dopo aver subito l'Olocausto vorrei molta più comprensione e umanità.
E PROPRIO perchè hanno subito l'Olocausto nel 1941 - 1944 non hanno alcuna intenzione di subirne altri. E per raggiungere un
tale obiettivo si sono proposti di avere un LORO stato. E ci sono riusciti. Gli ebrei hanno capito che del mondo cosiddetto civile e
del cosiddetto diritto internazionale non ci si può fidare: la lezione che hanno tratto dall'Olocausto è appunto che per sfuggirvi
in avvenire occorre avere un rifugio permanente, autonomo e soprattutto sovrano dove l'ebraismo, in caso di pericolo possa
riparare. E si sono comportati di conseguenza. Ci vuole tanto a capirlo? Si dirà: ma così facendo hanno combattuto contro il
popolo palestinese. Vorrei sapere quale popolo, nella Storia, non ha dovuto combattere contro altri popoli per crearsi oppure
difendere una sua patria: i Franchi, per fondare la Francia hanno combattuto contro i galli e i romani, gli angli e i sassoni, per
fondare l'Inghilterra, hanno dovuto combattere contro i Britanni, i Visigoti per fondare la Spagna combatterono contro i romani
e gli arabi, i turchi hanno dovuto combattere contro i bizantini per fondare la Turchia, e così via. Solo gli Ebrei, chissa perchè,
non possono combattere per avere una loro patria e i loro nemici diventano delle vittime immacolate. Dalle tue parole sembri
uno di sinistra. Ne approfitto per farti una domanda che da tempo mi frulla per la testa: cosa ci trovate di tanto attraente, voi
di sinistra nella causa palestinese? E' una causa nazionalistica che mira ad avere uno stato, non a creare il socialismo e vuole
una patria per i palestinesi. Allora io mi domando e chiedo: cosa ha ache vedere questo con la lotta di classe e con tutta la
sinistra? E perchè non solidarizzare a questo punto anche per i curdi che anch'essi vogliono uno stato, una loro patria?
Eppure non mi pare che la sinistra sia molto vogliosa e interessata a simpatizzare per i curdi. Strano. Misteri dell'ideologia!
Quanto ai palestinesi, il loro stato lo avrebbero domani mattina, se solo si decidessero a riconoscere con un trattato lo Stato
di Israele e convalidassero tale decisione con un referendum popolare. Magari ai curdi bastasse riconoscere la Turchia e l'Iran per avere una loro patria. Questo è invece possibile ai palestinesi. Ma non intendono farlo perchè questo per loro sarebbe
una sconfitta storica. Preferiscono sognare la distruzione dello Stato di Israele e la sua sostituzione con lo stato palestinese
che includa tutta la Palestina. Ma non possono che sognarlo, visto che si tratterebbe di abbattere una superpotenza (anche
se di limitata entità territoriale) sia dal punto di vista militare che dal punto di vista nucleare (quarto arsenale nucleare al
mondo). Il comportamento dei palestinesi è velleitario e ridicolo quanto lo sarebbe quello dei discendenti dei Pellerosse
americani, degli aborigeni australiani e dei maori neozelandesi che vorrebbero che i discendenti dei coloni europei se ne
ritornassero in Europa lasciando le loro terre e continuassero a fare attentati per raggiungere questo obiettivo. E' chiaro che
hanno invece perso, giustamente, la speranza di liberarsi di loro. Lo stesso atteggiamento dovrebbero avere i palestinesi
che dovrebbero invece mirare ad accontentarsi di uno stato in Cisgiordania e a Gaza e rinunciando al resto, oramai in mano
e saldamente ad Israele. Invece continuano a farte attentati e a lanciare missili e razzi scatenando la reazione di Israele e
continuano così non solo a non ottenere nulla ma a sprofondare sempre più nella fame, nella miseria e nella disperazione.
E a questo punto, mi dispiace dirtelo, sono cazzi loro. La sostanziale indifferenza con la quale il mondo intero assiste alla
guerra di Gaza (l'ennesima) è la dimostrazione che il mondo si è oramai stancato del problema palestinese. E sarebbe ora.
Quanto alla QM, il motivo per il quale non condivido l'avversione agli ebrei che salta sempre fuori quando c'è la guerra in
Medio Oriente è che non mi piace l'idea che un maschio debba essere ritenuto colpevole di essere nato ebreo. I maschi, tutti,
invece nascono innocenti. Sono le femministe che sostengono che nascono colpevoli. E che nessuno mi venga a dire che per
quanto riguarda gli Ebrei e gli israeliani le femministe hanno ragione. No. Le femministe hanno torto. Sempre e comunque.