Ribadisco, non generalizziamo!
Può essere una situazione di merda per la maggior parte degli uomini che non vogliono accettare la realtà e sono incapaci di evolversi.
Son d'accordo, adattarsi ritrovando nuove strategie di vita: la capacità di evolversi è proprio questo. Chi non ne ha capacità viene semplicemente "estinto". E' legge di natura.
Non può esserci una ricetta universale per tutti, ognuno deve cercare la strada più adatta a sè.
Personalmente intorno ai 32 anni mi son reso conto che ciò che cercavo esisteva soltanto del mio immaginario. Ciò non significava che le donne ne avessero qualche colpa: ho sempre trovato perlomeno bizzarro incolpare altri se si ha una idea sbagliata di qualcosa.
Per esempio da ragazzo credevo di essere un ottimo calciatore, ma quando a 21 anni mi accorsi che al massimo potevo fare il panchinaro in una squadra di serie D (e giustamente, perchè a certi livelli il mio "ottimo" era mediocrità), smisi di giocare agonisticamente. Ma non smisi certo di continuare a giocare amatorialmente, perchè la passione per il calcio restava sempre.
Lo stesso con il "problema donna". Quando mi accorsi che mi sarebbe stato più facile trovare una donna con tre tette che non ciò che io cercavo (esclusivamente per mie erratissime immaginazioni), ho tagliato
definitivamente fuori le donne
da qualsiasi mio progetto di vita, ma non certo fuori dal mio letto.
Le donne mi piacciono moltissimo e ne coltivo la passione, perchè sono femmine e nulla è più paradisiaco della visione di una bella donna nuda, con un bel corpo e con dei lunghi capelli che le scendono sin su le tette a coprirle.
E non mi è possibile esautorare questa visione dal mio compiacimento e gusto, perchè un maschio sano ed in salute produce centinaia di milioni spermatozoi al giorno che premono implacabilmente per essere piazzati da qualche parte.
E' un pò come la produzione industriale: una azienda deve essere attiva a trovare nuovi sbocchi di mercato e piazzare la propria .."produzione"...
E se ci si è resi sinceramente conto che nulla è possibile fare con le donne se non chiavare allegramente (ma solo perchè interessa sinceramente anche a loro), e se le esperienze non solo dirette, ma anche indirette, hanno portato sincera disistima e disprezzo per le donne, ci si può permettere di frequentarle tenendo sempre il coltello dalla parte del manico.
L'esser certi di non avere nulla da perdere è sempre qualcosa che
ti rende invincibile ed inflessibile in qualsiasi affare della vita,
questo compreso.
Certo, può capitare sempre quella donna particolare, eccezionale ed irripetibile e in circostanze altrettanto eccezionali ed irripetibili ....nessuno è forte in assoluto, c'è sempre qualcuno(a) più forte di te.
Come è capitato a me circa 4 anni fa.......ma quando il disprezzo ed il disgusto sono sinceri e governati dal pragmatismo allora queste diventano come le catene che trattenevano Ulisse all'albero di maestra della sua nave: puoi ascoltare impunemente il
canto delle sirene senza timore di cadere nella loro trappola, per quanto finemente possa essere congegnata....
Ognuno di noi deve trovare la strada e l'equilibrio più adatto a se steso, altrimenti ne pagherà sempre pegno.....ed i suoi saranno soltanto i "lamenti di una vecchia zitella inglese"...il che, specie per un uomo, è davvero ridicolo..