Non vedo nessuna ironia, solo un tentativo di sdoganare qui il gender con le maniere di gomma delle pubbliche relazioni.
Non c'è rimasto topic dove non abbia nominato rassicuranti amiche lesbo (carine e simpatiche però), stilisti ricchioni, matrimoni omo che non non vedi l'ora che arrivino e, non ultimo, promesso di prenderlo in quel posto.
Il principio è noto: a furia di sentire una cosa ci si assuefà. Puoi girarla come ti pare, ma hai colonizzato il forum con questo argomento a suon di flooding.
Se non vedi ironia questo è un tuo limite.
Ti riscrivo un paio di battute:
"Non vedo l'ora che ci siano i matrimoni omosessuali: se due lesbiche divorziano, a chi danno la colpa le femministe?
TRADUZIONE E SPIEGAZIONE:
L'autore esprime la convinzione che le femministe che diano sempre ragione alla donna in caso di divorzio, e che siano quindi anti-maschili per partito preso. Lo fa però in maniera implicita, purtuttavia molto chiara.
L'autore esprime una non-pregiudizialità nei confronti dei matrimoni omosessuali, giungendo persino ad augurarseli
Ma questo augurio appare strumentale, e quindi probabilmente insincero, in quanto è utilizzato come un'arma il cui precipuo scopo è dimostrare quanto le femministe siano opinionate in caso di divorzio tra un uomo e una donna.
Il tono stesso, derisorio, dimostra che l'autore in realtà non si cura affatto dei matrimoni omosessuali, ma li sta invece utilizzando come un'arma logica e sintattica per dimostrare le fallacità dell'approccio femminista moderno ai rapporti tradizionali.
Possiamo valutare questo autore come non-omofobico nè pro-omosessuali, e nel contempo animato da un sentimento palesemente antifemminista.
Dato il genere di messaggio, tuttavia, egli non ricade nelle categoria di "hate-speech" previste dall'Europesn Framework for Tolerance.
"Gli stilisti ricchioni mi hanno aiutato molto in questi anni: con le loro donne grissino fanno sentire bellissime donne inadeguate, rendendole più disponibili per me"
L'autore USA un termine omofobico, "ricchioni", suggerendo che tali omosessuali, incapaci di valutare la bellezza femminile, la svalutino, ed inducano così complessi d'inferiorità nelle donne.
Questo post non è antifemminista, ma ha un sapore omofobico e nel contempo, dato il tono generale, indica un autore assolutamente non preoccupato dei problemi del genere femminile, in quanto si bea del fatto che - a suo parere - gli stilisti inducano nelle donne complessi d'inferiorità, che egli valuta unicamente dal punto di vista del suo profitto personale.