C'era una volta, tanto tempo fa, la brava mammina che diceva al proprio figliuolo: "Figlio mio, mi raccomando: sii sempre onesto, gentile, pieno di qualità desiderabili! E vedrai che troverai una brava moglie che ti renderà tanto felice. Insieme farete dei bei bambini e li alleverete nel timore di Dio."
Diciamo che in un'epoca remota, tutto ciò poteva in minima misura essere concretizzabile. Il bravo ragazzo pulito, educato, sensibile e sentimentale attirava le ragazze come le mosche. Diciamo pure che oggi questa tipologia di uomini, quasi estinta, è destinata a farsi seghe tutta la vita se non fosse per l'unica alternativa possibile: le prostitute.
Però diciamolo: che schifezza iniziare la propria vita sessuale in questa maniera! Mettendo un pezzo di lattice attorno all'uccello e facendo sesso con una persona che non si ama. A me personalmente la cosa fa venire il vomito. E allora, andiamo ad analizzare le reali alternative possibili.
Quindi, vediamo un po'...
Ehm...
Ok, non ce ne sono.
Mi sento di dare ragione a Giustizialista. Bisogna cioè specificare bene i concetti. Chi è il bravo ragazzo? Secondo me di bravi ragazzi e di successo con le donne ce ne sono eccome.
Il sesso infatti non è altro che un mezzo secondario per arrivare alla riproduzione e alla sopravvivenza per sé e per la prole; quindi se un uomo è un bravo ragazzo e ha numerose doti spendibili per essere sfruttate dal sesso femminile, non avrà grossi problemi di sorta. Anzi, io credo che per le storie lunghe, essere un bravo ragazzo può essere perfino un vantaggio, se intendiamo con questa espressione un concetto di "testa sulle spalle", "valori etici", "capacità di farsi voler bene tramite comportamento corretto". Mentre lo scapestrato o il rovesciatavoli o il tossicodipendente possono benissimo, anche meglio di lui, accendere i bollori vaginali, ma li vedo più da conquista veloce che da rapporto continuativo. Più amanti che compagni di vita.
Perché si dice afferma ciò che Dottor Zero scrive?
Probabilmente per un'eccessiva aspettativa morale sulle donne; e anche perché il concetto di bravo ragazzo è a volte caricaturale.
Eccessiva aspettativa morale:
Le donne hanno due schemi perfetti: un uomo che gli dà tutto oppure due uomini nei due ruoli diversi con forte "survival value" come compagno di vita e forte reproductive value come amante (e quindi istintivamente desiderato padre dei suoi figli). Quando avviene il tradimento, si segue spesso il secondo schema, cioè il marito/fidanzato viene tradito con un tipo con virtù più apprezzabili in popolazioni ed epoche più animalesche e promiscue, tipo che spesso, con i parametri di giudizio (razionale, non sessuale) di oggi, viene considerato un poco di buono. Ma lo vediamo anche nelle nostre diatribe tra monogamisti e antimonogamisti, succede che i tradimenti sono visti come il fallimento della monogamia e tornando in topic, come il fallimento del modello di uomo con alto survival value, cioè con grande capacità di sfruttamento (capacità in senso fisico, cioè non considerando l'unità di tempo, ma sommando tutti i "pagamenti" fino alla sua morte).
Io non darei un giudizio così perentorio, anche perché non vedo nel rapporto "breve" una supremazia di piacere sul rapporto "lungo". Si giocano semplicemente due ruoli diversi, dove la donna utilizza le qualità di un uomo per questa o quell'altra qualità. Ovviamente il bravo ragazzo o chi per lui si fidanza o si sposa, dovrebbe mettere al centro i valori morali della donna per evitare il massimo possibile una possibilità di retrocessione da compagno unico a cornutazzo e anche per questo vedo di buon occhio lo sputtanamento di donne non affidabili e non adatte per un rapporto lungo e responsabile.
Concetto caricaturale del bravo ragazzo.
Anche di me si dice che io sia troppo bravo ragazzo per avere successo con le donne; ma io rifiuto questa terminologia perché ormai, alla mia età, molti coetanei sposati e fidanzati non hanno nulla da invidiare a livello morale ad uno come me. Non sento affatto più bravo/buono di molti di loro. Certo, nell'età teen forse le cose erano un po' diverse: lì la platealità della sbronza, del giro della canna, della bravata, del motorino modificato erano viste più nella norma e chi non si allineava entrava nella dicitura di "sfigato" che poteva benissimo essere coincidente con quella di bravo ragazzo; ma crescendo, molti ragazzi scapestrati, spesso umanamente buoni come il pane, si sono stancati di sborniarsi, trasgredire, straparlare di potenziali risse che avvenivano una volta ogni giubileo. Il bravo ragazzo dopo i trent'anni non è semplicemente un bravo ragazzo, quindi, ma è descritto così l'introverso, caratteristica che è sì fortemente penalizzante per uno sfruttamento da parte femminile.