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Film sulla violenza subita dagli uomini (segnalazione di Fabrizio Piluddu)
Suicide Is Painless:
Bellissimo, pensare tantissimi anni fa lo dava Canale 5 nei pomeriggi delle domeniche d'estate...Grande protagonista il dimenticato Peter Strauss.
Stendardo:
Fonte : http://it.avoiceformen.com/classici/il-film-che-le-femministe-vogliono-impedirvi-di-vedere-e-su-youtube/
Fonte : http://en.wikipedia.org/wiki/Men_Don't_Tell
Il film che le femministe vogliono impedirvi di vedere è su youtube
Nel 1993 venne trasmesso un film sulla violenza domestica. Wikipedia informa che gruppi femministi attaccarono i produttori riuscendo ad impedirne una maggiore diffusione: nonostante l’iniziale successo di pubblico il film non è mai stato più trasmesso. Non è mai stato venduto su cassetta o DVD. In 20 anni nessun altro film del genere è mai stato più prodotto.
PERCHÈ?
“Men don’t tell” (“Gli uomini non lo dicono”) racconta la storia vera di un padre con una moglie violenta, Laura. Dopo aver subito violenze per anni, l’uomo decide di parlare solo quando, alla fine, la polizia arresta lui, in base all’ideologia femminista della donna vittima.
Peter Strauss. Credits: http://www.allisongordin.com
Il primo attore cui venne proposto di interpretare il ruolo di un uomo vittima di violenza rifiutò sdegnato. Peter Strauss accettò la parte e venne nominato “migliore interpretazione per un film televisivo”. Nella foto: Peter Strauss. Credits: http://www.allisongordin.com
Il film è basato sull’interrogatorio in cui l’uomo racconta alla polizia la vita coniugale, dal matrimonio alle prime manifestazioni di violenza al loro amplificarsi. Lui lascia la casa, ma un amico avvocato lo avverte che i tribunali lo avrebbero discriminato, lasciando i figli in mano alla moglie con problemi di violenza. È Natale e nonostante il braccio rotto, per il bene dei bambini, lui decide di tornare a casa.
Ma le violenze non si fermano: lui prova a chiedere aiuto ad un centro anti-violenza, ma essendo un uomo gli sbattono il telefono in faccia.
Ancora una volta lui torna a casa e prova a convincere Laura che hanno bisogno di chiedere aiuto ad un professionista. Laura rifiuta di ammettere di avere dei problemi e l’idea di andare da uno psichiatra la fa andare su tutte le furie, tanto che la figlia interviene dicendole “mamma smettila”. In preda ad un raptus la donna picchia anche la figlia, e solo allora l’uomo decide di usare la forza per fermarla. Nella colluttazione cadono e lei si fa male.
La polizia non gli crede, e lo avverte che con una storia del genere si sta scavando la fossa.
Neanche suo padre gli chiede.
Il lieto fine arriva solo quando la bambina, che nella sua innocenza non ha idea che il femminismo ha ridotto la magistratura ad uno strumento di persecuzione contro gli uomini e di abuso sull’infanzia, chiede preoccupata se la mamma rischia la prigione per le violenze a cui aveva assistito.
Il film si conclude con la donna che considera la possibilità di accettare supporto psichiatrico per ricostruire la famiglia.
PERCHÈ?
La donna che ha fondato il primo centro anti-violenza al mondo, Erin Pizzey, dice che le femministe si sono impadronite di questi centri e li usano per costruire false accuse contro papà separati. Per arricchirsi realizzando il loro progetto di distruggere le famglie e privare i bambini dei loro papà, le femministe hanno fatto credere che gli uomini sarebbero violenti e le donne vittime, occultando anche le migliaia di studi che mostano che la violenza domestica non ha genere, ed è commessa da una piccola percentuale di uomini e donne in misura eguale. Testimonianze simili arrivano dalla sen. Anne Cools (la donna che ha fondato il primo centro anti-violenza in America del Nord), e da quella che ha fondato il primo centro in California.
La fondatrice dei centri anti-violenza dice che sono diventati un “impero del male”: un industria della calunnia che a livello mondiale riceve finanziamenti dell’ordine del miliardo di Euro.
Questa è la risposta: quando crollerà la calunnia di genere, quando gli stati decideranno di non rischiare di finanziare abusi sull’infanzia, tutti questi centri sessisti, anche quelli non coinvolti nella calunnie, rischieranno il blocco dei finanziamento pubblici.
Dopo 20 anni di censura femminista “Men don’t tell” (film in inglese) è ora pubblicato su youtube [link1, link2], dove 150mila persone già lo hanno visto.
//www.youtube.com/watch?v=U_gLDF2dGLY
Nella Francia del Rinascimento gli uomini picchiati dalle mogli venivano umiliati: messi su un asino seduti all’indietro e portati in giro per le strade [S.K. Steinmetz, American Journal of Psychotherapy 34 (1980) 334. Cose simili accadaveno in altri paesi. Per proteggere i bambini è oggi necessario che gli uomini trovino il coraggio di parlare: se volete raccontarci le vostre storie, anche in maniera anonima, lasciate un commento o scriveteci: A Voice For Men esiste per darvi voce.
Salar de Uyuni:
Quelli di AVFM ci leggono?
Alberto1986:
--- Citazione da: Salar de Uyuni - Agosto 21, 2014, 21:18:01 pm ---Quelli di AVFM ci leggono?
--- Termina citazione ---
Assai probabile, dato che sul loro sito c'è un link al blog (sulla loro homepage in basso a destra). ;)
COSMOS1:
da wikipedia:
--- Citazione ---
The movie has presently limited TV showings due to feminist groups objecting to the film's subject of male domestic abuse.
--- Termina citazione ---
il punto non è quindi tanto e solo che "Gli uomini non lo dicono" ma anche e soprattutto che "Di quello che accade agli uomini non si deve parlare".
La visione è istruttiva soprattutto se comparata all'oggi: se fosse ambientato nel 2014 non finirebbe così. Possibili conclusioni:
1 lui viene linciato dalla folla
2 i bambini vengono presi in custodia dai Servizi Sociali che ignorano qualunque confidenza
3 il nonno viene accusato di aver plagiato la nipote e incarcerato pure lui
4 uno stormo di femministe isteriche si oppone alla scarcerazione
5 lei torna a casa con i figli e lui viene allontanato
6 i bambini vengono ascoltati in audizione protetta da una psicologa che li ritiene non attendibili
7 ...
inserisco un altro link a YouTube dove si possono inserire commenti: https://www.youtube.com/watch?v=U_gLDF2dGLY&list=FL1moPlk1GTYXYECyjs8PaoQ
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