Dialoghi > Natura maschile e natura femminile

Ruolo maschile in una società femminilizzata

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Vicus:
Vorrei proporre un argomento abbastanza poco discusso – quale identità maschile sia possibile in una società femminilizzata.
Ritengo che essa derivi in gran parte dall’importanza che la società dà al ruolo maschile, ovvero dall’autorità/responsabilità che viene o meno attribuita agli uomini.
Oggi la società è organizzata come un asilo globale, una grande stanza dei bambini dove i cittadini sono deresponsabilizzati e incoraggiati a un'attitudine passiva di consumatori – il contrario della propensione maschile a inventare e costruire. Qual è il ruolo dell'uomo nella cultura dell'asilo?

Animus:
Il bidello?

Vicus:
 :lol: Volendo - ma quale tipo d'uomo è a suo agio in tale contesto, ed è quindi valorizzato dalla società, cercato dalle donne ecc.? (Non penso sia "lo zerbino")

Cavalier Serpente:
Il problema non si pone.
Una simile società verrà spazzata via prima ancora che possano trovarsi risposte al quesito
(che non è da poco...roba da ultimo teorema di Fermat..).
Da parte di chi?
...Ma è ovvio, da parte di quelle società che femminilizzate non sono.
Il concetto dovrebbe risultare fruibile anche alle menti più elementari.

Vicus:

--- Citazione da: Cavalier Serpente - Settembre 29, 2014, 14:50:17 pm ---Il problema non si pone.
Una simile società verrà spazzata via prima ancora che possano trovarsi risposte al quesito
(che non è na poco...roba da ultimo teorema di Fermat..).
Da parte di chi?
...Ma è ovvio, da parte di quelle società che femminilizzate non sono.
Il concetto dobrebbe risultare fruibile anche alle menti più elementari.

--- Termina citazione ---
Concordo, quella femminilizzata è una società del declino, una "pars destruens". Ma molti uomini - e quasi tutte le donne - la considerano ancora qualcosa cui bisogna adeguarsi. Chi la critica è ai margini della tribù: nel paese degli orbi non è fortunato chi ha un occhio ma chi non ne ha nessuno.

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