il cristianesimo è stato un fattore fondamentale di civilizzazione
Il cristianesimo, casomai... è il fattore fondamentale dell'incivilimento, come lo chiamava Freud: civiltà è un lusso che a ciò che è cristiano non si addice.
Poi basta spostarsi ad oriente, per vedere quanto sia falso che "civilizzazione (non incivilimento) va di pari passo con banalizzazione".
Ancora oggi, nel vietnamita, una stessa vocale può essere pronunciata con 6 toni diversi (indicando sei parole diverse), il thailandese ha quarantaquattro consonanti, ventotto forme vocaliche e se non bastasse ... quattro indicatori di tono.
E cmq, tutti i paesi dell'asia, rispetto alla quale tra non più di un paio di generazioni saremo quello che i barbari erano per l'impero romano, una ricchezza fonetica che noi non riusciamo nemmeno ad immaginare, altro che l'iglese "che si scrive in un modo e si legge in un altro".
Per quanto riguarda il tema di prima, cmq, lasofferenza era presente anche in culture non cristiane dici?
Ovvio, in un mondo ricco, politeista, ttute le sfumature e le passioni umane (un altro fattore di cecità per il cristiano) trovavano un'adeguata rappresentazione.
Ma, non per questo, queste culture hanno elevato la sofferenza come morale...
Se tu entravi in un tempio greco, avresti visto la rappresentazione (attraverso statue, vasi e dipinti) della forza, della bellezza, della dinamicità dei corpo in movimento, insomma, di ciò a cui la morale greca dava più importanza, le virtù eroiche.
Poi entravi in un altro tempio, dedicato ad un altra divinità, e vedevi magari qualità caratteristiche di quella divinità.
Entri in un "tempio" cristiano e che cosa vedi? La rappresentazione della sofferenza in tutte le forme!
Uno che è trafitto dalla lancia, l'altro in ginocchio, quello che viene frustato, quello messo in croce, quell'altra col cuore esposto,uno in una bara...
Bevete, questo è il sangue...
E voi ... state a combattere "il femminismo"?
Ma andate a c...