Mi hai dato uno spunto, parliamone.
La tua interpretazione di questo manifesto è stata la seguente:
c'è scritto che due donne su tre non chiedono l'affido prevalente sui figli
Io ad esempio non l'ho interpretato in questo modo il messaggio.
Quello che ho pensato (e che salta
subito all'occhio, perchè è stato messo in grassetto) è questo:
Una donna su due (il 50%),
chiede l'affido prevalente.
La metà.
Poi con un carattere visivamente più leggero è stata data la percentuale ISTAT.
Il fatto che il 30% dei divorzi sia chiesto dagli uomini, non influisce sul primo dato in grassetto:
Una donna su due (il 50%),
chiede l'affido prevalente.
E' stata una tua deduzione personale.
Quindi, la mia prima impressione, è stata di intendere che il
50% delle donne coinvolte in un divorzio
perpetra un'ingiustizia, già in partenza senza se e senza ma (è così che può essere interpretato a freddo).
Tuttavia faccio notare, che è del tutto comprensibile un comportamento di questo tipo (questo NON vuol dire che sia giusto! attenzione), è una reazione protettiva naturale (ripeto, giusta o sbagliata che sia).
Quando decidi di separarti, è perchè non vai più d'accordo con una persona, e se non vai d'accordo, probabilmente non ti fidi più al 100% di questa persona.
"Nel dubbio preferisco tenerli sott'occhio io per sicurezza" penserà sicuramente una madre.
Ora, il vero problema è la legge (che permette queste cose) non la donna che in queste situazioni si muove d'istinto (mettiamoci nei suoi panni)
Tutto il resto, in questo manifesto, può essere interpretato in funzione del primo dato.
Quando si comunica attraverso un manifesto, bisogna cercare di essere anche autocritici, altrimenti si rischia di sparare nel mucchio per colpire
anche i veri colpevoli.
Il risultato è che se da una parte colpisci i colpevoli, dall'altra ti crei nuovi nemici.
E' questo quello che intendo dire.