Il mantenimento è dovuto proprio a quel sacrificio che la moglie casalinga lo ha fatto per te.
Mentre il marito la manteneva col
suo sacrificio. Che, ricordo, si fa per tutta la famiglia e non per il coniuge.
Nella mentalità femminile la convinzione espressa da Lucia è molto radicata. Questo diritto alla pensione a seguito di divorzio è qualcosa di profondamente iniquo.
C'è il caso (poco frequente) del marito che pianta la moglie in mezzo a una strada, ma anche qui le rispettive responsabilità sono spesso indimostrabili -per esempio se lei rende col suo comportamento impossibile la convivenza.
A me sembra proprio di no, quasi tutte sono sempre incazzate; certamente i ritmi di vita sono diventati più frenetici per tutti, uomini inclusi, però 30/40 anni fa quando le donne in maggioranza facevano le casalinghe erano più rilassate in genere.
Magari lo riconoscono pure, ma per carità non parliamo di riscoprire il loro ruolo di donne: meglio sgobbare -spesso dalle 9 alle 20- in un ufficio o fare le galoppine per il capo da un capo all'altro della città, piuttosto che 'tornare indietro' alla semilibertà dal lavoro di una casalinga. Pulizie, cucina e figli sono tabù, un vero stigma sociale, almeno finché Cosmopolitan non li farà tornare di moda.