http://giulianoguzzo.com/2014/07/26/il-femminismo-in-pensione/ Certo, il successo di #womenagainstfeminism è frutto di un insieme di fattori, non necessariamente riconducibili agli aspetti qui ricordati. Quale che sia la causa precisa del fenomeno, non possiamo comunque che rallegrarcene. Criticati tutti gli “ismi”, ben venga anche il pensionamento del femminismo.
No, grazie!
Il solito opportunismo menefreghista dei cocchi di mamma che non si sono mai sbucciate le ginocchia, che hanno sempre guardato dalla finestra le tragedie del mondo. Quelli che ci hanno sempre considerati pazzi perchè rivendicavamo la nostra dignità maschile. Quelli che adesso sono finiti gli ismi, ma non alzeranno il sedere per spostare una sedia. Perchè anche dopo la fine del femminismo, dovremo ancora discutere dell'affido condiviso, della libertà di manifestare i propri punti di vista, della libertà di avere un posto perchè te lo meriti senza vederti sorpassato da quella che è donna perchè è donna. Del diritto di difendersi da una accusa di violenza sessuale partendo da una presunzione di innocenza e non di colpevolezza.
Certo, lui non sa perchè la gente si ribella al femminismo, ma di fatto la gente stessa va dietro alla moda, non ragiona.
Noi non abbiamo mai attaccato il femminismo perchè ritenessimo che le donne non hanno il diritto di autodeterminarsi. Lo abbiamo attaccato perchè loro negavano il nostro diritto all'autodeterminazione.
E intanto in Europa approvano la Convenzione di Istambul. Mentre ce la menano con la fine degli -ismi!