Autore Topic: Generare figli oggi è un atto d'amore?  (Letto 6160 volte)

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Offline Vicus

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Re:Generare figli oggi è un atto d'amore?
« Risposta #15 il: Agosto 02, 2014, 21:17:50 pm »
Per carità, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma non credo affatto che sotto l'aspetto umano la società di un tempo fosse migliore di quella odierna. E quando parlo di società non mi riferisco solo a quella italiana, eh...

Ora, ipotizziamo che io e te fossimo nati nel 1921 anziché nel 1971 (come me), in Italia, in Inghilterra, in Francia, in Germania, in Russia, in Giappone o altrove: che vita avremmo fatto ? Cosa ci sarebbe toccato ? Semplice: una bella chiamata alle armi, dove con moltissime probabilità saremmo crepati con una (o più) pallottola(e) in fronte; oppure dilaniati da qualche bomba.

Sì, oggi c'è la crisi (come ce ne son state tante altre nel corso della storia), c'è il femminismo (anche se il problema principale non è certamente quello), c'è tutto quel che si vuole; ma resta sempre il fatto che siamo nati in un' epoca e in una parte di mondo dove nessuno di noi ha mai conosciuto la guerra, la fame, la sete, le pestilenze e quant'altro. Non mi pare poco. Anzi.

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ps: anche il fatto di potersi lavare tutti i giorni, non è stupidaggine, come non lo è il fatto che se vai dal dentista ti fanno l'anestesia, a differenza di un tempo.
E la lista potrebbe continuare.
Vuoi dire che è l'aspirina a rendere le donne intrattabili? O che è stata l'abolizione della leva a causare il femminismo?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Generare figli oggi è un atto d'amore?
« Risposta #16 il: Agosto 02, 2014, 21:53:47 pm »
Vicus, hai capito bene di cosa parlo.
Ora, tu rispondi a me: ti sarebbe piaciuto nascere ai tempi delle due guerre mondiali ?
Ritieni che quella fosse un' epoca piena di valori ?

Offline ilmarmocchio

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Re:Generare figli oggi è un atto d'amore?
« Risposta #17 il: Agosto 02, 2014, 22:10:23 pm »
Vicus, hai capito bene di cosa parlo.
Ora, tu rispondi a me: ti sarebbe piaciuto nascere ai tempi delle due guerre mondiali ?
Ritieni che quella fosse un' epoca piena di valori ?

i valori sono ed erano cazzate per chi ci credeva, ma il potere se ne è sempre infischiato dei valori.
hai detto una cosa sacrosanta : potersi lavare tutti i giorni !!!
bisognerebbe dargli il gran valore che ha , altro che rimpiangere epoche passate

Offline Vicus

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Re:Generare figli oggi è un atto d'amore?
« Risposta #18 il: Agosto 02, 2014, 22:25:21 pm »
i valori sono ed erano cazzate per chi ci credeva, ma il potere se ne è sempre infischiato dei valori.
hai detto una cosa sacrosanta : potersi lavare tutti i giorni !!!
bisognerebbe dargli il gran valore che ha , altro che rimpiangere epoche passate
Ma chi rimpiange il passato? Da quello che dite, sembra che il progresso materiale comporti necessariamente il femminismo, la perdita del senso della comunità, il degrado dei rapporti uomo donna ecc. e che tutto ciò sia un prezzo accettabile da pagare. Se la pensate così, di che vi lamentate?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Rita

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Re:Generare figli oggi è un atto d'amore?
« Risposta #19 il: Agosto 02, 2014, 22:28:07 pm »
Vicus però mi sembra voler dire che salverebbe (o avrebbe salvato) i valori di "quel mondo antico" in questo mondo fatto di aspirine, di docce, di carne tutti i giorni e di lavoro sicuro  (ok ok .. fino all'altro ieri  :rolleyes:) e comunque meno faticoso.
E questo secondo me sarebbe un tema da affrontare e che non è mai stato discusso abbastanza. Quanto influisce e quanto è correlato l'ambiente con la morale?
Prendiamo il semplice fatto della minore mortalità.
Quanto molto di più attecchisce un valore religioso in un mondo dove la vita è precaria rispetto ad oggi?
A me sembra che questo influisca anche col concetto di paternità e maternità responsabile e di generare figli.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline ilmarmocchio

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Re:Generare figli oggi è un atto d'amore?
« Risposta #20 il: Agosto 02, 2014, 22:36:36 pm »
Ma chi rimpiange il passato? Da quello che dite, sembra che il progresso materiale comporti necessariamente il femminismo, la perdita del senso della comunità, il degrado dei rapporti uomo donna ecc. e che tutto ciò sia un prezzo accettabile da pagare. Se la pensate così, di che vi lamentate?

no, il progresso non comporta necessariamente il femminismo, che anzi, più che un progresso è una involuzione.
Semplicemente non mi piace che si mitizzino tempi passati che avevano problemi così come li abbiamo oggi.
Inoltre, io non credo al progresso, ma all'evoluzione, che non è necessariamente progresso, ma cambiamento e che, come tale, ha sempre un costo.
E' ovvio che , facendo un bilancio, mi piaccia di più l'oggi dello ieri.
Con ciò l'oggi non è il paradiso e non lo sarà neanche il domani

Offline Vicus

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Re:Generare figli oggi è un atto d'amore?
« Risposta #21 il: Agosto 02, 2014, 22:49:06 pm »
Vicus però mi sembra voler dire che salverebbe (o avrebbe salvato) i valori di "quel mondo antico" in questo mondo fatto di aspirine, di docce, di carne tutti i giorni e di lavoro sicuro  (ok ok .. fino all'altro ieri  :rolleyes:) e comunque meno faticoso.
E questo secondo me sarebbe un tema da affrontare e che non è mai stato discusso abbastanza. Quanto influisce e quanto è correlato l'ambiente con la morale?
Prendiamo il semplice fatto della minore mortalità.
Quanto molto di più attecchisce un valore religioso in un mondo dove la vita è precaria rispetto ad oggi?
A me sembra che questo influisca anche col concetto di paternità e maternità responsabile e di generare figli.
Grazie Rita :lol: Non è questione di ricreare un mondo passato, ma di recuperare il senso di comunità e solidarietà presente in vario grado in tutte le società umane anche di oggi, eccetto la nostra. La penicillina l'hanno anche in Asia ad esempio, ma mi pare che non abbiano le nostre magagne.
Del resto in questo forum è tutto un peana su come le straniere siano talora più "femminili", con meno pretese ecc. delle italiane medie.
Sono dell'idea che il benessere materiale non comporti automaticamente l'imbarbarimento della società.
Citazione
no, il progresso non comporta necessariamente il femminismo, che anzi, più che un progresso è una involuzione.
Semplicemente non mi piace che si mitizzino tempi passati che avevano problemi così come li abbiamo oggi.
Inoltre, io non credo al progresso, ma all'evoluzione, che non è necessariamente progresso, ma cambiamento e che, come tale, ha sempre un costo.
E' ovvio che , facendo un bilancio, mi piaccia di più l'oggi dello ieri.
Con ciò l'oggi non è il paradiso e non lo sarà neanche il domani
D'accordo al 100%. Il riferimento al passato (o a culture non occidentali di oggi) è solo per dare un'idea di cosa sia una comunità più umana e civile, ma ciò non significa voler tornare al lavoro dei campi. D'altronde, se vogliamo salvare le conquiste materiali di oggi non possiamo continuare con questa barbarie e opportunismo, altrimenti al Medio Evo ci torniamo davvero.
« Ultima modifica: Agosto 02, 2014, 23:09:25 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Rita

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Re:Generare figli oggi è un atto d'amore?
« Risposta #22 il: Agosto 02, 2014, 22:59:33 pm »
Grazie Rita :lol: Non è questione di ricreare un mondo passato, ma di recuperare il senso di comunità e solidarietà presente in vario grado in tutte le comunità umane anche di oggi, eccetto la nostra. La penicillina l'hanno anche in Asia ad esempio, ma mi pare che non abbiano le nostre magagne.
Del resto in questo forum è tutto un peana su come le straniere siano talora più "femminili", con meno pretese ecc. delle italiane medie.
Sono dell'idea che il benessere materiale non comporti automaticamente l'imbarbarimento della società.D'accordo al 100%. Il riferimento al passato (o a culture non occidentali di oggi) è solo per dare un'idea di cosa sia una comunità più umana e civile, ma ciò non significa voler tornare al lavoro dei campi. D'altronde, se vogliamo salvare le conquiste materiali di oggi non possiamo continuare con questa barbarie e opportunismo, altrimenti al Medio Evo ci torniamo davvero.


sì però in questo forum è anche tutto un peana di come le straniere diventino immediatamente conformi alle occidentali nel momento in cui vivono nello stesso ambiente. Il che ci riporta a quello che volevo dire. Il senso di solidarietà della comunità quanto è correlato al benessere materiale? Perché è facile avere il senso di solidarietà con la comunità immediatamente a te vicina quando dipendi da lei. Il punto è che il benessere materiale ha comportato cose come la globalizzazione, che oggi viene demonizzata, ma ha comunque avuto il suo peso nella diffusione del progresso. Globalizzazione è anche la diffusione dei vaccini per esempio. O della penicillina e delle altre medicine o tecniche per migliorare il lavoro o di qualunque altro progresso materiale vogliamo parlare.
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Offline Rita

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Re:Generare figli oggi è un atto d'amore?
« Risposta #23 il: Agosto 02, 2014, 23:10:37 pm »
Mi sembra ormai assodato e a conoscenza di tutti che sono un'accanita lettrice di Guareschi.
Ora, il testamento di Guareschi è questo:

"Postero mio diletto, un giorno ti diranno certamente: “Tuo padre fu un reazionario” e tu non dovrai adondartene perché questa è la sacrosanta verità, tanto che io, oggi, mi onoro di essere un fiero reazionario. Reazionario – dicono i vocabolari – è chi si oppone al progresso e vuol far rivivere le cose del passato. Qui occorre che ci mettiamo d’ accordo sul significato da dare alle cose del passato. Io mi guardo attorno e mi domando: come vanno oggi le cose in questo disgraziato mondo? Quante persone in una volta sola potevano uccidere la più potente macchina infernale di mezzo secolo fa? Quaranta o cinquantamila volte di meno della più potente diavoleria bellica del giorno d’oggi. Siamo d’accordo che, grazie alla penicillina e ad altre mirabili cose, è molto più facile salvare un malato di quanto non fosse cinquant’ anni fa: ma questo è un porco progresso che salva dieci malati e ammazza centomila sani e quindi io sono contrario al progresso. Evviva quindi la reazione! Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell’uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili. Postero mio diletto, quando vedrai sulla terra che coprirà lo chàssis di tuo padre il marmo recante inciso “fu un uomo probo” cancella e scrivi: “Fu un bieco reazionario”. Non lasciare che si calunni la memoria di tuo padre. Quando ti diranno che sei un bieco reazionario come tuo padre, sghignazzerai e io mi sentirò vivo, nella mia libera tomba di onesto defunto"

il fulcro del testamento è la frase che ho messo in neretto. Lui infatti (è noto) era un anticomunista convinto e un sostenitore della differenza (e questo è l'argomento dell'anti-femminismo della differenza, se così lo possiamo chiamare)
E però nonostante apprezzi Guareschi, non posso fare a meno di notare come lui nel testamento metta in opposizione per esempio, scienza medica e bombe. Il problema quindi è capire se si può progredire rimanendo civili. Oppure se in realtà il progressismo di sinistra (di cui il femminismo è una diramazione importante) non sia nient'altro che l'inciviltà mascherata. Quella che ieri si manifestava come ingiustizia sociale, e oggi si manifesta come uguglianza sociale.

Che poi l'inciviltà e la civiltà non mi sembrano nient'altro che le due facce dell'umanità. Quella dell'individualismo e della convenienza a stare in una comunità.

In tutto questo ci sarebbe anche la questione demografica.

Perché volente o nolente se progrediamo materialmente solo nel "bene" facendo guarire tutti, limitando la mortalità infantile e continuando a creare famiglie numerose che vadano verso epoche di pace e prosperità il problema sorge.

Soprattutto se non riusciamo prima a colonizzare altri pianeti  :unsure:

Non so se mi sono capita
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Re:Generare figli oggi è un atto d'amore?
« Risposta #24 il: Agosto 02, 2014, 23:26:44 pm »
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sì però in questo forum è anche tutto un peana di come le straniere diventino immediatamente conformi alle occidentali nel momento in cui vivono nello stesso ambiente.
Tuttavia le società straniere non sono povere, né lo sono le comunità di immigrati (es. i greci in alcune città europee). In Russia pare che la demografia sia in ripresa, con un calo di aborti e divorzi, eppure non mi pare che la gente sia tornata a zappare. A Dubai i divorzi sono sicuramente meno che da noi, ma sotto l'aspetto materiale stanno molto meglio di noi. Esistono invece anche comunità povere (es. favelas) dove vige la legge della giungla.
Forse la causa dell'imbarbarimento attuale è da cercare non bel benessere, ma nel modo in cui la società è stata plasmata dai media. Certi modelli sociali, come una comunità solidale e una famiglia stabile, sono stati quasi demonizzati, mentre atteggiamenti rivendicativi e litigiosi sono stati proposti, anche implicitamente, come esempio.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.