Autore Topic: Lavoro femminile: problema o risorsa?  (Letto 33751 volte)

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Offline Lucia

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #30 il: Ottobre 27, 2014, 09:23:53 am »
Ma certo, come no.
C'è una bella differenza fra giocare e lavorare, alzarsi la mattina alle cinque o alle sei, recarsi in fabbrica o in cantiere, timbrare il cartellino, star sotto un capo che ti rompe i coglioni, dover continuamente rendere conto di ciò che fai, se sei produttivo o meno, se hai soddisfatto questo o quel cliente, perché il lavoro non procede come dovrebbe, ecc ecc.
Tu, cara Lucia, vivi in un mondo fantastico, perché del mondo reale, del mondo dove il comune mortale è costretto a fracassarsi gli zebedei dalla mattina alla sera, non sai assolutamente nulla.
Io ti metteri a lavorare con i carpentieri o i muratori, volendo con i mattonatori, per farti capire la differenza che passa fra le chiacchiere e la realtà, fra la teoria e la pratica.
Ricordati che la grandissima maggioranza delle persone lavora "perché deve", ossia per campare, non perché "gli piace"; e questo discorso vale in Italia, come in Ungheria, in Romania, in Serbia, in Albania e in qualsiasi altro Paese.

1.
Quando dico che agli bambini piace lavorare mi riferisco specialmente al fatto che si dice che "grazie agli elettrodomestici la donna ha molto più tempo libero per stare con i figli."
No, meglio senza elettrodomestici, i lavori fatti in casa per un bimbo piccolo sono cose  interessanti e partecipa volontieri, anzi si sente importante.

2.
Ho lavorato in turni 6-14, 22-06, 14-22, per un anno, ho fatto pendolare per due anni in un paesino sperduto, non ho paura di lavorare.
Oggi solo non ho soldi per lavorare (per fare la mia impressa). Infatti incoraggierei più le imprese aperte da 40 enni non quelle giovanili.

3. Se ogni mattina dobbiamo fermarci durante il percorso scolastico per 5 minuti per guardare un gru è perché agli maschi quelle cose piacciono (solo che col tempo si dimenticano)
Ho lavorato come insegnante anch in una scuola profesionale  agli miei alunni le piaceva a tutti il mestiere che avevano scelto, le piaceva lavorare.


la mia domanda era un’altra: quale lavoro oggi di fatto valorizza qualità femminili?

Secondo me la donna (la femminilità) è una invenzione maschile.  :dry:

Una donna è femminile indifferentemente di che lavoro fa, e può non essere femminile indiferentemente del lavoro che fa. Tutto dipende dal livello ormonale del uomo che la pensa.
Garanzia che un lavoro rende più femminili non c'è.

Citazione
Senza generalizzare, il lavoro femminile (eccetto forse la segretaria e alcuni lavori non di carriera menzionati da Fazer) spesso inasprisce e inaridisce il carattere. Penso dipenda dal fatto che il lavoro è stato per certi versi disumanizzato.

le lavandaie o le mondine o donne coinvolte in altri lavori fisici stressanti di secoli fa erano altrettanto inasprite e inaridite.
Le aristocratiche magari mantenevano la femminilità perché non facevano sforzi fisici, ma anche là una poteva avere carattere autoritario

Offline ilmarmocchio

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #31 il: Ottobre 27, 2014, 15:29:43 pm »
http://www.ilsecoloxix.it/p/blog/2014/08/04/ARI5ViXB-donne_comandano_spezzina.shtml


04 agosto 2014 Alla Asl spezzina comandano le donne

Il direttore generale della Asl 5 spezzina Gianfranco Conzi ammette che prende ordini dalla moglie Elia Pesenti, psicologa, per anni dirigente capo della Asl 3 genovese, e che in casa comanda quando è solo. Da qualche giorno anche la Asl spezzina è in mano alle donne, con un pokerissimo rosa che non ha precedenti nella sanità ligure.

Ha infatti nominato i tre direttori, anzi le tre direttrici, di distretto e come annunciato ha fatto una mezza rivoluzione. Sono Alessandra Bertone, Stefania Silvano e Maria Elena Cavallo. Ma non è finita: il braccio destro di Conzi è Renata Canini, ex lady della sanità genovese che nell’estate 2011 era stata silurata dal governatore Burlando.

Inoltre Laura Pierazzini ha la responsabilità di tutto il settore amministrativo: altro che quote rosa, alla Spezia c’è una squadra in rosa. Il manager punta sulle donne anche in politica ed è da tempo schierato accanto a Raffaella Paita che punta a diventare presidente della Regione.


perfettamente inutile dire come va l'asl 5 sp - liguria :D

Online Frank

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #32 il: Ottobre 27, 2014, 18:41:10 pm »
marmocchio, ti confesso che mi sta diventando sempre più difficile leggere roba del genere.
Citazione
Il direttore generale della Asl 5 spezzina Gianfranco Conzi ammette che prende ordini dalla moglie Elia Pesenti,

Ne ho proprio le palle piene di questi omuncoli.


Citazione
perfettamente inutile dire come va l'asl 5 sp - liguria :D

Immagino.
Tuttavia puoi farmi(ci) ugualmente un resoconto dettagliato...?

@@

PS: Lucia, lasciamo perdere, che è meglio.
Tanto è come parlare con i muri.

Offline Lucia

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #33 il: Ottobre 27, 2014, 19:05:26 pm »

PS: Lucia, lasciamo perdere, che è meglio.
Tanto è come parlare con i muri.

si, con te è come parlare con i muri, ma non voglio convincerti di nulla, tanto non hai figli, non ti serve a nulla

Offline Lucia

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #34 il: Ottobre 27, 2014, 19:35:27 pm »
La semi-libertà dal lavoro di una casalinga è un privilegio, non una condanna. Però il maggior tempo libero oggi a disposizione grazie a scuole ed elettrodomestici, viene visto come fonte di noia anziché come risorsa.

si la mancanza di lavoro è noia non risorsa.
Basta aver vissuto per almeno un mese ogni giorno con un bambino di 3-9 anni per capire cosa sto dicendo
« Ultima modifica: Ottobre 27, 2014, 22:11:50 pm da Vicus »

Offline Lucia

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #35 il: Ottobre 27, 2014, 19:48:31 pm »
Alcuni spunti di discussione:
La donna ha sempre lavorato (nei campi, a domicilio). Fare la casalinga non è mai stata una regola ed è una specializzazione piuttosto recente. Uomini e donne tendono nuovamente verso un'umanità comune, con ruoli rispettivi meno specializzati.
Tuttavia, ancora oggi lavorare significa stare lontano da casa per 10-12 ore (lavoro+straordinari+spostamenti). Non è compatibile col ruolo di madre di famiglia (ma vale anche per l'uomo anche se in misura minore), a meno di ricorrere a forzature che creano più problemi che soluzioni (congedi parentali maschili, asili nido ecc.)

Però se poi voi considerate "mantenuta" in maniera ripetuta, come fa Frank una che non lavora è ovvio il vostro disprezzo per le donne che non hanno uno stipendio, non?
E probabilmente questo atteggiamento maschile ha fatto cosi che le donne prefersicano lavorare
Mi spiego?

Online Frank

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #36 il: Ottobre 27, 2014, 19:54:39 pm »
Citazione
Però se poi voi considerate "mantenuta" in maniera ripetuta, come fa Frank una che non lavora è ovvio il vostro disprezzo per le donne che non hanno uno stipendio, non?

Non ci siamo.
Io non disprezzo le casalinghe - e due! - bensì le donne (ed anche gli uomini) che sputano nel piatto dove mangiano, specie se arrivano da altri Paesi.

Offline Fazer

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #37 il: Ottobre 27, 2014, 20:00:32 pm »
Prego il lo la i gli le gentili/e forumisti/e di evitare, se possibile, di uscirsene con frasi del tipo "se non hai cresciuto un bambino non puoi capire che bla bla..."
Altrimenti dovrei concludere che nessuno che non abbia un pezzo di carne che gli pende tra le gambe può capire i problemi degli uomini, ergo è gentilmente invitato ad andarsene o a cambiare sesso...
Siate buoni/e, su...

Offline ilmarmocchio

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #38 il: Ottobre 27, 2014, 20:26:16 pm »
marmocchio, ti confesso che mi sta diventando sempre più difficile leggere roba del genere.
Ne ho proprio le palle piene di questi omuncoli.


pensa te che io ci ho a che fare. Dovresti vederli di persona.
Sfatti, ma vorrebbero sembrare giovanili, abili solo a mentire.
Vermi parlanti.
 E le loro protette : stivali da polizia stradale, gamba rigorosamente tracagnotta e labbra inesistenti.
Immancabiler la sigaretta, mi immagino l' alito.
Insomma, una Littizzzetto peggiorata, se questo è possibile :sick:


Offline ilmarmocchio

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #39 il: Ottobre 27, 2014, 20:38:02 pm »
Citazione
Frank :
Tuttavia puoi farmi(ci) ugualmente un resoconto dettagliato...?

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/laspezia/

qui c'è un piccolo esempio, neanche il peggiore ( non mi riferisco alla foto, oggettivamente orrida ).


host immagini

Offline Lucia

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #40 il: Ottobre 27, 2014, 21:26:28 pm »
Prego il lo la i gli le gentili/e forumisti/e di evitare, se possibile, di uscirsene con frasi del tipo "se non hai cresciuto un bambino non puoi capire che bla bla..."
Altrimenti dovrei concludere che nessuno che non abbia un pezzo di carne che gli pende tra le gambe può capire i problemi degli uomini, ergo è gentilmente invitato ad andarsene o a cambiare sesso...
Siate buoni/e, su...

sei molto "gentile",
invece osservazioni che tu fai la mantenuta si possono fare senza problemi, vero?
Tanto se le donne lavorano sono un problema se non lavorano fanno le mantenute, chiaro e coerente, non?

Comunque qui si parla di cosa devono fare le donne non gli uomini.
Eventualmente mi spieghi perché è un problema maschile se le donne lavorano, se fanno sport, se si truccano e altre cose?

Lavoro femminile? Ma se io voglio pagare una sarta o una baby sitter o una insegnate, una cuoca o una che crea gioelli mica abbiamo bisogno dell' approvazione maschile per lavorare?  :doh: Cominiciamo da qui. L'offerta di lavoro tipico femminile è stato sempre richiesto anche dalle donne stesse, il mercato di lavoro se la creano anche tra di loro.
E se sono imprenditrice o direttore ancora di più decido io a chi dare lavoro e non guarderò tra le sue gambe, magari abbia meno pretese allo stipendio e lavori bene.
« Ultima modifica: Ottobre 27, 2014, 21:40:57 pm da Lucia »

Offline Duca

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #41 il: Ottobre 27, 2014, 23:26:29 pm »
Prego il lo la i gli le gentili/e forumisti/e di evitare, se possibile, di uscirsene con frasi del tipo "se non hai cresciuto un bambino non puoi capire che bla bla..."
Questa è una tipica uscita femminile, "tu non hai provato quindi non puoi capire", che è una minchiata colossale perché la ragione serve a comprendere senza dover per forza esperire tutto, cosa del resto impossibile.

Online Frank

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #42 il: Ottobre 28, 2014, 07:13:43 am »
Citazione
Eventualmente mi spieghi perché è un problema maschile se le donne lavorano, se fanno sport, se si truccano e altre cose?

Per quanto mi riguarda potete fare quello che vi pare, anche andare in giro nude per strada, figurati.
Ma il punto non è questo e tanto non avrebbe senso spiegartelo, perché non capiresti.

Online Frank

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #43 il: Ottobre 28, 2014, 07:15:18 am »
Questa è una tipica uscita femminile, "tu non hai provato quindi non puoi capire", che è una minchiata colossale perché la ragione serve a comprendere senza dover per forza esperire tutto, cosa del resto impossibile.

Sì, è tipico di un po' tutte le donne, mia madre e mia sorella comprese.

Offline Fazer

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #44 il: Ottobre 28, 2014, 08:21:41 am »

...invece osservazioni che tu fai la mantenuta si possono fare senza problemi, vero?

Mi puoi quotare il post nel quale avrei scritto una cosa del genere?

Io mi limito a far notare come qualsiasi ragionamento divenga impossibile nel momento in cui si pretende che a parlare siano solo coloro che hanno "esperienza diretta"dell'oggetto della discussione.
Capisci da te che così diventa impossibile qualsiasi ragionamento...