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La donna emancipata è felice?

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vnd:

--- Citazione da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 11:48:56 am --- 
La tua risposta mi ha colpita. E' uno dei post più profondi che abbia mai letto.   
Non posso dire che condivida: ma va letta più volte. E rispettata. 
 
 

--- Termina citazione ---

Sì... Ma adesso non cominciamo a prenderci per i fondelli, per favore.

Piuttosto, questa kyriarkia... ne so poco.
Ho visto fonti soltanto in inglese che leggerò con calma tra un cliente e l'altro.

Tuttavia... a me sembra già di non essere d'accordo.

L'unico rapporto di sottomissione che conosco è quello tra sfruttati e fruttatori.
I conflitti di genere, per me non esistono. Noi uomini, da sempre, proteggiamo le nostre donne, non le opprimiamo.

Rita:

--- Citazione da: Lucia - Novembre 13, 2014, 11:39:03 am ---Hai una visione unilaterale del lavoro. Appunto se una segue i suoi hobby, i suoi interessi sceglie il lavoro che gli piace fare. tra le professioniste che vedo, le maestre, le fisioterapiste del mio figlio gioccano con i bambini ogni giorno.


--- Termina citazione ---

sì infatti, penso anch'io che questi discorsi s'incentrino su una visione molto ristretta del lavoro.
Quel che dice Vicus, c'è ma riguarda uomini e donne. Non vedo perché salvare le donne dall'alienazione di dover competere e costringere gli uomini all'alienazione della competizione maggiormente feroce.
Non è che la femminilizzazione del mondo sia una cosa SEMPRE negativa. Lo è quando è in eccesso, ma anche l'eccesso di maschilizzazione presenta inconvenienti molto seri.

Per esempio: la monogamia è una femminilizzazione. Ma non ha avuto conseguenze così negative. Gli uomini hanno rinunciato un po' alla loro natura riproduttiva che gli suggerisce istintualmente di fecondare il più donne possibile e disinteressarsi dei figli,  ma è diminuita la competizione feroce tra maschi. C'è stato un vantaggio per tutti insomma.
Se poi col tempo si arriva all'eccessiva femminilizzazione è chiaro che il mondo si autoriduce a un securismo che alla fine annulla l'azione, ma nemmeno l'estremo opposto è consigliabile.

Dolce Alice:

--- Citazione da: vnd - Novembre 13, 2014, 11:56:51 am ---Sì... Ma adesso non cominciamo a prenderci per i fondelli, per favore.
--- Termina citazione ---
 

Io non prendo per i fondelli nessuno. 
E sono stanca di insulti, sospetti, accuse senza fondamento e inviti a levare le tende.
Hai ragione: ho sbagliato ad iscrivermi.   
Questo è il mio ultimo post. Vi ringrazio per l'ospitalità e mi scuso per il disturbo. 
Buon proseguimento.

vnd:

--- Citazione da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 12:19:06 pm --- 

Io non prendo per i fondelli nessuno. 
E sono stanca di insulti, sospetti, accuse senza fondamento e inviti a levare le tende.
Hai ragione: ho sbagliato ad iscrivermi.   
Questo è il mio ultimo post. Vi ringrazio per l'ospitalità e mi scuso per il disturbo. 
Buon proseguimento.

--- Termina citazione ---

Ci avrei giurato.

Ti aspettavi forse che ti srotolassero i tappeti?

Io rispondo per quello che scrivo e non mi pare di aver mancato di rispetto a nessuno.
Cari saluti.

vnd:

--- Citazione da: Rita - Novembre 13, 2014, 12:09:47 pm ---sì infatti, penso anch'io che questi discorsi s'incentrino su una visione molto ristretta del lavoro.
Quel che dice Vicus, c'è ma riguarda uomini e donne. Non vedo perché salvare le donne dall'alienazione di dover competere e costringere gli uomini all'alienazione della competizione maggiormente feroce.
Non è che la femminilizzazione del mondo sia una cosa SEMPRE negativa. Lo è quando è in eccesso, ma anche l'eccesso di maschilizzazione presenta inconvenienti molto seri.

Per esempio: la monogamia è una femminilizzazione. Ma non ha avuto conseguenze così negative. Gli uomini hanno rinunciato un po' alla loro natura riproduttiva che gli suggerisce istintualmente di fecondare il più donne possibile e disinteressarsi dei figli,  ma è diminuita la competizione feroce tra maschi. C'è stato un vantaggio per tutti insomma.
Se poi col tempo si arriva all'eccessiva femminilizzazione è chiaro che il mondo si autoriduce a un securismo che alla fine annulla l'azione, ma nemmeno l'estremo opposto è consigliabile.

--- Termina citazione ---

La maggior parte degli uomini non compete, si limita a lavorare di squadra.
Deve essere una propensione innata acquisita e conervata in milioni di anni di battute di caccia, nel corso delle quali, chi non è stato alle regole si è estinto.
Sono le donne, invece, che competono, perché, pur correndo meno pericoli, dovevano affrettarsi a raccogliere la frutta, prima delle altre.
A volte, anzi, ho l'impressione che siano gli uomini più femminei a competere tra loro per conseguire la leadership del gruppo.
E' una di quelle strane regole del poker... o della morra cinese.
Esiste sempre una situazione, altrimenti debole, che vince su quella forte.
Potrei spiegare meglio ma non è fondamentale.

Non è detto nemmeno che la monogamia sia una femminilizzazione.

Il capo della tribù primitiva potrebbe essersi accorto che il figlio, più debole di lui, rischiava di non riprodursi.

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