Autore Topic: Sulla mia esperienza.  (Letto 3292 volte)

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Offline xVarganx

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Sulla mia esperienza.
« il: Marzo 16, 2010, 17:32:28 pm »
Nonostante non piu`presente come un tempo nei forum delle varie questione maschile non sono sempre rimasto nel girone degli ignavi ad aspettare che altri si ponessero il problema per me. E ho quindi continuato a girovagare nel web nella ricerca di informazioni e sopratutto di consolanti rivelazioni. Devo dire che di queste non ne ho  trovate molte. Ma ho comunque ricavato delle illuminati considerazioni.

Considerazioni che forse avranno il sapore dell`acqua calda nei piu esperti della questione maschile ma che di certo non ho evitato di ponderare e di misurare portandole in un contesto che credo abbastanza rigoroso.

Il problema e` nato nel mondo anglosassone e sara li che vi sara la sua soluzione.

Devo a questo punto prendere atto della nostra totale secondarieta` rispetto al resto del mondo che "conta". Un tempo le genti italiane, francesi, etc, erano fari della cultura e della scienza. Ora siamo oramai ridotti alla totale sudditanza nei confronti degli americani e degli inglesi in generale. So a cosa state pensando. Sono paesi in cui il femminismo e fortissimo , si e vero, ma sono anche i paesi in cui e piu forte il contrasto politicamente efficace.

Alla fine siamo dei meri importatori di ideologie e di pensieri altrui, che siano il capitalismo americano, che quello di stampo moderato, che il marxismo, come il femminismo o il mascolinismo. Siamo dei meri contenitori senza un contenuto proprio. Persino i paesi islamici sono molto meglio di noi, con il loro radicalismo e fanatismo esprimono almeno dei contenuti un po stanti e poco genuini ma per lo meno spontanei e sinceri. A noi non resta che scopiazzare ed imitare la condotta ed il gergo verbale di altri paesi che sfornano quei contenuti intellettuali che a noi sfuggono o che non abbiamo piu la forza di pronunciare.

Siamo dunque la rovina di una vestigia del passato? la rovina di millenni di guerre e stermini e di regni gloriosi poi finiti in polvere e cenere? e cosi siamo.

Qui in italia si vede almeno per la QM giusto una presa di coscienza talvolta mirata ed equilibrata, giustamente ponderata ma sempre partendo da genti troppo anonime per costruire un qualcosa di concreto e di trasmissibile in un cambiamento futuro. la  moltitudine di gente che conta tace ed abraccia l`ideologia dominante e non solo quella del femminismo ma in generale  qualunque abominio che passa da oltre oceano o da oltre la manica. Gente che non credo che veramente apoggi questa ideologia ma che non ha ne la convenienza ne la capacita` per entrarci apertamente in conflitto. E una costante di ogni epoca umana credo. Se riesci ad alzarti di livello in un dato ambiente e stupido cercare di cambiarlo, si correrebbe il rischio di compromettersi.

Eppure sono certo che questa gente dentro di se cova una rabbia indicibile, sublimata da un condizionamento auto inflittosi e cancellato dalla consapevolezza di appartenere ad uno status sociale di privilegiati.

Ma tutti gli intellettuali ed i liberi pensatori che vivono nel nostro bel paese come in altri perche tacciono? hanno dunque attinto solo al sapere di un`altra parte tralasciano di esplorare e di analizare la propria mascolinita`?

Sembra che di questi tempi l`unico sistema con cui il maschile interagisca con se stesso sia quello di mettersi in discussione partendo dall`analisi femminista. In questo modo e un po come delegittimare il costrutto femminista stesso. Ma nessuno sembra accorgersene. No decisamente non ci siamo.

Prendo a questo punto atto che la risposta venga dal basso. Qualcuno direbbe dai liberati. Io se devo essere sincero di liberati non ne vedo poi cosi tanti. Solo lucide conoscenze di un disagio sociale che altri hanno cercato e trovato per noi, sapienza che c`e` stata trasmessa ma mi sembra non tanto capita.

Vedo spesso risposte sbagliate a problemi sbagliati, poca lucidita` e molta rabbia che porta le persone ad agitarsi contro i mulini a vento. Senza andare oltre le poprie convinzioni, i propri retaggi colturali e le proprie ignoranze oramai polverose e retrograde.

Quindi direi che siamo un po tutti figli del femminismo entrando a far parte dei "maschilisti" di cui vedo molti antifemministi portarne i resti sbrindellati dopo un assalto di mascolinismo ponderato. Ma pur sempre presenti.
Quindi direi che prima di passare all` azione occorre tornare sui banchi di scuola o si finisce per fare qualche stupidaggine e di perdere molte, troppe energie nel modo e nel verso sbagliato.

Ma qui siamo gia indietro mi pare. Come ho gia detto, sono sempre piu` convinto che la soluzione arrivera dal mondo anglosassone perche  noi abbiamo perso ogni capacita` creativa e propositiva e sopratutto ogni forma di intelligenza logica.


Una mio piccolo intervento riassuntivo della mia esperienza della QM.
Spero possa essere interessante.
















« Ultima modifica: Marzo 16, 2010, 17:51:13 pm da xVarganx »

Offline francy7x

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Re: Sulla mia esperienza.
« Risposta #1 il: Marzo 16, 2010, 17:47:18 pm »
Riconosco, in alcuni tuoi passaggi, la stessa delusione espressa da Indro Montanelli verso questa Italia, in un suo scritto...


l’Italia è allergica al dramma, e per essa nessuno è più disposto ad uccidere e tanto meno a morire. Dolcemente, in stato di anestesia, torneremo ad essere quella «terra di morti, abitata da un pulviscolo umano», che Montaigne aveva descritto tre secoli orsono.


 :cry:

Offline icarus.10

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Re: Sulla mia esperienza.
« Risposta #2 il: Marzo 16, 2010, 17:58:31 pm »

 Vedo spesso risposte sbagliate a problemi sbagliati, poca lucidita` e molta rabbia che porta le persone ad agitarsi contro i mulini a vento. Senza andare oltre le poprie convinzioni, i propri retaggi colturali e le proprie ignoranze oramai polverose e retrograde.

 


Vargan, tu eri colui che veniva sul mio blog a impartirmi lezioni su come dovevo comportarmi e come non dovevo comportarmi, su cosa dovevo fare e cosa non dovevo fare. Bella modestia, la tua. Complimenti.

Già, l'ho detto altre volte: opinioni e approcci diversi in un forum di discussione, non devono essere considerati come un qualcosa di nocivo, ma anzi, di arricchimento. Quindi ben vengano tue eventuali vedute alternative rispetto ad altri utenti del forum. Ma se sei venuto a fare i predicozzi moralistici, tra l'altro delegittimando altri utenti,ricordati che almeno per me, non sarai il benvenuto.

Perciò rispetta le opinioni degli altri, così come io rispetterò le tue.

p.S: intanto, ho segnalato il tuo post ai moderatori. Non hai nessun diritto di insinuare sugli altri utenti come "ignoranti" e "retrogradi".
« Ultima modifica: Marzo 16, 2010, 18:13:37 pm da icarus.10 »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline COSMOS1

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Re: Sulla mia esperienza.
« Risposta #3 il: Marzo 16, 2010, 18:16:01 pm »
Perciò rispetta le opinioni degli altri, così come io rispetterò le tue.

bene, cominciamo...

per il resto mi sembra che lo sforzo di sintesi di Vargan sia interessante

già, spira tramontana ...
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Offline xVarganx

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Re: Sulla mia esperienza.
« Risposta #4 il: Marzo 16, 2010, 18:39:02 pm »
E se stessi parlando dell`universo antifemminista italiano in generale piuttosto che di singoli utenti o singoli forum? non ho messo nessuno tra i buoni ed i cattivi mi sembra.
E semplicemente trapelata forse una mia vena critica? spiacente di provare pensieri e piu forte di me.

Forse e stato recepito un succo che andava oltre le mie aspettative ed sopratutto le mie intenzioni, troppo manifesto evidentemente. Comunque non ho fatto nomi e cognomi ho espresso considerazioni in generale. Disturba?

Non potresti prenderlo come uno spunto di discussione piuttosto che come offesa personale (che non ti e stata fatta) o devo essere "allineato" perche cosi mi sembra di capire.


Offline icarus.10

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Re: Sulla mia esperienza.
« Risposta #5 il: Marzo 16, 2010, 18:44:24 pm »
E se stessi parlando dell`universo antifemminista italiano in generale piuttosto che di singoli utenti o singoli forum? non ho messo nessuno tra i buoni ed i cattivi mi sembra.
E semplicemente trapelata forse una mia vena critica? spiacente di provare pensieri e piu forte di me.

Forse e stato recepito un succo che andava oltre le mie aspettative ed sopratutto le mie intenzioni, troppo manifesto evidentemente. Comunque non ho fatto nomi e cognomi ho espresso considerazioni in generale. Disturba?

Non potresti prenderlo come uno spunto di discussione piuttosto che come offesa personale (che non ti e stata fatta) o devo essere "allineato" perche cosi mi sembra di capire.



Se è un invito all'autocritica, cioè che tutti noi(me compreso) dobbiamo metterci in discussione in modo tale da poter migliorare nella battaglia della QM, bene allora accetto. Nel caso, fossero insinuazioni e frecciatine nei confronti di qualche utente non gradito, no non accetto. Però tu hai smentito che che le tue parole fossero attacchi impliciti rivolti ad altri utenti. In tal caso, devo prenderti alla parola.

Intanto, ti porgo il benvenuto, o meglio il bentornato.
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Offline Red-

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Re: Sulla mia esperienza.
« Risposta #6 il: Marzo 16, 2010, 23:13:50 pm »
Vargan scusa la critica ma trovo il tuo intervento inutilmente prolisso ed anche un pò confuso, a naso non lo condivido molto.
Da Yalta in poi l'Italia e tutti i paesi che hanno perso la guerra sono sotto l'influenza culturale e politica dei paesi vincenti, non è certo una novità.
Ma oggi peraltro esiste una nuova realtà che si chiama Europa. Caso mai è da lì che arrivano le indicazioni.

Ma in poche parole che cosa volevi dire, se mi permetti la domanda?
 ^_^
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline xVarganx

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Re: Sulla mia esperienza.
« Risposta #7 il: Marzo 16, 2010, 23:53:31 pm »
te lo dico in due spiccioli.

I movimenti maschili italiani non sembrano in grado come maturita` di affrontare il problema in maniera aprezzabile. Siamo pochi, e mal formati, secondo me. La mia amarezza consiste nel fatto che come sempre seguiremo la scia di altri paesi. Sempre al posto del passeggero e mai in quello del guidatore.

Mi rallegra un po i vari movimenti dei padri separati, che hanno un insieme di contenuti abbastanza omogeneo e compatto. Con il tempo si stanno facendo piu` aguerriti, anche se la loro condizione visto il tasso di divorzi sembrerebbe destinata a peggiorare. Riscono comunque ad ottenere qualche vittoria il che e consolante anche se mi sembra che poi riescano sempre a trovare il modo di frodarli.

Offline Red-

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Re: Sulla mia esperienza.
« Risposta #8 il: Marzo 17, 2010, 00:02:51 am »
Beh,se oggi siamo pochi e mal formati, solo 5 anni fa e nn di più, eravamo pochissimi e per nulla formati.
Meglio oggi, quindi.
Inutile fare i disfattisti, se si crede in qualcosa bisogna lavorarci, sinchè si hanno tempo ed energie, ma ci si deve impegnare, io la vedo così.
Dal niente non è mai nato nulla.
Per me il problema di fondo dei movimenti maschili italiani, oggi, è la mancanza di una ideologia comune che a sua volta avrebbe dovuto scaturire da una analisi di fondo comune. Ergo la falla sta nel non avere una analisi (profonda) in comune, cioè condivisa.
Ciononostante ci si riconosce almeno nei "sintomi" e questa potrebbe essere una base iniziale accettabile...

I padri separati si trovano più numerosi e coesi perchè per loro l'analisi del problema è molto più semplice e... tangibile.
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milo

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Re: Sulla mia esperienza.
« Risposta #9 il: Marzo 17, 2010, 00:32:59 am »
Ammetto che di recente ho navigato molto poco, però non ricordo tutto questo movimento oltreconfine; può essere che mi sbagli; anzi, per ovvie ragioni, mi auguro di sbagliare. Che in generale se all'estero fanno qualcosa lo fanno meglio e con maggiore organizzazione e che noi poi al più seguiamo, ti do completamente ragione (d'altronde lo vedo coi miei occhi, siamo marginali dal Rinascimento in poi; ma è un caso che esula dalla QM). C'è poi che un movimento maschile, a me, ora, sembra fuori luogo: i maschi non creano alveari in natura, sono divisi; più che mai sulla QM. Perciò il modello a cui penso è di singoli individui capaci di fare "tendenza", risvegli cioè, e un movimento intorno che si ispira a quelli ma non li comprende (perché gli intellettuali fanno gli intellettuali, non tutti sono anche politici). Un movimento politico non classico (chi lo voterebbe con un programma che affronta, almeno inizialmente, questioni di nicchia?) quanto piuttosto un think tank*** (serbatoio di pensieri... e di voti, per chi li vuole). Ciò detto, concordo molto che oggi in Italia le personalità di spessore culturale e morale si contano sulle dita di una mano monca. Ti dirò, non mi dispiace; peggio sarebbe se aumentassero spropositatamente e tutto divenisse un immondezzaio: quando si vedrà questo all'orizzonte, è l'inizio della fine (significa che manca una leadership capace).

*** tipo Fare Futuro; per par condicio direi qualcosa di sinistra, ma non mi viene (ahimè).
« Ultima modifica: Marzo 17, 2010, 00:46:48 am da milo »