Autore Topic: Dispari Opportunità: Le ragioni di questa raccolta di firme in favore dell'Andro  (Letto 2726 volte)

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milo

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Ottimo!!

Dispari Opportunità: Le ragioni di questa raccolta di firme in favore dell'Andrologia.
lunedì 14 dicembre 2009
Dr.  Giuseppe La Pera Andrologo Roma

Quando si parla di specialista della sfera sessuale non c'è parità tra uomo e donna. Gli adolescenti maschi e gli uomini più in generale sono più svantaggiati.
Le ragioni di questa raccolta di firme risiedono  nella non attuazione  degli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione per quanto concerne la  Salute Sessuale degli adolescenti maschi.
Le ragioni di questa raccolta di firme in favore dell’Andrologia e La Violazione degli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione della Repubblica Italiana
La nostra associazione in accordo con la Società italiana di Andrologia sezione Lazio sta raccogliendo le firme dei cittadini del Lazio per una proposta di legge a favore della Andrologia (leggi il testo della proposta nella prima pagina del sito) Le ragioni del perché ho voluto proporre alla Società Italiana di Andrologia e ai cittadini del Lazio di sostenere questa battaglia vengono da molto lontano.
Da oltre  venti anni mi occupo di Andrologia e quello che mi è subito apparso agli occhi facendo questo lavoro è che nonostante vi siano cure efficaci e bravi Andrologi su tutto il territorio nazionale in realtà la maggior parte degli uomini dall’adolescenza alle  ultime classi di età non va dallo specialista sia per delle visite preventive che per trovare una risposta ad un problema emergente. Dagli studi che abbiamo fatto alcuni anni fa con la Società Italiana di Andrologia un uomo quando ha un problema all’apparato genitale impiega 3 anni prima di chiedere aiuto ad uno specialista. Non è cosi per le donne che invece sono più attente ed hanno a disposizioni specialisti e strutture distribuiti capillarmente sul territorio.

Dopo aver tentato insieme a molti altri colleghi Andrologi  in tutti questi anni di modificare questa situazione purtroppo non siamo stati ascoltati da chi ha la responsabilità della salute dei cittadini.
Di fatto agli occhi della classe politica siamo invisibili nonostante tutte le evidenze scientifiche maturate negli ultimi venti anni e nonostante il progressi scientifici ottenuti.
Tutto questo è in palese in contrasto con quanto affermato negli  articoli 32, 3, e 2 della Costituzione della Repubblica Italiana .
L’articolo 32 infatti afferma che la Repubblica tutela la Salute come diritto fondamentale dell’individuo e non mi pare che per questo particolare tipo di patologia vi sia una assistenza adeguata  lo testimoniano i dati scientifici oramai raccolti su oltre 100. 000 ragazzi che giungono ai 18 anni con una patologia più o meno grave dell’apparato genitale in quasi il 50% dei casi . (leggi articolo del Dr Stefano Lauretti in prima pagina del Sito)

L’articolo 3 della Costituzione recita che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza distinzione di razza ceto sociale e sesso. Mi pare invece che mentre per le donne in ogni ospedale c’è uno specialista che si fa carico delle problematiche relative all’apparto genitale non è così per gli uomini e per gli adolescenti maschi che non hanno strutture Andrologiche ad essi dedicati.

Infine esiste una non attuazione  dell’articolo 2 della Costituzione la dove recita che La Repubblica garantisce i diritti inviolabili dell'uomo e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Non c’è solidarietà sociale quando non si garantisce il   l’assistenza sanitaria  e quando come quasi sempre avviene si abbandonano gli adolescenti  maschi ad affrontare da soli un problema sanitario risolvibile.

Ho maturato, perciò, la convinzione che per modificare questa situazione non c’è bisogno di un nuovo super farmaco dalle proprietà mirabolanti sull’apparato genitale maschile ma di un cambiamento culturale e politico.

Culturale perché devono cambiare gli atteggiamenti delle persone e politico perché la classe politica deve acquisire una sensibilità nuova su questo argomento che consenta una informazione capillare e diffusa e allo stesso tempo metta  a disposizione di tutti le strutture sanitarie e le acquisizioni scientifiche

E sottolineo “tutti” perché il progresso va avanti solo quando tutti possono accedere alle innovazioni.

Questa situazione è ovviamente figlia di un ritardo culturale che su queste tematiche abbiamo in Italia ma anche di una scarsa sensibilità della classe politica che quando si parla di apparato genitale è preoccupata di avere a che fare con problematiche etiche e comportamentali. In questo caso, e vogliamo rassicurare tutti ,  non parliamo di problematiche comportamentali ma semplicemente di salute del corpo, di salute dell’apparato genitale maschile che attualmente non viene curata adeguatamente anche per mancanze di strutture .

Ecco perché dopo averle provate tutte dalla conoscenza personale del politico, alle campagne annuali di prevenzione andrologia fatte per oltre dieci anni, le centinaia  se non migliaia di congressi scientifici sull’Andrologia ed una presenza continua su questa tematiche su tutti i media da oltre dieci anni,   ho pensato che l’unico modo per risvegliare l’attenzione della classe politica e non essere più invisibili  è quella di coinvolgere al popolazione che fra alcuni mesi andrà a votare nelle elezioni regionali e potrà se lo vorrà preferire quei candidati all’interno del proprio convincimento politico che prenderanno degli impegni a favore della Andrologia e di questa petizione popolare.

Chiederemo perciò le firme per questa petizione ai cittadini del Lazio, alle associazioni di pazienti, alle associazioni di genitori nelle scuole, alle associazioni scientifiche dei medici e a tanti altri ancora affinché i diritti Costituzionali vengano assicurati a tutti e si possa recuperare quel ritardo culturale che in Italia su questi temi ancora scontiamo.
La passione per l’Andrologia degli andrologi che si impegneranno in questa battaglia, l’impegno professionale verso i nostri pazienti e l’entusiasmo che abbiamo fino ad ora raccolto ogni volta che siamo andati a spiegare queste ragioni per ottenere il consenso dei nostri interlocutori ci fanno ben sperare...
Ultimo aggiornamento ( giovedì 04 marzo 2010 )
 

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vorrei far presente che una candidata alle elezioni  regionali (collegio roma)  ha firmato quell'appello.
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Alla fine degli anni '80, mi sono battuto per l'apertura di Centri di Andrologia, tra la derisione dei miei compagni di Classe.

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Con la legge 405 del 29/07/1975 venivano istituiti i Consultori Famigliari.


Il servizio di assistenza alla famiglia e alla maternità ha come scopi:

a. l'assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità ed alla paternità responsabile e per i problemi della coppia e della famiglia, anche in ordine alla problematica
minorile;
b. la somministrazione dei mezzi necessari per conseguire le finalità liberamente scelte dalla coppia e da singolo in ordine alla procreazione responsabile nel rispetto delle convinzioni etiche e dell'integrità fisica degli utenti;

c. la tutela della salute della donna e del prodotto del concepimento;

d. la divulgazione delle informazioni idonee a promuovere ovvero a prevenire la gravidanza consigliando i metodi ed i farmaci adatti a ciascun caso;


Avete notizia di qualche Consultorio familiare che si sia attivato per la "Paternita' consapevole" e per la tutela del "prodotto del concepimento"?

Anche proporre che i Consultori familiari si attivino per un piu' concreto aiuto alla popolazione maschile e non restino fossilizzati solo sull'aiuto alle problematiche esclusivamene femminili e' cosa buona e giusta.

Un andrologo per ogni Consultorio Familiare!!!!!
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"