Certo, non si può pretendere che una casalinga dopo il divorzio si metta a lavorare(anche perchè pure se volesse, è estremamente difficile trovare un lavoro..figuriamoci per una persona non più giovane), però nemmeno può approfittarsene, dicendo: " e che me frega..tanto lavoro o non lavoro, divorzio o non divorzio..il fesso mi paga e come se non mi paga, comunque!" Questo purtroppo, è lo spirito che anima gran parte delle donne che si accingono al divorzio.
Io non sono contrario al divorzio, non sono contrario agli "alimenti"(ripeto,l'ex moglie ha diritto a vivere) . Ritengo tuttavia che il divorzio debba avvenire solo per casi estremi(violenza sistematica, adulterio continuato, ecc, purchè comprovate queste cose e non solo dietri denuncia), e non certo perchè la tipa dopo che si è annoiata del suo "giocattolo",aspetta la minima presunta cosa storta per usarla come pretesto ("hai il carattere difficile", "tu non mi fai questo".."siamo incompatibili"..bla bla) per scaricarlo. La maggior parte dei divorzi avviene per questo.Inoltre i tribunali sull'onda della propaganda mediatica, considerano sempre la donna come parte debole, non colpevole a prescindere, e quindi di conseguenza condanneranno sempre il marito all'addebito di colpa. E quindi, l'obbligo al mantenimento.