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Finta pietà delle donne.Parlamentare israeliana vuole uccidere mamme palestinesi

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Massimo:

--- Citazione da: controcorrente - Luglio 17, 2014, 20:29:15 pm ---Non tutti i Palestinesi sono Islamici, in Cisgiordania nella zona di Betlemme parecchi sono Cristiani, anche se Gesù era Ebreo (ma Palestinese di nascita).
I Palestinesi erano (e sono tuttora) nella loro terra di origine, a loro strappata via con massacri inauditi dopo la II guerra mondiale, loro che non avevano fatto del male a nessuno e non davano fastidio a nessuno.
Vorrei infine sottolineare che i Palestinesi sono per Israele carne da macello a bassissimo costo: a questi poveri disgraziati vengono riservati i lavori più duri e pesanti senza nessuna adeguata retribuzione. Questo è uno dei motivi, se non il principale, per cui Israele non ha ancora distrutto questo popolo SFORTUNATISSIMO e ha tutto l'interesse nel lasciarlo poverissimo e senza una adeguata istruzione.

A questa parlamentare bisognerebbe chiedere se fosse disposta LEI e i suoi figli a fare gli schiavi al posto dei Palestinesi.

--- Termina citazione ---

Mi sembra che fai un pò di confusione: la Palestina ai tempi della prima immigrazione ebraica era quasi spopolata (eccetto che
nelle zone collinari) e quando i coloni ebrei vi fondarono i primi insediamenti sulla costa non vi fu praticamente quasi nessuna
opposizione: nessuno voleva rimanere in quegli insediamenti sabbiosi, malsani e malarici che invece gli ebrei bonificarono con
le loro mani (non con quelle dei Palestinesi che se ne stavano altrove). Questa era la situazione fino alla Prima Guerra Mondiale
Poi arrivarono gli inglesi che modernizzarono la Palestina e attrassero sia un'immigrazione ebraica che l'immigrazione araba.
Fatti un pò di conti della serva decisero che conveniva favorire l'immigrazione araba (gli arabi erano tanti) e ostacolare
quella ebraica, persino durante la Seconda Guerra Mondiale. Non a caso gli inglesi rimandarono da Hitler molti ebrei che
cercavano di scampare al massacro fuggendo in Palestina. L'ONU, alla quale attribuiamo oggi tanta importanza decise, alla
fine della guerra la spartizione della Palestina tra due Stati, uno ebraico e l'altro arabo. Gli ebrei accettarono. Gli arabi non
accettarono: erano sicuri di vincere. Invece persero. E persero tutte le guerre successive, quelle del 1956, del 1967 e del 1973
Allora i Palestinesi ricorsero al terrorismo, all'alleanza con l'Unione Sovietica e con Saddam Hussein. Persero ugualmente.
E ancora si ostinano a non riconoscere lo Stato di Israele e, per quanto riguarda Hamas, a tirargli contro razzi e missili. Poi ci
stupiamo se Israele reagisce. Persino la sgangherata Italia reagirebbe se da San Marino lanciassero e continuassero a tirare
razzi o missili su Rimini. E si annetterebbe la Repubblica del Titano. E non deve reagire lo Stato di Israele? Poi, è chiaro, ogni
guerra suscita odio e siccome tante donne arabe vorrebbero sterminare gli ebrei (se solo potessero) non mi stupisco affatto
che un'israeliana desidera fare la stessa cosa con i palestinesi. Per come la vedo io, sarebbe ora di smetterla di piangere
per i Palestinesi: se non vogliono convivere con gli Israeliani e preferiscono continuare con gli attentati e attirarsi poi tutte le
rappresaglie israeliane, a questo punto è un problema loro. Perchè non ci commuoviamo per i tibetani oppressi dai cinesi?
Non ce ne frega niente? Allora che valore ha la solidarietà per i palestinesi? E' solo una faccia dell'antipatia per gli ebrei.
Infatti quando ad ammazzare i palestinesi sono altri arabi (egiziani e giordani) non ce ne importa nulla. Guarda caso.
L'unica riflessione seria da fare è sulla (falsa) umanità delle donne. Le quali hanno le mani più pulite degli uomini solo perchè
hanno avuto e hanno meno occasioni di sporcarsele. Ma quello che alla maggior parte di loro manca, per spargere sangue, è
solo l'occasione e la capacità e il coraggio di farlo. Non la predisposizione. Quella ci sarebbe anche. E pure tanta.

fabriziopiludu:



 Con la Grande Guerra, la Terra Santa non apparteneva più all'Impero Ottomano - dopo SECOLI!
 A Papa Benedetto XV, spiacque! Pensava: "Liberare la Terra Santa, per abbandonarla al Sionismo?".

 E Israele ha già avuto la propria STERMINATRICE di Palestinesi: Golda Meir.
 Che ha usato anche il Mossad: BUTCHERS!


 

controcorrente:

--- Citazione da: Massimo - Luglio 17, 2014, 23:54:49 pm ---Mi sembra che fai un pò di confusione: la Palestina ai tempi della prima immigrazione ebraica era quasi spopolata (eccetto che
nelle zone collinari) e quando i coloni ebrei vi fondarono i primi insediamenti sulla costa non vi fu praticamente quasi nessuna
opposizione: nessuno voleva rimanere in quegli insediamenti sabbiosi, malsani e malarici che invece gli ebrei bonificarono con
le loro mani (non con quelle dei Palestinesi che se ne stavano altrove). Questa era la situazione fino alla Prima Guerra Mondiale
Poi arrivarono gli inglesi che modernizzarono la Palestina e attrassero sia un'immigrazione ebraica che l'immigrazione araba.
Fatti un pò di conti della serva decisero che conveniva favorire l'immigrazione araba (gli arabi erano tanti) e ostacolare
quella ebraica, persino durante la Seconda Guerra Mondiale. Non a caso gli inglesi rimandarono da Hitler molti ebrei che
cercavano di scampare al massacro fuggendo in Palestina. L'ONU, alla quale attribuiamo oggi tanta importanza decise, alla
fine della guerra la spartizione della Palestina tra due Stati, uno ebraico e l'altro arabo. Gli ebrei accettarono. Gli arabi non
accettarono: erano sicuri di vincere. Invece persero. E persero tutte le guerre successive, quelle del 1956, del 1967 e del 1973
Allora i Palestinesi ricorsero al terrorismo, all'alleanza con l'Unione Sovietica e con Saddam Hussein. Persero ugualmente.
E ancora si ostinano a non riconoscere lo Stato di Israele e, per quanto riguarda Hamas, a tirargli contro razzi e missili. Poi ci
stupiamo se Israele reagisce. Persino la sgangherata Italia reagirebbe se da San Marino lanciassero e continuassero a tirare
razzi o missili su Rimini. E si annetterebbe la Repubblica del Titano. E non deve reagire lo Stato di Israele? Poi, è chiaro, ogni
guerra suscita odio e siccome tante donne arabe vorrebbero sterminare gli ebrei (se solo potessero) non mi stupisco affatto
che un'israeliana desidera fare la stessa cosa con i palestinesi. Per come la vedo io, sarebbe ora di smetterla di piangere
per i Palestinesi: se non vogliono convivere con gli Israeliani e preferiscono continuare con gli attentati e attirarsi poi tutte le
rappresaglie israeliane, a questo punto è un problema loro. Perchè non ci commuoviamo per i tibetani oppressi dai cinesi?
Non ce ne frega niente? Allora che valore ha la solidarietà per i palestinesi? E' solo una faccia dell'antipatia per gli ebrei.
Infatti quando ad ammazzare i palestinesi sono altri arabi (egiziani e giordani) non ce ne importa nulla. Guarda caso.
L'unica riflessione seria da fare è sulla (falsa) umanità delle donne. Le quali hanno le mani più pulite degli uomini solo perchè
hanno avuto e hanno meno occasioni di sporcarsele. Ma quello che alla maggior parte di loro manca, per spargere sangue, è
solo l'occasione e la capacità e il coraggio di farlo. Non la predisposizione. Quella ci sarebbe anche. E pure tanta.

--- Termina citazione ---
Sapevo che avresti risposto in questo modo, sono discorsi (GIUSTI) che ho sentito svariate volte ascoltando la tv, parlando con delle persone, leggendo i giornali e i libri di storia. Ho anche letto e ascoltato le ragioni Palestinesi, che a mio modesto parere, senza alcuna intenzione di offenderti o contraddirti, sono enormemente maggiori. Non sono una novità e lo dico senza polemica, perchè si rischia un interminabile dibattito dove ognuno, alla fine, rimane sulle sue posizioni. Un po' come i tifosi di due squadre diverse; di certo non per odio nei confronti di Israele e del popolo Ebraico, che al contrario stimo e verso il quale ho un profondo rispetto.
Ma in quanto Popolo Eletto e dopo aver subito l'Olocausto vorrei molta più comprensione e umanità.
Se ho scritto qualcosa di offensivo ti chiedo scusa, perchè non era mia intenzione farlo.

fabriziopiludu:



 Olocausto.
 L'ho GIA' detto!
 Qui, nel Savonese - e altrove, non c'era bisogno di essere Ebrei per finire in un Lager!
 Bastava raccogliere uno dei volantini lanciati da un aereo inglese, bastava scioperare, per finire a Flossenburg.
 Potevano buttarti VIVO nel forno crematorio.

 Un mio ex compagno di classe ha detto che anche I GAY siano state tra le vittime DELLO'OLOCAUSTO!
 E mica è stato creato uno Stato per i Gay!


 

Massimo:

--- Citazione da: controcorrente - Luglio 18, 2014, 01:34:56 am --- dopo aver subito l'Olocausto vorrei molta più comprensione e umanità.

--- Termina citazione ---

E PROPRIO perchè hanno subito l'Olocausto nel 1941 - 1944 non hanno alcuna intenzione di subirne altri. E per raggiungere un
tale obiettivo si sono proposti di avere un LORO stato. E ci sono riusciti. Gli ebrei hanno capito che del mondo cosiddetto civile e
del cosiddetto diritto internazionale non ci si può fidare: la lezione che hanno tratto dall'Olocausto è appunto che per sfuggirvi
in avvenire occorre avere un rifugio permanente, autonomo e soprattutto sovrano dove l'ebraismo, in caso di pericolo possa
riparare. E si sono comportati di conseguenza. Ci vuole tanto a capirlo? Si dirà: ma così facendo hanno combattuto contro il
popolo palestinese. Vorrei sapere quale popolo, nella Storia, non ha dovuto combattere contro altri popoli per crearsi oppure
difendere una sua patria: i Franchi, per fondare la Francia hanno combattuto contro i galli e i romani, gli angli e i sassoni, per
fondare l'Inghilterra, hanno dovuto combattere contro i Britanni, i Visigoti per fondare la Spagna combatterono contro i romani
e gli arabi, i turchi hanno dovuto combattere contro i bizantini per fondare la Turchia, e così via. Solo gli Ebrei, chissa perchè,
non possono combattere per avere una loro patria e i loro nemici diventano delle vittime immacolate. Dalle tue parole sembri
uno di sinistra. Ne approfitto per farti una domanda che da tempo mi frulla per la testa: cosa ci trovate di tanto attraente, voi
di sinistra nella causa palestinese? E' una causa nazionalistica che mira ad avere uno stato, non a creare il socialismo e vuole
una patria per i palestinesi. Allora io mi domando e chiedo: cosa ha  ache vedere questo con la lotta di classe e con tutta la
sinistra? E perchè non solidarizzare a questo punto anche per i curdi che anch'essi vogliono uno stato, una loro patria?
Eppure non mi pare che la sinistra sia molto vogliosa e interessata a simpatizzare per i curdi. Strano. Misteri dell'ideologia!
Quanto ai palestinesi, il loro stato lo avrebbero domani mattina, se solo si decidessero a riconoscere con un trattato lo Stato
di Israele e convalidassero tale decisione con un referendum popolare. Magari ai curdi bastasse riconoscere la Turchia e l'Iran  per avere una loro patria. Questo è invece possibile ai palestinesi. Ma non intendono farlo perchè questo per loro sarebbe
una sconfitta storica. Preferiscono sognare la distruzione dello Stato di Israele e la sua sostituzione con lo stato palestinese
che includa tutta la Palestina. Ma non possono che sognarlo, visto che si tratterebbe di abbattere una superpotenza (anche
se di limitata entità territoriale) sia dal punto di vista militare che dal punto di vista nucleare (quarto arsenale nucleare al
mondo). Il comportamento dei palestinesi è velleitario e ridicolo quanto lo sarebbe quello dei discendenti dei Pellerosse
americani, degli aborigeni australiani e dei maori neozelandesi che vorrebbero che i discendenti dei coloni europei se ne
ritornassero in Europa lasciando le loro terre e continuassero a fare attentati per raggiungere questo obiettivo. E' chiaro che
hanno invece perso, giustamente, la speranza di liberarsi di loro. Lo stesso atteggiamento dovrebbero avere i palestinesi
che dovrebbero invece mirare ad accontentarsi di uno stato in Cisgiordania e a Gaza e rinunciando al resto, oramai in mano
e saldamente ad Israele. Invece continuano a farte attentati e a lanciare missili e razzi scatenando la reazione di Israele e
continuano così non solo a non ottenere nulla ma a sprofondare sempre più nella fame, nella miseria e nella disperazione.
E a questo punto, mi dispiace dirtelo, sono cazzi loro. La sostanziale indifferenza con la quale il mondo intero assiste alla
guerra di Gaza (l'ennesima) è la dimostrazione che il mondo si è oramai stancato del problema palestinese. E sarebbe ora.
Quanto alla QM, il motivo per il quale non condivido l'avversione agli ebrei che salta sempre fuori quando c'è la guerra in
Medio Oriente è che non mi piace l'idea che un maschio debba essere ritenuto colpevole di essere nato ebreo. I maschi, tutti,
invece nascono innocenti. Sono le femministe che sostengono che nascono colpevoli. E che nessuno mi venga a dire che per
quanto riguarda gli Ebrei e gli israeliani le femministe hanno ragione. No. Le femministe hanno torto. Sempre e comunque. 

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