Articolo incredibilmente razionale ed equilibrato nella famigerata sezione "donne di fatto" del Fatto Quotidiano, dove al posto di lamentarsi per le poche strade intitolate alle donne o per delle magliette maschiliste vendute in autogrill, dando la colpa all'ineffabile patriarcato, si parla di una grave forma di sfruttamento perpetrata dalle donne ai danni di altri donne.
“Nigeriane sfruttate in Italia, vittime di altre donne e lontane dai loro diritti”Elisabeth Aguebor, mediatrice nata a Benin City, dirige uno sportello di consulenza per donne nigeriane e dell’Africa Sud Sahariana, Women In One. "Ragazze sottomesse alle madam, che spesso hanno un doppio lavoro. Badanti o cameriere di giorno, sfruttatrici e strozzine di notte"...
La guerra alla tratta, infatti, è una guerra di donne contro donne. Le peggiori nemiche di Elisabeth sono proprio le madam, donne spesso sposate, con un doppio lavoro: badanti o cameriere di giorno, sfruttatrici e strozzine di notte. Donne che considerano altre donne “animali da mungere”, da prendere a cinghiate perché obbediscano. Che le costringono a prostituirsi venti ore al giorno, a trasferirsi per seguire i flussi di clienti, levando loro dignità e qualunque sogno di potersi costruire una vita autonoma. “Sono pericolose – dice Elisabeth scura in viso. – Se le madame sapessero di questo sportello, chiuderemmo domani mattina”.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/16/nigeriane-sfruttate-in-italia-vittime-di-altre-donne-e-lontane-dai-loro-diritti/1123064/Che dire? Finalmente si dirada la cortina di fumo su un argomento da sempre terreno di feroce e velenosa propaganda femminista, e si riconosce che i fatti stanno nei termini che abbiamo sempre sostenuto:
1) dello sfruttamento della prostituzione sono responsabile tanto gli uomini quanto le donne;
2) per alcune nazionalità particolari, lo sfruttamento è però opera quasi esclusiva delle donne ( nigeriane, ma anche thai, cinesi e donne dell'estremo oriente in generale, dove la sfuttatrice/manager delle prostitute ha un nome ben preciso che è "mamasan")
3) lo sfruttamento del corpo delle donne è in sé una nefandezza, ma sul piano generale dimostra quanto il corpo delle donne valga molto di più di quello degli uomini (==frutta molti più soldi); insomma se lo sfruttamento è un crimine, c'è da dire che ogni donna non sfruttata ha un vantaggio enorme su ogni uomo perché il suo corpo vale socialmente molto di più;
Tutte considerazioni che vanno a demolire il teorema femminista per cui la prostituzione sarebbe un'attività che avvantaggia gli uomini e danneggia le donne. La prostituzione avvantaggia tanto le donne quanto gli uomini (almeno quelli che ne vogliono usufruire), ma è anche il segnale che c'è una asimmetria incolmabile tra il valore dei corpi dei due sessi a tutto vantaggio delle donne, le quali si ritrovano con un corpo che le avvantaggia in tutto e per tutto, e che sfruttandolo a dovere (anche senza prostituirsi in modo esplicito, basta "farla annusare" agli uomini giusti) può rendere una quantità enorme di soldi o altri vantaggi.