Marx ha sbagliato,ma dove?
Non nell'analisi sul capitalismo in sè.
Marx ha previsto molte cose:
1) la globalizzazione
2)il trionfo del capitalismo in Cina
3)la deflazione cronica da deficit di domanda aggregata
Dove ha sbagliato Marx dunque?
Fu un grande economista,un buon psicologo,un cattivo sociologo,e un pessimo politico.
Sulla sua natura di filosofo,non mi pronuncio.
L'errore di Marx fu quello di identificare il capitalismo con la classe sociale borghese,in primo luogo con i suoi valori.
Credeva che abbattendo i ''valori borghesi'' ''Dio,patria,famiglia'',il capitalismo avrebbe subito un colpo mortale.
Mai nulla fu più falso,come sappiamo bene oggi,il capitalismo convive benissimo,con femminismo,genderismo e ateismo.
E questo perchè?
In parte egli riuscì a rispondere a questa domanda quando definì il capitalismo:''lo stregone che ha evocato forze che non è più in grado di controllare''.
Nietsche aveva ragione sulla natura ''reazionaria'' del comunismo,io sono il primo a pensare che il comunismo è come un freezer che blocca il flusso inarrestabile della storia,basta vedere le cadillac anni 50 di Cuba,è un orologio che si è bloccato nel preciso momento della ''rivoluzione comunista''.
Se tu leggi il concetto di famiglia ai tempi di Stalin,sono più tradizionalisti di quelli della chiesa Cattolica.
Ma c'è di più:il problema di considerare il capitalismo come uno strumento della borghesia,dunque dei suoi valori storici (il Cattolicesimo,la Nazione,la Famiglia tradizionale) E NON VICEVERSA,è stato un errore fondamentale.
Il capitalismo è un processo di efficienza,più che di dominio, procederà dunque inarrestabile,e passerà sul cadavere prima dei proletari sfruttati,ma a un certo punto probabilmente si disferà della borghesia.
Anche di quella nuova politicamente corretta.
Allo stesso modo il capitalismo,prima sta schiacciando gli uomini,ma poi si disferà delle donne,perchè la natura del capitalismo è quella di funzionare escludendo gradualmente l'umano e la sua intrinseca inefficienza.
Io vedo nel capitalismo non solo uno strumento della borghesia,MA UN PROCESSO DI EFFICIENZA PRODUTTIVO-ECONOMICO:
uno dei più grandi problemi a questo processo di efficienza SI CHIAMA FAMIGLIA.
In particolare la famiglia borghese,perchè nella misura in cui la famiglia distribuisce reddito e posizioni di potere su base ereditaria,in quella stessa misura rende terribilmente inefficiente il sistema produttivo.
Prova ne è il fallimento economico dell'Italia,dove la distribuzione del potere avviene su base familistica.
La famiglia distribuisce male la ricchezza,e la sua cattiva distribuzione minaccia la sopravvivenza del capitalismo stesso.
Il capitalismo non può svilupparsi in tutti i sistemi dove la famiglia è un nucleo fondante della società,come per esempio nei paesi islamici.
Dunque il capitalismo mira alla distruzione della famiglia e a un certo punto arriverà il turno della famiglia borghese.
Il capitalismo si avvarrà di tutti gli strumenti tecnologici di cui dispone per eliminare la famiglia e questo sarà il requiem della stessa classe sociale borghese,che per Marx era inscindibile dal capitalismo stesso.
Essa userà tutti gli strumenti tecnologici di cui dispone:
Fra queste la riproduzione artificiale e l'ingegneria genetica.
Mi immagino uno scontro finale tra i rampolli della borghesia e le loro mediocrità spacciate per vincenti, e i figli delle multinazionali stesse,senza padre,senza madre,figli delle macchine.
Nuovi mandarini selezionati per essere alti,liberi da malattie e con quoziente intellettivo superiore alla media.
Superiori per davvero.
Insomma il comunismo lo creerà il capitalismo distruggendo la famiglia,come aveva previsto Huxley in brave new world.
Il comunismo storico è stato una parentesi storica inefficiente e prematura,di un processo che avverrà in modo molto più perfetto attraverso tecnologie adeguate.