Autore Topic: Lavoro femminile: problema o risorsa?  (Letto 33977 volte)

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Offline mmann

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #75 il: Ottobre 29, 2014, 21:34:35 pm »
Riguardo al MATRIARCATO:

Cito Tiziano Terzani - Un indovino mi disse

"Sempre parlando di sesso, l'autista, un ragazzone alto, dall'aria piratesca, con i capelli lunghi fin sulle spalle, disse che era a causa di quello che era dovuto fuggire da casa sua. Veniva da un villaggio della Sumatra occidentale dove vige ancora uno strettissimo regime matriarcale: le donne comandano tutto, controllano tutto. Se una ragazza vuole un certo ragazzo, non ha che d a andare a casa di lui, parlare con la madre e il poveretto non può rifiutarsi. A lui non era rimasto che scappare: la ragazza che lo aveva voluto era orribile, diceva. Un'altra regola che non gli tornava del suo villaggio era che la donna può sempre cacciar via l'uomo che si è scelta; basta che al mattino gli faccia trovar e il suo berretto nero di musulmano davan ti alla porta di casa; quello è il ben servito. Lei è divorziata e può risposare subito qualcun altro. Per il taxista scappare a Pulau Pinang era stata una «liberazione». Diceva che molti giovani della sua regione facevano come lui e che le donne erano scontente."

Offline Vicus

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #76 il: Ottobre 30, 2014, 00:12:51 am »
Non ho letto tutto il post ma dico la mia:

Nella famiglia tradizionale c'è una serva al servizio della famiglia e uno schiavo della società.
Nella società moderna non c'è nessuno che fa servizio alla famiglia e ci sono due schiavi della società.

Il capitalismo invece preferisce avere 2 schiavi lavoratori: doppi soldi, doppie cazzate da comprare, no tempo per i figli, no tempo libero, necessità di subappalatare il lavoro che una madre dovrebbe fare a babysitter, servizio pulizie, asili o simile... il PIL aumenta e il benessere scende.

Penso che le donne hanno abdicato al loro ruolo naturale che è quello di madri.
E la cosa grave è che non se sono accorte!! È per questo che sono iperstressate nevrasteniche e soprattutto depresse.
Gli uomini invece di solito se sono depressi è per il motivo opposto: una compagna che non vuole fare il ruolo che la natura gli ha affidato, oppure perchè non riescono a mantenerla famiglia. (Le separazioni e relativi furti sono un capitolo a parte).
:drinks:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #77 il: Ottobre 30, 2014, 13:52:59 pm »
http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=%27%27Congelate+i+vostri+ovuli%2C+paghiamo+noi%27%27&idSezione=26170

Fb e Apple: ''Congelate gli ovuli'', la reazione: ''Maschilismo tecnologico''
La proposta dei due giganti alle dipendenti. Per ritardare le nascite.
Non è il momento per fare un figlio? Ci pensa il datore di lavoro. Ma dimenticate nidi aziendali e orari di lavoro agevolati. Facebook ed Apple, i due big delle nuove tecnologie, hanno trovato una soluzione del tutto inedita: pagare alle proprie dipendenti il congelamento degli ovuli, per consentire di ritardare la gravidanza senza il "rischio" che il concepimento non vada a buon fine.

"Per aiutare le donne"
Lo "stratagemma", ufficialmente, serve ad agevolare che donne che non vogliono rinunciare alla carriera, o che, al momento, non riescono a conciliare vita lavorativa e figli. per un costo che si aggira attorno a i 20.000 dollari.

Il messaggio: "O la carriera, o figli"
Il sito del New York Times ha reagito con il commento di un esperto di bioetica, Seema Mohapatra, che ha fatto notare come in fondo le aziende hi-tech, pur finanziando la crioconservazione,  risparmiano su altri costi, come i permessi-maternità, gli orari flessibili e part-time, gli asili nido.
Ma ben più aspre sono state le critiche di altri illustri commentatori sui principali giornali Usa: qual è il messaggio che le aziende vogliono dare alle loro dipendenti? Che la maternità è incompatibile con la carriera, almeno nei giganti della Silicon Valley, e che una buona alternativa è quella di ritardarla.
Insomma - si fa capire - questo è una sorta di "maschilismo tecnologico".


L'altra interpretazione
Ma che ne sarà di coloro che non sceglieranno la via del congelamento, per quanto generalmente offerto dalla casa? Saranno sorpassate da colleghe più scaltre, o più "avvedute"?
"Avere una carriera e anche bambini è ancora una cosa difficile da fare", ha dichiarato  Brigitte Adams, sostenitrice del congelamento degli ovuli e creatrice del forum Eggsurance. "Offrendo questo beneficio, le compagnie investono nelle donne", ha proseguito, "sostenendo la loro decisione di condurre la vita che vogliono".

Risultati ancora dubbi
Fatto sta che Facebook ha già iniziato a "sponsorizzare" le procedure, mentre la Apple avvierà la procedura a gennaio, hanno riferito i portavoce dei due giganti a Nbc News. Quanto al successo della procedura di fecondazione con ovuli congelati, una volta che la donna ha deciso di intraprendere il "progetto" maternità, non ci sono garanzie di successo. La Società americana di Medicina della Riproduzione non tiene statistiche complete sui bambini nati da ovuli congelati - infatti, il gruppo mette in guardia sul congelamento per estendere la fertilità - anche se gli esperti dicono che prima la donna congela gli ovuli, maggiore è la sua possibilità di successo. I medici spesso raccomandano alle donne di congelare almeno 20 ovuli, un procedimento che ha costi molto elevati.

Offline Vicus

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #78 il: Ottobre 30, 2014, 18:23:08 pm »
Citazione da: ilmarmocchio
Il messaggio: "O la carriera, o figli"
Se non è parlar chiario questo... :lol:
Citazione
"Avere una carriera e anche bambini è ancora una cosa difficile da fare"
E sempre lo sarà.
Citazione
Non è il momento per fare un figlio? Ci pensa il datore di lavoro. Ma dimenticate nidi aziendali e orari di lavoro agevolati. Facebook ed Apple, i due big delle nuove tecnologie, hanno trovato una soluzione del tutto inedita: pagare alle proprie dipendenti il congelamento degli ovuli, per consentire di ritardare la gravidanza senza il "rischio" che il concepimento non vada a buon fine.
Le donne per prime dovrebbero aver chiaro che fare un figlio quando vogliono loro e il loro marito è un diritto che non può essere sottoposto a limitazioni e concessioni di alcun genere.
L'art. 36 della Costituzione "più bella del mondo" parla di esistenza libera e dignitosa, o no?
La carriera è un inganno colossale, per donne che buttano alle ortiche la loro vocazione alla maternità per dedicare gli anni migliori facendo le schiave di una megazienda. Se ne accorgono troppo tardi, perché le fabbriche dei sogni si guardano bene dal farle ragionare e la famiglia stessa di origine non ne è consapevole.
Inutile farglielo notare, le belle addormentate si comportano come se avessero un'eternità per metter su famiglia e non vogliono assolutamente essere risvegliate.
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2014, 14:03:04 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline mmann

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #79 il: Ottobre 31, 2014, 17:50:29 pm »
Si sta iniziando a trattare sempre di più gli umani come macchine replicanti.

Tutte le macchine al potere,
gli uomini a pane ed acqua

(Ermeneutica cit. Battiato)

Offline Vicus

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #80 il: Ottobre 31, 2014, 22:04:45 pm »
Si sta iniziando a trattare sempre di più gli umani come macchine replicanti.

Tutte le macchine al potere,
gli uomini a pane ed acqua

(Ermeneutica cit. Battiato)
E la cosa sorprendente è che il fenomeno interessa anche le élite al potere, le cui decisioni sono dettate da proiezioni cibernetiche (economia, marketing).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline mmann

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #81 il: Novembre 03, 2014, 21:04:50 pm »
Ragazzi spero non lo prendiate come spam ma credo sto video e canzone siano molto a tema.
http://www.youtube.com/watch?v=BzBf43PW1EA
solo che nella realtà e personalmente non è finito allo stesso modo.

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #82 il: Novembre 05, 2014, 17:02:50 pm »
Non ho letto tutto il post ma dico la mia:

Nella famiglia tradizionale c'è una serva al servizio della famiglia e uno schiavo della società.
Nella società moderna non c'è nessuno che fa servizio alla famiglia e ci sono due schiavi della società.

Il capitalismo invece preferisce avere 2 schiavi lavoratori: doppi soldi, doppie cazzate da comprare, no tempo per i figli, no tempo libero, necessità di subappalatare il lavoro che una madre dovrebbe fare a babysitter, servizio pulizie, asili o simile... il PIL aumenta e il benessere scende.

Penso che le donne hanno abdicato al loro ruolo naturale che è quello di madri.
E la cosa grave è che non se sono accorte!! È per questo che sono iperstressate nevrasteniche e soprattutto depresse.
Gli uomini invece di solito se sono depressi è per il motivo opposto: una compagna che non vuole fare il ruolo che la natura gli ha affidato, oppure perchè non riescono a mantenerla famiglia. (Le separazioni e relativi furti sono un capitolo a parte).
Analisi impeccabile, infatti il femminismo è il modo che ha il capitalismo di metterlo in quel posto alle donne, e il fatto che non se ne siano accorte - a parte qualche rara "illuminata"- non depone certo a favore della loro intelligenza (o meglio, presunta tale).

Offline Vicus

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #83 il: Novembre 05, 2014, 17:11:11 pm »
Se ne accorgono eccome: quando è troppo tardi :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Duca

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #84 il: Novembre 05, 2014, 17:23:18 pm »
Se ne accorgono eccome: quando è troppo tardi :lol:
Non sopravvalutare l'intelligenza femminile, certe non se ne accorgeranno mai.  :)

Offline Vicus

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #85 il: Novembre 05, 2014, 17:31:19 pm »
Non sopravvalutare l'intelligenza femminile, certe non se ne accorgeranno mai.  :)
E invece se ne accorgono tutte, ma non penso sia una questione d'intelligenza, diciamo di... "orologio biologico". :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #86 il: Agosto 04, 2015, 02:15:21 am »
Interessante nuovo articolo che pone nuove sfide al mondo del lavoro: l'essere umano, donne incluse, diviene sempre più superfluo per i mestieri oggi esistenti. Quale sarà il futuro? La soppressione dell'essere umano, non più necessario ai proprietari dei mezzi di produzione, o la sua valorizzazione eventualmente al di fuori del mondo del lavoro?
Se, come dicono molti, il lavoro come lo conosciamo oggi non esisterà più, che futuro avrà la carriera femminile di cui tanto si parla? E' stata un fuoco di paglia?

Fonte: Zero Hedge

Ditta cinese sostituisce lavoratori umani con Robots: produzione alle stelle, difetti scomparsi

Azienda cinese riduce il personale umano da 650 a 60, aumenta la produzione da 8.000 a 21.000 pezzi ad “unità produttiva” e riduce i pezzi difettosi dal 25% al 5%

“Penso che chiunque lavori a tempo pieno dovrebbe essere in grado di pagarsi quanto serve per vivere: cibo, casa ed abbigliamento. Io non sono in grado”.

Sono parole sconsolate della 61enne Rebecca Cornick, nonna e veterana di Wndy, catena per la quale lavora da 9 anni. Rebecca ha parlato nel CBS News: ha una paga di 9 dollari l’ora, la sua condizione di ristrettezze è tipica dei lavoratori dei fast food in tutto il Paese, che stanno lottando per una paga più alta. Un tema il quale, come nota la CBS, è parte di un discorso più ampio con “Stati e città americane che dibattono sull’alzare i salari minimi” e con “29 di essi sopra il minimo federale di 7,5 dollari l’ora. Los Angeles poi con il minimo raddoppiato a 15 dollari l’ora”.

Se sono molte le prove a favore di chi chiede gli aumenti, chi è contrario sostiene ci saranno licenziamenti per bilanciare gli aumenti e sembra che l’innalzare la paga minima abbia contribuito alla decisione di WalMart di licenziare circa 1.000 dipendenti nella casa madre di Bentonville.

Un licenziatario di  Burger King ha dichiarato alla CBS: “La verità è che la maggior parte delle attività commerciali non reggerebbe una paga da 15 dollari l’ora. Dunque non succederà. È un settore nel quale le formule economiche non funzionano perché c’è un limite a quanto la gente è disposta a pagare per un hamburger”.

Tuttavia, è anche vero che Ronald McDonald ha reso operativa la decisione di assumere. In alcune sedi, dei dipendenti più efficienti

Alla luce di tutto ciò che è utile leggere la notizia presa da TechRepublic, che ci racconta la storia della azienda Changying Precision Technology Company, che ha rimpiazzato quasi tutti i propri dipendenti “umani” con dei robots. Ed è un grande successo:

Nella città di Dongguan, situata nella provincia centrale cinese di Guangdong, un’azienda tecnologica ha inaugurato uno stabilimento fatto funzionare quasi esclusivamente da robots. Con risultati sorprendenti.

Lo stabilimento di Dongguan della Changying Precision Technology Company ha delle linee di produzione automatizzate che usano braccia robotizzate per produrre parti di telefoni cellulari.

Nello stabilimento sono presenti anche macchinari automatizzati, un sistema di trasporto autonomo ed altri sistemi automatizzati nel magazzino.

Tuttavia sono presenti ancora dei lavoratori: 3 “umani” supervisionano le linee di produzione ed altri impiegati supervisionano un sistema di controllo computerizzato. In precedenza, nello stabilimento erano presenti 650 dipendenti. Ora che ci sono i robots, il numero è sceso a 60. Luo Weiqiang, general manager dell’azienda, ha dichiarato a People’s Daily che in futuro il numero degli impiegati potrebbe scendere a 20. Sempre stando a People’s Daily, i robots hanno quasi triplicato la produzione che è passata da 8.000 a 21.000 pezzi a testa. Un aumento del 162,5%.

Un aumento di produttività che non è andato a scapito della qualità: al contrario, la qualità è cresciuta. Prima dei robots, la percentuale di prodotti difettosi era del 25%, ora è scesa sotto al 5%.


Tutti quelli che programmano picchetti fuori da McDonald per ottenere un aumento di salario del 70%, stiano all’occhio: il “fanciullo” qui sotto è pronto a lavorare, non ha bisogno di pause e non fa mai errori.


Personalmente vedo questo fatto come una liberazione per l'essere umano. Interessanti i commenti all'articolo:

la stupidità umana è talmente grande che c'è gente che pagherebbe per lavorare. [aggiungo che la stupidità peggiore è lavorare gratis]

P.s. a chi vendono i prodotti se i popoli sono in miseria?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giacca

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #87 il: Agosto 04, 2015, 13:48:13 pm »
La tecnologia si sta usando per fare gli interessi di pochi. Ma nessno ha voluto affriontare questo problema. Se il lavoro femminile sarà una cosa provvisoria resterà solo uno a mantenere la famiglia. Poi nessuno parla più di ridurre l'orario di lavoro.

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #88 il: Agosto 04, 2015, 14:39:11 pm »
Se il mito della cariera femminile cesserà sarà perché il lavoro (anche maschile) com'è oggi non esisterà più. In molti settori, anche impiegatizi (software per l'assistenza clienti) è già così.
Negli ultimi decenni la donne hano conquistato un fortino abbandonato, e vivono oggi nel panorama mentale che avevano gli uomini negli anni '50.
L'automazione non riduce l'orario di lavoro, abolisce il lavoro tout court.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline LaSerpentessa

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Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
« Risposta #89 il: Settembre 07, 2015, 20:30:30 pm »
lavoro femminile risorsa o problema?
Per le donne risorsa, per l'uomo problema! Ci passate sopra.