Vogliamo ridurre tutto a un concetto scientifico?
Siamo arrivati a questo?
Allora buttiamo via tutti gli scritti di letteratura, filosofia e quant'altro...
Non servono più a niente direi.
Bruciamoli e torniamo a brandire una clava.
Tanto il nostro scopo in questo universo è sol quello di penetrare una vagina.
La mia opinione è questa:
L'uomo ha una grande capacità di "immaginazione", che usa per "dipingere" le cose nella sua mente in modo diverso da quello che sono attualmente. L'immaginazione che ci fa vedere l'amore più di quello che in realtà è, è la stessa immaginazione che ha consentito agli ominidi di immaginare che affilando una pietra avrebbero ottenuto un buon strumento di caccia. E' una capacità incredibile, ma che a volta ci porta a confonderci.
L'amore non è nulla di metafisico, di "speciale", di "eterno" o sacro. E' l'istinto che attiva nel nostro cervello l'infatuazione chimica che ci porta a vedere le cose
al di là di quello che sono. E qui voglio chiarire, una volta per tutte, che ritengo l'infatuazione e l'amore come la stessa cosa. L'amore "vero", quello che intendete voi, è in realtà un rapporto di amicizia e affetto che sopravvive al più mutevole "amore". Non bisogna confondere le due cose! Insomma non possiamo chiamare amore sia lo stato di infatuazione (che spesso è l'unica cosa che davvero sostiene le coppie), l'affetto profondo fra genitore e figlio, e i rapporti di amicizia e intesa. Bisogna distinguere le sensazioni in base al loro scopo profondo...
Secondo te perché ci sono così tanti testi e scritti di filosofia, letteratura e poesia sull'amore?
Perché è un sentimento "nobile"? No, Io la vedo come una semplice conseguenza del forte potere emozionale dell'amore, ma non ci vedo una "prova" della sua "sacralità". Se si parla tanto dell'amore è solo perché per noi -poveri esseri umani- la sensazione di infatuazione è un istinto fortissimo, tutto qui.
Insomma: L'amore ci sembra importante perché è la sensazione che il nostro corpo e il nostro cervello ci "rifilano" per adempire al più importante di tutti i compiti: la riproduzione.
Quindi l'amore inteso come rapporto derivante dall'infatuazione, è mirato alla riproduzione e decade relativamente presto (qualche anno).
Un rapporto di profonda amicizia è qualcosa di molto più genuino e "reale". E' un sentimento molto più solido e genuino dell'amore, perché non si basa appunto su un'esigenza irrazionale e istintiva come il bisogno di un partner sessuale.
Quindi:
amicizia > amoreIl motivo? L'amicizia si basa anch'essa su un bisogno (affetto, aiuto, conforto), ma non si basa su un istinto così
mutevole nel tempo come l'amore!
Però non si può avere un'amicizia sana e reale (basata su un giudizio veritiero e non influenzato) in concomitanza all'infatuazione amorosa perché l'amore distorce tutta la nostra visione delle cose e dell'altro individuo.
Quindi... si può raggiungere il migliore rapporto possibile più facilmente con un individuo del nostro sesso, poiché il tutto non è "sporcato e confuso" dall'amore (istinto). Solo in rari e fortunati casi, per coincidenza, l'amore fra uomo e donna si trasforma in un rapporto di amicizia serio e genuino. Ma, come già detto, non lo si può sapere prima, perché l'amore ci confonde fin da subito e per sapere se una relazione può basarsi su qualcosa di più solido e profondo bisogna aspettare che l'amore svanisca.
Questa è la mia modesta opinione. Non si tratta di "riprendere in mano la clava", ma consiste nel ricercare lo scopo e la ragione di una data emozione. Bisogna chiedersi: che senso ha quella sensazione di attrazione, infatuazione, affetto? quale ragione evolutiva ha portato la nostra specie (e me) a provare tutto ciò?
Poi una volta che uno ha una chiara visione dei motivi, può ridimensionare la sua visione delle cose, e capendo i meccanismi di causa-reazione, può vivere una vita meno affidata ai meri istinti e all'irrazionalità. Altrimenti si lascia che questi istinti non solo guidino le nostre scelte (con tutte le conseguenze a lungo termine) ma si lascia anche che essi ci pongano una realtà distorta secondo i loro bisogni.
Per riprendere quello che hai detto, sopravvalutare l'amore sarebbe come "tornare alle clave". Puro e semplice istinto.