Autore Topic: Il Tribunale dei minori concede l'adozione ad una coppia lesbica .  (Letto 864 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte : http://www.notizieprovita.it/economia-e-vita/omosessualismo-vincente-il-tribunale-dei-minori-concede-ladozione-a-una-lesbica/

Omosessualismo a Roma: il Tribunale dei minori concede l’adozione a una lesbica


Repubblica.it ci dà una notizia che farà lieti i fautori dell’omosessualismo: il Tribunale per i minorenni di Roma ha concesso in adozione una bambina alla convivente della madre biologica (del padre non si ha notizia: è un venditore di seme residente all’estero).
Il ricorso della donna è stato accolto sulla base dell’art. 44 della legge  n. 184/1983, modificato dalla legge n.149/ 2001. Lasciamo volentieri ai nostri amici Giuristi per la Vita il compito di spiegare tecnicamente la incredibile forzatura operata dai giudici (la fattispecie non si trova nella legge 149). Purtroppo siamo abituati alla “giurisprudenza creativa”: gli interpreti della legge – che hanno già avuto il coraggio di scrivere nella motivazione di una sentenza che la maternità è “un concetto controverso” –  non sanno stare al loro posto e inventano di sana pianta regole nuove (in barba alla democrazia parlamentare).
Anche chi non sa di legge, però, non avrà difficoltà a riconoscere che, se la cosa è stata motivata dal “supremo interesse del minore ad avere una famiglia”, l’interesse di quella bambina – in questo caso – è stato ampiamente calpestato:
perché due lesbiche non sono una famiglia (e Repubblica specifica con solerzia che la bimba è figlia di una sola delle due donne: poteva essere altrimenti? La natura cosa impone?);
perché  l’interesse del minore, come tutti gli psicologi e gli psichiatri degni della professione che svolgono riconoscono, è quello di avere una mamma e un papà. In mancanza del papà c’è la mamma o l’amica o la parente della mamma. NON due mamme. Perché due mamme (dello stesso bambino, nello stesso nucleo familiare) in natura non esistono, come non esistono nel nostro ordinamento: dire che un bambino ha “due mamme” è una menzogna. E’ oggettivamente e indiscutibilmente FALSO.
E’ facile poi prevedere che la decisione in questione assumerà una portata ideologica e servirà come “precedente”, di modo che la giurisprudenza potrà subdolamente riconoscere famiglie adottive che contraddicano in pieno proprio i principi ispiratori della legge 149 del 2001:
gli adottanti devono essere affettivamente idonei e capaci di educare, istruire e mantenere i minori: come già detto, il buon senso (che riconosce la ricchezza specifica della figura paterna e materna nell’educazione dei figli) e i migliori studi in materia evidenziano tutti i pericoli e gli effetti negativi della cosiddetta “omogenitorialità”.
gli adottanti devono, come minimo, garantire una convivenza altamente stabile: ora le statistiche mostrano come proprio le relazioni omosessuali siano in assoluto le più instabili.
gli adottanti devono essere, tranne eccezioni previste, uniti in matrimonio: proprio perché il matrimonio dà le migliore garanzie di stabilità, di buona educazione, ecc. Ora le coppie omosessuali non sono coniugi nel nostro ordinamento …
… O dovremmo dire “non sono ancora coniugi”? Perché è anche questo un pericolo concreto della decisione del Tribunale per i Minorenni di Roma, qualora diventasse modello di certa giurisprudenza: “se gli omosessuali possono essere genitori adottivi perché non si possono sposare?“, sosterranno molti. Così, è completa l’attuazione del programma omosessualista: la caduta del divieto dell’eterologa nel nostro paese rischia di moltiplicare casi come quello in esame, e i tribunali saranno indotti a concedere sempre più spesso la “stepchild adoption”. La società sarà così pronta per il riconoscimento dei “matrimoni gay” …. del resto, non si parla già di unioni civili?
Decisione dunque inaccettabile, per il suo contrasto con l’interesse dei bambini, con i principi di ordine pubblico e con i valori eterni che dovrebbero ispirare ogni società.

« Ultima modifica: Agosto 31, 2014, 16:14:31 pm da Alberto'86 »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:Il Tribunale dei minori concede l'adozione ad una coppia lesbica .
« Risposta #1 il: Settembre 01, 2014, 23:42:22 pm »
Fonte : http://www.adiantum.it/public/3573-in-italia-prima-adozione-a-coppia-di-donne.-la-chiamano-gay,-ma-si-dice-lesbica.asp

In Italia prima adozione a coppia di donne. La chiamano gay, ma si dice lesbica
Area Famiglia

In Italia prima adozione a coppia di donne. La chiamano gay, ma si dice lesbica
29/08/2014 - 16.23
Il tribunale per i minorenni di Roma, ben conosciuto anche per alcuni decreti ammazza-famiglia, concede l'adozione - la prima in Italia - ad una coppia di donne. Cori di giubilo e versetti giornalistici accomodanti (siamo nell'era di sinistra, c'è poco da fare signori..) danno il provvedimento come una conquista per la società civile, un vero e proprio segno dei tempi.
Sarà anche il segno dei tempi vagheggiato dall'Huffington Post/Repubblica, ma si tratta comunque di una porcata sia dal punto di vista normativo, sia da quello sociale.
Infatti, in Italia La legge 4 maggio 1983, n. 184, poi modificata dalla 149/2001, prevede che la dichiarazione di disponibilità all'adozione debba essere effettuata da una coppia coniugata da almeno tre anni. Il periodo di convivenza more uxorio è considerato alla stessa stregua di quello del matrimonio, fermo restando il fatto che la coppia deve comunque essere coniugata al momento della presentazione della disponibilità.
L'art. 44 prevede, tuttavia, deroghe per alcuni casi specifici:
- quando gli adottandi sono uniti al minore - orfano di padre e di madre - da vincolo di parentela fino al sesto grado o da rapporto stabile e duraturo preesistente alla perdita dei genitori,
- quando un coniuge adotta il figlio, anche adottivo, dell'altro coniuge,
- quando il minore è portatore di handicap e orfano di entrambi i genitori,
- quando non sia possibile l'affidamento preadottivo.
Quindi, salvo i rari casi anzi detti, non è possibile l'adozione da parte di una coppia non sposata e, dal momento che non è consentito il matrimonio di persone dello stesso sesso, l'adozione da parte di coppie omosessuali non è possibile, e poco importa che Renzi abbia indicato Settembre come il mese in cui si sarebbe trattato il tema al CDM: la legge non c'è, e la giustizia non ha il potere di colmare - ammesso che ci sia - un vuoto normativo.
L'articolo dell'Huffington Post scrive "...Le due mamme hanno dapprima intrapreso e portato a termine un percorso di procreazione eterologa all'estero, e poi...".
Le due mamme ? Ma di cosa stiamo parlando ?
Le due donne (dal momento che, delle due, la mamma è una sola) sono andate all'estero perchè - guarda caso - in Italia ciò che hanno fatto non è permesso dalla legge. Hanno ricevuto il seme di 2-3 donatori, lo hanno mischiato per bene in modo da non individuare di primo acchitto la provenienza genetica, e una delle due si è ingravidata.
Non è la tanto sognata (dalle femministe) Partenogenesi, e non ci siamo ancora: il semino dell'uomo, care lesbiche, serve ancora.
Dal punto di vista squisitamente normativo, contrariamente all'opinione schierata dell'Huff., il Tribunale per i Minorenni di Roma ha interpretato troppo estensivamente la norma di apertura contenuta nella legge sull'adozione, ed ha concesso un diritto ex novo, ovvero creato una situazione prima inesistente, e garantito nel c.d. interesse del minore la copertura giuridica a una situazione di fatto già consolidata e generata in barba alle leggi italiane.
La scusa di dover "riconoscere diritti e tutela a quei cambiamenti sociali e di costume che il legislatore ancora fatica a considerare" non se la beve nessuno.
Da oggi la lobby lesbica (potentissima e piena di soldi, da sempre affiliata alla cosca vetero-femminista) può cantare vittoria. Il precedente è creato, e niente ormai ostacolerà "il progresso".
Curioso, poi, vedere i media di sinistra ripetere ossessivamente il termine "coppia gay", pur di non dire "coppia lesbica". Eh sì, anche queste sottogliezze, per chi ha un pò di esperienza nella comunicazione/disinformazione di massa, non passano inosservate. I gay, infatti, sono quelli con il pene, e per loro la possibilità di adottare - per la quale si esprime identica perplessità - è ancora una chimera.
Loro non hanno la vagina e gli ovuli, tutto qui. Ma avrebbero il seme, e spesso lo regalano (insieme ad un frullatore, per fare il "miscuglio politicamente corretto") alle amiche lesbiche che promettono loro, in cambio, eterna riconoscenza e qualche foto del bambino ogni tanto.
Triste vedere come la vicenda venga enfatizzata come una conquista di civiltà giuridica e sociale, quando ancora oggi centinaia di migliaia di papà vengono quotidianamente discriminati nelle aule di tribunale, dove le leggi esistenti (vedi la L.54/2006), invece, vengono interpretate restrittivamente, svuotate di significato e, quindi, boicottate dalla magistratura con arroganza e dolo diffusi.
Una rondine non fa primavera, e certamente i tribunali italiani non possono vantarsi di essere all'avanguardia, quando nelle loro aule continuano a perpetrarsi abusi ai danni di tante famiglie cui vengono allontanati i figli senza gravi motivi.
Questa sentenza puzza di omaggio alle lobbies che fanno capo alla sinistra, niente e nessuno potrà toglierne l'olezzo aprendo semplicemente le finestre di casa per "far cambiare l'aria".
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius