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http://erebmedioriente.tumblr.com/post/88473825126/siria-europei-fra-le-milizie-cristiane-anti-islamisteSIRIA, EUROPEI FRA LE MILIZIE CRISTIANE ANTI-ISLAMISTE
Molti cristiani della Siria hanno scelto di imbracciare le armi per difendere le loro famiglie e le loro abitazioni dalla furia dei combattenti islamici. Alcuni hanno infoltito i ranghi dell’esercito di Assad, altri si sono organizzati in milizie cittadine. L’eco dei massacri perpetrati dagli estremisti islamici ha però smosso anche molti europei a raggiungere la Siria per combattere al fianco dei vari movimenti cristiani contro i terroristi dello Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (Isis). I “guerriglieri cristiani” sono pochi in confronto al grande il flusso di occidentali e musulmani con passaporto dell’Ue che hanno aderito al jihad. Il fenomeno è poco noto e coinvolge alcune decine di persone, tuttavia è un importante indicatore di come la guerra in Siria stia attirando combattenti di varie etnie, religioni e nazionalità.
Secondo il centro di ricerca svizzero Ojnfor, “cristiani stranieri stanno combattendo in Siria al fianco delle milizie curde che hanno il compito di contenere l’espansione dell’Isis. Il Centro indica l’esistenza di un gruppo di cristiani europei volontari che si autodefinisce “Sotoro” guidato da un ex caporale dell’esercito svizzero di nome Johan Kosar. L’uomo ha vissuto gran parte della sua giovinezza in Siria, prima di trasferirsi a Locarno, in Svizzera. Per gli esperti dell’Ojnfor, vi sarebbero altri tre cittadini svizzeri insieme a Kosar, anch’essi con preparazione militare, oltre ad alcune decine di cittadini tedeschi e svedesi. La maggioranza risiede con le milizie curde nella città di Al-Hasakah, nel nord est della Siria, l’area più martoriata dai guerriglieri dell’Isis.
(Il simbolo di una delle milizie attive nell’area di Lattakia)
Riad Yar Bkrli, membro del partito di opposizione turco Assyrian organization, minimizza la presenza di questi combattenti e accusa alcuni siti di informazione turchi e occidentali di voler implicare anche i cristiani nella guerra in Siria. “Da tempo – afferma - i giovani cristiani del nord est del Paese si sono organizzati in gruppi di chiamati Sotoro, che in siriaco significa protezione, ma il loro compito è soprattutto quello di proteggere i villaggi, non di compiere operazioni di guerriglia”. Per Bkrli occorre distinguere i giovani cristiani che difendono case e chiese, dalle milizie che invece hanno aderito al Partito dell’Unione siriaca, che combatte al fianco all’Unione democratica curda. Guidato da Saleh Muslim, il partito ha di recente lanciato un appello a tutti i curdi del mondo per combattere contro l’Isis, ma anche per stabilire uno Stato curdo, fra Turchia, Siria e Iraq. “Per i cristiani che imbracciano le armi per attaccare – spiega – vige la scomunica delle loro autorità religiose. Quindi è probabile che gli europei che hanno aderito alla lotta contro i terroristi, facciano in realtà parte dell’Unione democratica curda”. Molti villaggi fra Aljabor e Qahtaniyah, si trovano ormai senza alcuna protezione e i curdi hanno dislocato molti miliziani stranieri in quest’area, “tuttavia – conclude Bkirli – il loro numero è irrisorio e non penso che cambino realmente la situazione”.