Autore Topic: Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale  (Letto 17726 volte)

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Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« il: Luglio 18, 2014, 19:58:18 pm »
Dobbiamo lavorarci sopra con calma, ma la cosa è da approfondire:
https://www.facebook.com/eretica.wb/posts/312537398911771?comment_id=312562495575928&offset=0&total_comments=52&notif_t=feed_comment_reply

il Ricciocorno, quella demente di cui parlammo spesso, e il Lizzi, quell'altro cranio risonante, se la prendono con Fikasicula. La blogger siciliana non è certo tra le nostre simpatie, quando è stata tra noi l'abbiamo malmenata per bene (qualche aquila se ne andò dal forum perchè indispettito per il trattamento oltraggioso che riservammo a FS), però lo scontro sanguinoso nel mondo femminista è da approfondire.
L'altro giorno sentivo in TV una di quelle che noi abbiamo criticato sul forum, la quale si vantava di non aver mai avuto una militanza femminista. Già, ma ora indossare la pelle del femminismo le fa comodo, per apparire in TV e scrivere sui giornali, etc. Spazio che, guarda un po', alle femministe radicali oggi viene contagocciato, oibò.

Ma la dinamica interessante è bifronte:

da un lato: sicuramente gli attacchi più pesanti a Lizzi e Ricciocorno li abbiamo portati noi e non FS. Ma i dementi de la prendono con FS e non con noi. Perchè? Evidentemente si tratta di dinamiche interne al mondo femminista. Qualcuno porta via spazio a qualcun altro, il quale altro si sente minacciato nel proprio spazio vitale, gli manca l'aria, va in crisi, si agita. Quindi non è un problema di concetti ma di potere.

dall'altro a FS gli attacchi dei dementi fanno molto male. In parte certo per la dinamica descritta sopra. Ma credo che ci siano anche altre ragioni: suppongo cioè che FS ancora legata a doppia mandata al mondo del femminismo non sia in grado di vedere con lucidità e altrettanto rispondere a chi non ha argomenti ma solo, appunto, potere.

Credo che per la propria salute psichica (e forse anche fisica) FS dovrebbe fare due cose:
primo rendersi conto che i Lizzi (riccio)Cornuti non le tolgono alcuno spazio: faccia un bel respiro a fondo e prenda atto che di aria ne ha ancora in abbondanza;
secondo si liberi finalmente di quella visione asfittica e claustrofobica che è il femminismo, ciò le darà la lucidità per rispondere pan per focaccia agli argomenti inconsistenti di coloro.

Lo so che FS non ci ascolterà (e perchè mai dovrebbe farlo) ma il ragionamento serve anzitutto a noi!

Dobbiamo ragionarci su ancora e poi venire fuori.
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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #1 il: Luglio 18, 2014, 22:19:28 pm »
Fikasicula l'avevo invitata io se ben ricordi. Poi ne è scaturito un dibattito interessante, anche se alcuni di noi hanno avuto la mano pesante con lei. Peccato, si poteva essere duri con gli argomenti, ma non con i toni. Questa è la mia modesta opinione.
Ma ora che nel mondo femminista si sta creando una spaccatura, per me sarebbe opportuno approfittarne per allargarla, questa
spaccatura. Come? Invitando Fikasicula qui per spiegarci qual'è il suo femminismo ideale per poi spiegarle (e dimostrarle) che il
femminismo egualitario e paritario è pura utopia. Il femminismo è un'ideologia totalitaria e intollerante: questa è il suo VERO
volto. Non il peggiore. E' quello vero. Sarebbe bello spiegarlo di nuovo a Fikasicula. Ma penso che pian pianino ci stia arrivando
anche lei. Per questo sarebbe bello averla ancora qui. E se qualcuno inorridisce, non si preoccupi. Le parlo io.

Offline zagaro

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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #2 il: Luglio 19, 2014, 06:20:30 am »
chi sono i professionisti delle rivoluzioni permanenti?
finita la rivoluzione  comunista, finita la rivoluzione antimperialista,etc.etc. che si fa?che rivoluzione si cerca?

la differrenza fra una rivoluzione ed una morale* filosofica (come potrebbe essere una morale religione),  è che la rivoluzione dice che  la società è guasta qundi bisogna curare la società per produrre buoni individui (es. la società sovietcia),
mentre la morale filosofica dice che il problema è nell'individuo, quindi bisogna curare l'individuo per produrre società sane (es. tutte la pappardella sul bene e sul male delle religioni in genere)

e come diceva un grande pensatore rivoluzionario; le rivoluzioni non sono inviti a cena ma.........................

quindi non mi stupisce il livello dialettico ne  i vari ripensamenti,daltronte  millenni di storia non si posono buttare via come se nulla fossa successo come pretenderebbero i rivoluzionari
in molti nel corso della storia hanno provato alla creazione dell'homo novus ed hanno fallito, e visto queste esperienze non credo che la creazione dell'homo femministas passi da concetti rivoluzionari



*morale significa la ricerca di ciò che  è buono e giusto

p.s. non ero iscritto quando vi era fikasicua,ma penso di aver perso un'occasione. un buon avversario vale quando un buon amico.
perchè un buon avversario  ti aiuta a riflettere e forse a trovare i propri punti ove poterti migliorare

Offline vnd

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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #3 il: Luglio 19, 2014, 10:36:53 am »
Dobbiamo lavorarci sopra con calma, ma la cosa è da approfondire:
https://www.facebook.com/eretica.wb/posts/312537398911771?comment_id=312562495575928&offset=0&total_comments=52&notif_t=feed_comment_reply

il Ricciocorno, quella demente di cui parlammo spesso, e il Lizzi, quell'altro cranio risonante, se la prendono con Fikasicula. La blogger siciliana non è certo tra le nostre simpatie, quando è stata tra noi l'abbiamo malmenata per bene (qualche aquila se ne andò dal forum perchè indispettito per il trattamento oltraggioso che riservammo a FS), però lo scontro sanguinoso nel mondo femminista è da approfondire.
L'altro giorno sentivo in TV una di quelle che noi abbiamo criticato sul forum, la quale si vantava di non aver mai avuto una militanza femminista. Già, ma ora indossare la pelle del femminismo le fa comodo, per apparire in TV e scrivere sui giornali, etc. Spazio che, guarda un po', alle femministe radicali oggi viene contagocciato, oibò.

Ma la dinamica interessante è bifronte:

da un lato: sicuramente gli attacchi più pesanti a Lizzi e Ricciocorno li abbiamo portati noi e non FS. Ma i dementi de la prendono con FS e non con noi. Perchè? Evidentemente si tratta di dinamiche interne al mondo femminista. Qualcuno porta via spazio a qualcun altro, il quale altro si sente minacciato nel proprio spazio vitale, gli manca l'aria, va in crisi, si agita. Quindi non è un problema di concetti ma di potere.

dall'altro a FS gli attacchi dei dementi fanno molto male. In parte certo per la dinamica descritta sopra. Ma credo che ci siano anche altre ragioni: suppongo cioè che FS ancora legata a doppia mandata al mondo del femminismo non sia in grado di vedere con lucidità e altrettanto rispondere a chi non ha argomenti ma solo, appunto, potere.

Credo che per la propria salute psichica (e forse anche fisica) FS dovrebbe fare due cose:
primo rendersi conto che i Lizzi (riccio)Cornuti non le tolgono alcuno spazio: faccia un bel respiro a fondo e prenda atto che di aria ne ha ancora in abbondanza;
secondo si liberi finalmente di quella visione asfittica e claustrofobica che è il femminismo, ciò le darà la lucidità per rispondere pan per focaccia agli argomenti inconsistenti di coloro.

Lo so che FS non ci ascolterà (e perchè mai dovrebbe farlo) ma il ragionamento serve anzitutto a noi!

Dobbiamo ragionarci su ancora e poi venire fuori.


Ho letto... Mi fa quasi simpatia.
ma non credo ai problemi di salute. Sta soltanto mettendo in atto il vademecum di femminismoasud sul fantomatico cyberstalking.

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/07/31/cyberstalking-come-individuarlo-e-difendersi/

"certificare il danno biologico che vi ha provocato" ecc...

Sono passati poco più di due anni... Il concetto di stalking rimane lo stesso: "Chi non la pensa come te, ti aggredisce".
Quindi... ti perseguita, quindi è stalking....

Chi offende i padri separati, invece, non fa stalking.

Quest'assurdità non può essere compresa e autodisciplinata da una che ha sempre pensato (e che probabilmente continua a pensare) come una femminista.

Il nick name di fikasekka appare per le prime volte su un gruppo usenett frequentato da lesbiche.
Vnd [nick collettivo].

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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #4 il: Luglio 19, 2014, 12:47:03 pm »
Caro Vnd, non confondiamo il femminismo con (tutte) le femministe. Che il primo sia un fenomeno deleterio e dannoso è indubbio.
Ma che tutte le femministe siano delle misandriche in malafede, qui concedimi qualche dubbio. Anche qualcuna di loro potrebbe
cambiare idea e rendersi conto della deriva totalitaria e suprematista del femminismo e regolarsi di conseguenza. Lo ha fatto la Erin Pizzey, lo ha fatto la Badinter, perchè non potrebbe farlo Fikasicula? Suggerirei di offrirle un tavolo di confronto e chissà
che non riusciamo ad acellerare il suo percorso di critica al femminismo com'è oggi diventato che mi pare sincero e autentico.
Se non sarà così, ci ricrederemo sul suo conto. Ma ti faccio notare che se i cristiani non avessero accettato la conversione di
Saulo di Tarso perchè era stato per anni fariseo, non avrebbero mai avuto un apostolo Paolo. Dovremmo schifare e respingere il
dialogo (forse utile) con Fikasicula perchè per tanto tempo è stata femminista e ha scritto e detto le cose che ha scritto e detto?
P.S.: e se tifa schifo parlare con lei, non è un problema: non farlo. Ci parlo io.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #5 il: Luglio 19, 2014, 13:04:54 pm »
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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #4 il: Oggi alle 12:47:03 »
Citazione
Caro Vnd, non confondiamo il femminismo con (tutte) le femministe. Che il primo sia un fenomeno deleterio e dannoso è indubbio.
Ma che tutte le femministe siano delle misandriche in malafede, qui concedimi qualche dubbio. Anche qualcuna di loro potrebbe
cambiare idea e rendersi conto della deriva totalitaria e suprematista del femminismo e regolarsi di conseguenza. Lo ha fatto la Erin Pizzey, lo ha fatto la Badinter, perchè non potrebbe farlo Fikasicula? Suggerirei di offrirle un tavolo di confronto e chissà
che non riusciamo ad acellerare il suo percorso di critica al femminismo com'è oggi diventato che mi pare sincero e autentico.
Se non sarà così, ci ricrederemo sul suo conto. Ma ti faccio notare che se i cristiani non avessero accettato la conversione di
Saulo di Tarso perchè era stato per anni fariseo, non avrebbero mai avuto un apostolo Paolo. Dovremmo schifare e respingere il
dialogo (forse utile) con Fikasicula perchè per tanto tempo è stata femminista e ha scritto e detto le cose che ha scritto e detto?
P.S.: e se tifa schifo parlare con lei, non è un problema: non farlo. Ci parlo io.

A me sta bene un nuovo tavolo di dialogo,anche perchè la fikasicula di adesso è cambiata.
Comunque io le avevo dedicato un articolo del blog,ovviamente non ha risposto.

http://www.questionemaschile.org/?p=1213
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline vnd

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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #6 il: Luglio 19, 2014, 13:08:44 pm »
Caro Vnd, non confondiamo il femminismo con (tutte) le femministe. Che il primo sia un fenomeno deleterio e dannoso è indubbio.
Ma che tutte le femministe siano delle misandriche in malafede, qui concedimi qualche dubbio. Anche qualcuna di loro potrebbe
cambiare idea e rendersi conto della deriva totalitaria e suprematista del femminismo e regolarsi di conseguenza. Lo ha fatto la Erin Pizzey, lo ha fatto la Badinter, perchè non potrebbe farlo Fikasicula? Suggerirei di offrirle un tavolo di confronto e chissà
che non riusciamo ad acellerare il suo percorso di critica al femminismo com'è oggi diventato che mi pare sincero e autentico.
Se non sarà così, ci ricrederemo sul suo conto. Ma ti faccio notare che se i cristiani non avessero accettato la conversione di
Saulo di Tarso perchè era stato per anni fariseo, non avrebbero mai avuto un apostolo Paolo. Dovremmo schifare e respingere il
dialogo (forse utile) con Fikasicula perchè per tanto tempo è stata femminista e ha scritto e detto le cose che ha scritto e detto?
P.S.: e se tifa schifo parlare con lei, non è un problema: non farlo. Ci parlo io.

Forse hai ragione tu, non lo so....
Io... non riesco a fidarmi.

La ragione è sempre la stessa i siti che fanno capo a lei sono pieni di contenuti offensivi e persecutori verso uomini e anche verso i bambini.

Prima di prendersi il compito di pulire il mondo, la gente farebbe meglio a pulire casa propria.
Vnd [nick collettivo].

Offline Angelo

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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #7 il: Luglio 19, 2014, 13:52:18 pm »
Parlateci voi, io per rispetto al forum mi asterrò.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #8 il: Luglio 19, 2014, 13:57:55 pm »
siamo sempre e comunque fuori tema! perchè? narcisismo? egocentrismo?  :hmm:

il punto non è nè un supposto dialogo di FS con noi (quel che dovevamo dirci ce lo siamo detti, punto. Altro sarebbero chiacchiere buone per il thè) nè contribuire ad una supposta rottura del fronte femminista.

Il punto è capire che ci stiamo a fare qui, noi!

Il femminismo è ciò che ha posto le condizioni della QM: noi M siamo naturalmente in competizione tra noi, la civiltà di cui "godiamo" è in gran parte frutto di una sospensione della nostra reciproca conflittualità. Ad esempio il matrimonio monogamico presuppone la rinuncia del più forte ad appropiarsi di tutte le donne. Il matrimonio monogamico ha rappresentato evidentemente un vantaggio competitivo per la civiltà indoeuropea.

Il femminismo è venuto a mettere in crisi la nostra identità maschile e la QM rappresenta una temporanea sospensione delle ostilità in attesa di comprendere e/o eliminare il nemico comune.

Va bene.

Ma a questo punto nel quale siamo, osserviamo che il femminismo produce sofferenza non solo sul lato M o F, ma anche sul piano ideologico: gli attori e attrici del femminismo patiscono la crudeltà interna dell'ideologia che avrebbe dovuto, dal loro punto di vista, salvare il mondo.

Ci sono sicuramente dinamiche psicologiche che spiegano questa sofferenza, non psicopatologiche ma normalmente psicologiche. La paura dell'esclusione, dell'abbandono, il distacco dalla mamma. Deve essere terribile l'esperienza interiore di una femminista che esperimenta la paura di essere abbandonata dalla grande Madre!

Eppure forse è proprio questa una sofferenza liberante: se il bambino si lancia nel vuoto e trova le braccia del padre ad attenderlo.

In questa prospettiva in realtà non conta tanto chi include e chi esclude, l'esperienza dell'abbandono non è tale perchè Il paucineuronico Lizzi abbia un qualche titolo ad escludere, ma perchè la figura femminile è in sè una figura totalizzante (totalitaria): la mamma è una sola, essere rifiutati in parte da una parte significa essere rifiutati del tutto da tutti. Ma la sofferenza è patrimonio solo di chi dipende psicologicamente dalla madre: dubito fortemente che il Lizzi e il Riccicorno vivano alcuna sofferenza: si tratta infatti solo di opportunisti pronti al salto della quaglia non appena il vento soffierà altrove. Loro non si sentono in alcun modo feriti dal mancato riconoscimento della grande Madre.

Queste dinamiche interne al femminismo sono importanti per noi MM, perchè anche noi abbiamo bisogno di capire chi siamo, a chi apparteniamo, chi ci ama e chi amare. Suppongo che come il matrimonio monogamico e la proibizione dell'adulterio hanno posto un limite al potere dei potenti, così oggi si tratterà forse di concepire e realizzare una Nuova Alleanza che sia anzitutto una Alleanza Maschile.
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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #9 il: Luglio 23, 2014, 14:33:22 pm »
Ma seguiamo allora cosa succede di là. Elettra Daiana interviene nella faccenda a sostegno di Fikasicula.
La parte a mio parere più interessante non è la pars destruens, ma bensì la pars costruens.
Noi sappiamo che il limite della QM è la pars costruens: siamo in grado di smascherare la regina nuda con la sua di lei pretesa di normare il mondo proponendo una gerachia sociale rovesciata rispetto ai propri femministi incubi: come loro favoleggiano di un patriarcato nel quale le donne erano represse e sfruttate, così vorrebbero imporre la repressione e lo sfruttamento maschile.
Fin qui è facile. Va bene, ci sono delle deficenti che non lo capiscono, come le demeti di MdM  di cui abbiamo detto ieri: vedi. Ma la parte migliore del femminismo, quella che ci deve preoccupare perchè ha delle ragioni, appunto, quella ha colto le nostre critiche e sta andando oltre.
Ora, con quel femminismo è arduo e urgente confrontarsi, ed è appunto la pars costruens della Elettra:

Citazione
Cara Eretica, il femminismo è stata un’esperienza dell’umano, non un incipit metafisico, non l’epifania di un nuovo mondo. Solo un’esperienza dell’umano femminile, ma poderosa e dirompente, che ha cambiato il gioco delle parti, messo al mondo l’inaudito, condensato, per fare un esempio a me caro, nel dissacrante gesto della vagina, ostentato negli spazi pubblici a sfida del patriarcato. Ha insomma sbaragliato l’ordine del discorso dominante e alcune donne vi hanno contribuito con una particolare lucidità del pensiero e forza dell’azione, che va loro riconosciuta. Ma come tale – come esprienza dell’umano – il femminismo ne porta intrinsecamente i limiti, quelli per cui non si esce dalle ricorrenti follie umane o se ne esce in forma claudicante e provvisoria.

Dunque il femminismo sarebbe una esperienza dell'umano, solo sembra sottintendere per escludere attese troppo alte. Solo una semplice esperienza umana, ma una esperienza che ha messo al mondo l'inaudito.
Ora: io fatico a capire cosa sia una esperienza umana che mette al mondo l'inaudito, che realizza storicamente una novità assoluta, se non una esperienza epifanica. Cioè, da dove e cosa  il femminismo avrebbe realizzato quel che avrebbe realizzato se ciò che ha realizzato è altro rispetto al mondo (patriarcale) senza con ciò stesso essere epifanico? Se metti nell'acquario un pesce nuovo, non puoi pescarlo laddove lo vuoi inserire, mi sembra banale.
Non c'è dubbio: le femministe hanno percepito la loro esperienza in modo epifanico, la manifestazione di un mondo altro.

Utile, in questa prospettiva la "preghiera" a Maria pubblicata proprio in questi giorni da Abbatto i Muri. Estrapolo:

Citazione
Vergine delle brame che sei pura voglia,
 pura libertà e pura speranza,
 fa’ che non s’estingua in me, in noi,
 il desiderio della felicità,

Virgen de los Deseos que eres puro deseo,
 pura libertad y pura esperanza
 Haz que nunca muera en mi y en nosotras
 el deseo de ser feliz

[sorvoliamo sulla forzatura di tradurre desiderio con brame e voglia, muera con estinguere etc, Ad ogni modo io avrei tradotto così:

Vergine dei Desideri che sei puro desiderio,
pura libertà e pura speranza,
Fai che non muoia mai in me e in noi
il desiderio di essere felici

!]

Ora: dobbiamo prendere sul serio l'affermazionde dell'esperienza epifanica. In un certo senso il problema dell'assimilazione del femminismo parte proprio da questa mancata comprensione dell'esperienza che l'ha sostenuto. Di fatto abbiamo contrapposto un ragionamento ad una esperienza.
Il ragionamento cuoce la carne dell'esperienza, senza la quale carne resta solo il fumo.
Credo che questo sia un punto dal quale si debba ripartire in modo radicale.
Perchè ad esempio non rileggere nella mistica dell'aborto il riafforare dei sacrifici ancestrali con i quali a fondamenta delle città si mettevano i propri figli sacrificati?
Il femminismo ha rappresentato la ripresa di contatto con l'esperienza in sè, in quanto tale, la ripresa di contatto con il corpo, il reale. Per quanto debole fosse il ragionamento che ne scaturì, era sempre più forte di quei ragionamenti esangui (=senza sangue, capitemi!) che gli si opponevano.

Ripartire perciò dall'esperienza, dal corpo, dal reale, rifiutando qualsivoglia verità o dogma che non abbia un immediato, carnale corrispettivo, perchè se si tratta di pietà o di collera, di orgoglio o di empatia, si tratta sempre, solo e comunque di esperienze che passano attraverso stati corporei, sensazioni fisiche, ed espressioni fisiche.

In questa prospettiva credo che il femminismo possa essere compreso come una risorsa dell'intera umanità nella misura in cui rappresenta per tutti noi una ripresa di contatto con la vita e non si riduce essostesso ad una volgare ed asfittica logica di potere. Se, appunto, la vita è più forte del potere e delle convenzioni, se dal proprio corpo e dal proprio sangue passa l'epifania del vero sacrale, assoluto, allora in definitiva nessun potere ha catene sufficenti per una sola persona libera.
Va da sè che l'appercezione immediata, corporale del vero, necessita di uno scardinamento di quelle stesse sovrastrutture femministe che oggi si sono sclerotizzate a soffocarlo.
Va da sè anche che la ierofania maschile ha molta più storia e molta più strada e futuro, se la sapremo recuperare, di questi neoterici balbettii.
« Ultima modifica: Luglio 23, 2014, 14:49:59 pm da COSMOS1 »
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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #10 il: Luglio 23, 2014, 18:07:25 pm »
È un fuoco di fila quello cui assistiamo nel campo femminista, che toglie quasi il respiro perchè non ti lascia il tempo di metabolizzare le scoperte per  ri-collocarti e ri-collocarle (loro).
Ecco un post (? troppo aulico: articolo? o intervento?) di Nadia Somma. Altro soggetto che a noi del forum non è mai stato simpatico (basta fare una ricerchina per vedere quanto le abbiamo sputato addosso).

Ed ecco una ammissione che, da una femminista, non è scontata:

Citazione
raramente ho incontrato la sorellanza tra donne sia fuori che dentro gli ambienti femministi

Nostalgia, dunque, di una sorellanza che è un punto di fuga del ragionamento femminista per dire nostalgia di una fraternità, di una amicizia, di una comuinione. Perchè appunto nel ragionare il movimento femminista ha smarrito quel che di buono poteva esserci nella scoperta, carnale, immediata, concreta, della dignità femminile.
Ragionamento che si è perso nei meandri della dialettica servo-padrone, noi qui sul forum ne abbiamo discusso tante volte e non facciamo molta fatica a ridere delle debolezze di quel pensiero anche quando viene da persone sulle quali non c'è per nulla da ridere.
Ma credono di fare qualcosa di nuovo ricoprendo con nuove parole (la sorellanza) un vecchio concetto (Liberté, Égalité, Fraternité) quando la novità non era nella parola o nel concetto, ma nell'esperienza, nel voler tornare alla cosa in sè, forando la gabbia dei concetti.
Avremmo tante cose da dire su questa "cosa in sè", ma ci porterebbe fuori tema. Il post della Somma invece è assolutamente rilevante perchè si vede come percorso da un'ansia "sacerdotale": la sorellanza è il culto di cui le femministe sono i sacerdoti.

Come ogni gerarchia, anche quella femminista si irrigidisce nei propri dogmi e nelle proprie ortodossie. Ma l'esperienza epifanica di cui dicevo nel post precedente può non essere del tutto spenta, se alle parole d'ordine clericali (quote rosa, convenzione di Istanbul, femminicidio, ...) possono accostarsi ragionamenti che superano la dialettica tesi/antitesi:
Citazione
Non voglio coltivare l’illusione che le donne siano migliori, non voglio farmi piacere a tutti i costi donne solo perché donne

È dunque possibile che l'esperienza femminista superi se stessa tornando all'esperienza originaria? Forse si e forse no. Frasi come
Citazione
un continuo lavoro di coscienza di sé stessi
fanno tuttavia temere la Caporetto Calvinista che trasformerà inevitabilmente il femminismo nella copertura ideologica del nuovo Ordine Mondiale, fatto di tasse ed ecologia politically correct.

In ogni caso benvengano questi mal di pancia al di là del muro, ben vengano anche per noi militanti QM, perchè è ora che anche il nostro malessere trovi le parole per divenire esperienza  comune e discorso.

PS per i novelli della QM forse sarà utile ricordare qualche riferimento. La fratellanza maschile è uno dei pivot del nostro ragionamento, perchè senza amicizia non può esserci solidarietà e perchè fondamento dell'amicizia maschile è la paternità. Vedi Risè: Il Padre, Il Maschi selvatico, Felicità è donarsi, etc etc Ma anche Antonello Vanni o paolo Ferliga o ...
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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #11 il: Luglio 23, 2014, 18:21:33 pm »
Della serie contradire una donna è inutile, perchè tanto prima o poi lo farà lei da sola?
Staremo a vedere.
Potrebbe anche essere, ma siccome il femminismo è uno strumento di altri poteri non credo che glielo permetteranno mai.
Il femminismo è un luogo ove riporre le donne in condizione di non nuocere ad altri e superiori interessi ma di esserne allo stesso tempo duttile strumento.
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.

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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #12 il: Luglio 25, 2014, 21:38:09 pm »
In questa revisione dell'identità del femminismo si inserisce a proposito la discussione su womenagainstfemminism di cui discutiamo altrove.
Ovviamente anche a questo proposito osserviamo la solita frattura tra il femminismo pensante e il femminismo conformista e ovviamente a noi interessa solo il primo, poichè i Ricciocorni e i MaschiliPlurali non hanno due neuroni con i quali entrare in contatto.

La discussione è interessante perchè le femministe si domandano cosa hanno sbagliato e si rispondono in modo molto "parrocchiale": quante discussioni similmente barbose ho ascoltato nelle parrocchie e quanti mea culpa o anche radicali autocritiche. In realtà non è mai servito a nulla, non ricordo una sola autocritica che sia mai servita a salvare dall'estinzione i benintenzionati dinosauri che vi si sono esercitati.

Però per noi si tratta di confermare un cambiamento di rotta: quando abbiamo aperto il primo forum della QM, quando tutti ci nascondevamo dietro pseudonimi e lo stesso Rino pubblicò Questa Metà della Terra con uno pseudonimo, chi avrebbe mai pensato alla possibilità di una critica e un dileggio così universale del femminismo? Paradossalmete proprio in contemporanea con il massimo potere del femminismo-donnista, l'approvazione della conferenza di Istambul, i milioni di padri separati sotto i ponti, le quote rosa imposte urbi et orbi, etc etc

Questo cambiamento di rotta tuttavia non è un cambiamento di ideologia, come se si sia trattato di un cambio di guardaroba: via il vecchio cappello, su quello alla moda.

È chiaro, o perlomeno a me appare chiaro, che è tramontata la forza epifanica del femminismo: oggi una femminista che fa il gesto della vulva o che indossa la minigonna non fa più notizia. Le femministe le troviamo semmai di là, dove un nuovo matriarcato vorrebbe controllare l'uso che le donne fanno del proprio corpo e decidere quando quell'uso è o non è politicamente corretto.
Mostrare le gambe o la vagina in pubblico oggi non "mostra" nulla. Ma le femministe che vorrebbero reintrodurre il controllo sociale sul corpo delle donne che proprio il femminismo ha infranto, non hanno più neppure la memoria di cosa quelle minigonne manifestavano.
Perchè nella migliore delle ipotesi pensano all'autodeterminazione, al controllo sociale, a discorsi più o meno libertari.
Ma voi ricordate le manifestazioni degli anni 70? Ricordate la sensazione che si stessero aprendo le porte dei Saturnia Regna? Che le donne stessero portando nella storia la palingenesi totale e definitiva?

Ecco: quello è finito, perciò il mea culpa sul linguaggio e la prassi femminista è un esercizio sterile.
Ma mentre loro si masturbano deluse dal dileggio, noi quale epifania maschile possiamo o vogliamo scoprire?
« Ultima modifica: Luglio 26, 2014, 10:31:20 am da COSMOS1 »
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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #13 il: Luglio 26, 2014, 11:51:34 am »
da feisbuk:
Citazione
Abbatto i Muri1 h · Modificato · Lo scrivo con chiarezza perché sicuramente è necessario: se a rappresentare le donne non possono essere le altre donne, dato che siamo diverse le une dalle altre, figuriamoci se possono esserlo gli uomini. Una cosa sono le donne che mettono in discussione il femminismo egemone perché esigono di potersi autorappresentare e un'altra gli uomini che lo disprezzano perché vorrebbero imporre la propria visione morale alle donne. Di uomini che nel tempo ci hanno detto cosa fare ne abbiamo avuti fin troppi. E in questo siamo tutte d'accordo, a prescindere dal femminismo che ci piace. Le nostre regole le stabiliamo noi.


 :ohmy:

che vol dì?
 :hmm:
anche noi di donne che nel tempo ci hanno detto cosa fare ne abbiamo avute fin troppe (la mamma, la sorella, la zia, la moglie, le figlie ...)
e quindi? che c'azzecca con il femminismo? Anche noi uomini vogliamo autodeterminarci, anche noi vogliamo sapere, quando ci sposiamo, cosa rischiamo (schiavitù a vita!), anche noi vogliamo essere liberi di dire ad una donna: mi fai arrapare o no!

Suppongo che la crisi del femminismo sia qualcosa di più che un maldestro tentativo maschile di riprendere a parlare a nome delle donne  :cool:
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Re:Fikasicula, il Ricciocorno e Maschile Plurale
« Risposta #14 il: Luglio 26, 2014, 14:21:16 pm »

da feisbuk:

 :ohmy:

che vol dì?
 :hmm:
anche noi di donne che nel tempo ci hanno detto cosa fare ne abbiamo avute fin troppe (la mamma, la sorella, la zia, la moglie, le figlie ...)
e quindi? che c'azzecca con il femminismo? Anche noi uomini vogliamo autodeterminarci, anche noi vogliamo sapere, quando ci sposiamo, cosa rischiamo (schiavitù a vita!), anche noi vogliamo essere liberi di dire ad una donna: mi fai arrapare o no!

Suppongo che la crisi del femminismo sia qualcosa di più che un maldestro tentativo maschile di riprendere a parlare a nome delle donne  :cool:

...e non soltanto sorelle, zie, etc.
Ma anche assolute sconosciute che ti scassano la minkia tentando di incontrarti e spiegarti quale morale dovresti adottatre con la loro "protetta".
Come dico sempre sempre a certe oche depresse, in quanto similfemministe che se non lo fossero sarebbero giulive,:
perchè non parliamo invece della vostra maestria nell'impiantare ricatti e sotterfugi di ogni genere e più o meno subdolamente nel tentativo di indurci a fare soltanto ciò che unicamente ciò che aggrada a voi?
Le donne non sono oppressive, sono un perpetuo scassamento di minkia, che è ancora peggio.


anche noi vogliamo essere liberi di dire ad una donna: mi fai arrapare o no!


...si...ma in qualsiasi situazione ed in qualsiasi ambito, nessuno escluso.
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.