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Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro

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Lucia:

--- Citazione da: ilmarmocchio - Ottobre 23, 2014, 12:10:48 pm ---usiamo un pò il buon senso : se una donna ( mi è capitato ) mi tocca il culo, può essere che lei non mi piaccia e che comunque la cosa lì per lì mom mi va.
Con ciò,  non farei mai una denucia o neanche reagirei in malo modo.
La seconda volta le farei capire che non è il caso e basta.
la dignità non la si salvaguarda andando sempre in tribunale, per ogni minimo fatto

--- Termina citazione ---

diciamo che se uno sconosciuto  mi tocca nelle parti intime a me mi verrebbe di tagliargli la mano, è cosi forte la rabbia e il senso di umiliazione.
All'altra gli viene per istinto di dargli un calcio.

Ma la legge è fatta anche perché la gente non si metta a farsi la legge da sola. 

Per uno schiaffo che non lascia segno si può beccare 3 messi di prigione(cosi dice wiki, percosse lievi) o multa. Come si può anche non denunciare.
L'offessa di una palpata non desiderata non mi sembra minore a uno schiaffo, anzi.

Poi secondo me basta conoscere questi leggi e farli conoscere dagli ragazzi a scuola, da 11 anni in su perché non abbiano problemi.

Rita:

--- Citazione da: Lucia - Ottobre 23, 2014, 13:56:09 pm ---
Per uno schiaffo che non lascia segno si può beccare 3 messi di prigione(cosi dice wiki, percosse lievi) o multa. Come si può anche non denunciare.
L'offessa di una palpata non desiderata non mi sembra minore a uno schiaffo, anzi.

Poi secondo me basta conoscere questi leggi e farli conoscere dagli ragazzi a scuola, da 11 anni in su perché non abbiano problemi.

--- Termina citazione ---

c'è una differenza non da poco che viene sempre, sistematicamente, saltata a piè pari.

A parte i casi di masochismo estremo, lo schiaffo è un atto di violenza di per sé, non esiste uno "schiaffo desiderato o uno schiaffo indesiderato". Mentre invece per la palpata (che è appunto uno dei primi atti che compiono gli amanti quando entrano in intimità) sì. E' lo stesso problema che si rileva con stupro/omidicio. L'omicido (tranne i casi degli aspiranti suicidi che non hanno il coraggio di ammazzarsi da sé) non è mai desiderato, l'atto sessuale sì.

Ora, tradizionalmente (e questo mi pare lo confermi pure tu), la parte più "complicata" è dell'uomo. La donna usa un metalinguaggio e l'uomo deve tradurlo in linguaggio ed esporsi. Deve capire gli sguardi, i giochi di sguardi, gli inviti, i non inviti, perché espressamente una donna non fa il primo passo. Al massimo fa il primo ammiccamento. Cioè non è diretta, è meta-diretta.

A me quel che lascia perplessa in questo tipo di situazioni è che in genere ci si trova da soli, uomo/donna. La donna denuncia e l'uomo in genere finisce per ammettere. Se ammette la frase o la palpata significa che "qualcosa" (e guarda può pure essere che non ha capito il meta-linguaggio o che alcuni uomini siano meno capaci di capire il metalinguaggio) gli ha fatto pensare che la palpata era desiderata.

Serve a poco il discorso "donne nude in spiaggia o no".

Il metalinguaggio si esplica in determinate situazioni e non in altre. Una donna che si mette in bikini sulla spiaggia lancia un messaggio diverso da chi si mette in bikini in ufficio, per esempio. Sto semplificando, ma credo che ci siamo capiti. Ogni cultura da a parti del corpo e alla loro esposizione/esibizione in determinati contesti significati diversi. Poi questi significati si perdono. Ovvio che difficilmente una donna verrà presa e baciata solo perché ha il rossetto, ma il rossetto è nato per questo. Per indicare e sottolineare una disponibilità sessuale, per esempio.

Io posso essere d'accordo sul fatto che il femminismo abbia creato molta confusione sul metalinguaggio femminile .. siamo uguali, dice il femminismo, quindi se illmarmocchio una manata sul culo da parte di una donna che in quel momento è inopportuna/fastidiosa/non le piace non dà un significato particolarmente tragico perché non lo dovrebbe fare anche Lucia?*

Secondo me questo potrebbe essere il pensiero di un ragazzo divenuto uomo cresciuto in questo clima.


*e infatti c'è molto di culturale in questo. C'è il fatto che culturalmente un uomo che lamentasse o protestasse con veemenza per un attacco sessuale di una donna sarebbe considerato un povero sfigato e deriso dalla società, mentre al contrario, una donna che si lasciasse toccare senza manifestare indignazione ma indifferenza sarebbe considerata una troia cui piace. (è questo è confermato dal fatto che quando si ragiona di queste cose, la prima cosa che tutte le donne mi dicono è "se a te piace fatti toccare tu", "se tu non ci fai caso è perché non sei attraente che ti devo dire" "se a te è capitato poche volte significa che sei cessa, che ti vesti da suora, col burka etc.". Tutte cose che poi contraddicono le affermazioni di chi dice che non c'entra come si va vestiti, come si è fisicamente, come si valorizza/svalorizza il corpo etc.



Rita:

--- Citazione da: Lucia - Ottobre 23, 2014, 13:56:09 pm ---L'offessa di una palpata non desiderata non mi sembra minore a uno schiaffo, anzi.

--- Termina citazione ---

perché? dipende da chi ti schiaffeggia e perché. L'intento di rimetterti a posto,  di dominarti, di zittirti,  di uno schiaffo è ben superiore a quello di una palpata (sempre che non ci siano malinterpretazioni a monte, ma allora è lo stesso discorso di chi ti tocca)

Questo starebbe ad indicare che per una donna la dignità sta più nel corpo che nello spirito? Così sembra quasi che consideri più sacro e inviolabile il culo che la faccia  :unsure:

Rita:
C'è poi un altro pensiero che non mi sembra sia mai stato detto (perlomeno in tanti anni di discussioni qui o altrove non l'ho mai incontrato).

Ed è la diversità tra una donna impegnata e una donna non impegnata.

A me, personalmente, devo dire che mi ha dato molto più fastidio una toccata indesiderata nei periodi di vita in cui ero fidanzata/impegnata che non nei periodi in cui ero libera.

E questo non saprei esattamente come collocarlo.  Per quel che mi riguarda, un uomo che mi tocca il culo è quasi come se facesse un torto maggiore al mio compagno/fidanzata/marito che non a me.

Sarà che mi oggettifico...  :lol: sarà che un pensiero inconsapevole della donna è che la cosa più preziosa che può offrire al proprio uomo è il proprio culo anche se è in sfacelo  :lol:, non saprei, però sarebbe interessante capire se è un sentimento diffuso o se sono solo strana io.

Poi, come già detto, e ad evitare di nuovo interminabili precisazioni per "palpata sul sedere" intendo una toccata momentanea. Dopodiché scappi via e per ripalpare, per quanto mi riguarda devono usare già altri mezzi coercitivi "violenti" di immobilizzazione. Ma qui si entra sì, già nel campo della violenza, perché l'immobilizzazione forzata è un gesto violento, SEMPRE indesiderato anche dalle persone con cui si fosse entrati in intimità in qualche momento della vita.

Rita:
cioè per spiegarmi meglio.
Siamo sicuri che il molestatore abbia nella sua testa l'intenzione di umiliare la persona che gli sta davanti?
Nello schiaffo sì, è sicuro che l'intento è umiliante/punitivo, non credo ci siano dubbi.

Ma quel che mi chiedo è: perché le donne considerano l'intenzione del molestatore come punitiva/umiliante? (e forse da qui discende la conseguenza che considerano anche l'atto come punitivo/umiliante).

basta leggersi le interpretazioni che danno gli uomini a questo gesto:

Duca per esempio la considera

Rompitura di coglioni


Ilmarmocchio non lo so.. mi pare che non si senta "umiliato" da un contatto fisico indesiderato. L'impressione che ne da è più della scocciatura per la perdita di tempo a doverla allontanare.

Quasi come il fastidio che provi di fronte ad un mendicante che ti chiede l'elemosina con insistenza.

E' diverso proprio il sentimento, a me pare.

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