Il Boschi piensiero

[Lucia]

e appariscente cosa significa? (  lo chiedo anch'io dopo che l'ho usato  ) Non è la stesa cosa con bella o carina?

[ilmarmocchio]

non lo so.. qui entreremmo nel misterioso mondo del metodo di catalogazione maschile 

Ai miei occhi... boh, l'una è bruna e l'altra bionda, l'una ha l'occhio azzurro, l'altra ha l'occhio nero, parafrasando Cavaradossi in "Recondita armonia" ma io le vedo egualmente carine o egualmente belle. So' dettagli o roba di degustibus.. o no? Oppure ci sono elementi che fanno classificare l'una come carina e l'altra come bella? 

nelle 2 foto non c'è prprio paragone : la Boschi ha un profilo equino.
e poi, la carfagna ha una linea più elegante, slanciata.
non c'è davvero paragone

[Rita]

e appariscente cosa significa? (  lo chiedo anch'io dopo che l'ho usato  ) Non è la stesa cosa con bella o carina?

non proprio. Appariscente significa che poni l'accento sulla bellezza. Non dirmi che non si nota una persona semplicemente curata da una persona che vuol far colpo. Esiste tutto un codice di comportamento (e anche di abbigliamento) da ufficio che risale alla notte dei tempi, in varie forme, dal grembiule uguale per le studentesse fino alla "divisa" da ufficio che consisteva in abiti come i tailleur (la versione maschile della giacca e cravatta).


Per esempio qui la Boschi è bella e appariscente. Nell'altra immagine Lucia Bosè, da giovane, (se mi dite che Lucia Bosè è bruttina o solo carina rinuncio a capire il metodo di catalogazione maschile) in una mise non appariscente

[Rita]

non so.. un altro esempio di donna in politica che lamenta di non essere presa sul serio perché figa

[maveryx]

Si rimanda nuovamente al capitolo:il privilegio dell'estatica senza passare dal via.
Scambiare un privilegio per una discriminazione è tipico del femminismo,ma capirlo necessita tempo e riflessione:
a mio personale avviso QUESTA META' DELLA TERRA ANDREBBE INSEGNATA NELLE SCUOLE:

http://questametadellaterra.blogspot.it/2011/01/32c2-il-privilegio-dellestatica.html

A proposito del confondere volutamente il privilegio con la discriminazione, tempo fa mi capitò di leggere un articolo sulle donne nelle forze di polizia scritto da un commissario di polizia donna.
Bene, a parte le scontate minkiate sui benefici e le capacità portate dalle suddette, mi colpì un’osservazione della commissaria a proposito dei differenti requisiti richiesti di altezza minima tra maschi e femmine  per poter essere assunti.
È chiaro, sentenziava la scienziata, m.1.61 per le donne a fronte di m.1.65 per gli uomini è una chiara ed evidente discriminazione contro le donne. Ora io immagino si riferisse al fatto che  la differenza dell’altezza media tra i due sessi è di oltre 10 cm, non 4.
Ma questo fenomeno non si accorgeva invece che è proprio in base alla loro cultura della parità dei diritti che, nel caso citato, non c’è nessuna discriminazione verso le donne, ma anzi verso gli uomini, e quindi un privilegio per le donne.
Mi spiego, se tu affermi che le donne possono entrare nelle forze di polizia, è sufficiente che abbiano i requisiti richiesti, allora tu affermi che quindi proprio non ha importanza il sesso di appartenenza, ma solo determinati requisiti, che stabilisce il datore di lavoro,  necessari per svolgere determinate mansioni, ma allora se c’è discriminazione è contro i maschi, cioè ci vorrebbe una misura d’altezza unica da raggiungere, stop.
Ma non ci arrivano, anzi non ci vogliono arrivare.

[Rita]

Non è che voglio demonizzare l'apparenza. L'apparenza conta in qualunque tipo di lavoro, ma in qualcuno di più, in qualcun altro di meno.

Ma il dar la colpa alla bellezza dei propri fallimenti mi sa di giustificazione.

[Cavalier Serpente]

nelle 2 foto non c'è prprio paragone : la Boschi ha un profilo equino.
e poi, la carfagna ha una linea più elegante, slanciata.
non c'è davvero paragone

Concordo, la Boschi ha proprio la classica faccia da cavallo.
La carfagna invece è potabile, digeribile e penso faccia ruttare di sodisfazione.

[Cavalier Serpente]

non so.. un altro esempio di donna in politica che lamenta di non essere presa sul serio perché figa

 ...perchè ha zero capacità e requisiti, semmai.....

[Lucia]

Non è che voglio demonizzare l'apparenza. L'apparenza conta in qualunque tipo di lavoro, ma in qualcuno di più, in qualcun altro di meno.

Ma il dar la colpa alla bellezza dei propri fallimenti mi sa di giustificazione.

non lo so, nel parlamento comunque parli con adulti.
Io sono stata insegnante tra 19-31 anni e  forse colpa della giovinezza come dici tu, ma invidiavo tante le mie colleghe anziane che avevano un problema in meno.
E non ero neanche bella, ma a quell'età 13-17 anni tanto non importa.

Anche quando ero alunna, i miei colleghi commentavano fisicamente le prof ma non gli prof.

[Rita]

Io sono stata insegnante tra 19-31 anni e  forse colpa della giovinezza come dici tu, ma invidiavo tante le mie colleghe anziane che avevano un problema in meno.

guarda a me è sempre successo il contrario.. ho sempre invidiato le più giovani e le più belle casomai..   

[Artemisia Gentileschi]

Ragazzi state dimenticando il fattore TV.

Una volta (disgrazia mia) mi capitò di eseguire una visita guidata ad un sito di notevole importanza della mia città ad un noto politico donna dell'ex partito di Silvio, insieme al suo seguito.

Rimasi di stucco, giuro.

In TV l'avevo sempre considerata una bella donna, ma quando si tolse gli occhiali da sole che le coprivano metà faccia 

Sulla simpatia poi non commento nemmeno, una supposta tachipirina da 1200 sarebbe stata più piacevole.

[ilmarmocchio]

Non è che voglio demonizzare l'apparenza. L'apparenza conta in qualunque tipo di lavoro, ma in qualcuno di più, in qualcun altro di meno.

Ma il dar la colpa alla bellezza dei propri fallimenti mi sa di giustificazione.

infatti. nessuno diiscute che lka merkel e , sopratutto, la Thatcher hanno dato dimostrazione di capacità.
Lo dicono i fatti

[giacca]

infatti. nessuno diiscute che lka merkel e , sopratutto, la Thatcher hanno dato dimostrazione di capacità.
Lo dicono i fatti

A rovinare il mondo sì.

[Frank]

A proposito del confondere volutamente il privilegio con la discriminazione, tempo fa mi capitò di leggere un articolo sulle donne nelle forze di polizia scritto da un commissario di polizia donna.
Bene, a parte le scontate minkiate sui benefici e le capacità portate dalle suddette, mi colpì un’osservazione della commissaria a proposito dei differenti requisiti richiesti di altezza minima tra maschi e femmine  per poter essere assunti.
È chiaro, sentenziava la scienziata, m.1.61 per le donne a fronte di m.1.65 per gli uomini è una chiara ed evidente discriminazione contro le donne. Ora io immagino si riferisse al fatto che  la differenza dell’altezza media tra i due sessi è di oltre 10 cm, non 4.
Ma questo fenomeno non si accorgeva invece che è proprio in base alla loro cultura della parità dei diritti che, nel caso citato, non c’è nessuna discriminazione verso le donne, ma anzi verso gli uomini, e quindi un privilegio per le donne.
Mi spiego, se tu affermi che le donne possono entrare nelle forze di polizia, è sufficiente che abbiano i requisiti richiesti, allora tu affermi che quindi proprio non ha importanza il sesso di appartenenza, ma solo determinati requisiti, che stabilisce il datore di lavoro,  necessari per svolgere determinate mansioni, ma allora se c’è discriminazione è contro i maschi, cioè ci vorrebbe una misura d’altezza unica da raggiungere, stop.
Ma non ci arrivano, anzi non ci vogliono arrivare.

In merito riporto le parole di un agente di polizia - risalenti al 2011 - che attualmente presta servizio nel Veneto.

@@

«Promemoria del concorso 1600 Allievi Agenti 2010/11 della polizia di
stato. Il promemoria riguarda le prove psicoattitudinali svoltesi nel
mese di Luglio 2011. Ogni giornata prevedeva un gruppo di 60 persone
circa, questo resoconto quindi tiene conto dall’esperienza personale di
uno solo di questi gruppi, pur rimanendo identiche le modalità e tempi
di svolgimento.

1. Prove di efficienza fisica differenziate tra uomini e donne: La prova
di corsa è risultata alquanto dubbia, in quanto gran parte delle donne
mostravano una manifesta impreparazione atletica, constatabile anche
visivamente a causa della forma fisica sicuramente non rientrante nei
canoni del peso forma.

Molte di loro, pur dovendo affrontare la prova dei 1000m piani in 4’45” a
differenza dei colleghi uomini che avevano in limite in 4’15”,non hanno tenuto
sicuramente un passo idoneo per il superamento della prova. Nessuna di
loro è risultata non idonea alla prova, considerando che solo una decina
di candidate hanno dimostrato una preparazione idonea. Molte delle
suddette, si sono anche permesse di insultare i candidati maschili
mentre osservavano le prove, in quanto alle donne era stato concesso di
partire per prime, in previsione del fatto che la prova si sarebbe poi
prolungata nelle ore più calde della giornata.(E’ da considerare che chi
aveva già sostenuto la prova poteva osservare le altre batterie della
corsa stando seduto sotto un gazebo all’ombra attrezzato per
l’occasione). Si potrebbe anche ragionare sul fatto che la migliore
delle candidate femminili non sarebbe rientrata nel tempo minimo dei
candidati maschili, in quanto classificatasi prima con 4’18”.
Il salto in alto ha visto scartati 3 uomini e 0 donne. Altezza prevista per le donne 90cm. Altezza prevista per gli uomini 110cm. Per chi è un minimo esperto del settore,
capirà come 20 cm possano fare la differenza in uno sport di questo
tipo.

Per quanto riguarda le prove di forza invece, sollevamento alla sbarra e
piegamenti, risultano un mistero in quanto le prove femminili si sono
“tenute esclusivamente a porte chiuse”, a differenza di quelle maschili
ovviamente di pubblico dominio.

A prescindere dal fatto che ritengo che sostenere una prova sotto lo
sguardo di un pubblico che ti osserva sia completamente diverso dal
sostenerlo in separata sede al riparo da sguardi “indaganti” magari di
un sesso opposto al nostro. Mi sembra obbligatorio riportare per
ammissione di alcune candidate stesse, che le donne sono state agevolate
nell’espletamento delle prove di forza.

1. Gli esaminatori aiutavano le donne sostenendole sui fianchi durante i
sollevamenti alla sbarra, ed era loro concesso lo stacco con slancio
da terra per effettuare la prima trazione. (Donne 2 trazioni per
superamento. Uomini 5 trazioni per superamento)
2. Gli esaminatori contavano con estrema
sufficienza il numero massimo di piegamenti alle donne.
(10 flessioni per le donne. 15 flessioni per gli uomini).
Prove di accertamento fisico:
Anche qui la disparità di trattamento è emersa violentemente fin dai
primi momenti, in quanto alle candidate ci si riferiva con “donne” ai
candidati con l’appellativo di “maschietti”. Le dottoresse che poi
esaminavano gli aspiranti per la valutazione medica generale della
vista, peso altezza, patologie generali, erano definite dalle candidate
stesse “acide”. Si dimostravano infatti scortesi ed arroganti, prive del
tutto di tatto e professionalità. Va considerato inoltre che alle donne
chiaramente è stata concessa una commissione medica del tutto
femminile, mentre agli uomini una commissione mista composta per lo più
dalla commissione femminile con l’aggiunta di un collega maschile.»

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http://antifeminist.altervista.org/notizie/2011/poliziotta_incapace_giudichessa_complessata_12062011.html

http://antifeminist.altervista.org/analisimedia/australia_polizia.htm

[Frank]

Si rimanda nuovamente al capitolo:il privilegio dell'estatica senza passare dal via.
Scambiare un privilegio per una discriminazione è tipico del femminismo,ma capirlo necessita tempo e riflessione:
a mio personale avviso QUESTA META' DELLA TERRA ANDREBBE INSEGNATA NELLE SCUOLE:

http://questametadellaterra.blogspot.it/2011/01/32c2-il-privilegio-dellestatica.html

Concordo, anche se son del parere che se mai accadrà, noi saremo già morti da cent'anni...
Quel libro l'ho letto tre anni fa e pur non condividendone alcuni passaggi, devo dire che per certi versi è stato realmente illuminante.
Della Vecchia ha una profondità e un talento letterario non comune.