Autore Topic: Guerra di secessione in Ucraina 2014  (Letto 31849 volte)

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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #90 il: Aprile 13, 2015, 19:40:14 pm »
Interessante video su Slaviansk, città ucraina dell'est coinvolta nella prima fase della guerra...Attenzione, immagini forti.

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #91 il: Aprile 13, 2015, 20:41:52 pm »
Intanto la femminista Clinton...

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cos-lucraina-finanzia-campagna-hillary-clinton-1115835.html

L'annuncio è arrivato: Hillary Clinton si candida alle primarie democratiche per la corsa alla Casa Bianca.


"Ogni giorno gli americani hanno bisogno di un campione, e io voglio essere quel campione", spiega l’ex First Lady nel video di 2 minuti e 19 secondi in cui annuncia la sua candidatura. Un annuncio che va di pari passo coi tempi, tutto inquadrato nel pianeta Internet, dapprima con la mail di John Podesta, il regista della campagna dell’ex segretario di Stato, rimbalzato con tweet corredato di link al video. "Volevo essere sicuro di essere il primo a comunicarvelo: è ufficiale, Hillary correrà per diventare presidente". La campagna dunque è partita e adesso la Clinton dovrà spendere i fondi raccolti per la sua scalata alla casa bianca. Ma chi finanzia la campagna di Hillary? Prova a dare una risposta il Wall Street Journal. L'Ucraina, secondo il quotidiano statunitense è il principale donatore della fondazione Clinton tra i paesi stranieri, con 10 milioni di dollari donati tra il 1999 e il 2014. Seguono, tra i finanziatori, con 8,4 milioni la Gran Bretagna e l'Arabia Saudita, con 7,3 milioni. Eppure, negli Stati Uniti, esiste un divieto per i cittadini stranieri di donare fondi alle campagne elettorali americane.

Dalla sua nascita avvenuta nel 2001, la fondazione, rinominata Bill, Hillary & Chelsea Clinton Foundation, ha ricevuto 48 milioni di dollari da governi stranieri. Tra i paesi finanziatori anche Italia, Norvegia, Australia e Paesi Bassi, ma anche Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar e Oman. Sembrerebbe strano che proprio Hillary Clinton, che considera i diritti civili delle donne una pietra miliare della democrazia, abbia accettato milioni di euro da parte dei governi che opprimono le donne. Se non fosse che, come riporta il sito d'informazione WeMeantWell.com, "quello che è chiaro è che la candidatura di Hillary Clinton è costruita su una rete globale di organizzazioni che agiscono come tramiti, come ponti per immense somme di denaro tra multinazionali, grandi corporazioni e governi stranieri donatori che traggono benefici dall'essere carino con uno dei due Clinton. A parte ogni giudizio sulle politiche caritatevoli dei Clinton, queste sono sicuramente in secondo piano rispetto agli obiettivi originari", scrive il blog americano. Sempre secondo il Wall Street Journal il Canada, attraverso un'agenzia federale che promuove la costruzione del controverso oleodotto Keystone XL, che dovrebbe trasportare negli Stati Uniti il petrolio estratto dalle sabbie bituminose dell'Alberta, ha versato tra i 250.000 e i 500.000 dollari. L'Italia, con il ministero dell'Ambiente, ha versato tra i 100.000 e i 250.000 dollari.

Intanto la Clinton Hillary si è dimessa dalla Fondazione Clinton in cui sedeva nel board dei direttori, dopo l’annuncio della candidatura per la presidenza degli Stati Uniti. Lo ha comunicato con una mail allo staff della ’Clinton Foundation’ inviata 90 minuti dopo aver ufficializzato la sua discesa in campo per la corsa alla casa Bianca.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #92 il: Aprile 17, 2015, 03:29:15 am »
Gli amici delle Femen, per la precisione i filonazisti di Pravy Sektor, aggrediscono civili a Kherson. Naturalmente a nessuna femminista frega un cazzo, tanto sono uomini e colpevoli di essere resistenti veri ma non "amanti dell'Europa". Ma pure se fossero state donne. Sono donne non femministe quindi per la loro logica sono "altro".




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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #93 il: Aprile 18, 2015, 13:59:34 pm »
In Ucraina da qualche giorno ci sono gli omicidi mirati di persone "non conformi" al nazismo ucraino. Qui di seguito 2 articoli. Vi consiglio caldamente di leggerli, ci sono documenti importanti e ci sono legami anche con alcuni esponenti politici...

Io non so che fine faranno questi qui se le cose si mettono male, perchè lì nel Donbass pure hanno internet. Comunque, buona lettura (da alcuni particolari capirete perchè le "eretiche" NON PARLANO del Donbass )...


https://aurorasito.wordpress.com/2015/04/18/nazippiddini-paccoquotidiano-e-ucraina/#comments

Mentre in Ucraina il governo golpista fa assassinare decine di oppositori e si prepara ad aggredire la Novorossija, ancora una volta, il partito nazihollywoodiano della CIA, il Partito Democratico, e il suo braccio partigianesco di Gladio, l’ANPI, accolgono a braccia aperte uno dei massimi responsabili degli attuali crimini ed assassini politici in Ucraina.Mentre il Ministro della Difesa greco Panos Kammenos, esponente di destra, definisce fascista il governo ucraino, dicendo che “La popolazione greca in Crimea è stata molestata dal governo fascista ucraino, la protezione alle famiglie greche è stata data dalla presenza delle forze russe. Ieri ho discusso la questione con il patriarca Kirill: condividiamo la Chiesa, crediamo negli stessi valori ed era impossibile non difendere i Greci dal governo fascista ucraino“, il ministro degli Interni Angelino Alfano s’incontrava con il ministro golpista degli Interni ucraino Arsen Avakov. Un criminale che guida la persecuzione e l’omicidio degli oppositori al governo nazigolpista di Gladio, nonché presiedere l’aggressione alla popolazione novorussa. Il “ministro” ucraino e quello italiano hanno deciso di collaborare per riformare le strutture territoriali e creare prefetture in Ucraina. Il nazigolpista Arsen Avakov, nel 2012, fu arrestato a Frosinone su mandato di cattura dell’Interpol per abuso d’ufficio e appropriazione indebita quando era governatore della regione di Kharkov, in Ucraina. Avakov era un tirapiedi della corrotta prima ministra Julija Timoshenko. Matteo cazzulani ne Ukraine1 protesta6La Corte d’appello di Roma respinse l’estradizione di Avakov denunciando “il rischio di atti discriminatori per motivi politici”. A su difesa si era mosso l’apparato di propaganda e disinformazione del Partito Democratico, soprattutto nella figura del sicario nazi-atlantista Matteo Cazzulani, agente d’influenza degli statunitensi e convinto sostenitore della repressione e dello sterminio della popolazione novorussa. Avakov fu eletto nel parlamento ucraino per garantirgli l’immunità e una volta nominato ministro degli Interni, ha proceduto ad integrare i paramilitari neonazisti di piazza Maidan nelle forze di sicurezza, dopo aver dissolto il corpo speciale Berkut. Tutto ciò non scandalizza il PD, summa di ogni putrefazione: morale, ideologica, culturale, politica, umana, sempre pronto a menare il ditino su democrazia, diritti umani, lotta all’illegalità e altra merda. Ne è emblematico il succitato nazipiddino Matteo Cazzulani, che vive a Filadelfia, negli USA, e che si spaccia per analista di questioni energetiche ed internazionale del fantomatico centro di studi globali “Strategia XXI”, di cui non si trova traccia se non nel suo blog di propaganda neobanderista; e che collabora con il settimanale neo-banderista ucraino “Dzerkalo Tyzhnya” (Specchio settimanale), un foglio di disinformazione e propaganda russofoba finanziato da “anonime” ONG tedesche e statunitensi (Interternational Charity Promotion Foundation con conti bancari a New York e Francoforte) e che sostiene l’assassinio degli oppositori al golpe di Gladio, oltre alla guerra di sterminio contro la Novorossija.

I nazisti di Kiev e ilpaccoquotidiano

A Kiev, il ministro dell’Economia Ivaras Abromavicius (“di origine lituana e naturalizzato a dicembre 2014″) confermava che: “Il governo ucraino ha scelto la banca Lazard come consulente per ristrutturare il proprio debito, attualmente scambiato a 50 centesimi per 1 dollaro” (TASS). Ora, perché il Fatto quotidiano sostiene entusiasticamente il golpe di Gladio a Kiev? Un nome, Guido Roberto Vitale, costui è tra gli azionisti di ChiareLettere e de ilfattoquotidiano, ma nel 1997-2001 è stato presidente della banca Lazard per l’Italia. 2+2=5 no?




https://aurorasito.wordpress.com/2015/04/17/assassinio-ucraino-nato-gladio-e-italia/



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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #94 il: Aprile 19, 2015, 14:43:12 pm »
Eretica/Fikasicula,Lorenzo Gasparrini, Serbilla Serpente, Feminoska, S. Ciccone,Frantic, Fasse, Fasst, Lipperini, Zanardo, "anonima fintantifascista che bevi lacrime maschili" , femministe del gruppo "Zoccole Dure", Melandri, "Cagne sciolte", Terragni e altro femministume sparso DOVE SIETE?

QUESTI SONO ESSERI UMANI CHE VALGONO MENO DI VOI? CHE COLPE HANNO? VEDETEVI IL VIDEO, RICORDANDOVI CHE "MALE FAI, MALE RITORNA".

CON TUTTO IL CUORE, DA PARTE DI UN UOMO RIMASTO UMANO.



http://it.sputniknews.com/opinioni/20150417/273719.html



 
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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #95 il: Aprile 19, 2015, 18:31:00 pm »
A Kiev è stato ammazzato Oles Buzina, uno storico ucraino colpevole di essere contrario alle politiche naziste del governo golpista insediato dagli amici americani delle femministe. IL governo golpista si è pubblicamente prodigato di ringraziare l'autore dell'omicidio.

Voi, naturalmente, NON NE PARLATE. ZITTE, PARLATE SOLTANTO DELLE CURDE DI KOBANE (CHE CASUALMENTE PARE SIANO FEMMINISTE E DI SICURO LEGATE AGLI USA). DEL RESTO, VI FANNO SENTIRE PURE "DURE". VI IMMAGINATE QUASI "GUERRIERE", PRONTE ALLA LOTTA CONTRO IL "MASKIO" : NON ERAVATE VOI CHE SCRIVEVATE SUI MURI:" UN UOMO MORTO NON STUPRA" ?

E' stato ammazzato sotto casa, dai vostri amici "democratici" . Naturalmente non avete speso una sola parola. Niente. Del resto, andate a piangere  (e a cercare soldi...  :shifty: ) per i cartelloni pubblicitari sessisti in Moldavia, ma della morte di questo povero storico, così come della morte di altri soggetti non nazisti ammazzati sempre nell'ultimo mese, pure qualche donna, NIENTE, IL SILENZIO ASSOLUTO.
EPPURE SONO MORTE MIGLIAIA DI DONNE, BAMBINI, UOMINI IN UCRAINA. MA VOI NIENTE. SILENZIO.
 Ma che fa? Sono uomini, sono donne che non vi fanno pena. Sono "legati a Putin", quindi nemici per voi.
Per la giornalista Anna Politkovskaja state ancora strepitando, è normale serviva per diffamare la Russia "dello Zar Putin" quindi "dovevate strepitare". Come del resto fanno tutti quei media SERVI DELLE LOBBY USA. Tra cameriere e prostitute intellettuali c'è sempre stata intesa, giusto?
Domanda che come al solito resterà qui, appesa. Perchè voi, piccoli ingranaggi delle Lobby USA, finte "comuniste" , "finte antifasciste" , amichette della Boldrina, delle lezioni gender che manipolano i bimbi per i vostri interessi femministi di manipolazione mentale NON AVETE IL CORAGGIO DELLE VOSTRE IDEE. SIETE RIPETITORI.

BUONA VISIONE.

--> OLES BUZINA pochissimi giorni prima della morte, in una tv russa, avvisa delle minacce di morte che gli arrivano quotidianamente...

Qui invece l'appello di un  suo collega. Naturalmente, le femministe italiane non se ne fottono. link e video.

http://sakeritalia.it/video/lappello-del-giornalista-ucraino-anatoliy-shariy-dopo-lassassinio-di-oles-buzina/

https://www.youtube.com/watch?t=110&v=Cjw6SsE3HtQ

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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #96 il: Aprile 19, 2015, 18:39:22 pm »
Comunque, simpatiche femministe, io non ho in odio gli Americani, io odio con tutto il cuore, i SERVI DEI CANI, I MISTIFICATORI, GLI IPOCRITI MANGIAPANE.

Come vedrete dal video, ci sono anche americani che vanno a combattere insieme alla gente del Donbass.

"Attenzione, nella canzone offende il vostro amico Obama". Buona visione "ingranaggi".


Qui invece c'è un altro video del VERO AMERICANO. Obama fa parte della stessa vostra categoria, care femministe, quella categoria che talvolta galleggia sul sangue degli altri e specula e s'abboffa con i finanziamenti pubblici.



Ah, "CAGNE SCIOLTE" che fate la pipì "in piedi", quando avete voglia di fare "le dure",  ricordatevi di loro e di una donna che fa il cecchino. Vedete anche lei piange, ma a voi vi passa per i peli pubici . Voi avete pipì solo "per il maschilismo"...

---> minuto 25:00 piange perchè sono morti alcuni suoi amici. Voi invece piangete per i finanziamenti.

Ah, come sempre. Leggete e andatevi a curare il fegato. La verità fa male.   
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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #97 il: Aprile 22, 2015, 13:46:04 pm »
Hanno tradotto questo video che postai tempo fa. Vi consiglio di rivederlo. Attenzione, ci sono immagini forti. Parla della guerra in Ucraina.

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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #98 il: Aprile 26, 2015, 16:59:10 pm »
Questo è il testo della canzone "Mamma, siamo tutti gravemente malati".


Ho sottolineato una parte, quella che farà più male alla feccia che ha sostenuto questa guerra e a tutti quegli utili idioti che tacciono per mascherare la loro complicità più o meno diretta. Come sempre, e mi rivolgo ai silenziosi lettori che fanno finta di non vedere, ma che leggono attentamente e poi piangono per "i diritti delle sex worker del Sudafrica" o per schiaffare a forza le porcate gender nelle scuole... Non vi dimenticherò, non vi dimenticherò mai. Curatevi come sempre il fegato. Con "affetto"... *


Testo:

I chicchi di grano son caduti sulla terra,
i chicchi di grano invocano la pioggia,
han bisogno della pioggia.
Squarcia il mio petto, guardami dentro:
vedrai che tutto è in fiamme,
tra un giorno sarà tardi,
tra un'ora sarà tardi.
Tra un istante non ci alzeremo più.
Se le chiavi non combaciano con le porte
buttale giù a forza di spallate.
Mamma, siamo tutti gravemente malati.
Mamma,lo so che siamo tutti impazziti.   
L'acciaio tra le dita,
il pugno serrato
un colpo un po' sopra il polso che strazia la carne.
ma invece del sangue nelle vene è gelato il veleno,
il lento veleno.
Mondo distrutto
fronti sanguinanti
un pane spezzato in due
Ed ecco qualcuno piangere e qualcuno tacere
E qualcuno è pieno di gioia
E' pieno di gioia.

Mamma, siamo tutti gravemente malati.
Mamma,lo so che siamo tutti impazziti.
Tu devi essere forte,
tu devi sapere dire:
"Giù le mani, giù la mani da me!".
Tu devi essere forte,
altrimenti perchè sei al mondo?
Cosa valgono migliaia di parole,
quando l'importante sarà la fermezza della mano.
Ecco, stai davanti alla riva
e pensi: Mi tuffo o non mi tuffo?
Mamma, siamo tutti gravemente malati.
Mamma,lo so che siamo tutti impazziti.

***********************************************************************************************************************************


Salutatemi la vostra amichetta, buona lettura amichette delle Femen...


http://www.byoblu.com/post/2015/04/20/anche-cecchini-tedeschi-in-ucraina-per-giocare-al-safari.aspx#more-34667


#MissioneUcraina Sarebbe dovuta essere una semplice intervista ad un soldato delle DNR (Repubblica Popolare di Donetsk), ma durante il racconto emerge qualcosa di nuovo. L’intervistato non può rivelare la sua identità, perché un cecchino e dunque un obiettivo sensibile per l’esercito nemico. E’ un ragazzo di 23 anni ma dimostra ancor meno della sua età. E’ socievole e sembra ci abbia preso in simpatia. E’ diverso dall’immagine del soldato che siamo abituati a vedere in TV.

Come ti posso chiamare se non posso farlo con in tuo nome?

Chiamami Valera

E’ un nome a caso o appartiene a qualcuno che esiste?

E’ il nome del mio compagno. I cecchini non vanno mai in battaglia da soli, hanno sempre un compagno che dovrebbe coprigli le spalle. Lui è morto in battaglia. Gli volevo bene e voglio usare il suo nome. E’ anche un modo per ricordarlo.

Adesso hai un’altro compagno?

No, preferisco andare in giro da solo. Un cecchino e il suo mitragliere devono avere una buona complicità, se no mi farebbe scoprire. Con lui mi trovavo bene: sapeva esattamente cosa fare e come fare. Abbiamo iniziato insieme. Da solo mi sento più sicuro.

Quindi devi portare sia il fucile che l’arma automatica da solo?

Esattamente, e ho anche le granate.

Quando hai iniziato a combattere per le DNR?

Quasi da subito. All’inizio della guerra volevo seguire mio padre.

Scusa se ti interrompo, anche tuo padre combatte?

Si, lui è il comandante di un battaglione, adesso si trova al fronte. Mio padre all’inizio non voleva che combattessi. Io gli dicevo che andavo ad aiutare i ragazzi feriti ma invece combattevo. Poi lo ha capito ma lo ha anche accettato. Anche mia moglie combatte nelle DNR, l’ho conosciuta qui, lei è di Donetsk.

Non hai paura per lei?

Tutti abbiamo paura, ma lei è un buon soldato. Adesso però non la lascio andare in luoghi pericolosi: aspetta un bambino. Ormai e’ certo che sia incinta.

Allora diventi papa Auguri! Volevo chiederti: come si diventa cecchini?

All’inizio non avevo esperienza. Pochi di noi hanno avuto un addestramento militare. Anche io all’inizio ho fatto molti errori. Una volta mi sono trovato in difficoltà e ormai pensavo che non ce l’avrei fatta. L’errore più comune è la scelta dei posizionamenti. Devi sceglierne almeno cinque. All’inizio io ne sceglievo solo tre. Sbagliavo anche la scelta dei tempi: quando sparare, quando cambiare posizione e quando ritirarmi. Grazie a Dio pero’ sono ancora qui. Molti di noi invece non hanno fatto in tempo a farsi l’esperienza necessaria e in seguito a questi errori sono morti. Adesso le DNR sono organizzate e facciamo addestramento. Le armi sono poche ma gli ucraini ci fanno sempre il piacere di lasciarci le loro sul campo, quando si ritirano, e noi le riutilizziamo. Dal primo aprile abbiamo disarmato tutte le formazioni paramilitari e a chi era abile abbiamo dato la possibilità di essere arruolato nelle DNR. Altri li abbiamo reputati non abili. Anche questo è un vantaggio nei confronti della Giunta (ndr: l’esercito di Kiev): loro non controllano le loro formazioni paramilitari e quindi dalle loro parti è facile che si crei il caos. Questo gioca a nostro favore.

Hai parlato di armi, tu hai un Dragunov vero?

No no: io ho un Sauer tedesco. L’ SVD (Snipera Vintovka Dragunov) non mi piace. Questo fa poco rumore ed è difficile individuarlo. Anche la fiamma è difficile da vedere. Il Dragunov invece no: la fiamma si vede troppo, sei facilmente individuabile. Poi il Sauer ha un tiro piu’ lungo e dritto. Anche l’ottica che ho su è ottima. E’ un fucile molto costoso, ho guardato su internet.

Angelo Mandaglio con il Sauer tedesco

Come hai avuto questo fucile?

Me lo ha regalato mio padre: è un trofeo (ndr: termine utilizzato per le armi prese al nemico). Lo ha preso a un cecchino tedesco, una ragazza.

Una ragazza tedesca, hai detto? Come è arrivata a Donetsk? Hai prove che è tedesca?

Certo, ho visto il suo passaporto.

Ce l’hai ancora il passaporto? Lo posso vedere?

No, non ce l’ho più. I documenti dei caduti nemici li diamo al commando, anche quelli degli stranieri.

Ci sono molti stranieri che combattono con la Giunta?

Sì, moltissimi, soprattutto polacchi. Di loro ce ne sono tantissimi ma ce ne sono anche dai paesi baltici, dalla Finlandia e anche dalla Svezia.

I cadaveri come li rispedite in patria?

Non abbiamo modo di mandarli in patria. Noi li seppelliamo qui, i luoghi di sepoltura sono segnalati al comando. Loro invece non raccolgono nemmeno i loro cadaveri. A volte fanno delle fosse comuni e li buttano lì. All’areoporto di Donetsk abbiamo trovati cadaveri ammassati nelle celle frigorifere.

Avete seppellito anche il cadavera della ragazza tedesca?

No, non abbiamo il cadavere, non lo abbiamo trovato.

Ma allora come fai a essere sicuro che e’ morta?

Sono andato a cercarla con mio padre. Nel punto dove l’aveva colpita c’erano tracce di sangue. E’ lì che aveva lasciato giù il fucile. Abbiamo seguito le tracce. Poco dopo si era disfatta della giacca: le tracce finivano in una pozza di sangue abbastanza grande. Da lì in poi di tracce non ne abbiamo trovate più. Se fossa stata ancora viva avrebbe continuato a sanguinare, quindi qualcuno l’ha portata via. Nella giacca c’era il passaporto: penso sapesse di essere stata ferita a morte e deve avere agito nel panico. Era da un po’ che in quella zona un cecchino colpiva i civili: ne aveva uccisi almeno quattro il giorno che è stata uccisa a sua volta.

In che periodo è successo?

Luglio dell’anno scorso.

Non ti ricordi il nome della ragazza?

No, io no. Domani chiedo a mio padre se se lo ricorda (ndr: purtroppo il giorno, neppure il padre lo ricordava con certezza, a parte qualche nome probabile che non vogliamo fornire per non mettere in agitazione i famigliari che potrebbero leggere questo articolo).

Pero’ la carabina ha un numero di serie vero? Vorrei fotografarlo. E’ importante denunciare l’accaduto alle autorità tedesche. Penso che da qualche parte dovrebbe esserci una denuncia di scomparsa. E in ogni caso si tratta di un reato: potrebbe essere processata per omicidio.

Certo, domani mattina te la porto.

Numero Di Serie Sauer

Pensi che facesse parte di una brigata tipo Azov o Aidar?

Forse. Non saprei dire con precisione, ma molti di loro sono semplicemente persone che arrivano in Ucraina per giocare al Safari. Alcuni di loro sono pieni di accessori costosissimi come in un film di azione di Hollywood. Per lo più fanno i cecchini. A loro non interessa la guerra, stanno solo dalla parte di chi li fa sparare. Sparano a chiunque, vecchi, donne e a volte anche ai bambini, come se andassero a caccia, proprio come un safari.

Ti ringrazio per l’intervista.

Grazie a te.
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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #99 il: Aprile 27, 2015, 21:18:30 pm »
Guardate un po'...

http://www.pandoratv.it/?p=3265 


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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #100 il: Maggio 02, 2015, 21:18:06 pm »
Mentre la maggior parte dei giornali si dimentica di omaggiare le vittime di Odessa, io preferisco ricordarle.
Notate cosa scrissero i giornali un anno fa... VERGOGNOSI.


http://comunicati.russia.it/l-incendio-di-odessa-e-la-stampa-italiana.html


Vediamo i lenzuoli sui corpi di decine di persone, nelle videoriprese di Odessa, in Ucraina. Lì è in atto un pogrom antirusso in pieno XXI secolo, con lancio di molotov, granate artigianali, assedi, bastonature. Squadre nazistoidi di Pravy Sektor ("Settore Destro"), protette e inquadrate anche nel resto del Paese da una giunta insediatasi dopo aver allontanato con la violenza un presidente eletto regolarmente, stanno devastando i luoghi di aggregazione sociale e politica - ossia i partiti, le associazioni, i sindacati - di una parte della popolazione di Odessa (maggioritaria) identificabile come russa, russofona o filorussa. La polizia della città sul Mar Nero ha lasciato fare per ore.

Ma le vergognose testate italiane fanno a gara per sopire e troncare la reale portata della notizia.

Distinguere fra un generico incidente e una strage politica: il confine per capire quali tempi di fuoco si avvicinano passa da qui, dai 38 morti del 2 maggio di Odessa (per tacere degli altri episodi da guerra civile nel resto di un paese in bancarotta).

In materia di guerra la stampa italiana, specie sul web, ci ha già abituati al peggio negli ultimi anni. Con il dramma dell'Ucraina si è già subito portata ai suoi peggiori livelli, già raggiunti nel disinformare i lettori sulla guerra in Libia e poi in Siria. Le pagine web italiote ci farebbero davvero ridere, se non parlassimo di una tragedia: i 38 filo-russi bruciati in una sede sindacale dai nazionalisti ucraini di estrema destra sono diventati delle generiche "38 vittime in un incendio". «Quasi si trattasse di un incidente e non di un massacro politico», commenta Daniele Scalea, direttore dell'IsAG, un istituto di studi geopolitici molto attento alle vicende dell'Europa orientale. Scalea e anche noi ci domandiamo cosa avrebbero scritto nel 2011 il Corriere della Sera, o la Repubblica, o Il Fatto Quotidiano, se dei miliziani di Gheddafi avessero assediato decine di manifestanti fino a farli bruciare vivi.

Ecco come il canale televisivo russo RT riferisce i fatti:

«Almeno 38 attivisti antigovernativi sono morti nell'incendio della Camera del Lavoro di Odessa a seguito del soffocamento per il fumo o dopo essere saltati dalle finestre dell'edificio in fiamme, ha riferito il ministro dell'Interno ucraino. L'edificio è stato dato alle fiamme dai gruppi radicali pro-Kiev.»

Così invece li racconta il Corriere:

«Trentotto persone sono morte in un incendio scoppiato nella città ucraina di Odessa e legato ai disordini tra manifestanti filo russi e sostenitori del governo di Kiev.»

Così, genericamente, un incendio "legato ai disordini"...

Ancora, il pezzo su Repubblica suona così:

«È di almeno 38 morti anche il bilancio delle vittime degli scontri tra separatisti e lealisti a Odessa, città portuale ucraina sul Mar Nero. "Uno di loro è stato colpito da un proiettile", ha riferito una fonte all'agenzia Interfax, "mentre per quel che riguarda gli altri non si conosce la causa della loro morte". La sede dei sindacati è stata data alle fiamme. Le persone sono morte nell'incendio. Gli scontri sono violentissimi.» La macabra contabilità si disperde in un groviglio in cui non si capisce chi fa che cosa, quanti muoiono in un episodio o in un altro, chi appicca gl'incendi.

L'Unità riesce a fare peggio di tutti. La salma del giornale di Gramsci scrive infatti che la sede del sindacato è stata bruciata dai separatisti filo-russi (uno scoop malauguratamente ignorato in tutto il resto del mondo). A ulteriore dimostrazione che all'Unità non sanno quel che dicono, aggiungono che sono stati «abbattuti due elicotteri filorussi, Mosca furiosa», come se la rivolta avesse una sua aviazione all'opera.

Naturalmente la notizia era inversa: due elicotteri d'assalto Mi-24 delle forze speciali di Kiev (che stanno combattendo assieme a contractorsstranieri e milizie naziste), sono stati abbattuti dalle forze ribelli. Notizia molto preoccupante, se vista nelle sue implicazioni, possibilmente quelle esatte, della possibile escalation del conflitto.

Se puntiamo di nuovo l'attenzione al rogo di Odessa, la conclusione è dunque chiara: gli organi di informazione nostrani sono reticenti, quando non falsificano, perché non riferiscono che le vittime sono state tutte di una parte, né che la causa immediata della loro morte sia stato un incendio doloso appiccato dalla milizia del partito nazista Pravy Sektor presso la sede di un sindacato.

Questo accade nell'Odessa del 2014 e non nella Ferrara del 1921 né nella Stoccarda del 1932. A quel tempo c'erano ancora organi di informazione che raccontavano la portata reale della catastrofe, prima di esserne travolti.

Non sappiamo ancora se il veleno della catastrofe politica di questo secolo potrà essere evitato, data la risolutezza degli apparati atlantisti nel precipitare nel caos l'Ucraina, paese chiave della sicurezza comune europea.

L'unico antidoto esistente può funzionare solo se diventa un fenomeno politico e mediatico di massa: l'antidoto è informarsi e informare, fuori dalla ragnatela mediatica dominante, far sapere tutto su chi vuole estendere il grande incendio, ben oltre i palazzi di Odessa.

di Pino Cabras

 Fonte: http://megachip.globalist.it/
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #101 il: Maggio 04, 2015, 23:52:07 pm »
Un altro giornalista italiano, Franco Fracassi,  arrestato e poi subito rilasciato dalla nuova "Ucraina" che tanto piace a certa gentaglia...
Esiste la "lista nera" di persone non "favorevoli al governo di Kiev". La lista nera di persone da eliminare, tanto per capirci.

Qui il video dell'intervista tra Giulietto Chiesa e Franco Fracassi.


Qui il video sulla strage di Odessa del 2 maggio 2014

http://www.pandoratv.it/?p=3327  -----> ATTENZIONE IMMAGINI FORTI.


Qui invece una bella notizia che dovrebbe, in un clima non proprio allegro, renderci un po' meno tristi e un po' più fieri di essere italiani.

Inaugurazione monumento ai Martiri di Odessa, in Italia, a Ceriano Laghetto (in provincia di Monza e Brianza) .

http://it.sputniknews.com/mondo/20150502/331482.html

http://ilsaronno.it/2015/04/29/sabato-la-posa-a-ceriano-del-monumento-per-le-vittime-di-odessa-disegnato-da-lilin/

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #102 il: Maggio 05, 2015, 13:11:33 pm »
Gli americani vogliono fottere l'europa tutta , come dice Blondet  :shok: .

Offline Angelo

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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #103 il: Maggio 08, 2015, 15:32:43 pm »
Pare che l' "amichetta" segreta delle femministe europee ed italiane sia stata arrestata....


https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=821560994580069&id=725233754212794

La giovane terrorista del battaglione Aydar è stata arrestata
Vi ricordate della diciannovenne Vita Zaverukha, la biondina ucraina del battaglione terroristico Aydar che si divertiva insieme ai suoi commilitoni a sparare con il lanciarazzi contro un pacifico villaggio del Donbass?
Pubblici ministeri di Kiev ne hanno riferito l'arresto, con l'accusa di essere complice nella rapina ad una stazione di rifornimento che il 4 Maggio ha portato all'uccisione di due agenti di polizia e al ferimento di altri tre.
La Zaverukha, volontaria del battaglione punitivo Aydar e con ideologie apertamente neonaziste, lo scorso anno è stata idolatrata dai media ucraini fedeli alla giunta golpsita come "eroina nella lotta contro i separatisti."
Nel gruppo di banditi che il 4 Maggio ha preso parte alla rapina, era presente anche Vadim Pinus, 23 anni, combattente decorato del battaglione punitivo Azov, rimasto ucciso nella sparatoria con la polizia.
Secondo il pubblico ministero, la Zaverukha, che si è unita al battaglione punitivo Aydar lo scorso anno, è anche sospettata di avere partecipato ad un attacco contro un posto di blocco della polizia stradale a Bykovnya, accaduto lo scorso 2 maggio.
L'Aydar è uno dei più tristemente noti battaglioni punitivi, formatosi lo scorso anno in seguito al golpe del Maidan ed il cui comando dovrebbe in teoria essere sotto il controllo del ministero della Difesa ucraino. Amnesty International e l'OSCE hanno accusato questo battaglione punitivo di diverse violazioni dei diritti umani e di crimini di guerra contro i civili in Ucraina orientale.
La neonazista Zaverukha avrebbe inoltre partecipato nel 2 Maggio 2014 all'attacco alla case dei sindacati di Odessa, che ha provocato la morte di decine di attivisti anti-Maidan. E' anche sospettata di aver tentato di distruggere una centrale termica di Lugansk e di aver tentato di organizzare una rapina nella sede di una società russa che opera nella sua città natale di Vinnitsa, nell'Ucraina centrale. Nel mese di marzo è apparso un video che mostra la Zaverukha mentre giocava a sparare con un lanciarazzi contro un villaggio nel Donbass.
Non facciamoci comunque troppe illusioni. Fino a quando l'Ucraina resterà sotto il giogo dell'attuale regime fantoccio, terroristi assassini come la Zaverukha non pagheranno mai per davvero per i crimini commessi.

Video della Zaverukha che spara contro i villaggi del Dobass: Video della Zaverukha che assalta una società russa a Vinnitsa: http://sputniknews.com/europe/20150507/1021824365.html

QUI L'ARTICOLO DEL GIORNALE FEMMINILE ( E FEMMINISTA) "ELLE" DEDICATO ALL'EROINA NAZISTA. NATURALMENTE, DOPO CHE LA NAZISTA E' STATA SCOPERTA IN NUMEROSI VIDEO DOVE COMMETTEVA CRIMINI DI GUERRA E REATI VARI, HANNO "RETTIFICATO"...

http://www.lesinrocks.com/2015/01/02/actualite/le-magazine-elle-sexcuse-apres-la-publication-dune-interview-dune-neo-nazie-ukrainienne-11543449/

CARE FEMMINISTE CHE LEGGETE E POI TORNATE CON IL FEGATO MARCIO ALLE VOSTRE IMMONDE ATTIVITA', INCAPACI DI CONFRONTARVI CON IL SOTTOSCRITTO,  "MANGIATEVI IL LIMONE". E ANDATE A FARE LE SERVETTE IDIOTE DEL POTERE. FORZA QUADRUPEDI, FORZA. C'E' BISOGNO DI CAGNE ROSA...
« Ultima modifica: Maggio 08, 2015, 15:42:52 pm da Angelo »
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Guerra di secessione in Ucraina 2014
« Risposta #104 il: Maggio 24, 2015, 15:28:56 pm »
Profonda tristezza... :mad:
Hanno ammazzato il comandante del battaglione "Prizak" (fantasmi).

http://sakeritalia.it/novorussia/alexei-mozgovoi-e-stato-assassinato/


Numerose fonti russe confermano che Alexei Mozgovoi è stato assassinato oggi lungo la strada che collega Lugansk a Alchevsk. I dettagli sono ancora molto approssimativi. Apparentemente la sua macchina è stata bersagliata da fuoco di armi d’assalto e mitragliatrici. Due o probabilmente tre guardie del corpo sono state uccise. Gli assalitori apparentemente sono riusciti a darsi alla fuga. Lo scorso marzo Mozgovoi fu vittima di un tentativo di assassinio.

Vechnaia Pamiat’ (Memoria eterna) per un vero eroe della Russia, un uomo d’onore, decenza, coraggio e compassione!

The Saker

 

In ogni guerra, a fianco alle stragi, a fianco al dolore ed alla distruzione, c’è una speranza. La speranza folle, irragionevole, ma umana, che dopo sarà meglio, che tutto abbia un senso. Alexej Mozgovoj rappresentava questo, nella guerra del Donbass: la speranza. Ora è morto, e nessuno può pensare che le cose, dopo, potranno essere come prima. Perchè uccisa la speranza, ci rimane solo l’orrore. Noi vogliamo ricordare questa speranza, pubblicando un’intervista al comandante risalente allo scorso agosto. Per ricordarci quando tutto questo aveva un senso, ora che pare che non lo abbia più. (Redazione Saker Italia)

 

Il nostro sito ha sottotitolato in italiano alcuni video riguardanti il comandante Mozgovoi:

– Mozgovoi parla dell’attentato subìto il 7 marzo di quest’anno, con un commento di Kotaro Kazzura  (5′:02”)

– L’evacuazione di 135 persone da Debaltsevo ad opera della brigata di Mozgovoi (3′:30”)

– Il motto della brigata “Fantasma” (5′:47”)

 

Quella che segue è una intervista a Mozgovoi pubblicata sul sito Volti del Donbass.

 

INTERVISTA AL COMANDANTE “MOST”
alekseji-mozgovoji-2

Il Comandate Alexey Borisovich Mozgovoj (Nome di battaglia “Most”), della Brigata Prizraki (“Fantasmi”) è un’ altra leggenda vivente della Resistenza Novorussa. La Brigata di Most è una sezione dell’Esercito della Repubblica del Popolo di Lugansk. Tuttavia i rapporti con gli altri comandanti, e ancora di più con il personale politico della Novorussia, è sempre stato problematico. Il rapporto con Igor Strelkov, invece, è palesemente profondo ed umano, oltre che di normale commilitanza.  Nato nell’oblast di Lugansk 39 anni fa, Most ha comandato brillantemente il proprio Battaglione, che oggi è divenuto una Brigata: ha prima coperto il fianco sinistro delle Milizie di Slovyansk, poi difeso Lisichansk e Severodonetsk, infine ha operato da Piervomajsk contro le unità governative che tentavano di isolare Lugansk da Debalchevo e Lutugino. In questa lunga intervista tradotta dal sito Slayangrad, Most affronta una grande quantità di temi interessantissimi: le tattiche militari dei governativi e dei partigiani, l’orizzonte ideologico della rivolta, l’atteggiamento della popolazione civile, l’eroismo delle milizie, l’ipocrisia della Giunta di Kiev. Buona lettura:

Le tattiche dei governativi e quelle dei ribelli

“Se dobbiamo parlare delle operazioni che la mia unità ha condotto, devo esprimere una riserva: la parola operazioni” è una esagerazione. Al momento, la guerra viene combattuta principalmente in campo comunicativo, è una guerra mediatica, mentre l’attività militare è solo un’appendice. E’ di enorme importanza, per gli Ucraini, distruggere l’ideale per cui combattiamo: le armi sono solo una estensione per distruggere fisicamente le persone che portano queste idee nei loro cuori.”

“Noi eravamo, per struttura ed organizzazione (reclutando minatori, tassisti, contadini nei nostri ranghi) un battaglione. Ora siamo cresciuti di numero e siamo na brigata [La Brigata “Fantasmi”, NdT].”

“In realtà, è difficile definire quello che abbiamo intrapreso una “operazione” in tutto e per tutto. E questo nonostante il fatto che noi lavoriamo con le mappe, organizziamo ricognizioni, stabiliamo orari di avvicendamento dell’organico, come tutte le unità militari. Principalmente noi localizziamo la posizione delle unità nemiche, del materiale, e i loro movimenti.”

“Rispetto all’inizio noi abbiamo cambiato la nostra tattica. La maggiore pecca della nostra concezione iniziale era che vedevamo questa guerra coma una lotta fisica, mentre le forze governative non solo non vogliono, ma proprio non sono in grado di combattere lealmente. In fondo, perché dovrebbero farlo? Hanno i lanciarazzi. Hanno “Grad” “Uragan” “Smerch”: perché non usarli? E li usano. Poi chiamano la loro operazione “Operazione Anti Terrorismo”. Ma dove, in quale Paese, un intero esercito combatte il terrorismo?”

“A mio modo di vedere, una lotta al terrorismo è una cosa mirata, un’operazione speciale. Una volta che hai distrutto i terroristi, hai finito. Ma questa guerra dura da sei mesi, e ogni giorno si fa più dura e sanguinosa.”

“Adesso vi racconto qualche retroscena delle vicende in cui la mia unità è rimasta coinvolta. Inizio con i fallimenti. La difesa di Lisichansk. Per schiacciare la nostra guarnigione, gli Ucraini ci hanno spedito contro undicimila uomini. Abbiamo fallito perchè applicavamo ancora le vecchie tattiche, giocavamo pulito: creavamo un chiaro fronte di combattimento, innalzavamo posti di blocco. Era in errore. Questa guerra, per come l’hanno impostata gli Ukri, è costruita sull’inganno: dai notiziari ai campi di battaglia; e siccome noi ci aspettavamo una contesa leale, abbiamo subito perdite. Io sento il dolore per la perdita dei miei uomini. Lo sento fortissimo. Per me, la perdita anche di pochissimi uomini è una ferita che non guarisce.”

“E poi si, abbiamo ottenuto dei successi; abbiamo respinto il nemico e loro si sono ritirati. Ma ogni volta sono ritornati più numerosi e meglio armati. Ecco un chiaro esempio di questa tipica situazione operativa. Una volta loro hanno stabilito un posto di blocco a Staraya Krasnyanka, fra Kremennoye and Rybezhnoye. Noi lo abbiamo distrutto dieci volte. Un giorno lo distruggevamo, il giorno dopo era già ricostruito con una nuova guarnigione. Gli Ukri portavano via i corpi con dei camion Kamaz e detto fatto portavano un nuovo contingente, nuovi uomini che diventavano corpi il giorno dopo.”

“Si ha l’impressione che questi uomini non avessero idea di quel che succedeva. I nuovi arrivati ignoravano quello che era successo alla guarnigione precedente. Erano del tutto ignari del loro futuro. Mi chiedo spesso che cosa si aspettassero questi quando arrivavano, ma è un mistero. Erano circondati da chiari segni di una recente lotta: i trasporti, il posto di blocco, tutto era sporco del cremisi del sangue rappreso. Queste nuove forze erano uomini senza colpa: obbligati al servizio, e minacciati con il carcere; i disertori finiscono in prigione per sette anni. Uno non può rinunciare a vivere per sette anni. Partono, sperando di sopravvivere.”

“Le tattiche dell’esercito Ucraino possono essere descritte sommariamente così: hanno scaricato tutto il peso della guerra sull’artiglieria e sui lanci missilistici. Incominciano un attacco spianando il terreno con sistemi grad e sistemi di artiglieria a propulsione autonoma.”

“Li chiamano attacchi mirati ma gli obiettivi di questi attacchi sono aree molto estese, grandi superfici “ripulite” semplicemente spianandole. Fatto questo, avanzano i carri armati con armamento capace di distruggere qualsiasi cosa sia per caso ancora in vita. Infine arrivano i mezzi blindati di trasporto truppe, con dentro i soldati che finiscono il lavoro. Questa tattica sulla carta sembra imbattibile, ed è per questo che noi abbiamo cambiato le nostre.”

“Anche se il nostro numero è cresciuto, i mi rifiuto di mandare uomini in campo aperto. Preferisco lavorare in gruppi di ricognitori sabotatori (GRS): vanno, osservano, fanno il lavoro e tornano. È tutto. Noi lavoriamo sopratutto sulle loro comunicazioni, sulla loro distribuzione e sui loro depositi. Se li lasciamo senza munizioni, non possono fare fuoco.”

“Proprio ieri mi hanno informato della distruzione di una colonna di 10 camion Ural che stavano consegnando missili per i sistemi Grad puntati contro Donetsk. Cosa c’è di più efficace? Anche se hanno le piattaforme di lancio, senza munizioni sono solo mucchi di rottami di metallo, ferraglia. Quando sono ridotti così, noi li colpiamo con RPG e lanciagranate Shmels.”

Qualche cenno biografico, il valore politico e spirituale della Novorussia

“Il mio lavoro sarebbe nel settore culturale. Suonavo un fiato (l’ottone) in un’orchestra. Tuttavia poi, molto prima della guerra, ho dovuto cambiare campo. Lavoravo nell’edilizia, come capocantiere. Adesso comando delle batterie di mortai. Alti strumenti. E’ la vita.”

“Sin dalla prima infanzia ho sognato di diventare un militare. Purtroppo all’epoca avevamo un Ministro della Difesa chiamato Kuzmuk, faceva parte del gabinetto di Kuchma. Il livello di corruzione nell’esercito aveva raggiunto altezze inarrivabili e io non sono riuscito ad entrare in Accademia.”

“Oggi l’obiettivo principale è preservare al massimo la vita delle nostre truppe. Perché questi uomini, inquadrati nelle varie unità, sono i custodi della Volontà Popolare. Perché questi uomini saranno le basi, le colonne, di tutto ciò per cui combattiamo, ed è proprio per questo che li prendono di mira: loro possono creare un Governo, un’Amministrazione Popolare, una forza di sostegno. Loro sono assolutamente essenziali per il nostro futuro e questo è il motivo per cui io desidero sopra ogni cosa proteggere le loro vite.”

“Credo che la Novorussia sarà una Repubblica, una Repubblica autonoma all’interno della Russia. Io sono per la creazione di un governo modello all’interno della Repubblica sovrana di Novorussia. Questo governo dovrà poi costituire il riferimento per la direzione, il miglioramento l’imitazione per le altre regioni. Perché al momento non sono solo Ucrana e Russia ad attraversare una crisi politica, ma il mondo intero.”

“Ovviamente un conto è desiderare un governo ideale, mentre si sta seduti in un caffè e lo si immagina ragionando sui libri, un conto è trovarsi nella situazione di dovere vincere battaglie e conquistare territori devastati, e a quel punto il governo modello deve fare un passo indietro, o meglio avanti, nel futuro, e lasciare spazio ad un presente in cui è indispensabile una super centralizzazione militare.”

Sulla struttura di comando

“I comandanti agiscono di concerto. C’è un centro di coordinamento, il Quartier Generale. Attualmente tutti i pezzi del mosaico si sono composti: c’è un centro di controllo e comando unificato, il Consiglio di Guerra, che garantisce comunicazioni sicure ed efficaci fra i singoli comandanti. Lo stesso vale per entrambe le regioni (Lugansk e Donetsk): gli eserciti sono uniti. Di tanto in tanto tutti i comandanti delle unità si incontrano, ma radunarli tutti in un solo posto potrebbe avere gravi conseguenze. In ogni caso, al momento, i nostri uomini sono sparsi in un gran numero di presidi. Più complesse e confuse sono le nostre azioni, più siamo dispersi, più possibilità abbiamo di sopravvivere il che, al momento, è l’obiettivo principale.

“Adesso nelle brigate ci sono i gradi. Abbiamo Comandanti, Vice Comandanti, Luogotenenti di Brigata, Capi Unità e Comandanti di Battaglione. Abbiamo Capi Squadra, Attendenti alla Logistica, Intendenti Medici ed Intendenti alla Comunicazione. Tutti i ranghi sono completati con personale realmente operativo. La maggioranza di queste persone fino a ieri erano lavoratori che desiderano realmente combattere. Anche se rimarremo con una singola unità, avremo ancora molto da mostrare [al mondo].”

Igor Strelkov

“La figura dominante è Igor Strelkov. Lui deve essere non solo dominante, ma unica. Sono andato da lui quando tutto è incominciato e ho servito sotto il suo comando. Il suo ideale è identico al mio e lui combatte sinceramente al servizio di questa idea.”

“Come posso descrivere questa idea? Coscienza. Questo è quello che un uomo deve avere: una coscienza. Onore e dignità, virtù, rettitudine. Tutto il resto sono chiacchiere. La cosa principale è avere una coscienza, preferibilmente senza macchia. La guerra mette continuamente alla prova la coscienza, la sottopone a tentazione. E’ un continuo giudizio di coscienza e di virtù. La guerra è una cartina tornasole. Ogni persona simostra chiaramente per quel che è, sia un fantaccino o un generale.”

“Alcuni traumi alla società sono necessari, ma la guerra è male.”

Majdan

“Gli eventi del Majdan hanno sollevato un sacco di chiacchiere: gli Ucraini Occidentali sono gente appassionata, mentre quelli del sud-est sono Russi pigri e dormiglioni la cui fiamma è spenta. Ma oggi il Sud Est è improvvisamente in fiamme e il fuoco è sfolgorante e accecante.”

“Nel Majdan cantavano contro gli oligopoly e contro i funzionari corrotti: grande idea. Mentre loro ballavano per la verità, noi lavoravamo, e ci guadagnavamo da vivere. Il risultato delle loro “danze” è stato il dolore. Sono caduti dalla padella alla brace. Non c’è stato nessun reale cambio di governo, è solo peggiorato: gli stessi Oligarchi, gli stessi ministri e funzionari corrotti, le stesse face ammuffite, che vendono le posizioni di potere e di influenza, che vendono il popolo che dovrebbero guidare e proteggere. Cosa è cambiato? Improvvisamente la stessa gente si è mostrata pronta a marciare per proteggere questo governo! E’ assurdo, incredibilmente assurdo. Non posso evitare di provare sconcerto per il mio stesso Paese. Dovrebbero combattere contro le persone che li hanno precipitati in questa guerra, e invece stanno morendo per loro.

“Qual è il significato del Majdan? Di cosa si è trattato? Per quale motivo orchestrare questo spettacolo sanguinoso, che ha solo peggiorato la situazione, e non piuttosto una azione realmente utile? Questo comportamento è il risultato di una propaganda totalitaria.”

Problemi nell’organizzazione della Brigata

“Il ruolo di Commissario Politico (“Politruk”) è passato di moda da un pezzo. Nell’esercito Ucraino i ‘politruks’ sono diventati “istruttori”. Per metterla nella maniera più semplice possibile: non sono mai poste problematiche politiche, mai offerto un orientamento politico; solo lo stato psicologico delle persone arruolate è stato mantenuto ad un certo livello. Persino nell’ esercito, alla fine, il patriottismo è osteggiato, sebbene l’esercito sia l’unica istituzione in cui dovrebbe essere invece promosso.”

“Purtroppo la mia brigata manca di un organico politico. Non è facile creare una unità militare convenzionale partendo da un contadino ed un muratore. Ma, nonostante la disperata mancanza di specialisti, mi sono assunto il compito di creare un sistema completo, esattamente come deve essere. Abbiamo un ufficio stampa di brigata, che raccoglie e distribuisce informazioni da e per il mondo esterno, per così dire.”

“Noi troviamo parecchie informazioni su internet, anche se gli Ukri cercano continuamente di tagliarci fuori. Improvvisamente tutte le comunicazioni satellitari e mobili scompaiono per giorni. La nostra zona operativa cambia continuamente. Il nostro settore di competenza attualmente è compreso fra Pervomajsk, Artemovsk e Debaltsevo (si tratta del percorso che gli Ukri seguono per la loro discesa) nonché Veselaja – Tarasovka-Lutugino.”

“Un problema sono gli approvvigionamenti. I banchi dei mercati possono anche essere vuoti, ma noi abbiamo localizzato dei magazzini in città, pieni di carne, pesce e pollame, che, per qualche strana ragione, non sono stati consegnati ai negozi. E’ venuto fuori che i magazzini appartenevano tutti allo stesso proprietario. Abbiamo requisito tutto. E abbiamo distribuito tutto: agli asili, agli orfanotrofi, a chiunque ne avesse bisogno. Per noi il cibo è una cosa che unisce il nostro popolo: i nostri popoli Russi e i singoli individui che donano ma ci chiedono di non essere menzionati. Siamo riconoscenti per qualsiasi cosa riceviamo.”

La guerra e i civili

“La lotta continuerà certamente. La cosa principale ora è conservare il nostro spirito, lo spirito di impegno, l’aspirazione alla verità e la speranza della vittoria. Se il nostro Popolo mantiene questi tre cardini, vinceremo. Si, abbiamo Lugansk e Donetsk, ma il territorio della Novorussia non è solo queste due città. Il territorio della Novorussia è vesto. Credo ci aiuterà largamente.”

“C’è stanchezza per la guerra tra i civili. Dopo il primo paio di settimane di guerra, stavano già lamentandosi: “siamo stanchi della guerra!”. Quando sento questo io gli faccio una domanda: “Come avresti reagito se questa fosse la Seconda Guerra Mondiale? I vostri nonni hanno combattuto, trascorso anni in trincea. Non erano stanchi? Tu hai appena sentito qualche colpo sparati, hai guardato in TV la notizia della morte di qualcuno, e sei già stanco? Oggi, è praticamente la stessa guerra, stiamo combattendo lo stesso fascismo!”

“Gli uomini al fronte, loro non sono stanchi. Alle volte stento addirittura a tenerli a freno, per evitare morti e perdite non necessari. Gli uomini sulla linea del fuco sono pronti a combattere fino alla fine.”

“I minatori sono stati lenti ad aderire alla resistenza. C’è una espressione secondo cui se i minatori si sollevassero, Kiev scomparirebbe. Ma per il momento, la maggioranza di loro scende ancora nelle miniere. Quando eravamo attestati nei presi di Lisichansk, the Ukri hanno sparato su una delle miniere – Krivoljanskaja. Era notte ed il turno di notte era nel pozzo. Sono morti quasi tutti. Ma il giorno dopo, i superstiti sono tutti scesi di nuovo al lavoro!!!”

“Ho un’ altra storia, in un’altra zona a sud di Sverdlovsk. In un posto di blocco Ucraino hanno sparato ad un autobus pieno di minatori, uomini e donne. Così, gli hanno sparato! Gli Ukri non sapevano chi era bordo, hanno sparato come niente fosse a gente che andava al lavoro. Ho una domanda per questa gente: “Come vi sentite a guidare attraversando la guerra e le sparatorie?” Pensate al lavoro, a una fetta di pancetta da mettere nel piatto? A cosa? C’è una guerra! Vi stanno ammazzando! Civili, che vanno al lavoro come pecore che vanno al macello, senza nemmeno lamentarsi!”

“E’ la paura di perdere il lavoro?” “Come nutrirò la mia famiglia?” “Ma cosa mangiano le famiglie degli uomini impegnati nella resistenza? Cosa mangiano i bambini degli uomini che vi stanno proteggendo? Si, lo so, sono tempi duri, molto duri, ma loro capiscono che è tempo di scordarsi una bella scodella di borsch, una tavole ben imbandita. Se c’è qualcosa a tavola, questo è abbastanza. Oggi la cosa più importante è resistere per vincere, per dimostrare che non siamo un gregge, che non siamo una massa biologica (come dice la Timoshenko) ma persone, individui. Siamo il Popolo. Siamo pronti a costituire un governo che tenga fede alle sue promesse.”

Gli uomini della Brigata

“Gli uomini della brigata sono eroi. Alcuni sono eroici caduti. L’eroismo è più evidente nella generazione cresciuta con i vecchi film, libri e racconti dei nonni e delle nonne. Lo hanno nel sangue: se non io, chi? Tocca a me. Ed è tutto.”

“Proprio ora Vladimir, il Comandante del primo plotone è costretto in un letto di ospedale. E’ una persona eroica, insignita della medaglia “al merito militare”. E’ grazie alla sua dedizione ed alla sua totale noncuranza di sé che le sue truppe sono sopravvissute. Un’altra unità è scampata alla distruzione obbedendo agli ordini di Vladimir di ritirarsi davanti ad una colonna di carri armati che si avvicinava, mentre lui è rimasto. Solo. Avevamo un trasporto truppe fatto in casa soprannominato “combat”. Lo abbiamo attrezzato con una blindatura, e armato con una mitragliatrice. Vladimir è rimasto lì dentro, combattendo (da solo!) e tenendo lontano il nemico, coprendo le sue truppe fino a che non si misero in salvo.”

“A un certo punto un proiettile ha colpito il “combat” e gli ha strappato un braccio dal corpo. E’ stato sbalzato fuori dal veicolo. Al momento dell’impatto, la ferita è stata bruciata. Così, lo squarcio si è cauterizzato: c’era appena un po’ di sangue. Dopo un po’ ha ripreso conoscenza ed ha visto che il suo braccio era stato staccato, e penzolava ancora dal corpo appeso ad un brandello di carne. Si messo il braccio nel cappotto abbottonato, e si è messo in cammino. Ha camminato per un giorno intero. Da solo! Ed è riuscito a sfuggire all’accerchiamento delle forze nemiche evitando tutti i posti di blocco! Di tutto il suo equipaggiamento, aveva conservato solo una pistola Makarov con un solo colpo, in caso di cattura. Aveva il braccio destro infilato nel cappotto, con la sinistra teneva la pistola. Purtroppo, però, non è stato possibile salvare l’arto amputato.”

“Un altro episodio di coraggio: è successo durante una delle prime battaglie a Lisichansk, mentre tenevamo un posto di blocco. Abbiamo avuto un ragazzo, Dima, che è stato ucciso proprio all’inizio dell’azione militare. Grazie al suo acume, competenza e spirito di sacrificio, molti compagni sono sopravvissuti. Ha attirato tutto il fuoco Ukri – tutte le armi miravano a lui. Tutte. La sua unità giungeva in assetto di marcia per aiutare il posto di blocco Jandovskij. Gli altri non erano ancora in posizione, e proprio in quel momento Dima ha fatto fuoco e colpito un bersaglio in modo che il nemico a sparasse solo su di lui. Fu il primo ad essere ucciso. E’ grazie alla sua azione, che gli altri sono sopravvissuti. Non hanno solo tenuto la posizione, ma sono riusciti a spingere gli Ukri indietro, distruggendo un posto di blocco che avevano occupato. Tutto grazie al sacrificio di un uomo.”

“Questo è quello che dobbiamo essere – eroi, cavalieri. Perché siamo Russi, siamo slavi, non possiamo essere altro. Noi non abbiamo il diritto di essere altro.”

“Colpiamo gli aerei con le armi in nostro possesso – manpads [missili antiaerei spalleggiabili] usati congiuntamente a  ZAU [mitragliatrici automatiche anti-aeree]. Gli  Ukri, una volta comprese le nostre capacità, hanno cambiato tattica: non discendono più ad una altezza tale da permettergli di  colpirci, ma lanciano bombe molto potenti da lontano rimanendo in quota. Ne lanciano due, tre, e scompaiono.”

“Gli Ukri affermano di combattere il terrorismo, mentre bombardando abitanti pacifici, civili innocenti, distruggendo interi isolati delle città e le loro infrastrutture. Fanno così. Ma che modo è? Se sei in guerra con noi, combatti con noi. Ma invece, si bombardano le città e ci danno la colpa… Come è possibile? Abbiamo la prova dei bombardamenti: le armi utilizzate e le direzioni da cui il fuoco è venuto. La traiettoria compiuta dal proiettile può essere calcolato dal cratere rimanente. Ma è inutile confutare le loro sfacciate versioni: le loro teorie infondate avanzate per falsificare l’evidenza.”

“All’ inizio si credeva che una guerra del genere, con comandanti selezionati sul campo, una guerra civile, sarebbe stata un disastro. E’ difficile organizzare, creare una struttura coordinata. Le forze sono incontrollabili, libere, ingestibili. Delle volte devi zittire, punire, mettere gli uomini in consegna, quando si superano certi limiti. Ogni organizzazione militare ha i suoi limiti, ma noi siamo uniti dalla stessa idea, da un sentimento comune. Se vogliamo ottenere qualcosa dobbiamo essere disciplinati e strutturati. Questa è una convinzione che si è formata in noi sin dal principio, dal primo momento in cui l’unità si è formata. Anche prima dell’inizio dell’attacco ho incominciato a organizzare la resistenza del Popolo, perché vedevo chiaramente che era necessario tenersi pronti. Anche allora eravamo tutti d’accordo che dovevamo raggiungere il nostro obiettivo finale: la vittoria. Il resto, chi ha ragione e chi ha torto, lo deciderà il tempo. Quello che conta è che si è formata una chiara struttura, a cui tutti siamo leali.”

“Quando la Guerra è iniziata non esisteva qualcosa chiamato Novorussia. Questo concetto è sorto nel corso delle battaglie ed ora cresce, e cresce ancora, e si riempie di significato. Ora la Novorussia non è solo un territorio, è prima di tutto un ideale. Libertà e Coscienza. Questo è e sarà la nuova Russia“.


















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