Cos'è l'emancipazione?
Etimologicamente, significa essere liberi da un vincolo. Nel caso delle donne dei paesi sviluppati, questo vincolo consisteva nelle leggi che impedivano loro di sviluppare tutti gli aspetti della propria umanità e di sviluppare i propri talenti. Abolite queste leggi, le donne, come collettività, possono considerarsi emancipate.
Per quanto riguarda l'individuo di sesso femminile, non può esistere un modello unico di emancipazione: ogni donna, esattamente come ogni uomo, ha le proprie aspirazioni e la propria scala di priorità.
Venendo alla questione di Vicus: la condizione di emancipato non può in sé e per sé rendere felice un essere umano, perché la disponibilità di una gamma di opzioni non equivale di per sé all'autorealizzazione. Però, a parità di altre condizioni, aumenta di molto le probabilità di autorealizzarsi e vivere quindi un'esistenza appagante.
Questa analisi però è assolutamente antistorica.
Che ogni uomo, di ogni ceto sociale, potesse esercitare la sua libertà è pura fantasia.
Si parla di voto alle donne... Come se le donne avessero votato secoli dopo gli uomini.
In verità il suffragio universale maschile è del 1019 (votava chi era soggetto agli obblighi di leva, quindi tutti i maschi; prima, invece, votava soltanto il 2% della popolazione maschile). Le ultime elezioni libere furono nel 1924... Poi, fino al 1946 non si votò più.
In effetti le donne (per le politiche) vorarono cinque anni dopo gli uomini.
Però le donne non sono state costrette a combattere in guerra.
Se tu consideri che un uomo costretto ad andare a uccidere o a farsi massacrare abbia avuto più possibilità di realizzarsi una donna, sei assolutamente fuori strada.
Oggi è difficile ricontestualizzare, in termini di diritto, le situazioni maschili e femminili del passato.
Tuttavia c'è un'opera godibilissima di Belfort Bax, "The legal subjection of men" che ne fa un'attenta analisi.
Nell'inghilterra tra le due guerre, un uomo rischiava di andare in galera al posto della moglie se questa avesse commesso specifici reati.
Sono cose che non si sentono mai...
E delle quali i testi femministi si guardano si guardano bene di parlare.
Ma per favore.....