Autore Topic: Il vittimismo e il potere  (Letto 15766 volte)

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #30 il: Settembre 05, 2014, 14:17:59 pm »
Citazione
Ma questo non implica necessariamente una maggiore sofisticazione o ricchezza fonetica. Perché, ad esempio, a fronte di 5 toni le parole Thai sono quasi sempre monosillabiche

Secondo me lo stai interpretando male.
Che sia foneticamente più ricca non ci piove , io quando ero giovinotto avevo una ragazza di Hong Kong, e mi misi in testa di imparare qualcosa del cinese, solo la parte della pronuncia, non mi interessavano gli ideogrammi per scrivere.
Boh, solo quando iniziai l'alfabeto fonico , era un impresa, ripeto, altro che inglese... :w00t:

Il fatto che le parole siano più corte deriva proprio dal fatto che hanno a disposizione "un alfabeto" più vasto, accade lo stesso per i numeri, se hai una base 2 per rappresentare il miliardo hai bisogno di 32 cifre, in base 10 di 10 cifre, in base 16 ...boh, 8?

Con tutte quelle possibilità offerte da così tanti suoni e lettere, che cosa se ne fanno di parole lunghe?
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Rita

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #31 il: Settembre 05, 2014, 14:49:13 pm »
Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna...

sempre più confusa.. :unsure: questo è il pensiero LGBTXYZJDLDL.. praticamente, insomma il queer.
Eppure si combattono, l'ideologia queer (gender LGBT etc) e la tradizione cristiana dall'altra.
Cioè, diventa difficile capire quale è la morale da combattere, o quella da perseguire o cui tendere.
Sempre praticamente eh..

Io ho sempre sostenuto che i Qmmisti tendono tutti più o meno allo stesso punto e dicono più o meno tutti le stesse cose, ma con linguaggi diversi, partendo da punti diversi e parlando di strade diverse alla fine non si capiscono mai.  :unsure:
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Animus

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #32 il: Settembre 05, 2014, 15:11:11 pm »
sempre più confusa.. :unsure: questo è il pensiero LGBTXYZJDLDL.. praticamente, insomma il queer.
Eppure si combattono, l'ideologia queer (gender LGBT etc) e la tradizione cristiana dall'altra.

Ma non si combattono per niente... :doh:
E' come la scienza/tecnica e la religione, si combattono in apparenza, ma è una battaglia di superficie, si combattono SOLO dal punto di vista del potere, è ovvio che la Chiesa, e l'ho detto mille volte, e adesso inizio a stancarmi, è come un pastore che ha il compito di portare il gregge all'ovile, ma quando arriva all'ovile, il suo compito/potere pastorale ...è anche finito!

Ma non si combattono per nulla dal punto di vista del Senso: le creazioni  che avvengono all'interno di una civiltà che ha il senso cristiano, servono a realizzare il senso.

E' per questo che sei consfusa, perchè dai troppo credito ai ciarlatani che blaterano di "vita eterna" e quando la tecnica/scienza, la mano armata del senso cristiano, vuole realizzarla, allora tirano indietro, dato che loro vorrebbero promettere in eterno, senza però mai relizzarlo.
Eh...son ciarlatani, parlano parlano....promettono....speculano sui desideri umani ...è il loro lavoro.
Che vuoi fare realizzarli?
E poi che fanno?

Cetrto che il queer è la realizzazione dell'ultima parte del "sogno paolino".
E infatti questo, lotte intestine di potere a parte, se lo guardiamo dal punto di visto del senso,  è cristiano ... molto ma molto ...cristiano. ;)

 
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Offline Rita

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #33 il: Settembre 05, 2014, 15:52:28 pm »
Ma non si combattono per niente... :doh:
E' come la scienza/tecnica e la religione, si combattono in apparenza, ma è una battaglia di superficie, si combattono SOLO dal punto di vista del potere, è ovvio che la Chiesa, e l'ho detto mille volte, e adesso inizio a stancarmi, è come un pastore che ha il compito di portare il gregge all'ovile, ma quando arriva all'ovile, il suo compito/potere pastorale ...è anche finito!

Ma non si combattono per nulla dal punto di vista del Senso: le creazioni  che avvengono all'interno di una civiltà che ha il senso cristiano, servono a realizzare il senso.


Cetrto che il queer è la realizzazione dell'ultima parte del "sogno paolino".
E infatti questo, lotte intestine di potere a parte, se lo guardiamo dal punto di visto del senso,  è cristiano ... molto ma molto ...cristiano. ;)

 

oookkk.. e quindi? direbbe un tale di mia conoscenza con cui discuto abbastanza su Facebook  :lol:

Cioè, quindi, all'atto pratico per te cosa fare?

Faccio un esempio, per l'appunto pratico:

Queer/gender/LGBT: vuol dare la possibilità ai gay di adottare, fare figli, affittare uteri, non dare nomi ai bambini fino a che non decidono cosa vogliono essere etc. etc... insomma tutte quelle cose che sappiamo (che sembrano progressiste, ma sono conservative di senso, come dici te)

Tradizione religiosa: vuol ripristinare la differenza M/F, promuove la complementarità di genere, l'educazione tradizionale dei bambini (insomma tutte quelle cose che sono conservative di senso - se vogliamo senza mascherarsi troppo).

Nelle decisioni pratiche, cosa sceglieresti di "favorire" (diciamo così) tu?

La 1) o la 2)?
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Offline Animus

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #34 il: Settembre 05, 2014, 16:14:44 pm »
Tradizione religiosa: vuol ripristinare la differenza M/F, promuove la complementarità di genere, l'educazione tradizionale dei bambini (insomma tutte quelle cose che sono conservative di senso - se vogliamo senza mascherarsi troppo).

Ma il punto è, che io a questa cosa ...non ci credo.
Io non ci credo che la "Chiesa", come istituzione della religione , "vuole".... ciò che dice.
La Chiesa non vuole nulla, se mantenere ed espandere il proprio potere.

Il resto, quello che dice, per quanto ne so io, ed ho buone ragioni per pensarlo, può volere benissimo il contrario di ciò che predica: http://anticristo.org/2013/11/09/messe-nere-travestite-di-bianco/

E allora, cara Rita, come la mettiamo?

La mettiamo così: questi sono dei ciarlatani che speculano e campano sui desideri (anche cruenti) dell'umano, e vanno smascherati per quello che sono.
L' "amore  cristiano" è un amore criminale, figlio di un progetto criminale, è va smascherato per quello che è.

Fine.
 :cool:
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Offline Vicus

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #35 il: Settembre 05, 2014, 16:49:08 pm »
Citazione
Io ho sempre sostenuto che i Qmmisti tendono tutti più o meno allo stesso punto e dicono più o meno tutti le stesse cose, ma con linguaggi diversi,
:ok: :drinks:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #36 il: Settembre 05, 2014, 18:14:22 pm »
Io ho sempre sostenuto che i Qmmisti tendono tutti più o meno allo stesso punto e dicono più o meno tutti le stesse cose, ma con linguaggi diversi, partendo da punti diversi e parlando di strade diverse alla fine non si capiscono mai.  :unsure:

Son d'accordo.

Offline Lucia

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #37 il: Settembre 05, 2014, 18:46:29 pm »
Precisazione dovuta, sapevo di non essere stato per nulla esaustivo, la comparazione mi serviva solo per evidenziare quanto sia rozza la "lingua di Dante".


Già, così come la parola usata per salutare un uomo è diversa da quella usata per salutare una donna.

E da qui che si vede tutta la povertà espressa dall' "uguaglianza cristiana" che si riverbera prima nella lingua, e come dice Wittgenstein (“I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo”),

anche nel arabo mi pare che si saluta in modo diverso un uomo o una donna.
Nel ungherese invece non ci sono generi ma è una lingua più complessa delle lingue indoeuropee.

Citazione
poi nel pensiero:  Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna...

la legge è uguale per tutti, la morte e l'al di là è uguale per tutti. Io cosi la interpreto.

Online Jason

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #38 il: Settembre 05, 2014, 20:35:49 pm »
Lucia, si dice:  "mi pare che si saluti" non "mi pare che si saluta", ci vuole il CONGIUNTIVO. Non voglio fare il pignolo, nè sono un "integralista" della grammatica, se ti faccio notare questo tuo errore è perchè sostieni la maggiore difficoltà della tua lingua(ungherese) rispetto all' italiano.  Guarda che la grammatica italiana è tremenda.  :)  E scommetto che tu non usi mai nemmeno il passato remoto(a Torino, dove vivi, forse nessuno lo usa, ma in Toscana e in alcune zone del Sud lo si usa).  :)

«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Lucia

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #39 il: Settembre 05, 2014, 21:53:42 pm »
Lucia, si dice:  "mi pare che si saluti" non "mi pare che si saluta", ci vuole il CONGIUNTIVO. Non voglio fare il pignolo, nè sono un "integralista" della grammatica, se ti faccio notare questo tuo errore è perchè sostieni la maggiore difficoltà della tua lingua(ungherese) rispetto all' italiano.  Guarda che la grammatica italiana è tremenda.  :)  E scommetto che tu non usi mai nemmeno il passato remoto(a Torino, dove vivi, forse nessuno lo usa, ma in Toscana e in alcune zone del Sud lo si usa).  :)

la mia superficialità non c'entra con la complessità della mia lingua materna. Ormai ho rinunciato di perfezionare mio italiano, tanto non lo sapro mai meglio di cosi.

PS:    Cercavo questa citazione «La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine»..  Non mi ricordavo da chi ho visto questa firma e neanche com'è essattamente. Grazie di avermelo fatto ritrovare Jason.  :)

Offline Animus

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #40 il: Settembre 06, 2014, 13:00:25 pm »
Commento solo questa tue considerazioni linguistiche: dai pochi indizi che hai scritto non si può concludere che il Thai o altre lingue asiatiche siano più ricche di sfumature delle lingue dei paesi cristiani.

Mah, guarda Dark, io sono convinto, ci potrei scottere qualsiasi cosa, che in un'ipotetica presa di potere/affermazione cristiana/occidentale in un paese come la thailandia, che come tu sai benissimo è assediata da tempo(e infatti le ripercussioni politiche sono l'altra faccia dell'invasione occidentale che gli sbandiera in faccia da decenni dollari ed euro), una delle prime cose che farebbero per imporre la cristianità, la mentalità cristiana, sarebbe quella di stravolgere la lingua per banalizzarne le possibilità espressive (e le quindi "le differenze" dell'ordine simbolico non cristiano che in essa si rispecchiano).

Citazione
Orwellianamente, la creazione della neolingua è funzionale alla desertificazione del pensiero e alla possibilità di immaginare realtà altre rispetto a quella propagandata urbi et orbi dall’ordine simbolico dominante.

http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=11486.msg128161;topicseen#msg128161

Ma si faccia attenzione, le "ideologie" non hanno proprio nulla da insegnare alla Chiesa in fatto di "condizionamento mentale" , che appena è ascesa al potere, la prima cosa che ha fatto, è stata appunto cambiare la lingua per mutuare il nuovo ordine simbolico attraverso di essa (e desertificare così la cultura precedente).

Infatti non c'è solo il latino ecclesiastico, che è la brutta copia di quello classico, con la storiella raccontata da  S. Agostino "che è meglio farsi rimproverare dai grammatici piuttosto che non farsi capire dal popolo", la stessa strategia è stata portata avanti anche dalla Chiesa ortodossa: http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_slava_ecclesiastica_antica
http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_slava_ecclesiastica
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Offline Stendardo

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #41 il: Settembre 09, 2014, 02:38:46 am »
Ma il punto è, che io a questa cosa ...non ci credo.
Io non ci credo che la "Chiesa", come istituzione della religione , "vuole".... ciò che dice.
La Chiesa non vuole nulla, se mantenere ed espandere il proprio potere.

Il resto, quello che dice, per quanto ne so io, ed ho buone ragioni per pensarlo, può volere benissimo il contrario di ciò che predica: http://anticristo.org/2013/11/09/messe-nere-travestite-di-bianco/

E allora, cara Rita, come la mettiamo?

La mettiamo così: questi sono dei ciarlatani che speculano e campano sui desideri (anche cruenti) dell'umano, e vanno smascherati per quello che sono.
L' "amore  cristiano" è un amore criminale, figlio di un progetto criminale, è va smascherato per quello che è.

Fine.
 :cool:

Ma perchè ti ostini così tanto come un mulo a nitrire su ciò che non sai... ?

A voler essere buoni , mi sembra che tu , invece ,  credi che gli asini volano...

2.000 anni di storia e dottrina del cristianesimo stanno a dimostrare la fallacia delle tue menzogne .

Difatti , durante il tardo impero romano , durante l'Alto ed il Basso Medioevo e durante il periodo in cui la Chiesa esercitava il maggior potere temporale , NON ESISTEVA IL FEMMINISMO con tutti i suoi annessi e connessi .
In nessuna parte della Sacra Scrittura c'è un solo verso che sia anche lontanamente riconducibile alla dottrina gender-queer
Ed allora leggiamolo tutto il passo biblico da te ripetutamente citato così tutti possiamo renderci conto di quanto l'ateo sia in realtà un bugiardo ripetitivo e lagnoso :
 25 Ma, venuta la fede, non siamo più sotto un precettore, 26 perché voi tutti siete figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù. 27 Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. 28 Non c'è né Giudeo né Greco, non c'è né schiavo né libero, non c'è né maschio né femmina, perché tutti siete uno in Cristo Gesù. 29 Ora, se siete di Cristo, siete dunque progenie d'Abrahamo ed eredi secondo la promessa.

Dunque , Aggrappandoti disperatamente agli specchi , vorresti far credere alla gente che questo passo sia un passo "queer"...

Ma , a ben vedere , se una persona ha un minimo di capacità intellettive riuscirà a dedurre che questo verso non dice che il maschio e la femmina siano la stessa cosa ma che il battezzato diventa Cristiano sia esso schiavo o libero sia esso maschio o femmina ed in quanto tali diventano parte integrante della stirpe di Abramo e coeredi della promessa fatta al medesimo . 

Ed infatti hai fatto la scoperta dell'acqua calda perché secondo la religione cristiana il cristiano può essere sia un maschio che una femmina  , ma ciò non mi sembra in alcun modo che si voglia dire che maschio e femmina siano la stessa cosa , in questo il tuo ragionamento mi pare alquanto fazioso oltre che , francamente , un pò ridicolo...

Cito , dunque le affermazioni testuali di San Paolo che smontano in maniera definitiva e lapidaria tutto il tuo falso costrutto sul fatto che San Paolo fosse "queer" :

3 Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, il capo della donna è l'uomo e il capo di Cristo è Dio. 4 Ogni uomo, che prega o profetizza col capo coperto, fa vergogna al suo capo. 5 Ma ogni donna, che prega o profetizza col capo scoperto, fa vergogna al suo capo, perché è la stessa cosa che se fosse rasa. 6 Ora se la donna non si copre, si faccia pure tagliare i capelli; ma se è una cosa vergognosa per la donna farsi tagliare i capelli o rasare, si copra il capo. 7 L'uomo invece non deve coprirsi il capo, perché è l'immagine e la gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell'uomo, 8 perché l'uomo non è dalla donna, ma la donna dall'uomo, 9 anche perché l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. 10 Perciò la donna deve avere sul capo un segno di autorità, a motivo degli angeli.

Non permetto alla donna d’insegnare, né di usare (usurpare) autorità sull’uomo, ma ordino che stia in silenzio. (1 Timoteo 2:12)

Tuttavia essa sarà salvata partorendo figli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia. (1 Timoteo 2:15)

per insegnare alle giovani ad amare (phileo) i loro mariti, ad amare i loro figli, a essere assennate, caste, dedite ai lavori di casa, buone, sottomesse ai propri mariti, affinché la parola di Dio non sia bestemmiata.
(Tito 2:4-5)

In questo passo San Paolo decreta in maniera chiara ed inequivocabile le differenza di natura e di scopo tra l'uomo e la donna , altro che ideologia queer e baggianate varie !


Il femminismo è nato su impulso dell'ateismo massonico anticristiano a partire da tutto quel sistema di disvalori propugnati dalla rivoluzione francese e dall'illuminismo , chi nega questa evidenza storica nega che il bianco sia bianco ed il nero sia nero , nega che gli uomini nascono e muoiono o che gli esseri umani abbiano una testa e due braccia e gambe .
Così come appare lapalissiana la constatazione che il 99% dei femministi e delle femministe si professa atea , di un ateismo fortemente anticristiano così come la maggior parte degli atei , a sua volta , si dichiara a favore del femminismo e  guarda caso , IL 100% DI TUTTI I TEORICI DELLA DOTTRINA FEMMINISTA e GENDER ERANO E SONO ATEI !

Mettiamo quindi sotto la lente di ingrandimento il lavorio quotidiano dell'ateo il quale non manca di diffondere appena può delle notizie con le quali rende edotto il piccolo uomo medio italiano  dei seguenti eventi portentosi :

Una donna diventata rettore , o scienziata o ministro o quel che l'è così mentre si celebra la notizia su tutte le tv e sui principali rotocalchi , l'ateo riesce ad inoculare piano piano nella gente una delle sue menzogne preferite "l'uguaglianza" di derivazione giacobina ed illuminista che annienta ogni possibile differenza naturale tra l'uomo e la donna e tra l'uomo e l'animale . 

Ad allora mi verrebbe da pensare se davvero non si pecca contro il raziocinio e contro il Creato quando ci si ostina  a voler mandare a tutti i costi alla facoltà di ingegneria una idiota nell'illusione di averne fatto una futura ingegnerA meccanicA  mentre al contempo un uomo più dotato di capacità intellettive ma privo di possibilità economiche viene lasciato a fare il manovale , con tutto il rispetto che ho per questo lavoro .

Così , ancora una volta l'ateo e la femminista , hanno scelto deliberatamente di peccare contro la ragione e l'intelletto nel momento in cui hanno deciso di regolamentare l'Occidente secondo il folle principio degenerato dell'uguaglianza costituito dal sistema delle quote in maniera tale da distruggere il principio meritocratico , abbandonare i migliori elementi maschili facendone una massa di disoccupati per fare posto ad una massa di  femministe inette pseudointellettuali impettite ed imboschate in enti finanziati con denaro pubblico  e chiar.me cattedratiche imbecilli che passano il loro tempo a disquisire di chiacchiare .

 



« Ultima modifica: Settembre 09, 2014, 02:50:46 am da Stendardo »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Lucia

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #42 il: Settembre 09, 2014, 21:43:09 pm »
Se il cristianesimo avesse completamente eliminata la mentalità meritocratica (cioè non sei grande perché fai compassione ma perché sei bello, coraggioso, creatore,
secondo me non avrebbe potuto nemmeno sopravivere. Infatti anche Nietwsche penso che era per i valori aristocratici, e l'aristocrazia conviveva con la chiesa, sena che per questo avesse perso del tutto i suoi valori.

Offline Lucia

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #43 il: Settembre 09, 2014, 22:05:51 pm »
Ciò che mi preoccupa di più adesso è che quando si passa da un risveglio all'altro ti si impongono valori nuovi per cui vale la pena vivere, morire, nel cui nome vale la pena crescere i figli. Ma poi dopo due tre generazioni proprio quelli valori saranno derisi. E allora non c'è nessun valore assoluto per cui valga la pena lottare, tanto ogni bella ideea si trasforma prima o poi nel suo proprio opposto.

Offline LeNottiBianche

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Re:Il vittimismo e il potere
« Risposta #44 il: Settembre 09, 2014, 22:38:40 pm »
Ci� che mi preoccupa di pi� adesso � che quando si passa da un risveglio all'altro ti si impongono valori nuovi per cui vale la pena vivere, morire, nel cui nome vale la pena crescere i figli. Ma poi dopo due tre generazioni proprio quelli valori saranno derisi. E allora non c'� nessun valore assoluto per cui valga la pena lottare, tanto ogni bella ideea si trasforma prima o poi nel suo proprio opposto.

e`per questo che voi donne siete deboli.
Perche`dopo un po`cedete,e con molto piacere anche.
Vi piace piu`essere sopraffatte dalla modernita`immorale che ancorarvi saldamente a qualcosa di valore nel mare in tempesta..cosa che invece un uomo ama.
Perche`nn esiste conquista piu`grande.