Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza

Creare un ponte tra due mondi...

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vnd:

--- Citazione da: Artemisia Gentileschi - Luglio 16, 2014, 12:30:41 pm ---Ma infatti l'errore è esattamente questo: volersi autoconvincere (e convincere le giovanissime) di un'uguaglianza a comando.

L'altro giorno ho sentito una discussione con una tipa, collega di mio marito che asseriva che benché avesse studiato ingegneria, anche  per dimostrare quanto fosse possibile per una donna accedere alla professione (e infatti lei è stata assunta come tale), si lamentava della disparità di stipendio.
Al che mio marito le ha fatto notare che se avesse accettato le stesse condizioni, quindi anche le messe in servizio in posti sperduti di India o Cina con temperature da rimanerci secchi e condizioni di vita infime per diverse settimane, allora poteva tranquillamente esigere i supplementi previsti delle trasferte.
Il concetto elementare della differenza lavorativa tra tenere il sedere incollato sempre alla sedia o
sbattersi in giro ad avvitare bulloni in mezzo agli indiani non le entrava in testa.... Si lamentava però, perché trattata ingiustamente in quanto donna. Boh.

--- Termina citazione ---

Certo... straordinari, esperienza, disponibilità a fare lunghe e frequenti trasferte... La busta paga tiene conto di tante cose...
Confrontare soltanto i totali è sleale.

Poi, nulla vieta che esistano ingegneri donna in gamba quanto e più degli uomini.

E' vero che a me una donna così non piacerebbe, per una relazione, ma dal punto di vista esclusivamente professionale non avrei alcun problema. Se è in gamba.
Se è una quacquaracquà, no.

Oh... non mancano ingegneri pirla maschi, eh?

Rita:

--- Citazione da: Artemisia Gentileschi - Luglio 16, 2014, 12:30:41 pm ---L'altro giorno ho sentito una discussione con una tipa, collega di mio marito che asseriva che benché avesse studiato ingegneria, anche  per dimostrare quanto fosse possibile per una donna accedere alla professione (e infatti lei è stata assunta come tale), si lamentava della disparità di stipendio.

--- Termina citazione ---
scusa mi aggancio alla questione dello studio (1) per dire che prima quando accennavo alla Magli intendevo dire "quando le donne entrano in massa nelle organizzazioni è perché stanno morendo", perché questo è un altro punto di cui si parla spesso. Le donne sono più brave a scuola. Bene. Secondo la Magli gli uomini non sono più bravi a scuola perché hanno capito che la scuola di oggi è uno sfacelo. E' un cadavere che è inutile tenere in vita. La stessa cosa per la giustizia
Una roba che non serve più.
Qui si aprirebbe una voragine sul ruolo degli insegnanti e della scuola e sulle nuove possibilità che offrirebbe, appunto, la tecnologia e soprattutto il web per l'istruzione, tale da rendere obsoleto l'insegnamento tradizionale, ma andremmo fortemente O.T.

E comunque eccolo qui l'articolo di Ida Magli del lontano 1996
Questo è quanto scriveva l’antropologa Ida Magli, su L’Espresso, il 31 ottobre 1996 (pag. 26):

“MA PUO’ ESSERE UN SEGNO DI CRISI”
 “Il maschio è in crisi? Si cade in un macroscopico equivoco se non si traduce questa affermazione nel suo significato reale: l’Occidente è in crisi. Maschi e creatività culturale sono la stessa cosa. Istituzioni, valori, idee, politica, religione, scienza, arte, ossia tutto l’assetto di una società umana – quella occidentale – mostrano ogni giorno di più di essere logori, esauriti. Se ne deduce perciò il contrario di quello che le inchieste vorrebbero far intendere: le donne vanno bene perché il mondo va male. Si può anzi andare oltre, e riconoscere (sempre che io non venga linciata prima) che il mondo va male anche perché la presenza massiccia delle donne nelle istituzioni le conserva in una pseudo-vita che impedisce di cambiarle, di imboccare decisamente la via per uscire dalla crisi. Naturalmente il termine “crisi” va inteso in un’accezione dinamica, non soltanto negativa. Lo stato di crisi sarebbe anzi il più adatto per abbandonare il vecchio modo di essere e crearne uno nuovo, se appunto non ci fosse il contrappeso apparentemente positivo della presenza fattiva delle donne. Una brevissima riflessione su questi temi è indispensabile per capire quello che sta avvenendo. Un lungo e ricchissimo ciclo culturale – quello iniziato con l’Illuminismo e l’affermazione del Soggetto – si è concluso realizzandosi nel suo contrario, nell’annientamento del Soggetto. Si tratta della conseguenza negativa di un percorso concettuale che ha le sue basi nel cristianesimo e che accompagna, con la sua falsità logica, tutti gli errori della nostra storia: far coincidere il simbolico con il concreto. Il socialismo, partendo dall’uguaglianza degli individui-soggetti, ha perseguito (e persegue) un’uguaglianza concreta, “fisica”, che, non soltanto è allucinatoria, ma non può realizzarsi se non con la privazione di qualsiasi libertà, in quanto nessun essere vivente è uguale all’altro. Anche le donne, quindi, giunte all’uguaglianza proprio con il socialismo, si sono ritrovate, come tutti, deprivate della possibilità di esprimere intelligenza, creatività, invenzione di nuovi saperi e di nuove istituzioni. Ma, visto che hanno raggiunto (e stanno raggiungendo) alcuni beni a lungo desiderati e mai posseduti in precedenza, non riescono a criticarli, e non si accorgono dello stato involutivo di quasi tutto quello di cui vengono in possesso. Non esercitano perciò nessuna spinta verso la trasformazione della realtà e hanno rinunciato perfino ai princìpi libertari sbandierati durante il femminismo. E’ come se avessero, invece, infiltrato iniezioni di cemento negli edifici istituzionali traballanti, diventando così la base della “conservazione” in tutti i campi. Le ragazze sono più brave dei maschi a scuola, rivelano le inchieste. Visto, però, che la scuola è un cadavere, del tutto inutile sia per il sapere che per la vita, i più bravi sono maschi che ne percepiscono il vuoto e la respingono. Tuttavia è difficile anche per loro cambiarla proprio perché c’è la massa femminile a impedirne il tracollo. Se passiamo dagli studenti agli insegnanti, la situazione è la stessa. Esiste ormai uno strumento quasi infallibile per misurare lo stato di salute, e prevedere il futuro di una professione o di una istituzione: se il numero delle donne è crescente, si tratta di un istituto sulla via del tramonto. Le forze armate sono in crisi? Arrivano le donne, apprestandosi anche lì, grate dell’onore, a diventare le più brave della classe. I maschi abbandonano la teologia e l’insegnamento della religione, luoghi sterili di pensiero e di potere? Ecco le donne occupare le aule delle Università Pontificie, vuote di maschi, pronte a imparare quel nulla che servirà a insegnare il nulla. La Chiesa, però, sul sacerdozio non molla. Sa che, con le donne, il sacerdozio perderebbe il suo potere. Perfino il Parlamento si lamenta che “la sua centralità è a rischio”. Ma i prodromi della sua inevitabile fine erano visibili da tempo al nostro strumento di misura: due donne presidenti della Camera, senza un motivo al mondo salvo il fatto che erano donne. Non sarà che anche il governo, il primo con tre ministri donne…?”.

Equilibrium:
Beh, chi nutre dubbi sulla mia identità sessuale sarebbe carino giocare a... togli la maschera!
ebbene si, sono un uomo.

Credo e vivo senza pensieri di separazione e di superiorità, cosciente e consapevole che esistono perché creati. Le differenze esistenti , non le vivo come separazione che da luogo a disparità e a presunzioni di superiorità, ma come un collante che unisce e che alimenta i rapporti con la diversità.
Il femminismo, atteggiamenti sibillini, nascondimenti e così via sono ciò che manifesta il genere femminile, ed é deprecabile.
Ma ripeto che che gli uomini non sono migliori.
Ma questo mi pare non sia accettato come pensiero.
Secondo me l'errore é questa gara , questo confronto, questo esporre aspetti che non hanno soluzione e fanno parte di coloro che anteponendo teorie e fatti, diventano parziali senza rendersene conto e che si mettono dalla parte del giusto.
Osservando come uomo atteggiamenti femminili, sono giunto alle stesse conclusioni, suffragate da esperienze personali. Ma osservando anche il mio comportamento e quello dei maschi, ho osservato come anche i maschi non sono santi e le donne avevano la loro parte di ragione.
A questo punto si cerca un equilibrio, ma ciò lo fanno poche persone.

Invece di osservare tutto con uno sforzo oggettivo,
mi sembra che andate in sintonia solo con quello che vi piace sentire e che si allinea con il vostro pensiero, che ripeto, non dice cose sbagliate, ma riguarda solo una parte, che condivido pienamente.


Angelo:
A me la gente che parla senza andare direttamente al sodo non mi piace. Fammi togliere uno sfizio...

Rita:

--- Citazione da: Equilibrium - Luglio 16, 2014, 14:13:27 pm ---Beh, chi nutre dubbi sulla mia identità sessuale sarebbe carino giocare a... togli la maschera!
ebbene si, sono un uomo.

Credo e vivo senza pensieri di separazione e di superiorità, cosciente e consapevole che esistono perché creati. Le differenze esistenti , non le vivo come separazione che da luogo a disparità e a presunzioni di superiorità, ma come un collante che unisce e che alimenta i rapporti con la diversità.
Il femminismo, atteggiamenti sibillini, nascondimenti e così via sono ciò che manifesta il genere femminile, ed é deprecabile.
Ma ripeto che che gli uomini non sono migliori.
Ma questo mi pare non sia accettato come pensiero.
Secondo me l'errore é questa gara , questo confronto, questo esporre aspetti che non hanno soluzione e fanno parte di coloro che anteponendo teorie e fatti, diventano parziali senza rendersene conto e che si mettono dalla parte del giusto.
Osservando come uomo atteggiamenti femminili, sono giunto alle stesse conclusioni, suffragate da esperienze personali. Ma osservando anche il mio comportamento e quello dei maschi, ho osservato come anche i maschi non sono santi e le donne avevano la loro parte di ragione.
A questo punto si cerca un equilibrio, ma ciò lo fanno poche persone.

Invece di osservare tutto con uno sforzo oggettivo,
mi sembra che andate in sintonia solo con quello che vi piace sentire e che si allinea con il vostro pensiero, che ripeto, non dice cose sbagliate, ma riguarda solo una parte, che condivido pienamente.

--- Termina citazione ---

Equilibrium, non te la devi prendere. Però onestamente quel che dici è abbastanza ovvio, soprattutto la parte grassettata. C'è però un piccolo problema. Qui c'è stata gente che ha iniziato ad elaborare analisi di teorie e di fatti 25 anni fa. Rino Della Vecchia ci ha scritto un libro. Poi è stato fatto il forum per far conoscere queste analisi, per un punto di vista che non fosse quello generalmente accettato e ripetuto e assimilato. Che è esattamente l'idea che le donne o sono superiori o sono incolpevoli. Adesso che vogliamo fare? Io ti dico che sono d'accordissimo sul fatto che gli uomini non sono il genere migliore in sé e per sé. Sono semplicemente il genere le cui peculiarità sono in questo periodo storico e in questo luogo sfavorite dall'ambiente.
Che poi ci sia stata anche una convenienza nel creare questo ambiente sfavorevole alle peculiarità della mascolinità è stato oggetto di dibattito e di lunghe dissertazioni.

Cioè davvero, io sono la prima che critico certe prese di posizione "maschiliste" (e lo metto tra virgolette) però onestamente ti pare proprio che fra tutti i luoghi del web questo sia quello che meno accetta un punto di vista diverso?

Sei mai andato sul blog della Terragni, della Zanardo o su altri forum? Chessò Metaforum,.. o altri qualsiasi?

No dai seriamente...  :P

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