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La donna emancipata è felice?

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Lucia:

--- Citazione da: -Alberto86- - Novembre 11, 2014, 02:18:00 am ---
 :doh:

Suppongo che il mantenimento per essere "giusto" dev'essere anche a vita. Ho detto bene?  :doh:

--- Termina citazione ---

Carissimo,
sono cresciuta in un paese dove non c'è nessun obbligo di mantenimento per la ex, e mi sembra normale
ma dove non ho mai sentito messo in dubbio il fatto che la donna dovrebbe lavorare qualcosa se puo (se gli piace ciò che fa è meglio), anzi sono stata cresciuta con la domanda insistente di "cosa farai da grande?". :unsure:
Certo se costa più lavorare che stare acasa allora stai acasa, ti restringi e aiuti almeno a risparmiare, ma non è il sogno della vita.

Ma il vostro eloggio della donna casalinga mi sembra che combacia perfettamente con il diritto delle ex al mantenimento. Non è mia colpa.

Rita:
Sì va be.. è ovvio che il mantenimento della moglie nasce proprio dalla figura della casalinga a "carico". Figura che non è storicamente distribuita nei secoli e nelle culture. E' un qualcosa che nasce col boom economico del dopoguerra. La ratio giuridica è quella, poi possiamo discutere della sua degenerazione e del fatto che se si sarebbe dovuto distinguere in base agli anni di matrimonio e all'effettiva partecipazione alla vita lavorativa del marito (se l'ha fatto risparmiare per dire), così come lo stesso principio della pensione di reversibilità alla moglie (che adesso è estendibile anche agli altri, ma all'inizio la legge la concedeva solo alle donne), segue la stessa ratio.
Sono discussioni sterili secondo me, poi continuate pure.
La donna "emancipata" è semplicemente la donna che se la cava ANCHE da sola.
Lo erano mia madre, mia nonna, la mia bisnonna e un sacco di donne che definireste "tradizionali".


Lucia:

--- Citazione da: Rita - Novembre 11, 2014, 10:50:32 am ---
Sono discussioni sterili secondo me, poi continuate pure.


--- Termina citazione ---

Grazie Rita!  :D
Ma lo devo dire che elogiano la donna che vive per il marito e per la famiglia, rinunciano ad avere almeno una possibilità di lavoro o carriera o pensione propria
si danno la zappa sui piedi,
perché è quella che poi nel caso di divorzio ha diritto a mantenersi dal ex marito, senza ormai nessun obbligo nei suoi confronti.

La donna che lavora invece, guadagna, non pesa economicamente sul marito e per niente sull'ex (come è normale che lo sia)

Rita:

--- Citazione da: Lucia - Novembre 11, 2014, 11:42:21 am ---perché è quella che poi nel caso di divorzio ha diritto a mantenersi dal ex marito, senza ormai nessun obbligo nei suoi confronti.

La donna che lavora invece, guadagna, non pesa economicamente sul marito e per niente sull'ex (come è normale che lo sia)

--- Termina citazione ---

ma infatti il punto di differenza fra i sostenitori della tradizionalista e i sostenitori della paritaria è quella.
Ormai il femminismo ha tolto ogni obbligo o dovere della donna.
L'emancipazione maschile, IMHO dovrebbe consistere nel liberarsi dalla dipendenza verso il femminile, foss'anche il bisogno di occuparsi della loro felicità. Sarà ontologico? E vabbeh.. è sempre dipendenza.
 :lol: per questo, come già dissi tempo fa, trovo strano che in un forum maschile fioriscano le discussioni su qual è la condizione migliore per rendere felice una donna.

Eric Lauder:

--- Citazione da: Rita - Novembre 11, 2014, 11:51:02 am ---ma infatti il punto di differenza fra i sostenitori della tradizionalista e i sostenitori della paritaria è quella.
Ormai il femminismo ha tolto ogni obbligo o dovere della donna.
L'emancipazione maschile, IMHO dovrebbe consistere nel liberarsi dalla dipendenza verso il femminile, foss'anche il bisogno di occuparsi della loro felicità. Sarà ontologico? E vabbeh.. è sempre dipendenza.
 :lol: per questo, come già dissi tempo fa, trovo strano che in un forum maschile fioriscano le discussioni su qual è la condizione migliore per rendere felice una donna.

--- Termina citazione ---

Quoto. Gli uomini debbono imparare ad essere indipendenti ed a non contare sulle donne, altrimenti è ovvio che saremo sempre svantaggiati. Indietro non si torna, la verità è questa, impensabile che le donne possano tornare a come erano le casalinghe degli anni 50 o 60. Quello a cui si dovrebbe puntare sono forme di unione senza vincoli reciproci, che consentano di vivere un rapporto di coppia senza rischi e patemi d'animo per lui. Prendi il mio caso: io so di essere stato relativamente fortunato nella mia separazione, e mai mi arrischierei di nuovo a risposarmi o fare qualsiasi altra cosa legalmente vincolante con una donna - sarebbe un azzardo troppo grosso, non posso rischiare la fortuna nuovamente perché se va male questa volta vado davvero sul marciapiede, e penso di non meritarlo, proprio per niente. Ecco, sarebbe carino se la legge desse la possibilità di avere dei rapporti di convivenza liberi - in teoria è così, ma in pratica no. Inoltre la donna ha molte, troppe, armi: una falsa accusa di stupro, una falsa accusa di stalking, una falsa accusa di violenza domestica. Tutte cose giuste, per carità, nessuno vuole tutelare i violenti. Ma l'onere della prova su di me non va proprio: è un modo per garantire la falsa accusatrice, non le vere vittime. Più una relazione va avanti, più aumentano le possibilità, in caso di diverbi, di essere falsamente accusato. Non posso accettare di avere una relazione non paritaria: e se lei può colpirmi come e quando vuole, la relazione non può essere paritaria.

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