« il: Luglio 26, 2014, 13:55:19 pm »
Si deve parlare solo quando non è dato di tacere; e parlare solo di ciò che si è superato.
Tutto il resto è chiacchiera, «letteratura», mancanza di disciplina.
I miei scritti parlano solo dei miei superamenti: dentro ci sono «io».
(…)
Lo si indovina: ho già molto, sotto di me.
Ma mi è sempre occorso tempo, guarigione, lontananza, distanza, prima che in me si destasse il piacere di scorticare, sfruttare, mettere a nudo, «rappresentare» (o come altro si vuol dire) per la conoscenza qualcosa di vissuto e superato, un qualsiasi mio fatto o fato.
Per questo tutti i miei scritti … sono da retrodatare – essi parlano sempre di un «dietro di me».
«Nell’osservare è insita una misteriosa ostilità, quella del guardar contro» : una frase rivelatrice e malinconica, destinata a poche orecchie.
La calma per poter parlare dei lunghi anni intermedi … possiede qualcosa della quasi ilare e curiosa freddezza dello psicologo, che ancora fissa successivamente per sé, e per così dire trafigge e ferma con qualche punta di spillo una quantità di cose dolorose che ha sotto di sé, dietro di sé: c’è forse da stupirsi se, in un lavoro così pungente e difficile, scorra talvolta un po’ di sangue, e se compiendolo lo psicologo abbia sangue sulle dita e non sempre solo sulle dita?F. Nietzsche
Connesso
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio. L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)
Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)