Mi sembra che gli incentivi all'imprenditorialità femminile esistano....eccome in Occidente. Molti uomini intestano l'impresa alla moglie, alla madre e alla sorella apposta per ottenerli. Ma ciò che più conta, cara Lucia, non sono gli incentivi: sono il talento e
soprattutto la MOTIVAZIONE. Il fatto che le imprese siano a stragrande maggioranza maschili e create o fondate da uomini è solo
perchè i maschi sono INFINITAMENTE più motivati delle donne a lavorare, a creare qualcosa di loro e a intraprendere e la cosa si
spiega facilissimamente: che motivazione può avere una donna, sapendo che può fare la casalinga, la moglie e la madre vivendo
di quello, senza essere criticata dalla società e se lavora o deve lavorare può permettersi di fare lavori insulsi o dequalificanti
essendo comunque lodata o almeno rispettata perchè ad ogni modo LAVORA? Ben diversa è la condizione psicologica dei maschi
ai quali fin da piccoli viene fatto un discorso forte e chiaro:"O tu ottieni il successo con la S maiuscola o perlomeno dei successi
oppure per te ci sarà la morte sociale: sarai considerato un fallito, un perdente, un pezzo di merda. Per te non ci sarà scampo,
pietà, misericordia nemmeno in famiglia. E non pensare di cavartela sposando una ragazza ricca o una donna ricca. Questo lo
potranno fare le donne, vivere alle spalle di una persona dell'altro sesso. Tu, no". E non è questo, cara Lucia, una formidabile
forza motivazionale e una spinta irresistibile ad emergere? Questo, e non altro, spiega perchè le imprese maschili siano così
numerose e viceversa le imprese femminili così poche. Questo è il nemico invincibile del suprematismo femminile: non la forza
fisica dei maschi, nè i "condizionamenti culturali" nè l'assenza di aiuti per le donne. E' la MOTIVAZIONE MASCHILE contro la
quale non servono nè le leggi, nè le agevolazioni, nè gli incentivi per le donne e che voi donne mai potrete avere appunto per
le ragioni che ho dianzi spiegato.