Autore Topic: Se questa è una donna.  (Letto 60501 volte)

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Offline Giulia

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #165 il: Marzo 22, 2010, 11:38:43 am »
Citazione da: Zoltan2  link=topic=1150.msg10753#msg10753  date=1269250604
Ma vedi, dal mio punto di vista quello che dici tu è sulla stessa base di quello che dice francy. Perché mai dici che la scienza è una pazzia, un'assurdità? Il metodo scientifico è un metodo che serve per interpretare i fenomeni e le leggi generali che li regolano.
e trall'altro non è meno esatto vederla come un'antagonista di un qualsiasi credo religioso.

Citazione
Ora, tu puoi credere a ciò che vuoi, però io mi rendo conto che se tutti noi iniziamo a "perderci" in qualche idea metafisica e indimostrabile e lasciamo che questa idea influenzi la nostra vita allora potremmo trovare dei grossi problemi nel nostro cammino. Feuerbach diceva che l'ateismo è addirittura un dovere, proprio perché si era reso conto che se tutti noi continuiamo a rincorrere idee astratte e lasciamo che queste influenzino la nostra vita, non solo limitiamo la nostra capacità di vedere le cose per quello che in realtà sono, ma roviniamo anche il mondo in cui viviamo.
ecco questo però non lo condivido., l'ateismo è un altra forma di fede cieca che crede nel suo non dio, senza avere uno straccio di prova per dimostrarlo. l'agnosticismo invece è la posizione più equilibrata e umile tra fedeli e atei...quasi oso dire che non è un opinione...mi si perdoni...

Citazione
Dico questo perché qui si sta parlando della questione maschile. Analizzando il fatto da un punto di vista scientifico si può arrivare a conclusioni come le mie o comunque simili: La donna si comporta in un modo perché per generazioni il suo scopo erano questo e questo, eccetera con le altre teorie. E sembra pure che queste teorie diano un'interpretazione giusta riguardo i meccanismi generali delle donne attuali. Per esempio: E' possibile dimostrare quale processo chimico c'è dietro l'innamoramento, individuandone durata e caratteristiche. Non solo: la scienza da anche una spiegazione esauriente riguardo il perché l'innamoramento esiste. Se però c'è chi è sempre disposto a dare una sua spiegazione molto personale, senza dare delle prove in merito (per prove si intende anche ragionamenti o deduzioni logiche) allora è chiaro che qualunque affermazione diventa possibile e valida. Di questo passo potrei dire, per esempio, che io penso che le donne sono state create da un certo dio in questo modo perché dovevano solo soddisfare l'uomo.
Citazione
Mentre è invece ben dimostrato che l'uomo è un prodotto di miliardi di anni di evoluzione, e le sue caratteristiche sono elle stesse un prodotto di vari meccanismi all'interno di questa evoluzione.
infatti,  non lo soddisfano questo uomo...per cui resta il dubbio che non vi è un dio nell'ombra...oppure non è il dio nel senso che crediamo noi, e non è l'uomo (la razza umana) ad essere il centro del tutto...
io concordo che il concetto del divino - simile all'umano-  invece che dare delle risposte, crea un infinità di altre domande in più. essere il frutto del caso che si è evoluto adattandosi ai continui cambiamenti dell'ambiente , risponde a tutto. poi può essere messa in discussione, essendo solo una teoria...
 
Citazione
Tutto sto discorso, ma alla fine voglio dare un consiglio: non lasciate che le idee che non hanno un chiaro fondamento influenzino la vostra vita. Secondo me non si può far altro che cercare una spiegazione confutabile dei fenomeni, altrimenti si rischia non solo di non capire il problema, ma di cercare delle soluzioni errate.
lo si può anche fare, se si è predisposti oppure se fa star meglio. l'importante è non cercare di "imporlo" agli altri con una certa insistenza. però è scientificamente dimostrato che chi ha fede o cmq lascia aperta questa possibilità, vive meglio e più allungo...se ha questo come effetto, direi che non è poi così male...basta però esserlo con umiltà...visto che di fatto non si hanno prove né contrarie né a favore dfell'esistenza di un dio "umanoide"...
Citazione
Spero qualcuno capisca quello che ho detto, e mi scuso se sono andato un po' off topic
ci siamo andati tutti  :shifty:...

Ridurre tutta questa complessità a un semplice concetto di "causa e effetto" è troppo banale.
non è banale ma più pratica...cerca di semplificare, di andare dritta al punto...ma non è davvero possibile scindere dai propri desideri spirituali...il vivere per diventare anche solo polvere o diventare un angelo...con una più concreta relazione con la vita terrena che ci circonda? perché scienza e spiritualità devono essere in conflitto?
« Ultima modifica: Marzo 22, 2010, 11:45:06 am da Giulia »

Offline Giulia

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #166 il: Marzo 22, 2010, 11:56:04 am »
Alcuni numeri che riguardano il nostro "piccolo" universo:

1) Quante sono le galassie presenti nel nostro universo?
Un numero più o meno uguale alla somma dei granelli di sabbia presenti su tutta la terra (con tanti zeri da riempire un'autostrada).

2) Quanti sono i corpi celesti presenti in una galassia?
Idem con patate.

3) Cosa c'è al centro di una galassia?
Un buco nero.

I Fisici teorizzano anche il multiverso, e non solo... ora pensano che ad alcuni buchi neri, corrispondano i cosiddetti buchi bianchi, da cui scaturirebbero altri "big bang".

Ora fate viaggiare un pò la fantasia.

... to be continued ...


ok, ma con dio che c'entra?

Offline francy7x

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #167 il: Marzo 22, 2010, 12:00:23 pm »
ok, ma con dio che c'entra?

Più che centrare con Dio, dovrebbe farci riflettere su quanto siamo insignificanti per poterlo escludere a priori.

Credimi, in questa nostra esistenza... "navighiamo a vista".

;)


Offline francy7x

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #168 il: Marzo 22, 2010, 12:06:08 pm »
perché scienza e spiritualità devono essere in conflitto?

Ti dirò di più.

Non solo per me scienza e spiritualità non sono il conflitto... ma più si spinge in là la scienza, e più non riesco a fare a meno di dire a me stesso: è impossibile che tutto questa complessità si sia generata "per caso".

Vi faccio presente, che in laboratorio hanno cercato, a partire dai componenti base della "vita", di ricrearla, ma non ci sono riusciti, (volendo riuscirci).

Forse allora, volete dirmi che per riuscire in tutto quello che vogliamo, anche noi dovremmo fare ogni cosa "a caso"?

Proviamo:

Vogliamo una macchina? Uniamo insieme delle pietre "a caso", e vediamo cosa succede. Prima o poi ne verrà fuori una!

Vogliamo andare sulla Luna? Proviamo a saltare tutti insieme "a caso"... qualcuno sicuramente "per caso" prima o poi ci riuscirà ad arrivare sulla luna.

Se l'uomo quel che realizza lo fà per sua "volontà", permettetemi di pensare che l'uomo stesso sia frutto di una "volontà superiore".

Dobbiamo smetterla di pensare al Creatore come a un vecchio con la barba che sorride.

Questo è solo uno dei tanti modi con cui gli uomini se lo sono immaginato.

La verità è che non abbiamo gli strumenti per poterlo "visualizzare".

Non per questo dobbiamo escluderlo a priori.

;)

PS: in molti contesti, la semplificazione più che un vantaggio diviene un vero e proprio limite.

Dire: non si può, non c'è, non esiste, blocca ogni tentativo di ricerca in quella direzione a priori.

Se pensi che "sicuramente" un salto di 2 metri non sarai mai in grado di farlo, certamente non ci riuscirai.

Mai.

Fortunatamente, i veri ricercatori la parola mai la escludono a priori.

Fortunatamente.
« Ultima modifica: Marzo 22, 2010, 12:21:07 pm da francy7x »

Offline Tullio

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #169 il: Marzo 22, 2010, 12:47:57 pm »
Ma vedi, dal mio punto di vista quello che dici tu è sulla stessa base di quello che dice francy. Perché mai dici che la scienza è una pazzia, un'assurdità? Il metodo scientifico è un metodo che serve per interpretare i fenomeni e le leggi generali che li regolano. La scienza però non dice mai "una cosa è così e basta" senza dimostrarne le prove e comunque si pone sempre in modo che tutte le considerazioni possano essere rivalutate quando altre prove portano a un'altra conclusione. Quello che dici tu e quello che dicono tutti i "credenti in qualcosa di metafisico" (che sia un creatore, la reincarnazione, l'anima o il mostro dagli spaghetti volanti) si basa su una sensazione molto personale non dimostrata.


io non ho parlato di creatore.

Il fatto che la realta' abbia un qualche fondamento scientifico di causa effetto non toglie che sia assurda.

A te non sembra tale e' perche' appare esservi una "logica" scientifica che rende la cosa accettabile e rassicurante.

In realta' se guardi bene ti accorgi che anche cio' che appare reale e' la piu' irrazionale delle follie.

Perche' la realta' e' questa e non altre? Sarebbero tutte equivalentemente possibili se la scienza le validasse.

Eppure altre possibili realta' appaiono assurde, perche' non conformi alla nostra micronitica conoscienza cosiddetta scientifica, e ci si dimentica che anche quella in cui viviamo lo e'.

Anche la scienza stessa.

Questo e' solo uno degli infiniti modi possibili, tutti altrettanto validi ed altrettanto folli di esistere.

La differenza e' che uno e solo uno e' validato da una pseudoscienza, la nostra.

Gli altri no, basta questo per dire che non e' folle?

Secondo me no.




omissis

Offline Animus

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #170 il: Marzo 22, 2010, 13:29:35 pm »
Citazione
e più non riesco a fare a meno di dire a me stesso: è impossibile che tutto questa complessità si sia generata "per caso".

Perchè dovete per forza parlare di argomenti sui quali non avete nulla da dire?
Perchè si scrive e si parla, non in quanto si abbia qualcosa da dire, ma perchè si vuole scrivere qualcosa.

Scrivo e parlo :-> dunque esisto.

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline francy7x

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #171 il: Marzo 22, 2010, 13:57:00 pm »
Perchè dovete per forza parlare di argomenti sui quali non avete nulla da dire?
Perchè si scrive e si parla, non in quanto si abbia qualcosa da dire, ma perchè si vuole scrivere qualcosa.

Scrivo e parlo :-> dunque esisto.

Mi sembra quantomeno sciocco e arrogante il tuo intervento.

Ma visto che ti sei appena eletto a "maestro di vita", allora insegnaci.

Se invece non hai niente da insegnarci (e io ne sono convinto), allora ti chiedo con gentilezza di continuare a rimanere nel silenzio in cui eri celato sino a questo momento.

:)

« Ultima modifica: Marzo 22, 2010, 14:00:20 pm da francy7x »

Offline Tullio

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #172 il: Marzo 22, 2010, 13:57:36 pm »
Scusa animus a me sembra che di cose ne siano state dette, anche originali.

scrivo e parlo quindi esisto mi pare fuori luogo.

« Ultima modifica: Marzo 22, 2010, 14:01:08 pm da Tullio »
omissis

Offline Ethans

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #173 il: Marzo 22, 2010, 14:02:11 pm »
Mi sembra quantomeno sciocco e arrogante il tuo intervento.

Ma visto che ti sei appena eletto a "maestro di vita", allora insegnaci.

Se invece non hai niente da insegnarci (e io ne sono convinto), allora ti chiedo con gentilezza di continuare a rimanere nel silenzio in cui eri celato (come hai fatto sino ad ora)

:)



Non ti arrabbiare Animus ma anche secondo me sei molto arrogante quando intervieni, ti atteggi a persona che detiene la Verità. Come mai questo atteggiamento?

Poi dici anche cose molto interessanti sia chiaro, ma è l'impronta che dai ai tuoi interventi che il più delle volte mi lascia perplesso.

E' un peccato perchè così facendo ti attiri molte antipatie.

Offline Animus

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #174 il: Marzo 22, 2010, 14:23:48 pm »
Citazione
e più non riesco a fare a meno di dire a me stesso: è impossibile che tutto questa complessità si sia generata "per caso".

Chi avrebbe generato tutta questa complessità...qualcuno/qualcosa di piu' semplice?
Se fosse vero, per induzione, il caos potrebbe generare complessità.
(perchè ogni cosa complessa puo' essere generata da una meno complessa, e così via, fino al livello di complessita minima, il caos appunto).

L'alternativa?
Che la complessità sia stata generata da qualcuno/qualcosa di più complesso.
Ma in questo caso si innesca una cotraddizione:-> perchè questa complessità non puo' essere generata da qualcosa piu' semplice, e la complessità creatrice, dovrebbe a sua volta esserlo?
Sempre per induzione, dovrebbe essere anche "lui" generato da qualcuno/qualcosa a sua volta più complesso, e così via, ad infinitum.
 

La conclusione è, che le nostre facoltà mentali, umane, non ci permettono di affrontare l'argomento, sul quale l'unica cosa che possiamo dire è...nulla.

Così come una formica dovrebbe astenersi dall'argomentare sulle possibili soluzioni di un'equazione differenziale, noi, faremmo meglio a tacere su argomenti su quali non abbiamo proprio nulla da dire.

 
Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.
L. Wittgenstein
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Offline Tullio

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #175 il: Marzo 22, 2010, 14:26:42 pm »
Non e' proprio cosi' animus.

la formica non usa internet.

omissis

Offline francy7x

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #176 il: Marzo 22, 2010, 14:32:20 pm »
Chi avrebbe generato tutta questa complessità...qualcuno/qualcosa di piu' semplice?
Se fosse vero, per induzione, il caos potrebbe generare complessità.
(perchè ogni cosa complessa puo' essere generata da una meno complessa, e così via, fino al livello di complessita minima, il caos appunto).

L'alternativa?
Che la complessità sia stata generata da qualcuno/qualcosa di più complesso.
Ma in questo caso si innesca una cotraddizione:-> perchè questa complessità non puo' essere generata da qualcosa piu' semplice, e la complessità creatrice, dovrebbe a sua volta esserlo?
Sempre per induzione, dovrebbe essere anche "lui" generato da qualcuno/qualcosa a sua volta più complesso, e così via, ad infinitum.
 

La conclusione è, che le nostre facoltà mentali, umane, non ci permettono di affrontare l'argomento, sul quale l'unica cosa che possiamo dire è...nulla.

Così come una formica dovrebbe astenersi dall'argomentare sulle possibili soluzioni di un'equazione differenziale, noi, faremmo meglio a tacere su argomenti su quali non abbiamo proprio nulla da dire.

Parli come un libro stampato amico mio.

Non hai idee tue, ne tantomeno ispirazione.

La frase da te citata, infatti non è opera tua... ma di un altro.

Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.
L. Wittgenstein

Allora forse sei L. Wittgenstein? Oh no, tu non sei lui... allora chi sei?

O forse ti ha dato fastidio scoprire di essere "tu stesso in primis" a non avere nulla da dire?

Mi spiace che tu non riesca a trovare una tua identità personale, è molto triste questo, ricorrere al continuo "citare frasi altrui" per argomentare il "proprio vero nulla".

Perchè in fondo, che cosa hai detto? Nulla.

Ho letto un pò di tuoi post, le cose "interessanti" che citi di continuo sono solo frutto di pensieri altrui.

Non c'è niente di tuo in tutto questo.

Trova te stesso, e poi torna a parlarci, allora forse ti ascolteremo.


« Ultima modifica: Marzo 22, 2010, 14:45:48 pm da francy7x »

Offline Giulia

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #177 il: Marzo 22, 2010, 18:09:51 pm »
Più che centrare con Dio, dovrebbe farci riflettere su quanto siamo insignificanti per poterlo escludere a priori.


mah...escludere un dio a priori ? e chi o fa?...!
semplicemente non si sa se dio c'è o non c'è...
poi il fatto che ci possano essere chissà quante forme di vita nell'universo non fa di noi degli essere insignificanti...sai cosa accadrebbe - qui nella terra- se sparissero tutti  gli insetti?

Offline Zoltan2

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #178 il: Marzo 22, 2010, 21:42:08 pm »
Non è la scienza a essere una pazzia, ma è la complessità che ci circonda a essere incredibile.

Ridurre tutta questa complessità a un semplice concetto di "causa e effetto" è troppo banale.

In parte lo comprendo, anche io fino ai 28 anni ragionavo in questo modo.

La scienza è uno strumento inventato e utilizzato dall'uomo nel "tentativo" di interpretare e intendere la realtà che lo circonda.

La realtà che ci circonda, non solo la conosciamo ancora poco, ma non potremo mai comprenderla "del tutto", in quanto esistono dei limiti fisici che non ci permettono di "vedere" oltre o di "comprendere appieno".

Infatti i più grandi fisici di tutti i tempi non hanno mai negato l'esistenza di Dio, Albert Einstein in primis.

Loro stessi, proprio a causa delle loro scoperte, oramai non riescono più a semplificare tutto questo come semplice meccanismo di "causa e effetto".

La scienza non nega l'esistenza di Dio, semplicemente evita di tirarlo in ballo perchè non ha gli strumenti adatti a spiegarlo.

Nel corso dei secoli, l'uomo ha sempre "sentito" dentro di sè che tutta questa complessità non poteva essere semplicemente il frutto di un caso.

La bibbia (o qualsiasi altro scritto religioso) rappresenta "il tentativo" dell'uomo di "entrare in contatto" con quello che sente essere il suo Creatore.

L'uomo nella sua infinita limitatezza non ha gli strumenti per poter neanche lontanamente comprendere il suo Creatore.

Ciò nonostante ci prova, a modo suo.

Rispettiamo chi riconosce i propri limiti.

Feuerbach era un uomo come tutti gli altri... possiamo allora tiare fuori altri centomila nomi illustri che hanno sostenuto il contrario.

Ma a chi gioverebbe?

Zoltan... se l'uomo è arrivato dove è arrivato è anche grazie al suo essere "spirituale" e astratto.

Un uomo senza cuore, non è un uomo... non è niente (e quando dico cuore, non intendo l'organo che pompa il sangue).

L'essere umano non è un secchio da riempire, ma una candela da accendere.



Guarda non voglio iniziare una battaglia di messaggi, ci sono molti punti su cui non mi trovi d'accordo però voglio soltanto sottolineare due cose:

A) Il principio di causa effetto non riguarda soltanto i grandi eventi, ma anche e soprattutto quelli infinitesimali. Nel senso che è ovvio che i cambiamenti che noi vediamo sono in realtà il frutto di tante piccole variazioni e che -per questo motivo- i possibili effetti di un'azione sono infinitesimali. Per fare un esempio: Non si può dire esattamente quale sarà l'esatta traiettoria di una palla dopo averle dato un calcio. Questo perché tante piccoli variazioni infinitesimali difficilmente prevedibili influenzano l'effetto del tiro, come l'angolo del calcio, la potenza, la posizione della palla in quell'istante, la forza prodotta, ecc...
Ma anche se le cose non sono sempre precisamente prevedibili perché sono il frutto di tante piccole variabili, non vuol dire che non possiamo fare una previsione approssimata e/o generale. Noi conosciamo una percentuale infinitamente piccola dei fenomeni che regolano il mondo... e siamo molto più ignoranti di quanto possiamo immaginare, ma questo non vuol dire che non possa anticipare, approssimativamente, in che direzione andrà una palla se le diamo un calcio.

B) Io sono ateo, e ricordo a chi non lo sappia che essere atei non vuol dire essere sicuri sull'inesistenza di dio, ma significa semplicemente non considerare un'opzione simile per mancanza di prove. E quello che io intendevo è che finché non ci sono prove e finché non abbiamo dimostrazioni confutabili, anche solo considerare una teoria è già di per se un errore. Perché fare ipotesi senza prove, senza un riscontro reale? Questa astratta "intuizione" cambia inevitabilmente il nostro modo di pensare e di vivere, e dato che non è suffragata da prove non se ne dovrebbe proprio parlare secondo me.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Zoltan2

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #179 il: Marzo 22, 2010, 22:04:21 pm »
Guarda non voglio iniziare una battaglia di messaggi, ci sono molti punti su cui non mi trovi d'accordo però voglio soltanto sottolineare due cose:

A) Il principio di causa effetto non riguarda soltanto i grandi eventi, ma anche e soprattutto quelli infinitesimali. Nel senso che è ovvio che i cambiamenti che noi vediamo sono in realtà il frutto di tante piccole variazioni e che -per questo motivo- i possibili effetti di un'azione sono infinitesimali. Per fare un esempio: Non si può dire esattamente quale sarà l'esatta traiettoria di una palla dopo averle dato un calcio. Questo perché tante piccoli variazioni infinitesimali difficilmente prevedibili influenzano l'effetto del tiro, come l'angolo del calcio, la potenza, la posizione della palla in quell'istante, la forza prodotta, ecc...
Ma anche se le cose non sono sempre precisamente prevedibili perché sono il frutto di tante piccole variabili, non vuol dire che non possiamo fare una previsione approssimata e/o generale. Noi conosciamo una percentuale infinitamente piccola dei fenomeni che regolano il mondo... e siamo molto più ignoranti di quanto possiamo immaginare, ma questo non vuol dire che non possa anticipare, approssimativamente, in che direzione andrà una palla se le diamo un calcio.

B) Io sono ateo, e ricordo a chi non lo sappia che essere atei non vuol dire essere sicuri sull'inesistenza di dio, ma significa semplicemente non considerare un'opzione simile per mancanza di prove. E quello che io intendevo è che finché non ci sono prove e finché non abbiamo dimostrazioni confutabili, anche solo considerare una teoria è già di per se un errore. Perché fare ipotesi senza prove, senza un riscontro reale? Questa astratta "intuizione" cambia inevitabilmente il nostro modo di pensare e di vivere, e dato che non è suffragata da prove non se ne dovrebbe proprio parlare secondo me.

HO AGGIUSTATO UN ATTIMO IL MIO INTERVENTO... ERA SCADUTO IL TEMPO PER MODIFICARLO QUINDI LO RIPOSTO ORA.

A) Il principio di causa effetto non riguarda soltanto i grandi eventi, ma anche e soprattutto quelli infinitesimali. Nel senso che è ovvio che i cambiamenti che noi vediamo sono in realtà il frutto di tante piccole variazioni e che -per questo motivo- i possibili effetti di un'azione sono infinitesimali. Per fare un esempio: Non si può dire esattamente quale sarà l'esatta traiettoria di una palla dopo averle dato un calcio. Questo perché tante piccoli variazioni infinitesimali difficilmente prevedibili influenzano l'effetto del tiro, come l'angolo del calcio, la potenza, la posizione della palla in quell'istante, la forza prodotta, ecc... E questo principio è più vero quanto ci addentriamo negli strati più piccoli della materia, come al livello subatomico: Immaginate quante infinitesime variazioni avvengono nella materia anche in un evento semplice e minuscolo per noi come il battito di un ciglio... difficilmente un battito di ciglio può definirsi identico ad un altro, eppure noi preferiamo considerare per approssimazione che essi lo siano.
Ma anche se le cose non sono sempre precisamente prevedibili perché sono il frutto di tante piccole variabili, non vuol dire che non possiamo fare una previsione approssimata e/o generale. Noi conosciamo una percentuale infinitamente piccola dei fenomeni che regolano il mondo... e siamo molto più ignoranti di quanto possiamo immaginare, ma questo non vuol dire che non possa anticipare, anche se molto approssimativamente, in che direzione andrà una palla se le diamo un calcio.

Tuttavia voglio precisare che credo che non si debba mai escludere nessuna ipotesi. Per l'esempio della palla, io posso fare una stima, basata su una probabilità, ma è anche vero che bisogna sempre tenere a mente che le cose potrebbero (con una percentuale di possibilità ovviamente ridottissima) svilupparsi in qualsiasi altro modo. Esempio? Una persona intelligente in un lancio di una moneta, non considera soltanto la possibilità che la moneta possa cadere sul lato della croce o della testa, ma tiene sempre a mente che la moneta possa posizionarsi in bilico su un lato o che possa comunque non cadere in un numero definito di modi.
Ma è chiaro che un uomo, nel lancio di una moneta, non scommetterebbe mai sul fatto che non cada né sul lato della testa, né sul lato della croce, perché questo è un fenomeno alquanto raro.

B) Io sono ateo, e ricordo a chi non lo sappia che essere atei non vuol dire essere sicuri sull'inesistenza di dio, ma significa semplicemente non porsi questo problema per mancanza di prove. E quello che io intendevo è che finché non ci sono prove e finché non abbiamo dimostrazioni confutabili, anche solo considerare una teoria è già di per se un errore. Perché fare ipotesi senza prove, senza un riscontro reale? Questa astratta "intuizione" cambia inevitabilmente il nostro modo di pensare e di vivere, e dato che non è suffragata da prove non se ne dovrebbe proprio parlare secondo me.
Io posso dimostrare che, per esempio, sulle alpi non vi è un monte oltre i 10000 metri, mentre non posso dimostrare in nessun modo l'esistenza di un qualsiasi "dio". Allora perché discuterne e porci il problema??
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.