Autore Topic: Odissea Wikipedia - False accuse  (Letto 3181 volte)

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Odissea Wikipedia - False accuse
« il: Ottobre 22, 2014, 16:10:52 pm »
Le Wikipedie di quasi tutto il mondo hanno una pagina su Antifemminismo, Questione Maschile, false Accuse, ecc...
La Wkipedia italiana, no.

E' in mano ad un'accozzaglia di criminali della cultura che ne determina la faziosità e, quindi, l'inutilità.

Ho già parlato, in passato, della storia della pagina sull'Antifemminismo.
Oggi parliamo di quella sulle False Accuse.

A riprova di quello che ho appena scritto, se con google digitate "wiki false accuse" vi compaiono le innumerevoli pagine dell wiki straniere che ne parlano:
https://www.google.it/?gws_rd=ssl#q=wikipedia+false+accuse

Se mettiamo il filtro "solo pagine in italiano", viene fuori la pagina di un utente, un certo  Green Cloud.

http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:GreenCloud/Prova

Citazione
Utente:GreenCloud/Prova
< Utente:GreenCloud

Una falsa accusa di abusi sessuali su minore è una accusa secondo la quale una persona ha commesso abusi sessuali su minore che in realtà la persona accusata non ha commesso. Solo una piccola porzione delle false accuse di pedofilia sarebbe perpetrata dalla presunta vittima; la gran parte è prodotta, direttamente o indirettamente, da adulti e di queste la maggioranza occorre nei contesti del divorzio e delle battaglie sull'affidamento dei minori[1][2].

Indice

    1 Tipi di false accuse
    2 Prevalenza
    3 La situazione negli Stati Uniti
    4 La situazione in Italia
    5 Note
    6 Collegamenti esterni

Tipi di false accuse

Quando non esiste sufficiente evidenza per determinare se un'accusa è vera o falsa, essa viene definita "infondata". Le accuse accertate per false sulla base delle evidenze possono invece essere suddivise in tre categorie[1]:

    accuse completamente false in cui gli avvenimenti denunciati non sono occorsi nella realtà
    accuse descriventi avvenimenti che sono occorsi ma che sono stati perpetrati da persone diverse da quelle accusate, in cui cioè quest'ultime sono innocenti
    accuse parzialmente vere e parzialmente false, nel senso che miscelano eventi occorsi ed avvenimenti mai occorsi

Una falsa accusa può derivare dalla menzogna intenzionale[3] o da una non intenzionale, dovuta a falsi ricordi (confabulations) e suscitata o da una malattia mentale o come il risultato di una deliberata o accidentale suggestione inducibile, ad esempio, in un bambino attraverso domande artificiose (finalizzate cioè a ricevere una ben determinata risposta) oppure istruendolo ad arte[4].
Prevalenza

Le false accuse sono più comuni nelle dispute sulla custodia del minore[5][6][7]. Sembra che i bambini di rado perpetrino false accuse di loro spontanea volontà: nella stragrande maggioranza dei casi, essi lo fanno perché coattivamente interrogati da adulti convinti che l'abuso sia occorso ma che rifiutano di accettare la loro verità, che è quella di non essere stati abusati[4].
La situazione negli Stati Uniti

Studi effettuati tra il 1987 e il 1995 negli Stati Uniti hanno rilevato che la percentuale delle false accuse varia tra un minimo del 6% ad un massimo del 35% rispetto al totale delle denunce di pedofilia, a seconda del tipo di analisi: le percentuali più basse sorgono da quelle inchieste che consideravano esclusivamente le false accuse derivanti da menzogne intenzionali, mentre quelle più alte derivano dall'aver considerato nel computo anche le false denunce non intenzionali, causate ad esempio dalla suggestione indotta nei bambini dagli adulti[8].
La situazione in Italia

Una falsa accusa configura il reato di calunnia (art. 368 del codice penale) se fatta da un adulto consapevole dell'innocenza della persona accusata. Una falsa accusa fatta da minore non imputabile manipolato da un adulto consapevole dell'innocenza della persona accusata configura il reato sanzionato dall'art. 111 del codice penale. Le false accuse rimangono spesso impunite in quanto non è possibile dimostrare la consapevolezza dell'innocenza della persona accusata.

La dottoressa Jaqueline Monica Magi, Giudice del Tribunale di Pistoia, riassume così la sua esperienza[9]

    «Potrebbe sembrare incredibile che si possa accusare qualcuno che si sa innocente di un delitto turpe quale quello di violenza sessuale, in particolare quando è perpetrata su un bambino, eppure succede e neanche troppo raramente [...] per l’esperienza fatta le false denunce provengono quasi nella totalità da donne, spesso madri che in tal modo tentano di allontanare gli ex mariti dai figli o peggio credono di vendicarsi di non si sa quali torti subiti durante il matrimonio.»

La psicologa dott. Maria Carolina Palma, CTU c/o Trib. di Palermo, già Giudice presso il Tribunale dei Minorenni, aggiunge[10]

    L’accusa di violenza sessuale è il modo più facile per estromettere il padre dalla vita dei figli. La donna non solo si libera del partner come coniuge ma anche come padre, facendolo uscire definitivamente dalla sua vita.

Il criminologo e scrittore Luca Steffenoni ha raccolto i dati giudiziari sull'ampiezza del fenomeno e ha denunciato una deriva del sistema: delle circa 5000 denunce annuali per abusi sui minori meno di 1000 passano il vaglio dei primi controlli formali e delle rimanenti circa l'80% risultano essere strumentalmente utilizzate da ex mogli in seguito ad una sentenza di divorzio, sottolineando che la falsa accusa è attualmente una forma di violenza sui minori grave quanto la pedofilia stessa, ed individuando fra le cause[11]:

    vendette ed interessi privati dei denuncianti e psicosi che fanno ritenere l'ex-coniuge "nemico" capace di ogni nefandezza;
    interessi economici consolidatisi attorno ai giudici (lobby dei periti e degli ascoltatori di disagio ed interessi degli assistenti sociali e delle case d'accoglienza private, che attualmente accolgono circa 28,000 bambini ricevendo circa 200Euro al giorno per bambino);
    la pressione ideologica, economica e politica esercitata dai gruppi anti-abuso;
    l'aleatorietà del sistema giuridico incentrato sui rilievi psicologici anzichè su quelli probatori, nonchè la mancanza di indagini concrete che esulino dai giudizi dei periti di parte;
    la presunzione di colpevolezza nei confronti di chi è sfiorato da queste accuse e gli insufficienti diritti della difesa.

L'operato di taluni professionisti del settore, definiti "abusologi", è stato descritto dal sociologo dr. Stefano Zanetti ed altri che hanno aperto siti web dedicati a tali problematiche[12], e dal giornalista Francesco Esposito[13]:

    «Sono una piccola famigliola di psicologi e assistenti sociali. Sono pochi, usano metodi molto discutibili, ma riescono a coniugare presenzialismo nelle inchieste e sui giornali, carriera universitaria, gestione di associazioni, riviste e corsi di formazione di settore. Sono i professionisti dell'antipedofilia.»

L'operato della ginecologa Cristina Maggioni è arrivato a suscitare l'attenzione in sedi istituzionali di vari senatori:[14]

    «a seguito delle risultanze peritali Bruni-Maggioni centinaia di bambini sono stati allontanati dalle famiglie naturali con cui da anni non possono più avere alcun genere di contatto, mamme si sono suicidate [...] altri imputati sono morti di crepacuore e molti imputati sono stati condannati e si trovano ristretti in carcere. [...] Maggioni e Bruni venivano qualificati come soggetti «completamente incompetenti e inaffidabili», tali da non dovere più ricevere incarichi dall'autorità giudiziaria, ad opera del pubblico ministero di Milano dottoressa Tiziana Siciliano [...] se il Ministro in indirizzo, vista la declarata incompetenza e inaffidabilità dei periti Maggioni e Bruni, non ritenga necessario, per quanto di sua competenza, invitare l'autorità giudiziaria a sottoporre a riesame, d'ufficio, tutti i procedimenti in cui gli accertamenti medico-legali ginecologici sono stati curati, per conto delle procure, da questi due medici, considerato che è altamente probabile che tutte le loro consulenze siano inficiate da errore professionale e falsità».

Alcuni bambini, diventati adulti lontano dai loro genitori, hanno testimoniato pubblicamente la falsità degli abusi di cui sarebbero stati vittime[15].
Note

    ^ a b Ney, T. (1995). True and False Allegations of Child Sexual Abuse: Assessment and Case Management. Psychology Press. pp. 23-33. ISBN 0876307586.
    ^ Robin, M. (1991). Assessing Child Maltreatment Reports: The Problem of False Allegations. Haworth Press. pp. 21–24. ISBN 0866569316.
    ^ Mikkelsen E.J., Gutheil T.G., Emens M. (October 1992). False sexual-abuse allegations by children and adolescents: contextual factors and clinical subtypes. Am J Psychother 46 (4): 556–70. PMID 1443285.
    ^ a b Maggie Bruck; Ceci, Stephen J. (1995). Jeopardy in the Courtroom. American Psychological Assn. ISBN 1-55798-282-1.
    ^ Benedek, E. P.; Schetky, D. H. (1987). Problems in Validating Allegations of Sexual Abuse. Part 1. Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry 26: 912. doi:10.1097/00004583-198726060-00016.
    ^ Green, A. (1986). True and false allegations of sexual abuse in child custody disputes. Journal of the American Academy of Child Psychiatry 25 (4): 449.456. doi:10.1016/S0002-7138(10)60001-5. PMID 3745724. http://www.jaacap.com/pt/re/jaacap/abstract.00004484-198607000-00001.htm.
    ^ Green, A. (1991). Factors Contributing to False Allegations of Child Sexual Abuse in Custody Disputes. Child & Youth Services 15: 177–189. doi:10.1300/J024v15n02_11.
    ^ Irving B. Weiner e Donald K. Freedheim, "Handbook of Psychology" (John Wiley and Sons, ISBN 0471176699).
    ^ Criminologia.it: false violenze.
    ^ L'Avvenire, 13/4/2009.
    ^ Luca Steffenoni, "Presunto colpevole. La fobia del sesso e i tanti casi di malagiustizia" (edizioni Chiarelettere, 2009). ISBN 8861900771
    ^ Stefano Zanetti, http://il-giustiziere-lafabbricadeimostri.blogspot.com.
    Vedi anche documentazione in tema di falsa denuncia di abuso sessuale su minori.
    ^ Francesco Esposito, rivista Tempi n. 26, "Gli abusologi (ritratto di un interno di famiglia)".
    ^ Interrogazione al Ministro della Giustizia, 742a seduta del Senato della Repubblica, pag. 131-136.
    Interrogazione al Ministro della Giustizia, 943a seduta del Senato della Repubblica, pag. 17-19.
    Interrogazione al Ministro della Giustizia, 1023a seduta del Senato della Repubblica, pag. 70-72.
    Proposta di inchiesta parlamentare, Senato della Repubblica.
    Requisitoria PM dr. Tiziana Siciliano, Tribunale di Milano, Proc. Pen. N. 2790/00.
    ^ [1] Storia di Alessandra: "un'ingiusta condanna per false accuse di pedofilia".
    [2] Settimanale Panorama del 19 giugno 2008: "Storia di Angela rapita dalla giustizia".
    [3] Settimanale Panorama del 13 novembre 2009: "I nostri figli portati via da un giudice".

Collegamenti esterni

    Voce su en.wiki

La pagina è dettagliata, fa affermazioni anche molto gravi, riportando fonti precise e puntuali.
Credo manchi qualcosina...
Ad esempio non fa riferimento al PM Carmen Puglisi.
In somma, è una pagina curata che, tuttavia, ancora conserva il sapore della clandestinità.
Manco a farlo apposta, infatti, se vogliamo sapere qualcosina in più dell'autore, l'Utente GreenCloud, scopriamo che è un utente bloccato:
http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:GreenCloud

Citazione
Utente:GreenCloud
Stop sign.png

Poiché questo utente è stato bloccato a tempo indeterminato, le sue pagine utente sono state svuotate e protette dalle modifiche.

Nella "Discussione" relativa alla pagina, troviamo la proposta di pubblicazione che il povero GreenCloud fece nel 2010 poco prima di essere bannato a vita da wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_utente:GreenCloud/Prova
Citazione
Discussioni utente:GreenCloud/Prova
< Discussioni utente:GreenCloud

La voce, che avrebbe titolo "false accuse di abusi su minori" è tradotta dalla corrispondente versione inglese, con l'aggiunta di una sezione sulla sezione italiana.

Punto delicato sono i riferimenti ai tanti esperti del settore che hanno ritenuto loro dovere civico esporsi segnalando le distorsioni. In particolare, riguardo alla correttezza della frase sul libro di Steffenoni, ho chiesto conferma all'autore stesso. A parte questo, la voce è stata preparata da persone che non hanno niente a che fare con giudici ed esperti citati. Le pagine web citate potrebbero non essere considerate fonti enciclopediche, ma sono importanti in quanto i loro autori hanno dato nomi e cognomi ai problemi che hanno discusso.

Appena sotto, compare la probabile causa del BAN, una lettera di una certa Loredana Morandi.
Citazione
Pubblicità agli stalker e ai violenti in rete

Gentile Redazione di Wikipedia,

scrivo perché i signori abusologi italiani non meritano affatto una voce enciclopedica su queste pagine, a causa del cattivissimo comportamento dato in rete sotto falso nome.

Tutti coloro da voi citati attualmente infettano il web e i socialnetwork come Facebook per esperimentare le tecniche di neuromarketing, che utilizzeranno poi per contrastare la voce "già rotta" della famiglia di un minore abusato.

La tecnica posta in essere da codesti rappresentanti della prima agenzia legale italiana per pedofili, la cd "Falsi Abusi", consiste nel dare corso a vere e proprie operazioni di dossieraggio ai danni dei familiari delle vittime, degli operatori dell'antipedofilia e soprattutto nei confronti della magistratura impegnata su casi di pedofilia.

I casi più pubblicizzati dall'intero circuito hanno confermato la verità degli abusi con sentenze fino a 9 anni e 9 mesi di reclusione, altri hanno ottenuto la conferma di colpevolezza anche in terzo grado di giudizio (Apolloni / Bellario).

Suggerisco senz'altro la cancellazione di tutto quanto riguarda gli autori italiani.

Inutile ad una formazione culturale della rete la loro citazione, li leggono solo pedofili e simpatizzanti con le reti di scambio pedopornografico.

Loredana Morandi

Questa loredana Morandi, senza citare alcuna fonte, fa accuse gravissime (evidenziate in grassetto) e definisce pedofili tutti coloro che, da Gardner in poi, tentano di lottare per la difesa del diritto, non certo per difendere i pedofili ma i liberi cittadini ingiustamente incappati nelle maglie della giustizia.
Due considerazioni:
1. una pagina wiki circostanziata e basata su una discreta bibliografia è eliminata sulla base delle imprecise ma pesanti dichiarazioni (vere e proprie calunnie, ossia false accuse) di una persona che non si cura di citare le fonti di ciò che afferma;
2. Mi domando se questa signora, per le accuse che fa non sia perseguibile.

manco a farlo apposta, in cima alla pagina, i mendicanti della wiki italiani tentano la loro questua:
Citazione
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Potete incularvi.

Nel prox post spiegherò chi è Letizia Morandi.

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Re:Odissea Wikipedia - False accuse
« Risposta #1 il: Ottobre 22, 2014, 16:42:16 pm »
Chi è Loredana Morandi

Si presenta da sola in un commento ad "Oggi" pubblicazione di alto spessore culturale e se la prende manco a dirlo con la nota avvocatessa specializzata in false accuse la "Dott.ssa Vajassa Faldocci".

http://www.oggi.it/posta/2012/02/14/chi-si-nasconde-dietro-i-furti-di-identita-su-facebook/

Manco a dirlo, in risposta alla solita lagna di una affiliata a Femminismo a Sud, che lamenta il fatto che i dati sulla violenza contro le donne sono oggetto di una controinfomazione che mira a dare equilibrio, riportando l'altra campana, ossia che la violenza non ha genere e che anche le donne sono violente, e a volte stupide provvocatrici violente dei loro stessi aggressori.

Citazione
Loredana Morandi | 17 febbraio 2012 13:46

Salve, io sono l’autrice del blog GiustiziaQuotidiana, che da sempre sostiene le vertenze del comparto giustizia. Vajassa Faldocci è un personaggio inventato ed usato per insultare, neppur di nascosto, l’avvocato generale di una grande organizzazione nazionale di Donne.
Il sito web cui fa riferimento questo “avatar” è collocato in Italia, per la precisione il sito è ubicato in seno ad un contratto di housing (cioè un server affittato) intestato alla società Geobox.IT Srl di Firenze, sul quale ci sono numerosi altri siti sempre gestiti dalla medesima società.
Su Facebook Vajassa, che in realtà è un uomo e si chiama Gianni, è amministratrice di una pagina personale di “millantata” consulenza legale. Siamo all’abuso della credulità popolare…

Dice di essere l'autrice di un blog.
Vediamolo

http://www.giustiziaquotidiana.it/dblog/

Ci sono stato.
Non si capisce quasi nulla. Le informazioni sono messe a casaccio e senza un ordine logico.
In particolare, mi perdo nei meandri di un apparente delirio dove non si capisce più che cosa la signorina voglia dire perché cononde, apparentemente il soggetto con l'oggetto:

Citazione
Loredana Morandi


Riferimenti link alla diffamazione e allo stalking in corso:

lo stalking su Facebook

http://www.facebook.com/pages/Facciamo-chiudere-il-blog-Giustizia-Quotidiana-di-Loredana-Morandi/354916241197857

la diffamazione

http://noviolenzasulledonne.blogspot.com/2012/02/la-gogna-mediatica-ma-non-era-illegale.html

http://noviolenzasulledonne.blogspot.com/2012/02/la-sagra-della-menzogna-e-le-doverose.html

anche dal falso antiviolenza donne

http://www.facebook.com/Noallaviolenzasulledonnevero2

dagli scritti degli osservatori esterni

http://www.movimentoperlinfanzia.com/la-guerra-di-licia-palmentieri-contro-laddetta-stampa-del-convegno-contro-la-pas/

Ho visitato qualcuo di questi link e, oltre alle già citate aggressioni contro ilink di controinformazione sulla violenza, ho trovato ben poco.

Tant'è che l'unica tesi davvero credibile è quella di un utente di un blog, pare falsamente accusato di abusi, che estraggo dalla pagina del suo blog e che così la descrive:

« Ultima modifica: Ottobre 22, 2014, 16:53:30 pm da vnd »
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Re:Odissea Wikipedia - False accuse
« Risposta #2 il: Ottobre 22, 2014, 17:14:27 pm »
Loredana Morandi e i luoghi comuni contro Richard Gardner, la PAS e il fenomeno del falsabusismo.

Evidenzio le calunnie peggiori che sappiamo essere smentite dal Prof Casonato.
http://www.alienazione.genitoriale.com/sindrome-di-alienazione-parentale-prof-marco-casonato-univ-milano-bicocca/

http://www.giustiziaquotidiana.it/dblog/articolo.asp?articolo=4357
Citazione
Richard Gardner muore suicida il 25 maggio 2003. Egli sceglie di porre fine alla sua vita procurandosi numerose ferite al collo e al petto con un coltello dalle dimensioni di un comune coltello da macellaio. Ovvero egli sceglie di darsi la morte in modo cruento e sanguinoso potendo liberamente scegliere per l'acquisto di un arma da fuoco, che negli states è un acquisto comune e quasi privo di restrizioni.


L'analisi chimica e dei fluidi corporei rivelò ai patologi la presenza di un mix di farmaci abituali assunti in elevata quantità, quali: morfina, hydrocodone, acetaminophen (leggi: paracetamolo), fentanyl e oxycodone.
La causa del suicidio dell'uomo, riferita dal figlio post mortem ai quotidiani statunitensi: l'aver appreso di aver contratto la malattia invalidante tipica di coloro che si sono "doppati" tutta la vita. Una complicazione che avrebbe disvelato il suo più grande segreto. Infatti in uno psicologo che tratti casi di minori, e Gardner ne ha trattati oltre 400, in assenza di altre patologie la ragione del dopping può essere soltanto l'auto castrazione chimica.

Citazione
Prof. marco Casonato: Sposato con figli e nonno di parecchi nipoti assumeva in tarda età antidolorifici per una malattia cronica dolorosa tramite cerotti medicamentosi; è “stato suicidato” con un coltello da macellaio: colpito prima 3 volte di taglio dalla nuca alla zona giugulare con una ferita di punta che penetra sino alla tiroide ed infine almeno 4-5 ferite di punta nella zona cardiaca  con rottura di diverse costole; l’ultima ferita attraversava il cuore incidendo l’aorta. Sono state rilevate anche alcune abrasioni. Volendo suicidarsi poteva usare la pistola d’ordinanza o uno dei farmaci che i medici conoscono.


Richard Gardner era un pedofilo. Dichiarato.
Citazione
Casonato: Falso. Mai subito condanne per pedofilia


E' storia che egli non fosse altro che un assistente volontario presso l'università e che

Citazione
Casonato: Falso: era libero docente o aprofessore a contratto che dir si voglia (clinical professor)

tutti i suoi libri siano stati stampati da una casa editrice con indirizzo presso la sua abitazione. Oggi i suoi libri sarebbero trattati come quello in vendita su Amazon, il cui autore è stato arrestato.

Citazione
Falso. Come molti, in America, ardner aveva una sua casa Editrice. Quale sarebbe questo autore arrestato?

In Italia la PAS e le teorie di Richard Gardner sono divulgate da associazioni i cui fondatori, consulenti, psicologi e avvocati sono in gran parte pregiudicati condannati per violenze o abusi ai danni di donne e bambini, anche definiti in carcere, attualmente indagati e/o sotto processo. I casi trattati da queste associazioni: Cassazione abusi Asilo nido di Torino, 9 anni per Abusi a Reggio Emilia,  Precedenti e Indagini Omicidio Teresa Bonocore.

Io sarei un pedofilo?

Querela subito!

« Ultima modifica: Ottobre 22, 2014, 17:30:39 pm da vnd »
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