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La donna emancipata è felice?
Alberto1986:
--- Citazione da: Lucia - Novembre 11, 2014, 10:34:47 am ---....
Ma il vostro eloggio della donna casalinga mi sembra che combacia perfettamente con il diritto delle ex al mantenimento. Non è mia colpa.
--- Termina citazione ---
Io non ho elogiato nessuna donna casalinga. Ancora oggi ci sono tante donne che per scelta decidono di non lavorare ed occuparsi della casa. Il punto è che se il matrimonio finisce e non ci sono eventuali figli a carico, non esiste che il marito debba ancora mantenere l'ex moglie. La tua pretesa del vitalizio dovuto alle faccende domestiche fatte in passato, è squallido e parassita. D'altronde il marito cosa dovrebbe chiedere all'ex moglie per quello lui ha fatto in passato per lei? Forse il mantenimento di rapporti sessuali regolari ogni sabato e domenica?
zagaro:
--- Citazione da: -Alberto86- - Novembre 11, 2014, 15:32:42 pm ---
Io non ho elogiato nessuna donna casalinga. Ancora oggi ci sono tante donne che per scelta decidono di non lavorare ed occuparsi della casa. Il punto è che se il matrimonio finisce e non ci sono eventuali figli a carico, non esiste che il marito debba ancora mantenere l'ex moglie. La tua pretesa del vitalizio dovuto alle faccende domestiche fatte in passato, è squallido e parassita. D'altronde il marito cosa dovrebbe chiedere all'ex moglie per quello lui ha fatto in passato per lei? Forse il mantenimento di rapporti sessuali regolari ogni sabato e domenica?
--- Termina citazione ---
non sono d'accordo.
se il matrimonio ha anche una componente economica, di divisione dei ruoli economici, ed i coniugi decidono di comune accordo che la donna stia a casa per mantenere a casa, educare i figli, badare agli anziani, etc. non vedo perchè qualora il matrimonio finisce debba andarsene con un semplice 'benservito'.
il mantenere la casa, l'educazione dei figli, il badare agli anziani sono anche attività economiche dell'azienda 'matrimonio', che se è vero non producono reddito diretto,è anche vero che non ti fanno cacciare reddito nella ricerca di servizi esterni sostitutivi.
ed il mschio può dirigere tutte le sue risorse nella rierca di reddito all'esterno della casa, appunto perchè vi st chi bada dentro la casa. qui è 1+1 fa 2 non è 1+0 che fa 2
vnd:
--- Citazione da: zagaro - Novembre 11, 2014, 15:35:41 pm ---se il matrimonio ha anche una componente economica, di divisione dei ruoli economici, ed i coniugi decidono di comune accordo che la donna stia a casa per mantenere a casa, educare i figli, badare agli anziani, etc. non vedo perchè qualora il matrimonio finisce debba andarsene con un semplice 'benservito'.
il mantenere la casa, l'educazione dei figli, il badare agli anziani sono anche attività economiche dell'azienda 'matrimonio', che se è vero non producono reddito diretto,è anche vero che non ti fanno cacciare reddito nella ricerca di servizi esterni sostitutivi.
ed il mschio può dirigere tutte le sue risorse nella rierca di reddito all'esterno della casa, appunto perchè vi st chi bada dentro la casa. qui è 1+1 fa 2 non è 1+0 che fa 2
--- Termina citazione ---
Io credo che, proprio perché si tratta di una scelta condivisa, nulla sia più dovuto terminata la simbiosi matrimoniale.
Lavoro ed ho diritto al vitalizio. Mi licenzio, lo perdo.
La moglie stira le camicie ed ha diritto ai benefit familiari. Chiede la separazione e perde ogni diritto.
Ci si può mettere d'accordo su una buona uscita. In base ad una quantificazione forfettaria del servizio fornito.
Ma che senso avrebbero gli alimenti a vita? Ancor meno ne ha il mantenimento del tenore di vita...
Su... Per favore...
Rita:
--- Citazione da: zagaro - Novembre 11, 2014, 15:35:41 pm ---non sono d'accordo.
se il matrimonio ha anche una componente economica, di divisione dei ruoli economici, ed i coniugi decidono di comune accordo che la donna stia a casa per mantenere a casa, educare i figli, badare agli anziani, etc. non vedo perchè qualora il matrimonio finisce debba andarsene con un semplice 'benservito'.
il mantenere la casa, l'educazione dei figli, il badare agli anziani sono anche attività economiche dell'azienda 'matrimonio', che se è vero non producono reddito diretto,è anche vero che non ti fanno cacciare reddito nella ricerca di servizi esterni sostitutivi.
ed il mschio può dirigere tutte le sue risorse nella rierca di reddito all'esterno della casa, appunto perchè vi st chi bada dentro la casa. qui è 1+1 fa 2 non è 1+0 che fa 2
--- Termina citazione ---
quoto. E qui stava la ratio dell'istituzione (quando fu approvata la legge sul divorzio) del mantenimento alla moglie casalinga. La questione sarebbe stata risolvibile con lo stipendio alla casalinga, o con l'obbligo di versare i contributi per il lavoro casalingo, ma questo avrebbe comportato tutta una serie di complicazioni (chi controlla cosa si fa in casa, chi lo fa, cosa succede per esempio se una persona decide, di comune accordo con altre, - per esempio una figlia nubile - di occuparsi del welfare domestico etc.).
Tutte questioni che nascono con l'industrializzazione e con l'esternalizzazione del lavoro. E prima non c'erano. In campagna si lavorava senza contributi INPS, non c'erano pensioni e stava tutto nella capacità di risparmio delle persone o nel contare sui figli che pensassero alla vecchiaia dei genitori.
La prima forma di welfare forse erano le corporazioni artigiane. In cui i soci versavano una quota per provvedere ai periodi di malattia o alla vecchiaia dei soci che non avrebbero più potuto lavorare.
Una volta lessi nell'archivio storico del mio paese che ce n'erano parecchie ai primi dell'ottocento e c'erano anche corporazioni femminili, come quella delle lavandaie, e si discuteva già allora se la gravidanza e il puerperio erano da considerarsi come una malattia o meno :).
Ma erano ovviamente piccole realtà, tentativi di un welfare statale che sarebbe ancora stato di là da venire
Vicus:
La casalinga è mantenuta in cambio del suo lavoro. Occuparsi della casa è un privilegio: mantenimento assicurato, niente spostamenti e orari fissi, niente treni pendolari che spettano invece al marito. Che, non dimentichiamolo, se non avesse una famiglia da mantenere potrebbe utilizzare lo stipendio per spese voluttuarie.
Come è stato detto da un giudice, quando la giustizia funzionava:
- Cara signora, lei prepara ancora i pasti, lava la biancheria e pulisce casa? Rispetta ancora l'obbligo di mutua assistenza assunto col matrimonio?
- No, siamo separati.
- Allora perché vuole essere ancora mantenuta?
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