Mi sembra ormai assodato e a conoscenza di tutti che sono un'accanita lettrice di Guareschi.
Ora, il testamento di Guareschi è questo:
"Postero mio diletto, un giorno ti diranno certamente: “Tuo padre fu un reazionario” e tu non dovrai adondartene perché questa è la sacrosanta verità, tanto che io, oggi, mi onoro di essere un fiero reazionario. Reazionario – dicono i vocabolari – è chi si oppone al progresso e vuol far rivivere le cose del passato. Qui occorre che ci mettiamo d’ accordo sul significato da dare alle cose del passato. Io mi guardo attorno e mi domando: come vanno oggi le cose in questo disgraziato mondo? Quante persone in una volta sola potevano uccidere la più potente macchina infernale di mezzo secolo fa? Quaranta o cinquantamila volte di meno della più potente diavoleria bellica del giorno d’oggi. Siamo d’accordo che, grazie alla penicillina e ad altre mirabili cose, è molto più facile salvare un malato di quanto non fosse cinquant’ anni fa: ma questo è un porco progresso che salva dieci malati e ammazza centomila sani e quindi io sono contrario al progresso. Evviva quindi la reazione! Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell’uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili. Postero mio diletto, quando vedrai sulla terra che coprirà lo chàssis di tuo padre il marmo recante inciso “fu un uomo probo” cancella e scrivi: “Fu un bieco reazionario”. Non lasciare che si calunni la memoria di tuo padre. Quando ti diranno che sei un bieco reazionario come tuo padre, sghignazzerai e io mi sentirò vivo, nella mia libera tomba di onesto defunto"
il fulcro del testamento è la frase che ho messo in neretto. Lui infatti (è noto) era un anticomunista convinto e un sostenitore della differenza (e questo è l'argomento dell'anti-femminismo della differenza, se così lo possiamo chiamare)
E però nonostante apprezzi Guareschi, non posso fare a meno di notare come lui nel testamento metta in opposizione per esempio, scienza medica e bombe. Il problema quindi è capire se si può progredire rimanendo civili. Oppure se in realtà il progressismo di sinistra (di cui il femminismo è una diramazione importante) non sia nient'altro che l'inciviltà mascherata. Quella che ieri si manifestava come ingiustizia sociale, e oggi si manifesta come uguglianza sociale.
Che poi l'inciviltà e la civiltà non mi sembrano nient'altro che le due facce dell'umanità. Quella dell'individualismo e della convenienza a stare in una comunità.
In tutto questo ci sarebbe anche la questione demografica.
Perché volente o nolente se progrediamo materialmente solo nel "bene" facendo guarire tutti, limitando la mortalità infantile e continuando a creare famiglie numerose che vadano verso epoche di pace e prosperità il problema sorge.
Soprattutto se non riusciamo prima a colonizzare altri pianeti
Non so se mi sono capita