Dialoghi > L'Angolo degli Utenti
Come fare allora..
LeNottiBianche:
--- Citazione da: Suicide Is Painless - Luglio 29, 2014, 12:11:42 pm ---Il propugnare se non anche esaltare il sesso mercenario di a parte di te, cliente. Ma anzi, tutto il E quante volte bisognerebbe andare a puttane per "risolvere" il problema per lo meno dal mero problema dello svuotamento? Non so voi, ma per un uomo trentenne normale e in buona salute psicologica come fisico-sessuale, almeno una volta ogni tre giorni per non avvertire tutto il peso e l'ansieta' dell'astinenza forzosa e della solitudine fisica, che gia' quella mentale e sentimentale puo' divenire in molti casi soverchiante, checch� si vogliano invece esaltare a spada one sociale di un manager Google con panfilo da 40 metri, e la possibilita' di attingere ad escort da 500$ all'ora e aspetto da supermodelle, quale il recente e rivelatorio caso di cronaca nera americana ci ha raccontato. Poi, la soluzione della masturbazione si commenta da sola, fateci il piacere.
--- Termina citazione ---
Io condivido in tutto e per tutto con quest'uomo.
E`una situazione di merda per noi uomini.
Per le donne sembra invece andare piu`che bene avanti cosi`..
COSMOS1:
Ebbene sì, è una situazione di merda!
Tutta colpa, ovviamente del femminismo, che ha instaurato una guerra dei sessi nella quale ci troviamo imprigionati: le donne non sanno sostenere un confronto alla pari, non sanno accettare una relazione asimmetrica a nostro favore nè sostenerne una asimmetrica a loro favore. Risultato: l'inferno è la coppia.
Ma accorgersi dei danni del femminismo non costituisce in sè una soluzione. Come diciamo da almeno 10-15 anni, è solo la pars destruens.
Nel momento in cui rifiutiamo il femminismo dobbiamo renderci conto delle radici del femminismo che sono ben più profonde e che in parte sono anche in noi.
Una di queste radici è il romanticismo, il quale è fondato sul mito del buon selvaggio, cioè sull'idea che l'uomo sia in sè, naturalmente buono. Che sia rovinato dai condizionamenti sociali, dalla cultura, etc.
Riportando questo alla discussione, l'errore è pensare che sia possibile una qualsiasi relazione umana positiva spontaneamente, naturalmente. Chiunque è libero di crederci, poi piangerà sulle proprie ferite.
Se invece l'uomo (m e f) è in sè intrinsecamente, strutturalmente malato, o ci si mette insieme con una persona che ha la medesima convinzione e che fa il medesimo percorso di guarigione, con umiltà, sapendo che ciascuno ha i propri errori, altrimenti è chiaramente un inferno.
Il secondo passaggio, tipico delle femminaziste, è che se l'uomo è buono naturalmente, ma al mondo c'è il male, significa che alcuni sono buoni (loro) altri sono cattivi (noi maschi). Ovviamente questo ha il proprio rovescio: noi uomini siamo buoni, le donne sono cattive. Ambedue sono corollari errati del primo errore.
Quindi, secondo me, il problema è più ampio del semplice rapporto di coppia: questo va inserito in una visione globale del mondo, in una visione della vita e del suo significato che sia fondata razionalmente e realisticamente.
Poi venitemi a dire che faccio apologia per il cattolicesimo, dite quel che volete, ma se un altro mi offre un'altra visione del mondo che offra una concezione dell'uomo e della donna che possa funzionare, ne possiamo discutere. Se può funzionare, ovviamente, non significa che funziona sempre. Ma è una prospettiva sensata, potrebbe funzionare.
zagaro:
--- Citazione da: COSMOS1 - Luglio 30, 2014, 08:17:19 am ---Ebbene sì, è una situazione di merda!
Tutta colpa, ovviamente del femminismo, che ha instaurato una guerra dei sessi nella quale ci troviamo imprigionati: le donne non sanno sostenere un confronto alla pari, non sanno accettare una relazione asimmetrica a nostro favore nè sostenerne una asimmetrica a loro favore. Risultato: l'inferno è la coppia.
Ma accorgersi dei danni del femminismo non costituisce in sè una soluzione. Come diciamo da almeno 10-15 anni, è solo la pars destruens.
Nel momento in cui rifiutiamo il femminismo dobbiamo renderci conto delle radici del femminismo che sono ben più profonde e che in parte sono anche in noi.
Una di queste radici è il romanticismo, il quale è fondato sul mito del buon selvaggio, cioè sull'idea che l'uomo sia in sè, naturalmente buono. Che sia rovinato dai condizionamenti sociali, dalla cultura, etc.
Riportando questo alla discussione, l'errore è pensare che sia possibile una qualsiasi relazione umana positiva spontaneamente, naturalmente. Chiunque è libero di crederci, poi piangerà sulle proprie ferite.
Se invece l'uomo (m e f) è in sè intrinsecamente, strutturalmente malato, o ci si mette insieme con una persona che ha la medesima convinzione e che fa il medesimo percorso di guarigione, con umiltà, sapendo che ciascuno ha i propri errori, altrimenti è chiaramente un inferno.
Il secondo passaggio, tipico delle femminaziste, è che se l'uomo è buono naturalmente, ma al mondo c'è il male, significa che alcuni sono buoni (loro) altri sono cattivi (noi maschi). Ovviamente questo ha il proprio rovescio: noi uomini siamo buoni, le donne sono cattive. Ambedue sono corollari errati del primo errore.
Quindi, secondo me, il problema è più ampio del semplice rapporto di coppia: questo va inserito in una visione globale del mondo, in una visione della vita e del suo significato che sia fondata razionalmente e realisticamente.
Poi venitemi a dire che faccio apologia per il cattolicesimo, dite quel che volete, ma se un altro mi offre un'altra visione del mondo che offra una concezione dell'uomo e della donna che possa funzionare, ne possiamo discutere. Se può funzionare, ovviamente, non significa che funziona sempre. Ma è una prospettiva sensata, potrebbe funzionare.
--- Termina citazione ---
forse femminismo e QM sono due facce di una stessa medaglia..anacronistica? che la società liquida odierna ha già superato e volente o nolente consegnato alla storia?
forse è l'ora di proporre un codice comunicativo che si basa sull'individuo in quanto tale? un individuo che viene proposto al di là dei ruoli sociali classici proposti dalla fenomenologia gender?
forse è l'ora di porsi queste domande?
Vicus:
--- Citazione ---Una di queste radici è il romanticismo, il quale è fondato sul mito del buon selvaggio, cioè sull'idea che l'uomo sia in sè, naturalmente buono
--- Termina citazione ---
Da ciò deriva l’idea che il rapporto di coppia si conservi spontaneamente e senza impegno personale. Ma mantenere una coppia unita richiede buona volontà ogni giorno.
--- Citazione ---Ovviamente questo ha il proprio rovescio: noi uomini siamo buoni, le donne sono cattive. Ambedue sono corollari errati
--- Termina citazione ---
Quando la legge favorisce soprusi da parte di una determinata categoria di persone, questa tende ad approfittarne :lol:
Animus:
--- Citazione da: COSMOS1 - Luglio 30, 2014, 08:17:19 am ---Ebbene sì, è una situazione di merda!
Tutta colpa, ovviamente del femminismo, che ha instaurato una guerra dei sessi nella quale ci troviamo imprigionati
--- Termina citazione ---
Certamente, è tutta colpa del femminismo, la colpa, chissà perchè, è sempre di qualcun altro.
Io invece ho una spiegazione molto più semplice, razionale e lineare , di colpe che scendono dal celo come fulmini e saette, a colpire ora tizio, ora caio, adesso sempronia.
“Son gli unici che riescono a far inginocchiare una donna, farle confessare i suoi desideri più reconditi, ed alla fine, farsi anche pagare.
L’istituzione della confessione è servita a raccogliere milioni di “cartelle psichiatriche” da poter utilizzare come strumento di subordinazione psicologica di massa per i secoli successivi.
Mille anni di confessioni devote, un numero sterminato di “pazienti”, una mole incommensurabile di segreti dell’anima rivelate da amanti penitenti nel “segreto del confessionale”, il tutto, al solo costo di una formula assolutoria: Ego te Absolvo…
Quale uomo, quale altra istituzione di uomini potrebbe anche solo avvicinarsi ad un Genio di siffatta grandezza?
Il padre della psicanalisi? Al confronto non è che un “nano”, soltanto un apprendista dilettante.
Con tutta l’avversione che provo per questi grandi criminali, non posso non riconoscergli una genialità, rispetto alla quale, qualsiasi altra, risulta ridicolizzata.”
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