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Violenza sulle donne? Business!

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COSMOS1:
e poi c'è anche la commistione pubblico privato ...



--- Citazione ---

Le Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli assieme all’associazione Fidapa sezione di Empoli e al Comune di Empoli hanno organizzato ... una cena... per sostenere le attività del Centro Aiuto Donna


--- Termina citazione ---

http://www.gonews.it/2014/09/03/insieme-per-il-centro-di-aiuto-per-la-donna-lilith-cena-solidale-al-parco-di-serravalle/

 :doh:

ilmarmocchio:
http://www.lsblog.it/index.php/esteri/4907-le-femministe-multiculturali-in-silenzio-sui-crimini-sessuali-del-califfo?highlight=WyJmZW1taW5pc21vIl0=



    Giulio Meotti
    Venerdì, 29 Maggio 2015

il Foglio - Dopo aver attaccato un villaggio, lo Stato islamico separa le donne dagli uomini, giustiziando questi ultimi e i bambini sopra i quattordici anni. Le donne sono denudate e dopo un test di verginità, sono classificate in base a bellezza e dimensioni del seno. Quelle considerate più belle vengono inviate a Raqqa con i prezzi più alti”. Così parla Zainab Bangura, rappresentante Onu per i crimini sessuali in guerra, nel denunciare le atrocità sessuali dello Stato islamico. Nelle mani dei terroristi islamici ci sono cinquemila donne, in gran parte della minoranza sincretista yazida. Gli sceicchi hanno la prima scelta, poi vengono gli emiri e infine i manovali del jihad. “Abbiamo sentito di una ragazza di vent’anni bruciata viva perché si è rifiutata di compiere un atto sessuale estremo”.

Si cambia paese, Nigeria, ma la scena si ripete. Stavolta sono le “ragazze di Chibok” che scatenarono la flebile mobilitazione su Twitter della first lady Michelle Obama. Come racconta il New York Times, le ragazzine vengono unite in matrimonio ai terroristi di Boko Haram. “Si sforzano di fecondare le donne”, denuncia il governatore di Borno, Kashim Shettima. “Alcuni pregano prima dell’accoppiamento, offrendo suppliche ad Allah per riuscire ad avere dei bambini che erediteranno la loro ideologia”.

Anche l’Onu ha parlato, mentre le femministe occidentali glissano. Quando in Iran fu imposto il chador alle donne e Khomeini le “invitò” a dimostrare di “non essere bambole truccate, ma esseri umani degni di rispetto”, scorsero fiumi d’inchiostro di femministe che trovarono da ridire sulle donne persiane che, anziché manifestare contro il carovita, rivendicavano il diritto di indossare la gonna piuttosto che il lugubre panno nero. Adesso, per dirla con la femminista Rebecca Vipond Brink, “non lo farò, non chiederò alle femministe di smettere di occuparsi d’America per denunciare le teocrazie islamiche”. E’ molto più comodo concentrarsi sull’imene in California.

Ma qualcuno, soprattutto a sinistra, si è accorto del doppio standard delle femministe, scatenate quando si tratta di demonizzare le Sentinelle in piedi, denunciare il sessismo nei campus e boicottare la crema di bellezza israeliana Ahava. Ann-Marie Murrell lo chiama “l’abbandono delle donne nell’islam da parte delle femministe”. Sul Guardian, Rhiannon Lucy Cosslett scrive: “Le femministe occidentali devono parlare delle ragazze nigeriane”. Perché “è più facile occuparsi di sessismo, quote e gender, piuttosto che affrontare ‘le donne schiave’ nel nome dell’islam”. Sul Los Angeles Times scrive Meghan Daum: “E’ tempo per le femministe di guardare oltre il materasso”. Anche più dura Melanie McDonagh sullo Spectator: “Le ragazze siriane rapite ci ricordano che il femminismo non è per tutti”. Non lo era per la “cattiva musulmana” Hina Saleem, vittima della sharia italiana. Per non citare il trattamento che le femministe hanno riservato ad Ayaan Hirsi Ali, eroina infibulata colpevole di far risalire la misoginia all’islam agli occhi di queste eumenidi infarcite di relativismo multiculturale. E incapaci di dire anche solo una sola parola sulle yazide, le ragazzine bionde nelle mani del califfo, genocida in tonaca.

da notare, anche presso l 'Isis, uno strano sessismo , evidenziato in grassetto :cool:

Frank:
Il 25 novembre si avvicina, per cui prepariamoci a questa giornata campale.

http://www.tuttosport.com/news/altri-sport/2015/11/20-6028021/violenza_sulle_donne_la_kickboxing_scende_in_campo/?cookieAccept

--- Citazione ---Violenza sulle donne, la Kickboxing scende in campo
L'iniziativa della Federazione: dal 21 al 29 novembre corsi gratuiti di difesa personale in tutta Italia
venerdì 20 novembre 2015

TORINO - Il 31,5% delle donne italiane ha subìto violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Sono 6 milioni e 788mila, una donna su tre (fonte: Istat, dati giugno 2015 in riferimento a quinquennio 2009-2014). Ecco perché, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, la FIKBMS (Federazione italiana Kickboxing, Muai Thai, Savate e Shoot Boxe) lancia, con il patrocinio della Polizia di Stato, 'Colpita, affondato', una settimana di corsi e stage gratuiti di difesa personale destinati alle donne. L’elenco delle strutture aderenti all'iniziativa è disponibile sul sito fikbms.net. «Quando un uomo usa violenza contro una donna tocca il punto più basso che possa raggiungere. E se nella lotta alla violenza di genere sono stati fatti notevoli passi avanti, non è ancora il momento di mollare perché questo fenomeno aberrante va sconfitto. E lo sport, in questo percorso, ha un ruolo importante» spiega Donato Milano, presidente della FIKBMS. «La Federazione ha deciso di dedicare due settimane l’anno a corsi gratuiti di difesa femminile in corrispondenza del 25 novembre e dell’8 marzo – prosegue Milano -. Con 'Colpita, affondato' intendiamo offrire alle donne gli strumenti per potersi difendere e al contempo vogliamo lanciare un messaggio forte: per 'affondare' una volta per tutte la violenza è necessario trovare il coraggio di denunciare. Non possiamo permetterci di 'abbassare la guardia'».
--- Termina citazione ---

...


--- Citazione ---Il 31,5% delle donne italiane ha subìto violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Sono 6 milioni e 788mila, una donna su tre
--- Termina citazione ---

Seriamente: è un delirio.

Alberto1986:
Il 31,5%?  :ohmy: Chi è quel misogino che ha riportato quel dato?  :ohmy: Il dato corretto è il 95% (un 5% si tiene fuori afffinchè la stronzata non sia talmente grossa da insinuare il dubbio anche nel più idiota di individuo televisionato/lobotomizzato esistente in questo paese).  :doh:

Frank:
Sono dati realmente assurdi, che non stanno né in cielo né in terra.
Basta osservare attentamente la realtà che ci circonda, ogni giorno, per rendersi conto che se c'è qualcuno realmente violento, soprattutto verbalmente ma anche fisicamente, quel qualcuno appartiene al sesso femminile.
Nella mia esperienza, noto anche troppo rispetto da parte maschile verso il sesso femminile; mentre non lo riscontro affatto nelle donne.
Gli uomini son bastardi con gli altri uomini, non con le donne.

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