica, dell'attitudine o dell'istinto materno. C'è sempre qualcuno che dice nell'ottocento una robusta ventenne che lavorava in campagna probabilmente batterebbe a braccio di ferro l'impiegato postale sessantenne di oggi. Se parlo delle due polarità certo che non parlo di tutti gli uomini contro tutte le donne. Ma è ovvio che la polarità femminile sarà mediamente e maggiormente presente in una donna e la polarità maschile sarà mediamente e maggiormente presente in un uomo, altrimenti siamo queer.  :lol:

Sul sognare la vita senza progresso e tecnologia, bisognerebbe capire quanto indietro bisogna andare.

Il progresso è il cammino della storia dell'umanità. Anche gli indiani d'America avevano sviluppato il loro progresso, avevano modificato la natura. L'addomesticazione degli animali, l'agricoltura, una semplice zappa, la ruota, la filatura e la tessitura sono progressi dell'umanità. Sono tecnologia basica.

Comunque Lucia mi sembra sostenga la teoria del "buon selvaggio". Cioè l'umanità a un certo stadio sarebbe stata tranquilla e pacifica e felice senza guerreggiare coi vicini.

Quando? Dove? Esiste un luogo dove non ci sia stata guerra, battaglie? Che poi siano fatte con le bombe o con le pietre poco importa.

Siamo animali culturali e la cultura l'abbiamo inventata noi. E la cultura è quella cosa che ci ha fatto inventare un modo di comunicare per trasmetterci un'etica, dei valori, una morale condivisa.

Sarei più propensa a credere che nel paleolitico la cultura fosse ancora agli albori e fossimo molto vicino al mondo animale  e che ce ne distinguessimo poco.

Secondo Pinker (che non c'era nemmeno lui,.. ma perlomeno si è affidato a studi antropologici, reperti e dati) questa è l'epoca meno violenta della storia

http://www.ilpost.it/2013/05/05/epoca-piu-pacifica-della-storia-declino-della-violenza-steven-pinker/

La tesi di Pinker sembra, a un primo sguardo, anche poco confermata dalla storia. Anche accettando che il Medioevo – così come altre epoche passate – fosse un’epoca più violenta della nostra, come ci si può convincere che le pacifiche tribù di cacciatori raccoglitori che esistevano prima della formazione degli stati nazionali (tribù che esistono ancora nella foresta amazzonica e in altre aree remote del mondo), fossero più violente delle nostre moderne società? Pinker articola la sua storia della violenza e del progressivo allontanamento dell’uomo dalla sua pratica in diverse fasi, la prima delle quali ha a che fare proprio con la risposta a questa domanda.

Mai fidarsi degli eschimesi
 La prima grande e sensibile diminuzione delle violenza tra essere umani, secondo Pinker, avvenne con il passaggio dalle società tribali e anarchiche alle prime società statuali: un processo lento, avvenuto in vari momenti in varie parti del mondo (e in alcuni luoghi mai avvenuto) che cominciò circa 5 mila anni fa. Quest’epoca ebbe termine più o meno intorno al XVI-XVII secolo – almeno in Europa occidentale – quando dalle prime rudimentali organizzazioni statuali si arrivò agli stati moderni veri e propri che si fondavano sul concetto di monopolio della violenza da parte dell’autorità centrale.

Pinker divide questa lunghissima epoca in due distinti processi: quello di pacificazione e quello di civilizzazione. L’inizio di questo processo cominciò circa 5.000 anni fa, quando cominciarono a sorgere le prime organizzazioni statuali che decisero deliberatamente di limitare la violenza. Le prime forme di organizzazioni erano di sicuro più simili a dei racket mafiosi, in cui gruppi di potenti estorcevano risorse in cambio di protezione dalla violenza dei vicini e da quella interna – il re-sacerdote della antica città che prende donne e prodotti dei cittadini e in cambio li protegge dai predoni nomadi e punisce chi deruba o uccide gli altri cittadini. Si tratta di un fenomeno conosciuto e studiato da storici e archeologi.

Quello che manca è la dimostrazione che la violenza che gli esseri umani esercitavano gli uni verso gli altri prima di riunirsi in queste società fosse superiore a quella che ci fu dopo. Per verificare che sia davvero così, Pinker comincia smentendo la leggenda secondo cui popolazioni di cacciatori-raccoglitori sono per natura pacifiche e inoffensive. Pinker riporta i racconti di diversi antropologi e altri osservatori sul comportamento delle popolazioni di cacciatori-raccoglitori. Uno dei più impressionanti è quello Robert Nasruk Cleveland, un eschimese (una delle numerose popolazioni che nel mondo sono rimaste alla fase pre-statuale) che nel 1965 riportò un ricordo di gioventù:


Un mattino gli uomini del campo nuataagmiut scorsero un numeroso gruppo di caribù e partirono al loro inseguimento. Mentre erano via, gli incursori kobuk uccisero tutte le donne del campo. Poi recisero le loro vagine, le infilarono su una corda e si diressero rapidamente verso casa.

I racconti sono impressionanti, ma non rappresentano una evidenza scientifica, perché potrebbero benissimo riportare episodi cruenti ma isolati. Per trovare i numeri a supporto della sua tesi, Pinker ha utilizzato gli strumenti dell’antropologia e dell’archeologia forense. L’antropologia, con la sua osservazione di molti gruppi di cacciatori-raccoglitori e cacciatori-orticoltori, ha permesso di studiare i tassi di omicidio e i tassi di morti in guerra che queste società hanno tuttora. L’archeologia forense ha permesso di studiare gli stessi dati per le popolazioni preistoriche (esaminando ad esempio le ferite sugli scheletri trovati nei siti archeologici e procedendo quindi a complesse elaborazioni statistiche).

Ricerche incrociate utilizzando i metodi dell’archeologia forense e gli studi degli antropologi su decine di popolazioni scomparse e tribù ancora esistenti hanno portato a elaborare una media del 20% dei morti in guerra. Nel corso del XX secolo morì in guerra, genocidi o in carestie causate dalla guerra il 3% della popolazione mondiale. Un numero appena inferiore ai soli morti in battaglia nel XVII secolo, uno dei più sanguinosi della storia europea. Nel Messico pre-colombiano, dove dominava l’impero azteco e le sue feroci scorrerie a caccia di schiavi, il tasso di morte in battaglia raggiunse a fatica il 5%

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #130 il: Luglio 17, 2014, 11:27:44 am »
Sul parto è vero che ci fu una recrudescenza delle morti per parto per infezione nell'ottocento all'epoca dei primi ospedali e che sopravvivevano di più le donne che partorivano in campagna. Però,  comunque il dato delle morti di parto in Africa e nei posti in cui ci sono pochi ospedali e si partorisce in "casa" oggi è molto più elevato che nella società occidentale.

Quando si dice che la società era più sana magari si potrebbe pure avere ragione per certi versi.. ma soltanto perché i bambini malformati e malati o venivano eliminati direttamente alla nascita oppure non riuscivano a sopravvivere a lungo.

E' vero che la medicina di oggi e il progresso scientifico ha limitato la naturale selezione per la sopravvivenza o forse l'ha mutata.

Ma non mi pare che sia tutto negativo.

P.S.: sto leggendo un bellissimo libro "La Leggenda del Cavaliere Veloce" bello.. eh.. descrive bene il Medioevo, il  Monferrato intatto con i piccoli villaggi che vivevano di pastorizia e di agricoltura. E però il cavaliere incontra sì, il vecchio saggio che è in contatto col fiume e con lo scorrere dell'acqua, ma incontra anche villaggi serrati per la peste per esempio. E lì mi è passata tutta la poesia di vivere nel Medioevo  :lol:
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Offline Equilibrium

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #131 il: Luglio 17, 2014, 15:54:50 pm »
Angelo,
ecco gentilmente le risposte al tuo indagare:

1) Sei favorevole all'introduzione della legge sulle "quote" per permettere una parità (50 e 50) fra gli uomini e le donne in politica ? (nonostante non esistano ostacoli che impediscano ad una donna
di diventare anche primo ministro)

No, seppur denoto un'ancoraggio che protende a mantenere una situazione più maschile.
Ti aggiungo che il diritto al voto é giusto che sia per uomini e donne, così come il diritto uguale a fare lavori usuranti, pallosi e di qualsiasi genere....

2) Per arruolarsi nell'esercito le donne devono affrontare test a "standard ridotto" rispetto agli uomini,
e nonostante ciò hanno pure la faccia di bronzo di pretendere delle quote nei posti di comando
(vorrebbero il 30%). Sei d'accordo ?

No, la guerra rende tutti uguali e in ambito operativo se ti sparano non stanno a guardare chi sei.
Pari diritti, nel bene e nel male. I posti di comando andrebbero meritati sul campo.

3) Ritieni giusta la politica della "discriminazione favorevole" nei confronti delle donne che lavorano? (aziende al femminile con facilitazioni economiche, assunzioni sulla base del sesso, etc.etc.)
 
No, sono per uguali diritti. L'unica eccezione riguarda la maternità considerando la fliazione in modo sacro e preminente, poi torni a lavorare come prima.


4) Riguardo alla legge sullo stupro, è giusto dare la "presunzione di colpevolezza"
all'accusato ?

No, ma in Italia la legge non é uguale per tutti. Le presunzioni sono una stronzata spesso e volentieri, visto che occorre stoppare entrambe e trovare la verità. Succede qualcosa, fermi entrambi nei dovuti modi, accerti e poi emetti la sentenza.

5) Cosa ne pensi del dare alla convivenza le stesse norme che "tutelano(?)" il matrimonio ?

Ciò che va tutelato sono i figli, nella convivenza le persone devono essere responsabili e possono accordarsi senza tutele di matrice matrimoniale.


6) Sei favorevole al fatto che una coppia omosessuale (maschi o femmine) possa avere dei figli ?

Il possa avere dei figli nel senso: adottati oppure provenienti da precedente relazione eterosessuale oppure fatti con inseminazione artificiale?

7) Lo stupro è una cosa gravissima che in america viene punita con pene dai 20 anni all'ergastolo.
Recenti statistiche hanno affermato che un buon 30-40% delle donne che dichiarano di essere stuprate stanno mentendo. Nonostante ciò anche quando viene appurato che la donna mente non vi è nessuna azione penale. E' giusto punire con le stesse pene di uno stupratore una donna che sostiene il falso ?

Si, il dolo é gravissimo, mandi in galera una persona innocente se non vieni scoperta. A chi mente e dice il falso, la pena gliela darei tripla, per tutti i reati, perché compi tradimento e tendi a distruggere la vita ad un innocente.


8) Gli uomini vanno più tardi in pensione di cinque anni rispetto alle donne. Poi muoiono 7 anni prima.
E' giusto che anche le donne lavorino lo stesso numero di anni degli uomini ?

Si, non c'é ragione per il contrario, infatti questo é da abolire seduta stante.



9) E' giusto che dopo una separazione la donna si tenga la casa, i figli, e l'assegno mensile del marito ?

No. Quelle cose andrebbero valutate con cautela e bene, vista la situzione delicata.
Si negli unici casi in cui il figlio sia orfano di padre oppure il padre sta in galera, oppure é una persona non in grado di tenere un figlio.
Manca la giustizia, soprattutto in Italia.

10) Saresti favorevole a far giocare una giocatrice femmina nel campionato di seria A maschile ?
Per curiosità lo farei...

10bis) Se la risposta è affermativa, saresti favorevole a far giocare un calciatore maschio nel campionato
di seria A femminile ?
Ti dico di si sempre per curiosità.

11) Ad una donna che uccide i suoi due figli deve essere data la stessa pena che si da ad uomo che
uccide i suoi due figli ?

Si, la legge deve essere uguale per tutti.


12) Nelle situazioni d'emergenza è giusta la frase "prima le donne e i bambini" (ok, per i bambini) ?

No, nelle situazioni di emergenza é difficile dire chi salvare prima o dopo.
La scala di salvataggio della donna in primis é una stronzata comunque

12bis) Se la risposta è no, tu in una situazione simile cederesti il "posto" ad un uomo ?
 Si, sono tipo di cedere il posto all'altro, tendo a proteggere per natura.

13) Nel fenomeno della prostituzione è giusto colpire i clienti ?

Si, stai facendo qualcosa di illegale secondo il diritto italiano.
Come uomo dico che occorre legalizzare la professione e mettere tutti nelle condizioni di non avere problemi legali. Dico che colpire i clienti é la minchiata per arginare il problema, quindi hanno fatto una norma un pò ...di merda. Giusto nel principio sbagliato nella risoluzione. E' una situazione limite dove qualcosa che può essere legalizzato e senza nessun problema, per una serie di ragioni economiche e di delinquenza é trattato in negativo.


14) E' giusto che il servizio militare o civile per l'uomo è (stato) un obbligo mentre per le donne
una scelta ? (non rispondere che la guerra la fanno gli uomini perché  le femminucce che hanno
richiesto e continuano a richiedere di essere arruolate solo in Italia sono migliaia e migliaia)

No, nella guerra non ci sono differenze e non c'é ragione per togliere l'obbligo a loro.

15) Qual' è un sinonimo di femminismo?
Maschilismo, o più precisamente gente da eliminare.
Secondo me un movimento dovrebbe tendere a equilibrare e rendere giustizia,
non creare separazioni e favoritismi, di cui é piena la storia.

16) Gli uomini (maschi) devono/dovrebbero essere femministi ?
No, a mio avviso ogni essere umano dovrebbe propendere per un giusto e sano equilibrio, e laddove non c'é, ci siano serie, motivate e comprovate ragioni.

17) Nel caso Assange, come valuti l'operato e le azioni delle due presunte stuprate? Esprimi un giudizio.
non l'ho seguito, quindi non posso risponderti.



18) La scuola EGALIA, in Svezia, promuove il nuovo sistema educativo basato su teorie femministe
http://www.corriere.it/esteri/11_giugno_29/svezia-asilo-genere-neutro-eva-perasso_99c37d42-a23b-11e0-b1df-fb414f9ca784.shtml
Ho letto l'articolo, ma non é esaustivo e all'interno ci sono alcune cose che condivido.
Qualora ci siano sbilanciamenti femministi, va da sè che si espande puzza di marcio.

Ti aggiungo Angelo:
la soluzione idonea ove c'é disparità é equilibrare, il che prende varie forme e modi, che scadono in eccessi.
Come uomo ritengo che discorsi di meno o più, superiore o inferiore sono discorsi spesso cretini e senza fondamento, soprattutto quando si assolutizzano e riguardano discriminazioni sessuali dall'una e dall'altra parte.

E per mia esperienza, faccio la differenza tra persone che fanno o meno certe cose, visto che uomini e donne fanno le stesse cose solo che usano forme differenti.
Ad oggi, solo un'imbecille negherebbe disparità evidenti, tra le quali quelle che fanno parte delle tue domande.
Le donne nei locali non pagano  o pagano di meno, cosa che non ho mai tollerato pur avendo lavorato in discoteca.
L'uomo é colpevole di queste disparità e sta pagando la sua imbecillità. Le donne hanno reagito alla presunzione unita alla coglionaggine dell'uomo, e ora gli stanno facendo il culo.
Ma gli uomini non sono giusti né perfetti, così come le donne.
Al mondo vi é una cronica mancanza di Equilibrio...
A chi chiedere, forse alle donne, che sulla cronicità sono specializzate....

Offline Rita

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #132 il: Luglio 17, 2014, 16:07:20 pm »
Angelo,

13) Nel fenomeno della prostituzione è giusto colpire i clienti ?

Si, stai facendo qualcosa di illegale secondo il diritto italiano.
Come uomo dico che occorre legalizzare la professione e mettere tutti nelle condizioni di non avere problemi legali. Dico che colpire i clienti é la minchiata per arginare il problema, quindi hanno fatto una norma un pò ...di merda. Giusto nel principio sbagliato nella risoluzione. E' una situazione limite dove qualcosa che può essere legalizzato e senza nessun problema, per una serie di ragioni economiche e di delinquenza é trattato in negativo.



scusami piccola nota a margine (da rompipalle pignola quale sono). Non stai facendo nulla di illegale. La prostituzione in Italia non è illegale, non è regolamentata ma prostituirsi e andare a prostitute non è reato. E' reato il favoreggiamento della prostituzione e l'adescamento.. (vabbè mi rendo conto dell'assurdità ma tant'è...).
La punizione del cliente è una richiesta che ha a che fare con i cd "promozione dei diritti delle donne" in quanto il femminismo assume da sempre che una donna sia costretta a prostituirsi e che non possa liberamente scegliere questo mestiere.
Quel che viene fatto in alcuni comuni, infatti (ma sono ordinanze comunali) è di sanzionare amministrativamente (multare insomma) i clienti delle prostitute per scoraggiare il fenomeno sulle strade.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Equilibrium

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #133 il: Luglio 17, 2014, 16:40:37 pm »
Ok Rita,
la risposta alla questione della domanda n.13, nella parte inerente a:

La punizione del cliente è una richiesta che ha a che fare con i cd "promozione dei diritti delle donne" in quanto il femminismo assume da sempre che una donna sia costretta a prostituirsi e che non possa liberamente scegliere questo mestiere.

L'assunto femminista é una stronzata, senza togliere la parte vera collegata ad associazioni criminali.
Ci sono donne che si prostituiscono liberamente e che spesso cercano accompagnatori per lavorare.
Legalizzare con opportune norme toglie il problema.
Quindi colpire il cliente é una stronzata. Inefficace ed esclusivamente repressivo.
Al mondo vi é una cronica mancanza di Equilibrio...
A chi chiedere, forse alle donne, che sulla cronicità sono specializzate....

Offline Angelo

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Re:Creare un ponte tra due mondi...
« Risposta #134 il: Luglio 17, 2014, 20:31:03 pm »
Grazie delle risposte, hai confermato di essere un replicante. Vai a parlare con l'amico ARF  e la Terragni.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton