Autore Topic: Facebook  (Letto 6843 volte)

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Online Jason

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« il: Marzo 14, 2010, 23:50:45 pm »
Se potete, segnalate gruppi di facebook antimaschili e antifemminili (questi ultimi perchè rovinano la reputazione degli uomini)
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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« Risposta #1 il: Marzo 14, 2010, 23:51:41 pm »
http://www.facebook.com/?ref=home#!/group.php?v=wall&ref=mf&gid=320382371197

Ma perchè devono esistere questi imbecilli ?
Diciamo loro chiaramente che questi sono un danno grave alla QM
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Offline Angelo

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« Risposta #2 il: Marzo 15, 2010, 00:02:00 am »
Ma questo è un gruppo di 4 coglioni che fanno più danni a noi che alle femministe. Io sono contrario a ciò che hanno scritto quei 4 coglioni su facebook. E penso anche tutti i frequentatori di questo forum.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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« Risposta #3 il: Marzo 15, 2010, 00:05:17 am »
Ma questo è un gruppo di 4 coglioni che fanno più danni a noi che alle femministe. Io sono contrario a ciò che hanno scritto quei 4 coglioni su facebook. E penso anche tutti i frequentatori di questo forum.

Esatto, e ho scoperto che ha pubblicato il suo link in un gruppo al quale sono iscritto. Provvedo a segnalare e a dirgli 4 paroline...
Sui gruppi antimaschili...ce ne sono tanti, e mi sono stufato a segnalare...è vero sono (AD ESEMPIO) 400 iscritte, ma non se le caga nessuno. lasciamole cuocere nel loro brodo, come pure quei 4 coglioni.
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« Risposta #4 il: Marzo 15, 2010, 00:21:52 am »
Se stanno così la cose fai benissimo Jason.


Su facebook effettivamente hanno , e non vorrei sbagliarmi, perso una battaglia con i padri separati. Dopo aver abbandonato la gestione del gruppo per motivi non meglio definiti         :shifty: :shifty:         e dopo aver notato che il movimento dei padri separati sta raccogliendo pian piano molte più adesioni dei loro propositi adesso attaccano in tutti i modi i padri separati  . Hanno ricreato un gruppo su facebook e adesso stanno facendo di tutto per pubblicizzarsi , ma per adesso i loro frutti non si vedono. Intanto continuano a criticare i vari movimenti maschili . Ah, le carissim@ e simpaticissim@ femminist@ ...
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Gilbert Keith Chesterton

Offline Warlordmaniac

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« Risposta #5 il: Marzo 15, 2010, 11:28:12 am »
Non mi funziona il link

Online Jason

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« Risposta #6 il: Marzo 15, 2010, 19:13:52 pm »
Non mi funziona il link

vuol dire che è stato eliminato
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Offline Angelo

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« Risposta #7 il: Marzo 30, 2010, 16:52:07 pm »
Un breve "riassunto" tratto dalle simpatiche a sud...  :lol: :lol: :lol: :lol:


http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/03/30/repubblica-e-i-colori-dell-ipocondria


A noi piacerebbe dedicarci ad altro e in effetti nel frattempo facciamo anche un mucchio di altre cose. Costruiamo, studiamo, lottiamo, proponiamo, creiamo.

Le sorelle che ci seguono però (e per fortuna!) non vanno mai in ferie e questo ci rende strafelici perchè significa che l'osservatorio antisessista si è moltiplicato, che nel frattempo sono nati altri meravigliosi e validi spazi in web gestiti da donne che sanno perfettamente quanto sia importante un presidio attivo nei luoghi di trasmissione e di comunicazione da parte delle donne.

Ci è arrivata questa segnalazione che effettivamente fa rimanere di stucco. Che repubblica abbia una mania a generalizzare (ipocondria è rosa??? maddechè!!!) e sia una copia sputata del corriere in fatto di sessismo già lo sapevamo. Che sdogana, proprio come il corriere, le ricerche dell'inghilterra più conservatrice e maschilista, sapevamo anche quello. Che non si ponesse il minimo dubbio sul fatto di dire una gran cazzata, almeno in questo caso, effettivamente un po' ci stupisce.

Che diamine: siamo in italia, il luogo in cui alle donne viene delegato il ruolo di cura di tutta la parentela. Non abbiamo nulla di anglosassone. Non abbiamo i servizi e le strutture che ci sostengono in questo nefasto compito. Non abbiamo il tempo di essere ipocondriache e respingiamo al mittente perfino le profferte farmacologiche che ci propinano per la nostra estetica.

Proprio qualche settimana fa nella nostra mailing list si è sviluppata una discussione interessante sul fatto che in farmacia dominano i cartelli della nuova pubblicità della somatoline. Si preoccupa della nostra salute? No. Ci sputa in faccia una cazzata immonda: la cellulite è una malattia, tiè, beccati questa, e dunque CURATI e per curarti compra la mia cremina che non ti fa un cazzo.

La discussione è stata dirottata sulla percezione dei nostri corpi e sui meccanismi attraverso i quali la pubblicità patologizza in nome di una estetica dominante per rastrellare fonti di consumo anche dove normalmente non ce ne sarebbero.

Siamo in un periodo economico atroce: dite che una donna si ponga il problema di scelta tra fare la spesa e comprare una crema anticellulite? Noi diciamo di no. Perciò la pubblicità ti fa ritenere la questione una necessità, quasi un obbligo morale. La prossima volta scriveranno anche "e se non ti curi, muori, all'istante" e così la madre di famiglia sarà autorizzata a stornare somme del bilancio familiare dagli alimenti indispensabili alla sopravvivenza alla cremina da spalmare per avere il culo come quella tipa della pubblicità.

Anche in questo caso sembra proprio che ti vogliono convincere che tu hai un problema. Come è già avvenuto in america prima di invadere il mercato di ansiolitici e psicofarmaci, la stessa cosa avviene qui. Ogni immissione di farmaci sul mercato è preceduta da una campagna di patologizzazione dell'unghio incarnito.

L'ansia è una cosa sana e normale. Sono questi articoli semmai che mandano in paranoia descrivendo tutte le donne come diversamente imminchionite da sintomi che normalmente invece abbiamo trovato nei maschiucci poco autonomi.

Le donne hanno una soglia del dolore altissima, toccano il ferro da stiro caldo con le mani per vedere se va bene, si spezzano la schiena e vanno avanti come muli finchè qualcosa o qualcuno non le abbatte. E se si lamentano poi arrivano i ministri al welfare a dire la paraculata delle donne perno della famiglia e tutte quelle puttanate lì.

Gli uomini invece, ah gli uomini, alcuni, ovviamente senza generalizzare, se hanno un raffreddore stanno lì pietrificati neppure c'avessero il cancro alla prostata e quando hanno una febbretta non riescono a muovere l'alluce neanche per andare a pisciare. Bestemmie e lamenti e si girano e si rigirano e smontano i letti e distruggono le lenzuola perchè stanno inquieti e nervosi, in ansia per il loro destino e ti guardano come per chiederti "cosa mai potrà accadermi, cara?" e tu hai voglia di dargli una testata sul muso e di dirgli "ecco, caro, è questo quello che ti accadrà se non muovi il culo e non ti dai da fare". Questo perchè purtroppo se sei una donna che lavora, per legge, non hai diritto all'assistenza del tuo figlio più scemo - il marito - che sta lì impaurito e che se la sera non resti con lui finchè non si addormenta ti dice di lasciare la luce accesa nella sua cameretta perchè ha paura del babau.

Alcuni uomini sono così, sono loro che ci fanno venire "l'ansia". E tante donne sono indistruttibili.

Le donne si ammalano e muoiono, non di ipocondria giacchè non siamo visionarie. Le donne muoiono per il peso di troppe responsabilità, perchè qualche maschio violento gli spezza la schiena o gli spacca la testa, perchè nessuno le assicura e le risarcisce per "gli incidenti domestici" e perchè tutto il mondo dipende da loro.

Quando e se le donne potranno mandare 'affanculo quel mondo lì, definitivamente, allora staranno da dio. Vedrete.

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4 Comments on "Repubblica e i colori dell'ipocondria" »

   1.

      Stefano said: Donne e Salute

      31/03/2010, at 04:12 [ Replica ]

      Son più che d'accordo sulla critica (mai abbastanza) al mondo farmaceutico ed il business che ne deriva (per volume d'affari il più redditizio e per gestione del sociale non esistono calcolatrici in grado di farne il conto).
      Oltre alle generalizzazioni fatte tra uomini e donne che rimangon argomentazioni delicate, perchè sì la generalizzazione non porta beneficio ad alcun individuo ma hanno delle motivazioni "veritiere".
      Oltre a queste, dicevo, non ho ben capito il discorso sull'ansia che è una cosa sana e normale. Personalmente la provo quando c'è un accenno di cambiamento psicoemotivo e questo si riflette nel corpo. Se non seguo il cambiamento questa si amplifica e mi lascia segni evidenti. In una società regolata dall'egemonia maschilista le prime a subirla sono le donne. Che in questo periodo di "crisi" anche per l'uomo si ribaltano le sicurezze e si creano momenti ansiogeni lo vediamo. La storia ci insegna però che è sulla donna che ricadono le conseguenze. Com'è possibile che se un uomo ansioso sta accanto ad una donna, anche senza far niente c'è una probabilità che lo diventi anche lei?
      Non so, a volte leggo concetti buttati là, generalizzando e comprimendo gli spazi.
      L'uomo è uomo. La donna è donna.
      La donna come avevano scritto nelle sacre scritture è nata da un "lato" dell'uomo.
      "Lato" è un altro significato della parola comunemente tradotta come "costola" e "uomo" è non specificatamente il maschio ma l'essere.
      Ognuno ha il suo lato maschile e femminile con caratteristiche diverse ma complementari. L'ansia io la percepisco come trasversale ai sessi. Per superare i conflitti non andrebbe separata delineando cause ed effetti, credo. Ma affrontata. Mi sembra che ci sia la tendenza a rinforzare i personali recinti.
      A puntare il dito alle cause, generalizzando, ad evitare di vivere il cambiamento che l'affrontarla comporta, mi sembra ci perdiamo un po' tutti.
      Un abbraccio
   2.

      fikasicula said:

      31/03/2010, at 04:57 [ Replica ]

      stefano,
      una cosa è dire che sulle donne ricade il peso del mondo (verissimo) e un'altra è dire che sono ipocondriache.
      l'iponcondria non è una "malattia" ma è l'ossessione di essere ammalate. le donne non sono visionarie nè pazze. non sono ipocondriache.
      tanti uomini, per quello che ho avuto modo di constatare, invece lo sono. le donne non hanno TEMPO per inventarsi le malattie. gli uomini hanno un sacco di tempo per fingersi pieni di disturbi, per attirare l'attenzione su di sè, per pretendere cura con piagnistei e vittimismi. depressi, poveri, soli, gelosi, paranoici, ossessivi...
      tutto quello che gli succede lo addebitano alle donne, alle ex mogli, alle ex fidanzate, alle donne in generale. lo vedi dal numero di donne morte ammazzate o di quelle perseguitate come se tutto agli uomini fosse dovuto.
      la generalizzazione non va bene? allora non va bene in nessun caso. e il post esprime perfettamente questo concetto.
   3.

      rosa said:

      31/03/2010, at 05:34 [ Replica ]

      e repubblica ancora + sessista che diffonde questi articoli...

      Scusa se esco off topic mati segnalo che anche oggi la rai parla di padri separati e di donne carnefici (???) come se i divorzi siano tutti voluti dalle donne
   4.

      fikasicula said:

      31/03/2010, at 05:39 [ Replica ]

      rosa, ma rai dove? a che ora?
      c'è da fare davvero una class action e una richiesta di risarcimento. sono criminali!
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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« Risposta #8 il: Marzo 30, 2010, 16:54:50 pm »
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/03/29/misoginia-e-il-fatto-quotidiano-sessismo-e-razzismo-pari-sono



Post in Omicidi sociali  & Fem/Activism  & Anticlero/Antifa  & Misoginie at 09:37 :: 點閱次數 (485)

http://blog.donnamoderna.com/worldwidewomen/files/2010/03/massimofini.jpgOggi sullo stesso giornale è arrivata una risposta deludente e a nostro avviso abbastanza paracula al vergognoso articolo di massimo fini.

Non è piaciuta a noi ma neppure a Munecas Rebeldes che ve la racconta nel suo post.

Per fare capire perchè non ci piace quella risposta, perchè ci sembra troppo da "ma si, scherziamoci su, facciamo finta che hai scherzato e giochiamo con i sessisti" riscriveremo le cose scritte da Fini sostituendo alla parola "donna" altre parole a caso.

Forse così vi renderete conto che il sessismo è esattamente come il razzismo una gravissima forma di discriminazione che va combattuta con eguale attenzione ed eguale livello di incazzatura. Forse così vi renderete conto anche del perchè siamo veramente stanche di doverci giustificare, di doverci bere la "scusa" della provocazione idiota ogni volta che un maschilista misogino rimette in campo argomenti da inquisizione spagnola.

L'articolo originale è pubblicato qui e noi lo abbiamo commentato qui.

Ora potete gradire alcune frasi riadattate con una sostituzione di parole.

Esempio 1:

I neri sono una razza nemica. Bisognerebbe capirlo subito. [...] Hanno la lingua biforcuta. Il bianco è diretto, il nero è trasversale. Il bianco è lineare, il nero è serpentino. [...] Se il nero si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime... Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola...

Sull'etnia hanno fondato il loro potere (...). Hanno sempre da guadagnarci. Il nero è orgiastico, caotico, totalmente inaffidabile. Per questo il bianco ha cercato di irregimentarlo, circoscriverlo, limitarlo, perchè nessuna società può basarsi sui neri. Ma adesso che si sono liberati sono diventati insopportabili.

Sono micragnosi, burocratici su ogni loro preteso diritto. Stanno lì a piangere ogni momento sulla loro condizione di inferiorità e sono pieni zeppi di privilegi.

Non fanno che provocare, (mostrandosi in strada) ma in ufficio (fai un richiamo, o li licenzi, o li mobbizzi) è già razzismo. Basta.

Esempio 2

Gli ebrei sono una razza nemica. Bisognerebbe capirlo subito. [...] Hanno la lingua biforcuta. Il cattolico è diretto, l'ebreo è trasversale. Il cattolico è lineare, l'ebreo è serpentino. [...] Se l'ebreo si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime... Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola...

Sulla religione hanno fondato il loro potere (...). Hanno sempre da guadagnarci. L'ebreo è orgiastico, caotico, totalmente inaffidabile. Per questo il cattolico ha cercato di irregimentarlo, circoscriverlo, limitarlo, perchè nessuna società può basarsi sugli ebrei. Ma adesso che si sono liberati sono diventati insopportabili.

Sono micragnosi, burocratici su ogni loro preteso diritto. Stanno lì a piangere ogni momento sulla loro condizione di inferiorità e sono pieni zeppi di privilegi.

Non fanno che provocare, (mostrandosi in strada) ma in ufficio (fai un richiamo, o li licenzi, o li mobbizzi) è già razzismo. Basta.

Esempio 3

I gay sono una razza nemica. Bisognerebbe capirlo subito. [...] Hanno la lingua biforcuta. L'etero è diretto, il gay è trasversale. L'etero è lineare, il gay è serpentino. [...] Se il gay si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime... Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola...

Sull'identità sessuale hanno fondato il loro potere (...). Hanno sempre da guadagnarci. Il gay è orgiastico, caotico, totalmente inaffidabile. Per questo l'etero ha cercato di irregimentarlo, circoscriverlo, limitarlo, perchè nessuna società può basarsi sui gay. Ma adesso che si sono liberati sono diventati insopportabili.

Sono micragnosi, burocratici su ogni loro preteso diritto. Stanno lì a piangere ogni momento sulla loro condizione di inferiorità e sono pieni zeppi di privilegi.

Non fanno che provocare, (mostrandosi in strada) ma in ufficio (fai un richiamo, o li licenzi, o li mobbizzi) è già omofobia. Basta.

Dobbiamo continuare? Possiamo farlo all'infinito. Fatelo anche voi. Sostituite la parola donna, che Fini ha usato per istigare odio contro di noi sulla base di pregiudizi e insulti, con la parola uomo, trans, lesbica, cattolico, musulmano, cinese, arabo, europeo, non ariano, etc etc etc.

Proprio così: il sessismo viene da una comune radice che conosciamo bene. Tant'è vero che non ci può essere antirazzismo, antifascismo senza antisessimo.

Ma immaginiamo che quelli che sono insensibili rispetto alle offese contro le donne un po' nazisti lo siano, o no?

--->>>nella foto massimo fini
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Gilbert Keith Chesterton

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« Risposta #9 il: Marzo 30, 2010, 19:36:39 pm »
MA perchè, questo ?

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/03/31/un-normale-pomeriggio-misogino-su-raiuno

Fa da specchio al normale e misogino pomeriggio su raidue e si comporta allo stesso modo se non peggio. Presentatore Lamberto Sposini, ex mediaset, perchè noi ce li pigliamo addestrati alla radice.

Apertura trasmissione con il solito servizio contro i divorzi, anzi contro le donne che divorziano: strazianti interviste di maschiucci vittime (sempre gli stessi...) di donne arpie. Nessuna verifica alla fonte, nessuna testimonianza di contrasto, nessuna donna ascoltata.  

Ancora istigazione all'odio contro le donne. Ancora una trasmissione a supporto della lobby dei padri separati in un copione trito e ritrito.

Uomini vittime e donne carnefici. L'idiozia del secolo. Per non essere cattive, come chiesa comanda, le donne dovrebbero tenersi i pessimi mariti dai quali si separano.

Il servizio successivo viene introdotto con espressione ammiccante dal presentatore il quale si chiede se le donne beneficiano della bellezza per avere un lavoro. Quello che vuole dire è chiarissimo a tutti. Giù un'ora di processo mediatico moralista alle donne che se la cercano e se la vogliono e che si vendono.

Tutte puttane e carnefici. I maschi che riducono le donne in condizioni pietose, che le derubano di anni di vita e di possibilità, di prospettive e sogni, di beni e figli, della stessa vita quando loro ritengono di volersene disfare, invece descritti come omuncoli a rimbalzo che agiscono, ammazzano, stuprano, molestano, picchiano, per "difesa".

Il punto è che se c'è qualcuno che insiste nel definire le donne una minaccia dalla quale difendersi tutti gli uomini si sentiranno autorizzati a sterminarle.  

Il punto è che la donna, eva, la peccatrice, colei che impersonifica il diavolo, e tutti gli altri stereotipi del medioevo riproposti nel 2010 sono argomenti criminali, sono violente aggressioni alle donne in quanto donne. Rifatevi gli occhi.

Leggi anche:

Tutto su female bashing (pestaggio morale antifemminile), sessismo e misoginia nelle fonti di informazione, sessismo in rete, padri separati & affini alla categoria "Misoginie"



Ahahah detto da loro fa ridere...ci sono alcune che si separano dopo aver cornificato il marito, e i mariti sarebbero pessimi ?
PS female bashing...ma esiste ? oppure è solo una frase ricopiata da NOI ?
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« Risposta #10 il: Marzo 30, 2010, 20:21:06 pm »
E' importante notare il loro modo di copiare le tecniche utilizzate da noi in altri topic ( tipo quando sostituiscono il termine donna con uomo).

Penso  che sia opportuno ribadire che il più grosso autogol lo stanno facendo sui padri separati... Sempre più persone si stanno rendendo conto delle ingiuste leggi contro i padri separati e giustamente non avendo nessuna argomentazione seria con cui controbbattere si affidono alla calunnia, all'invenzione della " lobby dei padri separati" , del padre -padrone e via dicendo. Insisto spesso nel pubblicare le loro simpaticissime frasi perchè è bene che ci sia una sorta di memoria storica di tutte quelle simpatiche frasi che puntualmente ci buttano addosso. Tutte le volte che parlano non fanno altro che screditarci , insultarci con aggettivi offensivi.

Ci chiamano fascisti, razzisti, segaioli, nazisti etc... E la cosa più intelligente che si può fare è continuare a farle parlare e a postare le castronerie più grosse che scrivono evitando di mandare delle e mail (c'è una censura bulgara - ma loro la possono fare perchè hanno la democrazia e la libertà nel sangue...  :lol: :lol: :lol:) .

E' importante anche sottolineare che su facebook , come ho già scritto in passato, stanno facendo una magra figura ( naturalmente se fanno una brutta figura è colpa del maschilismo ....  :lol: :lol: :lol: ).

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Gilbert Keith Chesterton

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« Risposta #11 il: Marzo 31, 2010, 12:36:55 pm »

Gli uomini invece, ah gli uomini, alcuni, ovviamente senza generalizzare, se hanno un raffreddore stanno lì pietrificati neppure c'avessero il cancro alla prostata e quando hanno una febbretta non riescono a muovere l'alluce neanche per andare a pisciare. Bestemmie e lamenti e si girano e si rigirano e smontano i letti e distruggono le lenzuola perchè stanno inquieti e nervosi, in ansia per il loro destino e ti guardano come per chiederti "cosa mai potrà accadermi, cara?" e tu hai voglia di dargli una testata sul muso e di dirgli "ecco, caro, è questo quello che ti accadrà se non muovi il culo e non ti dai da fare". Questo perchè purtroppo se sei una donna che lavora, per legge, non hai diritto all'assistenza del tuo figlio più scemo - il marito - che sta lì impaurito e che se la sera non resti con lui finchè non si addormenta ti dice di lasciare la luce accesa nella sua cameretta perchè ha paura del babau.


AH AH!!!

http://canali.kataweb.it/salute/2010/03/29/poche-malattie-ma-tanta-ansia-donne-lipocondria-e-rosa/

Nonostante abbiano meno probabilità di ammalarsi e di morire per via di problemi di salute, le donne sono molto più propense degli uomini a lamentarsi. Lo rivelano le statistiche del governo Gb, dopo che i ricercatori dell'Office of National Statistics (Ons) hanno unito i dati di tre studi condotti in Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord e Scozia. Così hanno potuto osservare che il gentil sesso è più propenso a dichiarare malanni e acciacchi, anche se le probabilità di morire nei 5 anni successivi sono meno alte di quelle registrate tra gli uomini. Secondo le informazioni raccolte su più di 750 mila persone tramite un censimento del 2001, le donne sono risultate più ipocondriache e lamentose degli uomini

Offline Anomaly

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« Risposta #12 il: Marzo 31, 2010, 13:15:45 pm »
Citazione
Gli uomini invece, ah gli uomini, alcuni, ovviamente senza generalizzare, se hanno un raffreddore stanno lì pietrificati neppure c'avessero il cancro alla prostata e quando hanno una febbretta non riescono a muovere l'alluce neanche per andare a pisciare. Bestemmie e lamenti e si girano e si rigirano e smontano i letti e distruggono le lenzuola perchè stanno inquieti e nervosi, in ansia per il loro destino e ti guardano come per chiederti "cosa mai potrà accadermi, cara?" e tu hai voglia di dargli una testata sul muso e di dirgli "ecco, caro, è questo quello che ti accadrà se non muovi il culo e non ti dai da fare". Questo perchè purtroppo se sei una donna che lavora, per legge, non hai diritto all'assistenza del tuo figlio più scemo - il marito - che sta lì impaurito e che se la sera non resti con lui finchè non si addormenta ti dice di lasciare la luce accesa nella sua cameretta perchè ha paura del babau.

Vai a dire a qualsiasi genere di operaio che ogni giorno respira sostanze tossiche, affronta il rischio di ferirsi gravemente sul lavoro e magari perdere un arto se ha paura del babau...
Ma davvero credono che l'italia sia questa "maschiocrazia" dove le donne sono nient'altro che schiave? Fosse cosi, dovrei vedere loro a spaccarsi la schiena a costruire case, palazzi, trasportare sacchi di cemento ecc...
Pur non avendo io mai fatto personalmente questo genere di lavoro, posso parlare comunque con cognizione di causa perché vedo mio padre tornare a casa stanco dopo essersi alzato presto ed essere tornato tardi.

http://canali.kataweb.it/salute/2010/03/29/poche-malattie-ma-tanta-ansia-donne-lipocondria-e-rosa/

Nonostante abbiano meno probabilità di ammalarsi e di morire per via di problemi di salute, le donne sono molto più propense degli uomini a lamentarsi. Lo rivelano le statistiche del governo Gb, dopo che i ricercatori dell'Office of National Statistics (Ons) hanno unito i dati di tre studi condotti in Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord e Scozia. Così hanno potuto osservare che il gentil sesso è più propenso a dichiarare malanni e acciacchi, anche se le probabilità di morire nei 5 anni successivi sono meno alte di quelle registrate tra gli uomini. Secondo le informazioni raccolte su più di 750 mila persone tramite un censimento del 2001, le donne sono risultate più ipocondriache e lamentose degli uomini

Su televideo, Tg e altri media "mondani" 'sta notiziola non si trova... forse perché si preferisce far sapere che i maschi quando vedono una bella donna dopo 7 secondi non si ricordano più neanche come si chiamano... :doh: (notizia trasmessa qualche mese fa, giuro!)

Citazione
AH AH!!!



« Ultima modifica: Marzo 31, 2010, 13:35:52 pm da LOL WUT »

Offline ilmarmocchio

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« Risposta #13 il: Marzo 31, 2010, 21:13:36 pm »
Le fikesekke mi piacciono da morire. ormai stanno lentamente, ma inesorabilmente, sprofondando nei deliri, alternativamente di grandezza e di persecuzione ( i piu' diffusi).
Ormai vedono la marea montante dei padri separati che le stalkizza virtualmente. Si attibuiscono tutti i meriti e tutte le sofferenze di tutti i tempi. Sono l'essenza del femminismo e , piu' grosse le sparano e meglio e' per noi. Sono d'accordom con Sandokan : sui padri separati hanno e stanno perdendo una battaglia importante. Sta entrando nel senso comune che il diritto di famiglia italiano perseguita i padri. Il senso comune lavora lentamente, ma e' inarrestabile

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« Risposta #14 il: Marzo 31, 2010, 23:59:21 pm »
io segnalo con l' apposita  funzione di Facebook.

Poche storie  questi  gruppi   vanno  chiusi come  tutti i  gruppi razzisti , sessisti etc etc .

basta cliccare  sotto le info del  gruppo e  segnalare al Team di Facebook.