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Censura femminista!

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kautostar:
http://prontoallaresa.blogspot.it/2014/08/di-come-gq-magazine-si-sia-calata-le.html


--- Citazione ---Cosa c'è di sbagliato in questa storia?
L'intervento di Barbie Xanax?
No, quello ha solo delle implicazioni sociali spaventose, ma è del tutto lecito.
Ognuno ha il diritto a esprimere le sue opinioni, per quanto stupide o bigotte o prive di qualsiasi barlume di consapevolezza possano essere.
Ed è lecito pure che i follower di Barbie Xanax abbiano fatto quello che hanno fatto.
Anche questa cosa ha implicazioni sociali terrificanti ma, ripeto, è giusto ed è bello che ognuno abbia il diritto di aprire bocca e dimostrare la sua ignoranza.
Quello che, invece, è meno sensato, è che davanti allo scontento (ripeto: lecito) di taluni, un giornale si rifaccia sul giornalista.

Perché Nebo non ha pubblicato quel pezzo caricandolo da solo sui server del sito GQ.
Nebo quel pezzo lo ha scritto seguendo le liee guida che gli erano state date.
Nebo quel pezzo lo ha mandato a un capo redattore che lo ha letto, REVISIONATO e APPROVATO.
Quel capo redattore ha pubblicato quel pezzo con l'avallo del vice direttore della rivista cartacea che è pure il direttore del sito.
E quel vice direttore opera sulla base della fiducia di un direttore responsabile.

Si chiama proprio così: direttore RESPONSABILE.
E scondo voi cosa significa quella parola tutta in maiuscolo?
Significa che dopo che un pezzo è stato approvato e pubblicato, i cazzi sono i suoi, non del giornalista.
Perché gli editori hanno uffici legali appositi proprio per tutelare i loro giornalisti.
Ma visto che le cause legali costano, spetta al direttore responsabile decidere cosa può essere pubblicato, cosa no, e per cosa vale la pena correre il rischio.
Se arriva qualche grana, è il vice direttore e il direttore che ne devono rispondere. E, in ultima istanza, l'ufficio legale dell'editore (e l'editore stesso, se le cose vanno proprio male).
Adesso mipiacerebbe tancor che qualcuno mi spiegasse:

A) che razza di rivista è quella che si fa intimidere da una youtuber e dal suo pubblico, fino ad arrivare al punto di rimuovere un articolo e licenziare chi lo ha scritto?

B) a che serve un capo redattore, un vice direttore e un direttore, se poi nessuno si prende la responsabilità di cosa esce sul giornale?

C) Che razza di editore è quello che  non solo non difende le sue scelte editoriali, ma getta ai pesci un suo collaboratore per aver scritto ESATTAMENTE i pezzi che gli ha chiesto di scrivere, costringendolo pure a pubblicare scuse pubbliche?

Sono tre domande interessanti a cui mi piacerebbe che il signor Alessandro Scarano (giornalista presso l'edizione italiana di GQ.com, con responsabilità di coordinamento delle attività editoriali del sito), Carlo Annese (Vice direttore del mensile GQ, e RESPONSABILE del sito web e dell'iPad digital replica) e Carlo Antonelli (direttore del mensile) dessero una risposta.



p.s.
(a margine: ma quanto è invecchiata Barbie Xanax?!?)

--- Termina citazione ---

Alberto1986:

--- Citazione da: Frank - Agosto 17, 2014, 10:43:59 am ---Che sia l'ennesimo coglioncello non ci piove, perché solo un coglione può scrivere puttanate di questo genere, usando certi toni:

--- Termina citazione ---

D'altronde solo uno sfigatiello può arrivare a scrivere simile idiozie su un giornaletto per femminucce con lo scopo di racimolare qualche soldo. In fin dei conti è il trattamento che si meritano questi pagliacci.

ilmarmocchio:
l'ennesimo giornalista coglione che non riesce proprio a uscirne bene.
derisione meritata, non fosse altro per le scemenze che scrive.
la q.m. non ha bisogno di questi pagliacci denervati

kautostar:

--- Citazione da: ilmarmocchio - Agosto 17, 2014, 18:50:55 pm ---l'ennesimo giornalista coglione che non riesce proprio a uscirne bene.
derisione meritata, non fosse altro per le scemenze che scrive.
la q.m. non ha bisogno di questi pagliacci denervati

--- Termina citazione ---
Infatti quel giornalista non c'entra niente con la QM, era solo un esempio di isteria femminista, che porta alcune militanti a interpretare come offesa alla dignità femminile, un articolo che non ha nulla di maschilista, ma è solo di cattivo gusto!

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