Autore Topic: Quando è un amico a subire false accuse  (Letto 22991 volte)

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Offline vnd

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Re:Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #15 il: Ottobre 01, 2014, 09:18:52 am »

mentre aspettiamo che arrivi il mondo perfetto, farsi diffendere da una donna contro una donna non mi sembra proprio una idiozia.

No. Infatti, non è affatto un'idiozia.
Lo consigliavo anche io, una decina di anni fa.
Poi ho notato che le avvocatesse tendevano ad essere meno aggressive e, quindi, efficaci.
Forse perché tendevano ad immedesimarsi nell'accusatrice invece che con la vittima della falsa accusa.

Perché la cosa brutta della falsa accusa è proprio questa.
Conosco benissimo il gioco delle false accuse dei centri antiviolenza misandrici....
So anche che una denuncia fatta dopo dieci anni dalla fine della convivenza, con l'invio di lettere, reiterato per tutto questo tempo, può essere soltanto il frutto perverso di una psicopatica che non è riuscita ad accettare la fine di una relazione.
Ma ogni tanto mi sorprendo a guardare il mio amico e a domandarmi se non sia tutto vero.
Quel sospetto che forse anche lui percepisce.
E che, da come sto vedendo, lo sta logorando.
Perché... si sforza di lavorare, di scherzare, di farsi delle mangiate con noi ma... lo sguardo è spesso basso... e gli occhi arrossati...

Spesso si sente dire: "castrazione chimica per gli stupratori" veri... perché hanno usato la verga per fare del male....

Allora dovremmo auspicare "l'interdizione chimica della lingua" della calunniatrice. Perché ha usato la lingua per fare del male.

Io sono sempre stato per una reclusione di entità doppia a quella prevista per il reato millantato in caso di calunnia.
Considerato come ti rovina la vita una vicenda del genere, sono sempre più convinto che la  calunniatrice e le collaborazioniste dei centri antiviolenza dovrebbero essere punite con l'ergastolo e, laddove è prevista, con la pena di morte.
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Re: Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #16 il: Ottobre 01, 2014, 19:41:35 pm »
Non si può se non si hanno i titoli per farlo. Altrimenti si finisce col sembrare a quelle idiote avvovatesse neolaureate femministe che avevano cominciato a sparlare di gardner, arrivando persino ad accusarlo d'essere un pedofil, come loro abitudine, pur senza capire un cazzo di quello che Gardner scriveva.
http://en.wikipedia.org/wiki/Parental_alienation_syndrome#Scientific_status

Citazione
Scientific status
Gardner's formulation of PAS is critiqued as lacking a scientific basis,[36][37][38] and as a hypothesis whose proponents have failed to meet the scientific burden of proof to merit acceptance.[6][36][38][39][40] The first publications about PAS were self-published and not peer reviewed,[8] and though subsequent articles have been published in peer reviewed journals, most have consisted of anecdotal evidence in the form of case studies;[41][42] in addition, the limited research into PAS has lacked evidence of its validity and reliability.[4][5] The lack of objective research and replication, falsifiability, and independent publication has led to claims that PAS is pseudoscience or junk science.[3][36][37] Proponents of PAS concur that large scale systematic controlled studies into PAS's validity and reliability are required,[8][13][43] supplementing a single small study in 2004 which suggested practitioners could come to a consensus based on written reports.[29]

The theoretical foundation of PAS has been described as incomplete, simplistic and erroneous for ignoring the multiple factors (including the behaviors of the child, parents and other family members) that may contribute to parental alienation, family dysfunction and a breakdown in attachment between a parent and a child.[8][14][32][41][44] In this view, PAS confuses a child's developmental reaction to a divorce with psychosis, vastly overstates the number of false allegations of child sexual abuse, ignores the scientific literature suggesting most allegations of child sexual abuse are well founded and thus well-meaning efforts to protect a child from an abusive parent, exaggerates the damaging effects of parental alienation on children and proposes an unsupported and endangering remedy for PAS.[4][29] Concern has been expressed that PAS lacks adequate scientific support to be considered a syndrome and that Gardner has promoted PAS as a syndrome based on a vague clustering of behaviors.[8][16] Despite concerns about the validity of testimony regarding PAS, it has been inappropriately viewed as reliable by family court judges.[6] Proponents of PAS and others agree that using the designation of syndrome may be inappropriate as it implies more scientific legitimacy than it currently deserves.[20][25][43]

While PAS is not accepted as a syndrome, parental alienation is a somewhat less controversial dynamic that has also appeared in the mental health and legal literature.[23][25] Since Gardner proposed PAS, other researchers in the field have suggested focusing less on diagnosing a syndrome and more on what has been described as the "alienated child," and the dynamics of the situation that have contributed to the alienation.[14][25]

Offline vnd

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Re: Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #17 il: Ottobre 02, 2014, 08:58:39 am »
http://en.wikipedia.org/wiki/Parental_alienation_syndrome#Scientific_status

Mi porti wikipedia?
Rpassati la storia dell'avversione alla PAS.
Scoprirai che è nata da un accozzaglia di neolaureate avvocatesse che, improvvisamente, si sono viste rotto il giocattolo.
parliamo degli Stati Uniti, dove con la promessa della bernarda e i soldi si può comprare tutto. Anche la critica di di mercenari laureati in psichiatria.
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Re: Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #18 il: Ottobre 02, 2014, 09:42:35 am »
Mi porti wikipedia?
Rpassati la storia dell'avversione alla PAS.
Scoprirai che è nata da un accozzaglia di neolaureate avvocatesse che, improvvisamente, si sono viste rotto il giocattolo.
parliamo degli Stati Uniti, dove con la promessa della bernarda e i soldi si può comprare tutto. Anche la critica di di mercenari laureati in psichiatria.

Ma la PAS resta una cosa che per essere percepita ha bisogno esclusivamente del buon senso che i nostri nonni avevano. Forse chi non conosce bambini non può comprendere.
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Offline kautostar

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Re: Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #19 il: Ottobre 02, 2014, 15:19:53 pm »
Mi porti wikipedia?
Rpassati la storia dell'avversione alla PAS.
Scoprirai che è nata da un accozzaglia di neolaureate avvocatesse che, improvvisamente, si sono viste rotto il giocattolo.
parliamo degli Stati Uniti, dove con la promessa della bernarda e i soldi si può comprare tutto. Anche la critica di di mercenari laureati in psichiatria.
Wikipedia è in più, giusto per portare una fonte esterna.
Indipendentemente da wikipedia, credo che la scelta del genitore con cui vivere spetti anche al figlio, e se un bambino preferisce la madre rispetto al padre, non è un "malato" di PAS, ma semplicemente un bambino che ama più la madre che il padre!
Il padre ha diritto a passare del tempo col figlio, ma non può pretendere di essere amato(o di essere amato più della madre), ai sentimenti non si comanda; la PAS sembra creata apposta come arma di vendetta contro l'ex moglie, o come strumento di possesso nei confronti dei figli.

Insomma credo che un padre abbia sempre diritto a vedere regolarmente i figli(a meno che non sia una persona davvero violenta e pericolosa), ma poi spetta a lui cercare di costruire(o ricostruire) un rapporto affettivo, e anche accettare gli eventuali fallimenti. L'amore non si esige per decreto di un giudice!

Alberto1986

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Re: Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #20 il: Ottobre 02, 2014, 15:27:15 pm »
......
Indipendentemente da wikipedia, credo che la scelta del genitore con cui vivere spetti anche al figlio, e se un bambino preferisce la madre rispetto al padre, non è un "malato" di PAS, ma semplicemente un bambino che ama più la madre che il padre!
....


Un bambino non ha la maturità personale di decidere con chi preferisce stare o cosa è meglio per lui. Un bambino vuole, generalmente, stare con entrambi i genitori. Se un bambino preferisce stare con la madre, nel 95% dei casi non significa che ama di più la madre ma che quest'ultima ha, in qualche modo, condinzionato e forzato la sua scelta.

Offline vnd

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Re: Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #21 il: Ottobre 02, 2014, 15:56:29 pm »
Wikipedia è in più, giusto per portare una fonte esterna.
Indipendentemente da wikipedia, credo che la scelta del genitore con cui vivere spetti anche al figlio, e se un bambino preferisce la madre rispetto al padre, non è un "malato" di PAS, ma semplicemente un bambino che ama più la madre che il padre!
Il padre ha diritto a passare del tempo col figlio, ma non può pretendere di essere amato(o di essere amato più della madre), ai sentimenti non si comanda; la PAS sembra creata apposta come arma di vendetta contro l'ex moglie, o come strumento di possesso nei confronti dei figli.

Insomma credo che un padre abbia sempre diritto a vedere regolarmente i figli(a meno che non sia una persona davvero violenta e pericolosa), ma poi spetta a lui cercare di costruire(o ricostruire) un rapporto affettivo, e anche accettare gli eventuali fallimenti. L'amore non si esige per decreto di un giudice!

Questo tuo intervento mi fa pensare che tu non abbia la minima idea di che cosa sia la PAS.

Posto questo articolo. Anche se so che non lo leggerai.
http://www.alienazione.genitoriale.com/sindrome-di-alienazione-parentale-prof-marco-casonato-univ-milano-bicocca/
Chi invece fosse interessato, vada a leggere sul sito perché l'articolo riporta delle tabelle che qui non sono nel corretto layout.

 
Citazione
Sindrome di alienazione parentale – prof Marco Casonato (Univ. Milano Bicocca)

su_logo[Presentiamo alcuni passaggi della relazione tenuta dal prof. Marco Casonato presso il Tribunale di Salerno nell’ambito del corso ECM organizzato dall’Ordine degli avvocati ed Osservatorio sul Diritto minorile di Salerno il 6 aprile 2013 ]

Autorità, magistrati, avvocati, signore e signori:
Voglio ringraziare qui in primo luogo l’avvocato De Scianni che mi ha invitato e mi ha offerto l’occasione di rivedere Salerno dopo tanti anni.
Ero stato qui circa 20 anni fa al Palazzo della Provincia come ascoltatore di un convegno di psicoanalisti organizzato dal locale primario psichiatra che tra i numerosi autorevoli invitati aveva anche Janine Chasseguet Smirgel psicoanalista parigina che all’epoca era una delle massime autorità a livello internazionale riguardo alle perversioni sessuali. Io l’avevo già vista come Freud memorial professor a Londra tenere la lettura “Perversione e legge universale” anni prima da studente, ma certo non speravo di avere l’opportunità di conoscerla e pranzare discutendo con lei a Salerno. Sono passati tanti anni, oggi sono io il relatore e mi trovo a trattare un tema importante, controverso e delicato, la PAS: condizione psicopatologica e nel contempo forma di pregiudizio del minore su cui è in corso in Italia un dibattito acerrimo, ma non sempre di elevata qualità.

[...]

Cosa si intende per PAS

La PAS secondo Gardner è la sindrome tipica del bambino che subisce un condizionamento psichico da parte di un genitore in genere affidatario nelle condizioni di divorzio conflittuale:

    « Un disturbo che insorge quasi esclusivamente nel contesto delle controversie per la custodia dei figli. In questo disturbo, un genitore (alienatore) attiva un programma di denigrazione contro l’altro genitore (genitore alienato). Tuttavia, questa non è una semplice questione di “lavaggio del cervello” o “programmazione”, poiché il bambino fornisce il suo personale contributo alla campagna di denigrazione. È proprio questa combinazione di fattori che legittima una diagnosi di PAS. In presenza di reali abusi o trascuratezza, la diagnosi di PAS non è applicabile »

In sintesi, la PAS si presenta nell’intersezione di diversi fattori: genitore disturbato, bambino ansioso e specificamente vulnerabile, evento di separazione con un fattore sociale pregnante come il procedimento legale di separazione o di successione. L’intersezione di questi tre macrofattori e l’attenzione posta sugli stessi sia da Gardner, sia da Kelly e Johnston si radica su di una concezione attuale riguardante la psicologia dello sviluppo, la psichiatria e la psicopatologia della personalità che potremmo definire “ecologica” (Bronfenbrenner, 1979) oppure “bio-psico-sociale” che trova nell’opera di Millon (1999) e di  Paris (1999) le proprie radici più autorevoli.
Un dato rilevante consiste nella correlazione della configurazione della PAS con il sistema giuridico e l’apparato giudiziario di una certa epoca storica. Tra l’altro ciò si correla significativamente con il genere del caregiver alienante. La PAS, già secondo Gardner, può essere promossa da entrambi i genitori indifferentemente dal genere. Gardner è consapevole del fatto che anche i padri possano essere alienanti, anche se nel contesto in cui scriveva la prevalenza dei genitori alienanti erano le madri. Ricordiamo che nell’Iran attuale sono i padri i genitori alienanti e le donne separate hanno le stesse difficoltà dei nostri padri separati. Anche gli studi sulla storia del divorzio mostrano, ad esempio, che nell’800 inglese erano i padri i genitori alienanti e le madri le vittime prevalenti della PAS. A questo riguardo, le ricerche più recenti tentano di focalizzarsi sul fatto che l’alienazione genitoriale non ha una connotazione di genere, vale a dire non è solo la madre che può manipolare i figli contro il padre, ma anche i padri lo fanno.
In sintesi bisogna notare come la PAS possa essere:

    1. “PAS fatto giuridico” in cui si verifica soprattutto una violazione del diritto del fanciullo ad avere contatti con entrambi i genitori;
    2. “PAS fatto psichiatrico” in cui un genitore frequentemente affetto da un Disturbo di personalità del cluster B induce un’alienazione genitoriale in un bambino che a determinate condizioni (presenza di determinati fattori di rischio e/o assenza di determinati fattori protettivi) si evolve e si stabilizza in un disturbo psichiatrico dell’infanzia.

Nosologia e psicopatologia della PAS
La PAS è oggetto di ricerca, in ambito scientifico e giuridico, da quando è stata originariamente proposta da Gardner nel 1985.
Centinaia di articoli, analisi statistiche e report clinici sono stati raccolti da Bernet nel suo volume che rende giustizia delle affermazioni temerarie dei detrattori ideologici della nozione di PAS.
Manifestazioni sintomatiche principali    

Lieve
   

Moderata
   

Grave
Campagna di denigrazione    

Minima
   

Moderata
   

Formidabile
Razionalizzazioni deboli superficiali o assurde per il biasimo    

Minime
   

Moderate
   

Razionalizzazioni assurde multiple
Mancanza di ambivalenza    

Normale ambivalenza
   

Assenza di ambivalenza
   

Assenza di ambivalenza
Fenomeno del pensatore indipendente    

Abitualmente assente
   

Presente
   

Presente
Sostegno automatico al genitore alienante nel conflitto genitoriale    

Minimo
   

Presente
   

Presente
Assenza di senso di colpa    

Normale senso di colpa
   

Senso di colpa da minimo ad assente
   

Assenza di senso di colpa
Scenari presi a prestito    

Minimi
   

Presenti
   

Presenti
Estensione dell’animosità alla famiglia allargata del genitore alienante    

Minima
   

Presente
   

Molto intensa, spesso estrema
Difficoltà di transizione al momento delle visite    

Abitualmente assenti
   

Moderate
   

Formidabili o visite non possibili
Comportamento durante le visite    

Buono
   

Antagonistico e provocatorio a intermittenza
   

Visite assenti o comportamento distruttivo e continuamente provocatorio
Legame con il genitore alienante    

Solido, sano
   

Forte, da lievemente a moderatamente patologico
   

Legame gravemente patologico, spesso paranoide
Legame con il genitore alienato    

Forte, sano o minimamente patologico
   

Forte, sano o minimamente patologico
   

Forte, sano o minimamente patologico

Tabella 1. Sintomatologia nei tre tipi di PAS (Gardner, 1999b)

[...]

In Italia attualmente è in corso un dibattito a nostro parere piuttosto sterile riguardo all’esistenza stessa della PAS, alla sua eventuale opportuna collocazione nel DSM 5 ed alla sua natura di “Sindrome” o “Disturbo” o di mero “Illecito” di competenza penale.

Si tratta di una polemica che ha molte ragioni – e non sempre nobili – di scarsa o nulla rilevanza. Infatti la PAS a nostro parere non abbisogna affatto di essere posta nel DSM 5 perché in effetti nei DSM precedenti c’è già inoltre trattandosi di una condizione di interesse “Forense” notoriamente il DSM è meno completo su quel fronte.
[...]
Le dinamiche della PAS rendono anche ragione delle frequenti false accuse di abusi al padre separato cioè una paura socialmente diffusa che si innesta sulle rappresentazioni ansiose del genitore (in genere la madre) o viene incorporata in deliroidi e financo deliri. E’ duqnue sempre opportuno aggiungere una diagnosi collaterale per il genitore alienante, che in genere, ma non sempre, presenta un Disturbo di personalità del cluster B.
Quanto sopra rende parzialmente ragione delle numerose dinamiche che secondo il principio di equifinalità possono condurre ad una PAS, si rilevano infatti anche deliroidi di soggetti (in genere madri) borderline o del cluster B. In casi più rari e più gravi si riscontra nel genitore alienante (forse più spesso padre che madre) un Disturbo delirante.
[...]

La PAS è un tema di tutela del diritto del minore alla continuità della vita familiare e ad avere contatti con entrambi i genitori. Si tratta quindi di una forma di pregiudizio del minore, rispetto alla quale dovrebbe essere svolto un accertamento della capacità genitoriale e ponderata la collocazione.

Madre sufficientemente buona
   

Madre Borderline o del cluster B
Conforta il bambino    Confonde il bambino
Si scusa per il suo comportamento inappropriato    Non si scusa o non è consapevole della propria condotta
Si prende cura di se stessa    Si aspetta che gli altri si prendano cura di lei
Incoraggia l’indipendenza    Punisce o scoraggia l’indipendenza
È fiera delle abilità del proprio bambino    Prova invidia/si avvilisce di fronte alle abilità del bambino
Pone nel bambino le basi per lo sviluppo dell’autostima    Distrugge o indebolisce l’autostima del bambino
Risponde ai bisogni del bambino    Si aspetta che il bambino risponda ai suoi bisogni (della madre)
Tranquillizza il bambino    Spaventa il bambino
Motiva i rimproveri verso il bambino    Adotta una condotta incoerente e punisce senza fornire spiegazioni
Si aspetta che il bambino venga amato dagli altri    È risentita se il bambino viene amato dagli altri
Non minaccia il bambino di abbandono    Usa la minaccia di abbandono come punizione
Crede nella bontà del bambino    Non crede nella bontà del bambino
Ripone fiducia nel bambino    Non si fida del bambino

Tabella 2.  Differenze tra Madre sufficientemente buona e Madre del cluster B (adattata da Lawson, 2000, p. 35).
Questa tabella permette di vedere con chiarezza cosa considerare in funzione della valutazione della capacità genitoriale di una madre.
[...]

 

Le false certezze

Un po’ come era accaduto a Ferenczi rispetto al suo celebre scritto del 1932 sulla “Confusione delle lingue” anche Gardner è andato incontro ad una attività sistematica di propalazione di notizie false sul suo conto volte a screditarlo per screditare le sue idee.

Presentiamo una tabella sinottica:
Falso    Vero
1. Non era professore    1.Era Libero docente o Professore a contratto che dir si voglia alla Columbia ed è stato Visting professor all’Università Cattolica di Lovanio in Belgio;
2. Non era psichiatra;    2. Era ”Psichiatra infantile” secondo la terminologia
anglosassone o “Pedopsichiatra” che qualche illetterato sospettiamo avrà scambiato per pedofilo (sic);
3. La Spagna rifiuta le sue teorie;    3. Una psicologa spagnola ed una argentina hanno scritto una monografia che presenta tutte le convinzioni negative su Gardner e la PAS;
4. Non era laureato in medicina e chirurgia;    4. Si è laureato in Medicina e Chirurgia alla Columbia nel 1952 e poi dopo dottorato e specializzazione è divenuto capitano medico militare col ruolo di primario ospedaliero di stanza in Germania;
5. Era un agente della CIA che induceva false memorie;    5. Era uno psicoanalista ed uno psichiatra forense che ha smascherato come venivano indotte false accuse da parte di bambini tramite domande suggestive e indottrinamento;
6. Ha fondato una casa editrice perché nessuno pubblicava le sue teorie;    6. Ha pubblicato circa 40 libri di cui diversi con editori medici, psichiatrici (Jason Aronson, Batam Book) ed anche alcuni editori di bestseller (Basic Books); ha fondato una sua casa editrice per sfruttare meglio la propria fama divenendo imprenditore di se stesso; i suoi libri hanno copyright, codice ISBN, catalogazione della Library of Congress e sono tuttora distribuiti tramite Amazon nuovi o usati.
7. I suoi scritti contengono messaggi
subliminali;    7. Si commenta da solo, come argomento pare come 666 supposto segno del demonio nei codici a barre, ma comunque nessuno li ha indicati precisamente;
8. Le sue teorie sono scienza Spazzatura;    8. E’ stato uno dei migliori psichiatri infantili forensi del mondo, aver descritto la PAS lo pone al livello di chi ha descritto la Sindrome di Rett o quella di Asperger;
9. Ha distrutto la vita di migliaia di
famiglie;    9. Ha testimoniato per la difesa di centinaia di genitori falsamente accusati di abusi (e si è fatto molti nemici);
10. Procuratori
americani scrivono che la PAS minaccia il sistema legale;    10. Una associazione privata di procuratori legali scrive che la PAS è una minaccia per il sistema (e anche per le loro percentuali dei risarcimenti di parti civili), chi fa riferimento a tale dichiarazione confonde tra “Attorney” che è procuratore legale o avvocato e “Prosecutor” equivalente del nostro Procuratore o PM.10.
11. La PAS non viene ammessa nelle corti americane perché non soddisfa i criteri Kelly-Frye;    11. La PAS soddisfa sia la Frye rule (1923) che la Daubert rule (1993) secondo il giudizio di diverse corti territoriali americane;
12. Scriveva a favore della pedofilia.    12. Ha scritto che molti di coloro che si dedicano a “proteggere i bambini” si eccitano immaginando o ascoltando storie di abusi (così si è fatto molti nemici);
13. Era un pedofilo
che prendeva farmaci
per autocastrarsi; si è suicidato per il rimorso.    13. Sposato con figli e nonno di parecchi nipoti assumeva in tarda età antidolorifici per una malattia cronica dolorosa tramite cerotti medicamentosi; è “stato suicidato” con un coltello da macellaio: colpito prima 3 volte di taglio dalla nuca alla zona giugulare con una ferita di punta che penetra sino alla tiroide ed infine almeno 4-5 ferite di punta nella zona cardiaca  con rottura di diverse costole; l’ultima ferita attraversava il cuore incidendo l’aorta. Sono state rilevate anche alcune abrasioni. Volendo suicidarsi poteva usare la pistola d’ordinanza o uno dei farmaci che i medici conoscono.

Come si può ben intuire la campagna online per gettare discredito su Gardner presenta sia aspetti francamente oscuri, sia meno oscuri interessi, ma soprattutto “argomenti” e “informazioni” che non hanno alcun riscontro nei fatti.
[...]

Voglio concludere ringraziando gli altri relatori per gli spunti interessanti fornitimi, ed in particolare le combattive avvocatesse che mi hanno sottoposto quasi ad un controesame rispetto a quanto ho presentato oggi. Spero di averlo superato.

(fonte/credits:  Marco Casonato, Università Milano-Bicocca, estratto dalla Relazione presentata al Tribunale di Salerno il 6 aprile 2013  – Ordine degli avvocati di Salerno Osservatorio sul Diritto minorile,  sez. Salerno)
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Re:Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #22 il: Ottobre 02, 2014, 16:05:19 pm »
L'articolo del Prof. Casonato costituisce la prefazione alla traduzione italiana del testo di Gardner:    
L' isteria collettiva dell'abuso sessuale. Una rivisitazione dei processi alle streghe di Salem

http://www.ibs.it/code/9788839209696/gardner-richard-a-/isteria-collettiva-dell.html

Curiosi i commenti femminili all'intervento del Prof. Casonato che ho linkato sopra.
Mi fanno pensare a studentesse loecchine ma... magari mi sbaglio.
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Offline kautostar

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Re: Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #23 il: Ottobre 02, 2014, 16:08:13 pm »

Un bambino non ha la maturità personale di decidere con chi preferisce stare o cosa è meglio per lui. Un bambino vuole, generalmente, stare con entrambi i genitori. Se un bambino preferisce stare con la madre, nel 95% dei casi non significa che ama di più la madre ma che quest'ultima ha, in qualche modo, condinzionato e forzato la sua scelta.
Non è detto, io ho sempre preferito mia madre a mio padre(parlo di preferenza, voglio bene ad entrambi), anche senza essere mai stato indottrinato, e se fossi stato costretto a scegliere(per fortuna non ho mai dovuto scegliere, visto che i miei stanno ancora insieme e non hanno mai pensato di lasciarsi), avrei scelto di vivere con lei.
Poi mi rendo conto che nelle separazioni ci sono anche genitori (soprattutto madri, ma anche padri) che cercano di mettere i figli contro l'ex coniuge,  però ricorrere al tribunale per togliere i figli alla moglie(o anche al marito, visto la PAS può essere sfruttata anche dalle donne), mi sembra comunque un rimanere nella logica della contesa.
E la contesa dei figli non fa bene a nessuno, spesso questi figli strumentalizzati quando crescono portano rancore a entrambi i genitori!
Non dico che i genitori che non hanno i figli in affidamento debbano arrendersi, ma solo che se un figlio vuole stare con la madre, l'ideale sarebbe poterlo vedere più spesso possibile, e avere il tempo per fare delle attività insieme

Alberto1986

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Re: Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #24 il: Ottobre 02, 2014, 16:26:31 pm »
Non è detto, io ho sempre preferito mia madre a mio padre(parlo di preferenza, voglio bene ad entrambi)...

Che tu preferisca tua madre, non significa che la PAS non esiste. Per tua stessa ammissione, i tuoi genitori non sono separati. Perlopiù non tutte le persone sono uguali e mentalmente equilibrate. Ci sono persone (donne e familiari delle donne nella stragrande maggioranza dei casi), che durante/dopo la separazione mettono i figli contro i padri, indottrinandoli a dovere. E' ovvio che il bambino, a furia di sentire una sola voce, si convincono di quello che sentono dire continuamente.
Questo, ovviamente, non esclude che ci siano padri che andrebbero, oggettivamente, tenuti lontani dai figli. Ma questo è un altro discorso. 

Offline ilmarmocchio

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Re:Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #25 il: Ottobre 02, 2014, 20:19:40 pm »
la questione è difficile.
Premetto che sono in genere contrario all'introduzione di nuove malattie, quando esse non abbiano riscontri oggettivi.
Esiste una lista di non-malattie, tra le quali l'osteoporosi, l'andropausa, ecc .
Quindi, si può discutere anche sulla PAS.
Però... guarda caso, tutta l'ostilità verso di essa proviene da un mondo che viceversa è assai pronto a medicalizzare tutto, e spesso in senso soggettivo
Il figlio è un minore : quindi per definizione la sua capacità di scelta è scarsa.
Può essere influentato pesantemente da un genitore, e siccome la madre è quella che n prima battuta riceve il figlio, la madre è quella che più spesso può, e infatti così succede, mettere il figlio contro il padre.
Giustissimo dire che i figli non dovrebbero entrare nei contrasti tra i genitori, però ciò succede, e non raramente.
Il genitore affidatario lotta per esserlo, quasi sempre è la madre, e le sentenze le favoriscono.
Si dice, la madre lotta per il figlio perchè gli vuol bene.
Ok, il figlio vuole più alla madre, e vuole andare con lei.
per me va bene.
Ma , in tutto questo tripudio di bene, c'è una nota stonata :
gli alimenti, il mantenimento, la casa coniugale.
Se la madre lotta con tutti i mezzi ( spesso oltre il lecito ) per avere il figlio, lei dovrà anche provvedere in quantità maggiore
al mantenimento del figlio.
naturalmente, la casa deve rimanere al legittimo proprietario e il mantenimento per il figlio che il padre rifiutato dal figlio, dovrà essere minimo.
Strano ? Assurdo ?
NO.
la madre ama il figlio, il figlio ama di più la madre, perchè se no non andrebbe con la madre ( sempre che ovviamente il padre lo voglia ), il padre viene messo in secondo piano.
Il figlio allora, non potrà pretendere più di tanto, perchè se è in grado di scegliere, deve anche essere in grado di accettare le conseguenze della sua scelta-
Un uccellino mi dice che tante corrisponze di amorosi sensi sarebbero meno...amorose :cool:

Offline ilmarmocchio

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Re:Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #26 il: Ottobre 02, 2014, 21:15:52 pm »
una è morta in Francia : guardate un pò perchè :

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/francia-anestesista-ubriaca-in-sala-parto-muore-mamma-28enne_2071479201402a.shtml

quando si dice...il valore aggiunto :doh:

Offline ilmarmocchio

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Re:Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #27 il: Ottobre 02, 2014, 23:24:35 pm »
che il parto non sia quell'ecatombe di cui parla Lucia , è dimostrato dall'incontrovertibile dato che l'umanità è costantemente aumentata

Offline TheDarkSider

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Re: Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #28 il: Ottobre 03, 2014, 00:37:35 am »
:doh:
Ti accoltellano l'utero è come uno scherzo?
Che tu senti solo le notizie scandalistiche di quelle che partoriscono in 15 minuti in bagno.
Io quasi tutti i parti che ho conosciuto erano in pericolo di vita,
Il fatto che muoiono molto meno donne di parto non significa che non è sempre un pericolo di vita, non sai mai se sarai tu quella che muore o non, se il bambino esce vivo e intero, e poi ti esaurisce il corpo la gravidanza. Ho passato poi due settimane in patologia neonatale, tra bambini nati in coma cerebrale, o senza ano, poi gli errori di parto provocano degli handicap molto gravi nei figli.
In nessun caso non si paragona con la fatica che la fanno gli uomini per fare un figlio.
Anche per questo una donna pensa che può avere almeno il pupo come recompensa per i dolori del parto e per aversi rischiato la vita per avere il bimbo. Il padre serve per proteggere loro due, e poi a giocare col bimbo quando sarà grande
quelle madri che hanno preso il bambino e sono tornate nel loro paese hanno lasciato  la casa al marito.
Ma loro non hanno apprezzato.
Perfetto Lucia!
Hai appena scritto una profonda verità psicologica: la donna vive come una profonda ingiustiza il fatto che nel processo di riproduzione, all'uomo spetta solo il piacere, mentre alla donna spetta tanta fatica e perfino il rischio di morire.
Questo doloroso senso di ingiustiza provato dalle femmine genera un rancore nei confronti del maschile, rancore che è alla base sia della pretesa di possesso sul figlio sia della scarsa considerazione del padre, considerato come un genitore di serie B utile solo finché SERVE cioè fornisce una qualche UTILITA' alla madre al figlio. In mancanza di tale utilità, secondo questa logica il padre va estromesso dal nucleo familiare senza tanti complimenti.

In quella frase che hai scritto, c'è gran parte della spiegazione della tendenza femminile alla misandria e al femminismo (che poi è solo un altro nome della misandria).
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline vnd

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Re: Quando è un amico a subire false accuse
« Risposta #29 il: Ottobre 03, 2014, 09:57:41 am »
si, troviamo mille giustificazioni buoniste per fare male ai nostri figli

Il male lo fa la madre che rapisce il figlio ed estromette il padre dalla sua vita.
Riportare il figlio al padre è rimediare all'insana presenza di una donna che dimostra di non saper vivere in modo civile e che mette il suo egoismo al di sopra del benessere del figlio.
Citazione
Ma fatti un altro figlio.

Questa frase si presenta da sola.
I figli non sono interscambiabili.


Citazione
però nella storia sono state comunque più gli uomini che volevano fare figli senza una donna e non donne che volevano figli senza un uomo

Non capisco cosa vuoi dire ma... mi sembra una sciocchezza.
Quale storia?
Quali dati?
Parliamo di elementi oggettivi, per favore.


Citazione
Non so, io non lo vedo come ingiustizia, ma come giustifica che si il figlio non può essere strappato dalla madre se lei non vuole, questo si.

Padre e madre hanno stessi diitti e stessi doveri.
Il figlio non può essere strappato nè alla madre nè al padre.
Se però la madre ha commesso un crimine, rapendolo, bisogna rimediare.


Vnd [nick collettivo].