In rilievo > Osservatorio sul Femminismo
Censura femminista!
kautostar:
Le femministe da tastiera hanno costretto GQ a rimuovere un articolo scritto in stile "black humor" su una pornostar picchiata dal fidanzato geloso
http://www.gqitalia.it/underground/2014/08/13/lottatore-massacra-sua-ex-pornostar-christie-mack-si-incazza-perche-non-gli-tira-2/
--- Citazione ---Le scuse di GQ per l’articolo di Nicolò Zuliani sulla vicenda di Christy Mack
Qui c’era l’articolo “Il suo ex la massacra, la pornostar Christy Mack mette le foto su Twitter. E fanno il giro del mondo”
La direzione e la redazione di GQ e di GQ.com si scusano con tutte le lettrici e i lettori per la grave svista di controllo sui contenuti e toni dell’articolo di Zuliani, reazioni di quest’ultimo sui social network incluse. C’entra il Ferragosto, ovviamente, ma questo non ci giustifica affatto. Rimuoviamo quindi l’articolo in questione dal sito.
«Lungi dal difendere o dall’incoraggiare qualsiasi tipo di violenza sulle donne (anzi, tutt’altro, e credevo fosse chiaro), il mio era un articolo nello stile scanzonato e ironico per cui sono conosciuto in rete. Non c’era alcun intento di offendere i lettori e le lettrici di GQ.com, men che meno la malcapitata protagonista della vicenda. Mi dispiace se tono e scopo sono stati interpretati erroneamente e hanno urtato la sensibilità di qualcuno»
Nicolò Zuliani
--- Termina citazione ---
qui l'articolo rimosso
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:CA4pFolG2UgJ:www.gqitalia.it/underground/2014/08/13/lottatore-massacra-sua-ex-pornostar-christie-mack-si-incazza-perche-non-gli-tira/+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it
--- Citazione ---Quando la ragazza nuda e coperta di sangue bussa alla porta gridando “whalaglalarglaah” nessuno si scompone. E’ venerdì notte, è agosto e siamo a Los Angeles. Potrebbe essere una studentessa ubriaca, una zombie walk, una trovata pubblicitaria, una nuova strategia di marketing. La gente quindi continua a farsi i fatti propri. Alla sesta porta un tizio si sta masturbando davanti a Youporn quando sente urlare “whalaglalarglaah”. Preoccupato sia la buoncostume apre la tendina e vede la stessa donna su cui si stava forgiando il bicipite. Certo, potrebbe essere una nuova pubblicità progresso contro la pirateria audiovisiva, ma nel dubbio l’onanista apre la porta.
Un’ora prima siamo nell’appartamento di lei.
C’è un ospite. Entrambi sono vestiti e stanno chiacchierando del più e del meno quando la porta esplode in un vortice di botte. Tavolini, divano, tende, finestre, tutto viene divelto a mani nude. Il novello demone della Tasmania raggiunge l’ospite maschile triturandolo di cazzotti prima che abbia il tempo di capire chi, cosa, perché.
Gonfio di botte come una zecca viene quindi lanciato fuori dall’appartamento. E’ il turno della padrona di casa che è appena riuscita a dire “forse hanno bussato”. Viene afferrata, spogliata, lanciata in una doccia e lavata a ceffoni. Questa centrifuga di violenza in Dolby Surround dura così a lungo che l’aggressore si stanca, va in cucina lasciando la donna tramortita e fa ritorno con un coltello, apparentemente intenzionato a cambiarle pettinatura. Lei tenta qualche resistenza, lui si fa strada pugnalandole mani, orecchie e parete della doccia, perché in certi casi non puoi mai sapere. L’operazione di rasatura riesce ma il coltello si spezza. L’uomo non si perde d’animo: getta il manico dell’arma, ne afferra la lama e continua a minacciarla. Nel frattempo le ruba il cellulare e spacciandosi per lei manda messaggi a tutti i contatti dicendo che per la settimana non sarà reperibile. Terminata l’operazione l’uomo si spoglia annunciando le sue intenzioni tipo i cartoni giapponesi anni ’80: qui però invece di urlare “fulmine di Pegasus” grida “stupro imminente”. Non succede perché il pene non va su. Nella vita di ogni uomo ci sono cilecche umilianti, ma questa le batte tutte perché la donna martoriata sul pavimento è Christy Mack, 33 anni, diva di successo nell’industria del porno. Confuso per la mancata erezione l’uomo giunge all’unica conclusione logica: è colpa di lei. Certo, qualunque eterosessuale sulla Terra si trascinerebbe nudo su un tappeto di vetri rotti solo per poter sentire un peto di questa dea trasmesso da un walkie talkie, ma se il pene di mister Stupratron non funziona è colpa di lei. Si dirige quindi in cucina a caccia di un coltello più solido o comunque qualcosa di non moscio. E’ a questo punto che Christy, ormai ridotta ad hamburger, fugge. Il giorno dopo posta su Twitter le foto di com’è ridotta e la sua versione dei fatti.
La versione di lui è più breve e concisa: “Volevo farle una sorpresa, aiutarla a prepararsi per lo show e darle l’anello di fidanzamento. E’ finita con me che lottavo per salvarmi la vita”, ha dichiarato sul suo profilo Twitter. Di sicuro la parte della sorpresa è riuscita, sulla legittima difesa invece bisogna riflettere. Lui si chiama Jonathan Koppenhaver, da tutti conosciuto con lo sbarazzino soprannome di “war machine”. Fa incontri di MMA, uno sport che consiste nel chiuderti in una gabbia a massacrarti di botte fermandoti un istante prima che t’ammazzino (cosa che non sempre accade). Figlio di un poliziotto infartato e di una madre tossica, adolescenza traumatica, espulso dal college perché menava la gente, Jonathan ha frequentato la galera un paio di volte perché, indovina indovinello, ha menato gente. Oggi ha 33 anni, 77 chili di soli muscoli, la faccia di un prosciutto, pesta gente di lavoro in qualunque lega professionale. Christy invece è una ex tatuatrice che pesa 48 chili. Difficile immaginare un conflitto fisico tra questi due con un finale diverso dal massacro uterino.
Jonathan comunque aggiunge che “i poliziotti non mi crederanno mai. Devo decidere cosa fare, alla fine ho solo il cuore spezzato”. Sì, Christy stando al referto medico ha 18 ossa del volto frantumate, il naso rotto in due punti, una costola fratturata, svariate emorragie interne, denti spezzati o mancanti e per il momento è cieca dall’occhio sinistro e non può camminare… Però sappiamo quanto un cuore spezzato faccia soffrire.
Dopotutto, lei si era anche tatuata sulla schiena “proprietà di War machine”. Non è che ti puoi tatuare una roba così e mollarlo, dopo.
A tutt’oggi questo portentoso esempio di uomo che sulla maglietta esibisce la scritta “faccio robe da maschio alfa” è latitante con una taglia di 10,000 dollari sulla testa. Citando “Pain and gain”, forse l’unica colpa di War machine è quella per cui non lo condanneranno: essere un povero coglione. Ma del resto se l’idiozia fosse un crimine l’America sarebbe un’unica, grande prigione.
--- Termina citazione ---
Praticamente da quel che ho capito le femministe da social network( tipo sta tizia : //www.youtube.com/watch?v=fRziDq4Flc0 ) in realtà non hanno digerito il fatto che l'articolo NICOLO' ZULIANI, non si limita ad additare banalmente il maschio carnefice (come farebbe un qualsiasi scribacchino di cronaca che si limita a svolgere il suo compitino senza aggiungere opinioni personali, o un qualsiasi opinionista omologato alla vulgata dominante, secondo cui sarebbe tabù analizzare e criticare anche i comportamenti delle vittime), ma ci offre anche il suo punto di vista critico sul comportamento particolarmente ingenuo e sciocco della vittima.
Io ho sempre pensato che le donne che si mettono insieme agli uomini violenti e gelosi, SONO DELLE CRETINE, MATERIALMENTE RESPONSABILI DEL PROPRIO DESTINO(uno che è abituato ad affrontare i problemi alzando le mani, e per giunta è pure molto geloso e possessivo, prima o poi picchierà anche la "propria" donna, è solo questione di tempo...), e su questo non posso che essere d'accordo con l'autore.
E trovo che sia un po' triste che una rivista censuri un articolo che esprime semplicemente un'opinione legittima su un fatto di cronaca, solo per aver ricevuto numerose lamentele!
Capisco le esigenze di mercato(probabilmente la maggior parte dei lettori di GQ sono donnette isteriche), però non mi piacciono i giornali che si piegano totalmente alla volontà dei lettori
Alberto1986:
Fatemi capire: prima scrive un articolo umoristico femministicamente scorretto su un giornaletto spazzatura per femminucce (tutto il mio appoggio, dato che a sessi invertiti tutto è consentito). Intervengono, come prevedibile, le brigate femministe e la redazione glielo rimuove immediatamente con tanto di scuse pubbliche alle povere femminucce oltraggiate.... :lol:
A questo punto mi aspetterei un suo silenzio pubblico e successivamente di veder comparire, da qualche altra parte, un altro suo articolo "peggiore" del primo... Ed invece che fa?? :hmm:... Non solo si unisce al coro delle scuse con tanto di inchino alle povere femminucce cosi barbaramente derise (:cry:), ma l'intelligentone cerca, ancora, di fare lo spiritoso nei commenti, questa volta però, ridimensionato secondo lo standard femminista e senza nessun tipo di allusione umoristica che possa turbare, in qualche modo, l'intoccabile sesso femminile....:lol: :doh: :muro:
In tutta franchezza, a me pare solo l'ennesimo coglioncello da scrivania questo Zuliani. Le scuse per il nulla, non solo la mossa più stupida che si possa fare in questi casi, ma sono, soprattutto, un grosso favore al femminismo stesso.... Da che manica di imbecilli siamo circondati.... :doh:
Ps: BarbieXanax... :doh: Non pensavo fosse ancora in circolazione quella psicolabile... :doh:
Frank:
Che sia l'ennesimo coglioncello non ci piove, perché solo un coglione può scrivere puttanate di questo genere, usando certi toni:
--- Citazione --- Terminata l’operazione l’uomo si spoglia annunciando le sue intenzioni tipo i cartoni giapponesi anni ’80: qui però invece di urlare “fulmine di Pegasus” grida “stupro imminente”. Non succede perché il pene non va su. Nella vita di ogni uomo ci sono cilecche umilianti, ma questa le batte tutte perché la donna martoriata sul pavimento è Christy Mack, 33 anni, diva di successo nell’industria del porno. Confuso per la mancata erezione l’uomo giunge all’unica conclusione logica: è colpa di lei. Certo, qualunque eterosessuale sulla Terra si trascinerebbe nudo su un tappeto di vetri rotti solo per poter sentire un peto di questa dea trasmesso da un walkie talkie, ma se il pene di mister Stupratron non funziona è colpa di lei. Si dirige quindi in cucina a caccia di un coltello più solido o comunque qualcosa di non moscio. E’ a questo punto che Christy, ormai ridotta ad hamburger, fugge. Il giorno dopo posta su Twitter le foto di com’è ridotta e la sua versione dei fatti.
--- Termina citazione ---
Mi pare ovvio che il cazzo non funzioni, perché in tali circostanze come fai a fartelo venire duro ? Come fai ad eccitarti ? Del resto questo è anche il motivo per cui il sottoscritto si chiede come farebbero tanti stupratori, sia veri che presunti, a farselo venire duro.
Per inciso: Christy Mack è del '91,
http://en.wikipedia.org/wiki/Christy_Mack
perciò ha 23 anni, non 33.
Casomai quella è (quasi) l'età del suo amato...
http://en.wikipedia.org/wiki/War_Machine_%28mixed_martial_artist%29
kautostar:
--- Citazione da: Alberto'86 - Agosto 17, 2014, 04:50:37 am --- Ed invece che fa?? :hmm:... Non solo si unisce al coro delle scuse con tanto di inchino alle povere femminucce cosi barbaramente derise (:cry:), ma l'intelligentone cerca, ancora, di fare lo spiritoso nei commenti, questa volta però, ridimensionato secondo lo standard femminista e senza nessun tipo di allusione umoristica che possa turbare, in qualche modo, l'intoccabile sesso femminile....:lol: :doh: :muro:
--- Termina citazione ---
Per tenersi il posto di lavoro, i giornalisti fanno questo ed altro( anche di peggio)! :disgust:
--- Citazione ---Ps: BarbieXanax... :doh: Non pensavo fosse ancora in circolazione quella psicolabile... :doh:
--- Termina citazione ---
E' ancora in circolazione, e continua a dimostrare il proprio analfabetismo, visto che quell'articolo di GQ sfotteva soprattutto il fidanzato picchiatore, sottolineando la sua pochezza( l’unica colpa di War machine è quella per cui non lo condanneranno: essere un povero coglione ), e l'allusione alla stupidità della vittima era solo indiretta!
kautostar:
Comunque una che si fa un tatuaggio del genere, secondo me non sta tanto bene col cervello!
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