Mi era venuto in mente questa notizia sotto letta qualche tempo fa e, leggendo questo di AVFM, ho finalmente capito come le femministe intendono risolvere la carenza di donne nelle aziende di videogiochi
(sempre alla vecchia maniera
):
Rhianna Pratchett, la sceneggiatrice e scrittrice che ha ideato la trama del recente Tomb Raider e ,in precedenza, di Heavenly Sword, ha parlato di sessismo nei videogiochi e di come la presenza di pochissime sviluppatrici donne non sia una questione così semplice da inquadrare e descrivere. Dalle pagine di Rock, Paper, Shotgun ha dichiarato:
«La mia sensazione è che non siano necessariamente i comportamenti maschili a tenere le donne al di fuori dello sviluppo dei videogiochi o causare il loro fallimento prematuro. Più che altro si tratta di una combinazione di scarsa qualità de bilanciamento fra lavoro e vita privata, mancanza della consapevolezza di quante opportunità ci siano in questo mondo, e una forte diversità creativa. E questi sono problemi che hanno un enorme impatto su tutta l’industria»
Il rimedio per questa situazione? Secondo la Pratchett non può che passare per il miglioramento delle condizioni lavorative degli sviluppatori, che devono essere meno sfiancanti (certe volte le ore di lavoro diventano veramente improponibili). E in ogni caso, sostiene che comunque il maschilismo rimanga un problema indubbio.