Una cosa Massimo: stiamo parlando da persone civili e senza alcun intento polemico. Ci tengo a sottolinearlo. Oltre al fatto che i Palestinesi hanno le loro colpe. Questo lo dico in tutta sincerità e non per diplomazia.
E' giusto perpetuare all'infinito, le torture subite durante l'Olocausto a un altro popolo? I Palestinesi subiscono l'Olocausto da quasi 70 anni.
Si, ma vincitori e vinti si sono assorbiti formando un unico popolo nel tempo; in questo caso impossibile per questione religiose e per il fatto che il popolo Ebraico si considera eletto da Dio, nonostante la comune origine di entrambi.
Io sarei per due stati separati, ma con identici vantaggi e condizioni di vita favorevoli per entrambi. Ad esempio non è accettabile che alla futura Palestina venga assegnato un territorio piccolissimo, senz'acqua, arido tutta sabbia. Una continuità territoriale è necessaria per chiunque: non è possibile che Gaza e Cisgiordania siano separate.Inoltre sarebbe importante considerare alcuni territori, di estrema importanza per ragioni storiche, culturali e religiose per entrambi.
Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se la Terra Santa come il Kuwait, fosse stata galleggiante sopra il petrolio. Probabilmente la terza guerra mondiale.
Non è un discorso politico, ma un immenso dispiacere nel constatare la Terra Santa come il luogo dove il demonio manifesta la sua infinita cattiveria. Molte persone, compreso me, focalizzano la loro attenzione in questo territorio e nei due popoli per motivi religiosi: l'antica Palestina e i due popoli sono il luogo e i protagonisti della Bibbia.
Sicuro? Perchè a parte gli estremisti, a me non risulta che tutto questo sia realtà. Poi ti ripeto: bisogna vedere quanto Israele sia realmente disposto a "concedere".
Proviamo a metterci nei loro panni, a pensare ai massacri che hanno subito e subiscono tutt'ora. Sei consapevole delle violenze gratuite dei militari israeliani? Sei al corrente del fatto che, con la scusa di sapere dove si nascondono i terroristi, ai palestinesi spezzano le dita, vengono presi a calci nei testicoli e massacrati di botte con spranghe e bastoni, anche se questi non sanno niente? Vogliamo parlare delle inenarrabili percosse nelle carceri israeliane? Queste sono azioni degne del Popolo Eletto da Dio? Primo Levi scrisse giustamente
"Se questo è un uomo":
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Ricambio la stima e l'invito al confronto civile ma debbo contestarti punto per punto:
1) I Palestinesi stanno subendo l'Olocausto? Ma ti pare possibile paragonare lo sterminio di sei milioni di persone preceduto
dalla fame creata ad arte nei ghetti dell'Europa Orientale con un'occupazione o un controllo militare severo finchè si vuole
ma che non impedisce a un popolo di vivere e sopravvivere come qualsiasi giornalista potrebbe verificare? E' vero che il popolo
palestinese non vive bene, ma vive come può e deve vivere un popolo che si considera in guerra con il popolo dirimpettaio
che non ha alcuna intenzione di farsi massacrare di nuovo. Anche a costo di essre duro e di infliggere torti e durezze.
2) I due popoli non si mischiano perchè Israele si considera "eletto". Se non lo sai anche noi "infedeli" siamo considerati dei
"dhimmi" cioè gente di serie B dai musulmani che sarebbero quindi legittimati a farci schiavi se solo potessero farlo. I due
popoli non si mischiano perchè i palestinesi vorrebbero buttare a mare gli ebrei e gli ebrei non vogliono (giustamente) gente
ostile nel suo territorio che, appena diventerebbe maggioranza, li ridurrebbe a cittadini di serie B, anzi a sudditi imbelli.
3) Il territorio abitato dagli israeliani in origine era esattamente come tu adesso descrivi quello palestinese. Solo che gli ebrei
con la loro fatica (altro che popolo "parassita") e con il loro ingegno lo hanno trasformato in territorio fertile. Se tutti i soldi
che i Palestinesi hanno preso da tutto il mondo, dal Kuwait, dall'Arabia Saudita, dal Qatar, dal Bahrein e anche dall'Europa
invece di finire nelle mani di Arafat e compagnia cantante che li ha utilizzati per comprare armi ed esplosivi lo avessero invece
utilizzato per opere di irrigazione ed infrastrutture civili il problema dell'acqua e dell'aridità sarebbe già stato risolto da un bel
pezzo e la Cisgiordania oggi sarebbe il Paradiso terrestre, invece di essere il posto di merda che tutti sappiamo e vediamo.
4) La Palestina e Gerusalemme sono i luoghi della Bibbia? E da quando in qua voi di sinistra sentite il fascino della Bibbia?
Se non erro, fino a poco tempo fa per voi la religione era "l'oppio dei popoli", compresa quella ebraica e cristiana e la Bibbia
una raccolta di fole. Il suo posto era stato preso da "Il Capitale" di Karl Marx. Adesso salta fuori di prepotenza il fascino della
Bibbia. Quindi i curdi che abitano un territorio "non sacro" possono bellamente andarsene a fare in culo. La loro causa non è
"attraente". Comunque non è vero che il loro territorio non è proprio citato nella Bibbia: lì secondo questo libro oggi divenuto
sacro per tutti, anche per la gente di sinistra, sono avvenuti due episodi chiave: la creazione dell'uomo nel giardino di Eden
e l'arenamento dell'arca di Noè. Le fonti dei fiumi menzionati in Genesi sono proprio lì ovviamente, sempre per chi ci crede.
5) Israele, già lo ha dichiarato, sarebbe disposto a rinunciare alla Cisgiordania e a Ebron. Ti faccio presente che questi territori corrispondono alla storica Giudea e a Samaria, a Betlemme è nato il re Davide (non solo Gesù Cristo) e a Ebron ci sono le
tombe dei Patriarchi, Abraaamo, Isacco e Giacobbe. Non mi pare una rinuncia di poco conto. Ai palestinesi è chiesto solo di
riconoscere lo Stato di Israele. A chi dei due tocca la rinuncia più grossa?
6) Prova a metterti nei panni dei civili israeliani che quando vanno a fare la spesa non sanno se torneranno a casa o se invece moriranno dilaniati da una bomba di un kamikaze o di un padre israeliano che quando manda i figli a scuola non sa se a casa torneranno vivi o in una cassa da morto uccisi da un attentatore proveniente dai villaggi palestinesi. Sei sicuro che non avrai
voglia di andare nei territori occupati a bastonare palestinesi e a dare loro calci nei coglioni? Quando invece di fare la guerra
ai militari (il che è legittimo) i palestinesi la fanno invece ai civili perchè li considerano altrettanto "colpevoli" poi non si devono
stupire se gli israeliani usano la mano pesante e se i detenuti palestinesi vengono picchiati da militari che magari hanno avuto
un fratello o un figlio ucciso in un attentato. L'opera di Primo Levi che tu citi è dedicata alle vittime dei campi di sterminio: ti sfido a trovare sul territorio dello Stato di Israele un solo campo di sterminio approntato per i civili palestinesi.
