Autore Topic: gender e lgtb  (Letto 4590 volte)

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Offline Stendardo

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Re:gender e lgtb
« Risposta #15 il: Settembre 03, 2014, 00:58:34 am »
Fonte : http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/08/29/news/educazione-sessuale-solo-uomo-e-donna-vigilero-nelle-scuole-1.9836120

«Educazione sessuale? Solo uomo e donna. Vigilerò nelle scuole»
Vigonovo. Il sindaco Zecchinato manda un team di consiglieri negli istituti. «È intollerabile che si inculchi l’idea della normalità delle famiglie omosessuali»
diritti famiglie scuola omosessuali gay lesbiche
-
di Alessandro Abbadir

VIGONOVO. «Farò controllare i programmi scolastici delle scuole elementari e medie di Vigonovo, da un team di consiglieri comunali ad hoc in tema di educazione sessuale. Segnalerò immediatamente al ministero se vi sono delle anomalie ed insegnamenti fuorvianti. È intollerabile che si voglia inculcare nella testa dei bambini che le famiglie fatte di coppie omosessuali sono la normalità». A prendere questa decisione è il sindaco, il leghista Damiano Zecchinato che sposa la linea del Comune di Verona.
Zecchinato invita, inoltre, i parroci a intervenire per ribadire con forza su quali principi si basa la religione cristiana. Dal dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Domenico Martino, arriva un altolà: «Non è possibile da parte del sindaco alcun controllo sui programmi ministeriali».
Ma il sindaco non si ferma: «Senza voler interferire con i programmi d’istruzione ministeriali credo che il Comune di Verona e anche la mia», chiosa, «abbiano tutto il diritto, ma credo soprattutto il dovere di controllare nell'interesse dei minori, una materia scolastica così delicata, ma soprattutto in questo momento strumentalizzata. Essere eterosessuali, essere una famiglia uomo-donna, disturba talmente da essere uno stereotipo da combattere, facendolo passare per anormale se non sorpassato». Zecchinato attacca i modelli che sarebbero insegnati ai bimbi delle medie ed elementari «Quale modello di società», si chiede, «dobbiamo aspettarci? L’essere orgogliosi di essere omosessuali, di vantarsi di essere una famiglia uomo-uomo o donna-donna, e magari aver adottato un figlio che passerà l'età scolastica a chiedersi chi l'avrà procreato, sapendo che per fare ciò ci vuole un uomo e una donna»?
Il sindaco vuol contrastare quella che considera di fatto «una deriva , un insegnamento licenzioso che potrebbe traviare la formazione di persone con la personalità ancora fragile come i minori».
Per questo Zecchinato invierà nelle scuole del paese consiglieri preparati in materia, per capire in che modo viene insegnata l’educazione sessuale segnalando al ministero “eventuali anomalie”: «Chi vuole inculcare questi modelli nei quali viene insegnato che tutto è normale», cotninua Zecchinato, «sono persone diverse che vogliono sentirsi normali attaccando pericolosamente con leggi i modelli di società esistente per crearsene una di società a propria immagine, con usi e costumi loro congeniali. Pur non volendo negare i diritti costituzionali a nessuno, è importante anche una presa di posizione da parte della Chiesa, visti i silenzi assordanti , che servono forse a non indispettire qualcuno»
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Vicus

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Re:gender e lgtb
« Risposta #16 il: Settembre 03, 2014, 02:04:12 am »
Citazione
Zecchinato invita, inoltre, i parroci a intervenire per ribadire con forza su quali principi si basa la religione cristiana.
L'articolo è tendenzioso: fa del gender una questione religiosa, mentre è una questione sociale che riguarda tutti.
La Quaresima o il Ramadan sono solo questioni confessionali, perché non hanno un impatto sul resto della società. Il gender sì.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Stendardo

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Re:gender e lgtb
« Risposta #17 il: Settembre 03, 2014, 02:20:39 am »
L'articolo è tendenzioso: fa del gender una questione religiosa, mentre è una questione sociale che riguarda tutti.
La Quaresima o il Ramadan sono solo questioni confessionali, perché non hanno un impatto sul resto della società. Il gender sì.

Vicus ,

Mi permetto di aggiungere un piccola postilla che si rende necessaria poiché la pubblicazione di articoli può dar adito a possibili fraintendimenti .

Quando pubblico un articolo significa che,  per sommi capi , ne condivida il contenuto ma non è che se pubblico un articolo di Fabrizio Marchi   o di  Pro Vita o di chicchessia significa in automatico che condivida ogni singolo periodo che essi scrivono , d'altronde non siamo mica degli androidi .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Vicus

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Re:gender e lgtb
« Risposta #18 il: Settembre 03, 2014, 02:27:29 am »
Vicus ,

Mi permetto di aggiungere un piccola postilla che si rende necessaria poiché la pubblicazione di articoli può dar adito a possibili fraintendimenti .

Quando pubblico un articolo significa che,  per sommi capi , ne condivida il contenuto ma non è che se pubblico un articolo di Fabrizio Marchi   o di  Pro Vita o di chicchessia significa in automatico che condivida ogni singolo periodo che essi scrivono , d'altronde non siamo mica degli androidi .
Ma infatti volevo dire semplicemente che l'articolo disinforma sulla natura dell'LGBT. Per questo -personalmente- preferisco contenuti che si attengano a dati scientifici verificabili, come le statistiche sul comportamento dei figli allevati da un solo genitore ad esempio, e non argomentazioni -sempre per fare un esempio- che ricolleghino l'affido condiviso alla Sacra Famiglia.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Stendardo

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Re:gender e lgtb
« Risposta #19 il: Settembre 03, 2014, 13:51:15 pm »
arte lgtb :sick: :sick:


upload immagini

Leggete cosa un po' cosa scrive l'autore della foto LGBT :

Fonte : http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2014/09/02/foto-scandalo-polemiche-a-torino_729ca8ac-20eb-4359-91e9-9011f93fd2ef.html

Foto-scandalo, polemiche a Torino
Per pubblicizzare mostra organizzata da movimento LBGT

La foto-scandalo (foto: ANSA)

Redazione ANSA
TORINO
02 settembre 2014
20:51

Locandina-scandalo, Comune Torino ritira patrocinio
Locandina-scandalo: mons.Nosiglia,colpisce mancanza rispetto

E' polemica a Torino per una foto-scandalo utilizzata per promuovere una mostra organizzata dal movimento per la libertà omosessuale LGBT, patrocinata dal Comune. Nella locandina della "Mostra Internazionale d'Arte LGBTE (La Grande Battaglia Trova Esito)", l'immagine di una donna grassa e nuda che calpesta un'immagine religiosa.
    Sull'immagine, la scritta S.A.L.I.G.I.A, a riassumere le iniziali dei sette vizi capitali. L'opposizione di centrodestra è indignata, imbarazzo nella maggioranza.

ll fotografo torinese Mauro Pinotti, autore della fotografia scelta per la tanto discussa locandina della mostra 'Saligia' (acronimo del 7 vizi capitali), alla quale il Comune ha ritirato il patrocinio, difende il suo lavoro dicendo di "non aver mai voluto offendere nessuno". "Il simbolismo che ho scelto per il mio lavoro non vuole affatto denigrare la religione, ma solo esaltare la superiorità della donna rispetto l'uomo - spiega l'artista -. I sette vizi capitali presentati in mostra hanno tutti dei simboli ben precisi, studiati nei dettagli. In questa foto ho scelto di simboleggiare la Superbia con una donna". "All'inizio - ha aggiunto - volevo mettere sotto i piedi di questa Donna/Superbia una pila di libri, volevo rappresentarla superiore alla cultura. Però mi sembrava banale, limitativo. Ho sempre considerato la donna assolutamente superiore all'uomo e pensato che sopra la donna c'è solo Dio. Così sono andato a cercare un manifesto qualsiasi in cui fosse rappresentata un'icona religiosa per metterla sotto i suoi piedi".


La coerenza non è la sua dote: se “Dio è sopra la donna”, perché glielo mette sotto i piedi?
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Alberto1986

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Re:gender e lgtb
« Risposta #20 il: Settembre 04, 2014, 19:25:53 pm »
......

ll fotografo torinese Mauro Pinotti, autore della fotografia scelta per la tanto discussa locandina della mostra 'Saligia' (acronimo del 7 vizi capitali), alla quale il Comune ha ritirato il patrocinio, difende il suo lavoro dicendo di "non aver mai voluto offendere nessuno". "Il simbolismo che ho scelto per il mio lavoro non vuole affatto denigrare la religione, ma solo esaltare la superiorità della donna rispetto l'uomo - spiega l'artista -. I sette vizi capitali presentati in mostra hanno tutti dei simboli ben precisi, studiati nei dettagli. In questa foto ho scelto di simboleggiare la Superbia con una donna". "All'inizio - ha aggiunto - volevo mettere sotto i piedi di questa Donna/Superbia una pila di libri, volevo rappresentarla superiore alla cultura. Però mi sembrava banale, limitativo. Ho sempre considerato la donna assolutamente superiore all'uomo e pensato che sopra la donna c'è solo Dio. Così sono andato a cercare un manifesto qualsiasi in cui fosse rappresentata un'icona religiosa per metterla sotto i suoi piedi".

....


D'altronde cosa ci si può aspettare da un femminiello che propone simili fotografie e pubblicizza le associazioni LGTB  :sick:
Solo quella fogna dell'ANSA poteva dare spazio ad un malato di mente del genere... :sick:

Offline Stendardo

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Re:gender e lgtb
« Risposta #21 il: Settembre 04, 2014, 20:46:49 pm »
Certamente dall'intellighenzia borghese radical chic non si riuscirà mai cavare nulla di buono né tanto meno a trarre quella cascata di moti dell'animo tali da poter scardinare la potenza organizzata femminista .

Ancora più assurdo è poter anche solamente immaginare di sperare di distruggere il femminismo attraverso i canoni occidentali democratici nel momento in cui per le femministe la democrazia non è altro che un semplice mezzo per distruggere tutti quegli uomini che non si sono ancora convertiti alla religione femminista ed uno strumento per la conquista delle femministe di tutti i posti di potere chiave della società .

Del resto le femministe molto furbescamente sono riuscite a rifilare la truffa secondo la quale esse sarebbero amanti della democrazia e strenue promotrici dei principi democratici volteriani quando in realtà le femministe non si fanno alcuno scrupolo di calpestare i più elementari principi democratici .

E bisogna essere proprio dei creduloni illusi per poter pensare che il fanatismo delle esponenti di questa epidemia che sta flagellando l'occidente possa essere debellata con il buonismo maschile o con qualche chiacchierata alla Maria De Filippi sui problemi sentimentali degli uomini con le donne .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:gender e lgtb
« Risposta #22 il: Settembre 05, 2014, 00:45:41 am »
Fonte : http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/trento-vescovo-bressan-polemica-su-omofobia-e-gender/


Il dibattito intorno alla proposta di legge sull’omofobia della provincia di Trento si è riacceso dopo l’intervista al vescovo di Trento Luigi Bressan su Vita Trentina. Bressan ha sostenuto che il disegno di legge abbraccia la teoria gender e mira a indottrinare i ragazzi nella scuola. Le parole del vescovo hanno avuto larga risonanza è rischiano adesso di spaccare la maggioranza. Ovviamente, alcuni hanno criticato duramente le parole del vescovo (i soliti noti): il Presidente dell’Arcigay Paolo Zanella afferma che “a quanto pare l’arcivescovo Bressan non si è nemmeno degnato di leggere la proposta di legge; non vi è traccia di temi eticamente sensibili … si parla di educazione e di rispetto, di lotta contro le discriminazioni e contro il bullismo omofobico”. In un comunicato di SEL si legge che la proposta “intende solo sostenere l’inclusione di chi ha subito discriminazioni inaccettabili, e non certo indottrinare e costringere a condividere una famigerata teoria gender ”.

Prendiamo allora il testo e vediamo se “l’arcivescovo Bressan non si è nemmeno degnato di leggere la proposta di legge”, poiché non vi sarebbe traccia “di temi eticamente sensibili”, né della “famigerata teoria gender ”. Chissà, forse il vescovo si è inventato tutto …

Titolo del Testo unificato dei disegni di legge n. 2-351: Interventi di contrasto delle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dall’intersessualità. Caspita! Si parla della famigerata “identità di genere” … non si tratterà forse del concetto cardine della teoria gender secondo il quale conta più la percezione che uno ha di appartenere a un genere, che l’effettiva identità biologica.

Art. 2. Definizioni. (…) “identità di genere”: la percezione di sé come maschio o come femmina o in una condizione non definita.

Insomma, dall’inizio del disegno di legge è chiaro che si parla della “famigerata teoria gender ” e si dà una definizione precisa del suo concetto base. Il concetto di identità di genere, del resto, appare per ben 20 volte nel testo unificato (solo sei pagine di testo). Inoltre l’art.1 rinforza l’idea: “considerando ogni discriminazione legata all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alla condizione di intersessualità come una violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. Vorremmo porre la seguente domanda ai promotori del disegno di legge: alcune scuole negli Stati Uniti, proprio per non discriminare in base all’identità di genere, hanno permesso ai ragazzi che si “sentono” di appartenere al genere femminile di usufruire dei bagni delle femmine e viceversa: il Trentino dovrà seguire la stessa strada? Perché, in effetti, se costituisce una violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali il discriminare sulla base dell’identità di genere, come si potrà negare a un ragazzo che si “percepisce” femmina di essere trattato come tale? Logicamente, l’insegnante che gli negasse l’accesso al bagno delle femmine dovrebbe essere considerato alla stregua di un violatore dei diritti umani, come lo stupratore, lo schiavista, l’assassino, ecc.

Bressan legge bene quando sostiene che il disegno di legge vorrebbe indottrinare i ragazzi nelle scuole: “Nell’ambito della promozione della cultura di genere prevista dall’articolo 9 della legge provinciale sulle pari opportunità, la Provincia sostiene azioni di sensibilizzazione riguardanti il pluralismo dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, con particolare riguardo all’affettività e alla sessualità.”, promozione che include, nelle istituzioni scolastiche e formative, la “realizzazione di specifici progetti e attività sui temi dell’educazione alla sessualità e all’affettività …”.

Alcuni cantano l’eterno ritornello, quando si tratta di difendere questo e altri disegni di legge sull’omofobia: “vogliamo solo contrastare il bullismo e la violenza!”. Abbiamo mostrato spesso su questo sito la falsità di una tale dichiarazione di intenti e come le leggi sull’omofobia in realtà siano dirette a ben altri scopi (limitare la libertà di pensiero e di religione, promuovere perversioni sessuali, disturbi psicologici e modelli alternativi di famiglia). Questa proposta di legge della Provincia di Trento non fa eccezione, tanto è vero che il testo distingue esplicitamente la “omofobia” dal “bullismo omofobico”, entrambi appartenenti al “più ampio contesto delle azioni di contrasto alle discriminazioni”. Ci sono dunque discriminazioni che non riguardano il bullismo o la violenza ma che possono consistere in semplici “comportamenti” non “ispirati alla considerazione e al rispetto dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere”. Cosa siano esattamente le discriminazioni omofobiche o basate sull’identità gender verrà lasciato all’immaginazione del giudice o degli organi provinciali, con disprezzo del principio di determinatezza delle disposizioni normative, vizio già segnalato a proposito del disegno di legge nazionale contro l’omofobia.

In conclusione: promozione della teoria gender , dell’omosessualismo e del transessualismo; indottrinamento dei bambini nelle scuole. C’è tutto questo e altro nel disegno di legge sull’omofobia della provincia di Trento, come ha ribadito anche Rodolfo Borga, consigliere di Civica Trentina, “è un articolato privo di chiarezza, costruito per nascondere l’unico vero fine: promuovere nelle scuole l’ideologia di genere”.

Alessandro Fiore
« Ultima modifica: Settembre 05, 2014, 00:48:13 am da Alberto'86 »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius