Gli uomini non traggono piacere dall'atto in sè di comprare un cacciavite,ma dalla costruzione che possono fare con questo strumento.
Cioè gli uomini non sono attratti dal ''comprare in sè'' ma dalla possibilità di costruire qualcosa,è questa che gli piace.
questo è vero.
Però in ultima analisi sfrondando tutto lo sfrondabile, salta sempre fuori che il lato maschile è innovazione e il lato femminile è conservazione.
Però le donne che comprano poi non buttano mai via niente. E' abbastanza famosa l'immagine della donna che apre l'armadio stracolmo di vestiti e dice "non ho niente da mettermi". In realtà non ha niente che "gli serve" in quel momento o per quell'occasione.
In realtà a me questa cosa mi suggerisce anche analogie con l'istinto ad accumulare (per carità non voglio dire che all'origine del capitalismo c'è l'istinto femminile
qui lo dico e qui lo nego).
Accumulare, conservare,.. boh.
Questa è una caratteristica più femminile che maschile. Mia madre pur appartenendo alla categoria delle "donne tradizionali" come le si intende qui, mi ha lasciato carrettate di bottoni, pezzi di stringa, pezzi di legno improbabili col principio che "se viene un'altra guerra non si sa mai, tutto può servire a qualcosa".
Oh pure mio padre aveva fatto la guerra, anzi ci è caduto dentro più di lei per età e per genere, eppure non ha mai avuto quest'istinto di accumulo.
Lo so che sembra paradossalmente un controsenso, perché per comprare si danno via soldi. Ma vedo troppe donne che dicono "non mi serve ma è un'occasione". E' l'idea del frigo pieno, dell'armadio pieno, della riserva per l'inverno, del "tanto non va a male e c'è il tre per due".