Sappiamo ormai che il femminismo si serve del peggior materiale umano presente sulla faccia della terra, gente che pur di far soldi si fa sponsorizzare dalle banche che hanno affossato il nostro paese (vedere caso Emma Watson finanziata da JP MORGAN e BARCLAYS). Adesso però, purtroppo, secondo me si stanno accorgendo che il livello medio degli utenti di internet sta salendo, ci sono sempre più persone che criticano e non possono sempre dire che ci sono i "troll" e minchiate varie. Quindi, questi soggetti indegni, senza spina dorsale, senza sesso, senza dignità, senza nessuna volontà di far delle bene all'Italia, stanno cominciando ad aver paura perchè vedono montare sempre più la rabbia e sanno che loro non fanno parte di quelli "amati dal popolo"...
Adesso notate questo articolo... Guardate i nomi : Rodotà e Boldrini. M5S( metto M5S poichè all'epoca ai 5stelle fu "suggerito" di votare Rodotà al posto di un certo ...) e SEL (cioè il rimasuglio del peggio del femministume accorpato con l'ambientalismo e i diritti ).
E vedete come è passato sotto traccia questa notizia...
Link e notizia-buona lettura.
http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/09/22/news/diritti_internet-96412021/?ref=HREC1-32ROMA - E' in dirittura d'arrivo la Carta dei diritti degli utenti di Internet. La Commissione insediata dal presidente della Camera Laura Boldrini, che vede impegnati 13 esperti e 10 deputati dei vari gruppi, ha già elaborato una prima bozza e presenterà il documento finale il 13 e 14 ottobre alla riunione dei Parlamento dell'Ue che si terrà nell'ambito del semestre di presidenza italiana. Ad annunciarlo è lo stesso presidente della commissione, Stefano Rodotà, al termine dei lavori oggi a Montecitorio. "Abbiamo lavorato su una prima bozza - ha spiegato - c'e' stata una discussione molto franca da cui uscirà una bozza molto migliorata". Rodotà ha precisato che si sta lavorando "per emendamenti" perché il documento non ha alcuna "definitività'". Il timing prevede: entro il 29 l'arrivo delle proposte emendative, da cui sarà elaborata una seconda bozza che sarà discussa l'8 ottobre, preparandola per la riunione dei parlamenti del 13 e 14 ottobre.
"Credo che abbiamo fatto molti passi avanti, il lavoro è andato oltre le mie aspettative - ha commentato Rodotà - : di carte di diritti di internet, più o meno elaborate, ce ne sono già tante, ma il tentativo è quello di scrivere un documento che riguardi i diritti propri di internet, cioè le questioni che internet ha fatto nascere e che vanno in tre direzioni: 1) Diritti fondamentali delle persone, che riguardano la tutela della sfera privata in un ambiente pubblico. 2) La partecipazione: internet deve essere salvaguardata come strumento della partecipazione democratica. 3) Il rapporto con la libertà economica".
Contemporaneamente alla presentazione della bozza finale ci sarà una consultazione aperta a tutti cittadini in nome della "trasparenza". Mentre sul sito della Camera sono già pubblicati i materiali relativi alla prima bozza della Carta dei diritti internet. Il documento finale potrà avere un percorso in due direzioni parallele: 1) il lavoro potrà essere utilizzato dal parlamento italiano per mozioni parlamentari. "In questo momento l'Unione europea si sta occupando del regolamento sull'utilizzo dei dati personali che cambierà moltissimo - spiega Rodotà - dal nostro lavoro potrebbero venire dei suggerimenti che i parlamentari, se lo vorranno, potranno tradurre in una mozione al governo nel semestre di presidenza dell'Ue". 2) Ma c'é un altro obiettivo: "Questo documento sarà presentato in una riunione in cui saranno presenti i rappresentanti di tutti i paese Ue, quindi si darà un contributo ad un ulteriore discussione comune all'interno dell'Ue e per promuovere il più possibile la discussione internazionale. Anche se, ovviamente - conclude Rodotà - il parlamento italiano sarà il primo a potere utilizzare questo lavoro nel modo migliore".