Autore Topic: Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro  (Letto 48832 volte)

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Offline nonmorto

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #90 il: Ottobre 22, 2014, 22:52:21 pm »
Hai anche una strana idea di dignità se per te dignità è subire le provocazioni delle donne senza dare il minimo segno di reazione, facendo finta di essere eunuchi, perché questo è il mondo verso cui stiamo andando, donne seminude ovunque con pene severissime alla minima reazione. E tutto questo fin dalla più tenera età, anche a scuola.

Secondo me questo è l'opposto di dignità.

Offline Lucia

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #91 il: Ottobre 23, 2014, 09:50:27 am »
Non perdi occasione per dire bestie e per comunicare tutto il tuo disprezzo/schifo nei confronti degli uomini.

Ho detto
"la grande maggioranza degli uomini capisce bene il metalinguaggio delle donne e non sono per niente bestie che ti saltano addosso appena possono.
è proprio fiduccia nei uomini e non disprezzo


Citazione
continui a dire che tu non provochi, non hai mai provocato e che ogni tuo atteggiamento viene per sbaglio interpretato da uomini porci come una provocazione.

Ho detto proprio il contrario.

Citazione
Guarda che la dignità maschile(...)non dovrebbe ruotare attorno alle donne.

La dignità maschile dipende anche dal modo in cui riesce gestire i suoi istinti.

Citazione
Non siamo cagnolini ammaestrati che devono capire ogni bisogno di una donna, se un approccio è voluto o meno, quanto è voluto, non dobbiamo farci anni ed anni di carcere se non capiamo bene le donne e più che altro non devi dire tu da cosa dipende la mia dignità.

Se i mass media dipingono gli uomini come stupratori non devo linciare ogni stupratore che mi indicano, per dimostrare a tutti che sono diverso da lui, ma devo linciare i mass media e chi pensa che io non abbia una dignità. Ma più che altro devo linciare chi pensa che la dignità degli uomini dipende da quanto fanno bene gli schiavi delle donne.

quindi tu dici che il qm deve diffendere la dignità dello stupratore, o del molestatore?

Tanto per capirci chi cosa intende con la dignità maschile.
io ho il mio parere sulla dignità umana e nenahc'io devo chiedere permesso a te per averla.

Offline Lucia

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #92 il: Ottobre 23, 2014, 10:34:33 am »
Hai anche una strana idea di dignità se per te dignità è subire le provocazioni delle donne senza dare il minimo segno di reazione, facendo finta di essere eunuchi, perché questo è il mondo verso cui stiamo andando, donne seminude ovunque con pene severissime alla minima reazione. E tutto questo fin dalla più tenera età, anche a scuola.

Secondo me questo è l'opposto di dignità.

infatti l'unica cosa che potevi dirmi giustamente è che si io in quelle situazioni quando dovevo girare di notte sulla strada o col treno stavo attenta a non provocare, cioè evitando anche lo sguardo ai sconosciuti. Per questo penso che si solo maschi non degni di nessuna diffessa possono molestare.

Se ti danno fastidio (ti provocano sessualmente) le donne seminude bisognerebbe fare piscine e spiagge per solo donne?
(e le famiglie non potranno più andare assieme sulla spiaggia o in piscina...)

Comunque per me è più tipicamente maschile quello che gli uomini non si fermano se una 20 enne fa l'autostop in minigonna
quello è molto più possibile e non uno che ti palpa sulla strada perché sei in minogonna.

Offline ilmarmocchio

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #93 il: Ottobre 23, 2014, 12:10:48 pm »
usiamo un pò il buon senso : se una donna ( mi è capitato ) mi tocca il culo, può essere che lei non mi piaccia e che comunque la cosa lì per lì mom mi va.
Con ciò,  non farei mai una denucia o neanche reagirei in malo modo.
La seconda volta le farei capire che non è il caso e basta.
la dignità non la si salvaguarda andando sempre in tribunale, per ogni minimo fatto

Offline Volpe argentata

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #94 il: Ottobre 23, 2014, 12:30:28 pm »
usiamo un pò il buon senso : se una donna ( mi è capitato ) mi tocca il culo, può essere che lei non mi piaccia e che comunque la cosa lì per lì mom mi va.
Con ciò,  non farei mai una denucia o neanche reagirei in malo modo.
La seconda volta le farei capire che non è il caso e basta.
la dignità non la si salvaguarda andando sempre in tribunale, per ogni minimo fatto

Occhio che mi sembra di essere entrato per un momento nel "cervello" di una femminista, "se a parti invertite non denunciate e' un problema solo vostro", naturalmente facendo finta di non sapere che la polizia riderebbe in faccia ad un uomo che andasse a denunciare il "palpeggiamento" di una donna... :sleep:

Offline Lucia

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #95 il: Ottobre 23, 2014, 13:56:09 pm »
usiamo un pò il buon senso : se una donna ( mi è capitato ) mi tocca il culo, può essere che lei non mi piaccia e che comunque la cosa lì per lì mom mi va.
Con ciò,  non farei mai una denucia o neanche reagirei in malo modo.
La seconda volta le farei capire che non è il caso e basta.
la dignità non la si salvaguarda andando sempre in tribunale, per ogni minimo fatto

diciamo che se uno sconosciuto  mi tocca nelle parti intime a me mi verrebbe di tagliargli la mano, è cosi forte la rabbia e il senso di umiliazione.
All'altra gli viene per istinto di dargli un calcio.

Ma la legge è fatta anche perché la gente non si metta a farsi la legge da sola. 

Per uno schiaffo che non lascia segno si può beccare 3 messi di prigione(cosi dice wiki, percosse lievi) o multa. Come si può anche non denunciare.
L'offessa di una palpata non desiderata non mi sembra minore a uno schiaffo, anzi.

Poi secondo me basta conoscere questi leggi e farli conoscere dagli ragazzi a scuola, da 11 anni in su perché non abbiano problemi.
« Ultima modifica: Ottobre 23, 2014, 14:09:44 pm da Lucia »

Offline Rita

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #96 il: Ottobre 23, 2014, 14:20:26 pm »

Per uno schiaffo che non lascia segno si può beccare 3 messi di prigione(cosi dice wiki, percosse lievi) o multa. Come si può anche non denunciare.
L'offessa di una palpata non desiderata non mi sembra minore a uno schiaffo, anzi.

Poi secondo me basta conoscere questi leggi e farli conoscere dagli ragazzi a scuola, da 11 anni in su perché non abbiano problemi.

c'è una differenza non da poco che viene sempre, sistematicamente, saltata a piè pari.

A parte i casi di masochismo estremo, lo schiaffo è un atto di violenza di per sé, non esiste uno "schiaffo desiderato o uno schiaffo indesiderato". Mentre invece per la palpata (che è appunto uno dei primi atti che compiono gli amanti quando entrano in intimità) sì. E' lo stesso problema che si rileva con stupro/omidicio. L'omicido (tranne i casi degli aspiranti suicidi che non hanno il coraggio di ammazzarsi da sé) non è mai desiderato, l'atto sessuale sì.

Ora, tradizionalmente (e questo mi pare lo confermi pure tu), la parte più "complicata" è dell'uomo. La donna usa un metalinguaggio e l'uomo deve tradurlo in linguaggio ed esporsi. Deve capire gli sguardi, i giochi di sguardi, gli inviti, i non inviti, perché espressamente una donna non fa il primo passo. Al massimo fa il primo ammiccamento. Cioè non è diretta, è meta-diretta.

A me quel che lascia perplessa in questo tipo di situazioni è che in genere ci si trova da soli, uomo/donna. La donna denuncia e l'uomo in genere finisce per ammettere. Se ammette la frase o la palpata significa che "qualcosa" (e guarda può pure essere che non ha capito il meta-linguaggio o che alcuni uomini siano meno capaci di capire il metalinguaggio) gli ha fatto pensare che la palpata era desiderata.

Serve a poco il discorso "donne nude in spiaggia o no".

Il metalinguaggio si esplica in determinate situazioni e non in altre. Una donna che si mette in bikini sulla spiaggia lancia un messaggio diverso da chi si mette in bikini in ufficio, per esempio. Sto semplificando, ma credo che ci siamo capiti. Ogni cultura da a parti del corpo e alla loro esposizione/esibizione in determinati contesti significati diversi. Poi questi significati si perdono. Ovvio che difficilmente una donna verrà presa e baciata solo perché ha il rossetto, ma il rossetto è nato per questo. Per indicare e sottolineare una disponibilità sessuale, per esempio.

Io posso essere d'accordo sul fatto che il femminismo abbia creato molta confusione sul metalinguaggio femminile .. siamo uguali, dice il femminismo, quindi se illmarmocchio una manata sul culo da parte di una donna che in quel momento è inopportuna/fastidiosa/non le piace non dà un significato particolarmente tragico perché non lo dovrebbe fare anche Lucia?*

Secondo me questo potrebbe essere il pensiero di un ragazzo divenuto uomo cresciuto in questo clima.


*e infatti c'è molto di culturale in questo. C'è il fatto che culturalmente un uomo che lamentasse o protestasse con veemenza per un attacco sessuale di una donna sarebbe considerato un povero sfigato e deriso dalla società, mentre al contrario, una donna che si lasciasse toccare senza manifestare indignazione ma indifferenza sarebbe considerata una troia cui piace. (è questo è confermato dal fatto che quando si ragiona di queste cose, la prima cosa che tutte le donne mi dicono è "se a te piace fatti toccare tu", "se tu non ci fai caso è perché non sei attraente che ti devo dire" "se a te è capitato poche volte significa che sei cessa, che ti vesti da suora, col burka etc.". Tutte cose che poi contraddicono le affermazioni di chi dice che non c'entra come si va vestiti, come si è fisicamente, come si valorizza/svalorizza il corpo etc.



L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #97 il: Ottobre 23, 2014, 14:25:46 pm »
L'offessa di una palpata non desiderata non mi sembra minore a uno schiaffo, anzi.

perché? dipende da chi ti schiaffeggia e perché. L'intento di rimetterti a posto,  di dominarti, di zittirti,  di uno schiaffo è ben superiore a quello di una palpata (sempre che non ci siano malinterpretazioni a monte, ma allora è lo stesso discorso di chi ti tocca)

Questo starebbe ad indicare che per una donna la dignità sta più nel corpo che nello spirito? Così sembra quasi che consideri più sacro e inviolabile il culo che la faccia  :unsure:
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Offline Rita

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #98 il: Ottobre 23, 2014, 14:42:45 pm »
C'è poi un altro pensiero che non mi sembra sia mai stato detto (perlomeno in tanti anni di discussioni qui o altrove non l'ho mai incontrato).

Ed è la diversità tra una donna impegnata e una donna non impegnata.

A me, personalmente, devo dire che mi ha dato molto più fastidio una toccata indesiderata nei periodi di vita in cui ero fidanzata/impegnata che non nei periodi in cui ero libera.

E questo non saprei esattamente come collocarlo.  Per quel che mi riguarda, un uomo che mi tocca il culo è quasi come se facesse un torto maggiore al mio compagno/fidanzata/marito che non a me.

Sarà che mi oggettifico...  :lol: sarà che un pensiero inconsapevole della donna è che la cosa più preziosa che può offrire al proprio uomo è il proprio culo anche se è in sfacelo  :lol:, non saprei, però sarebbe interessante capire se è un sentimento diffuso o se sono solo strana io.

Poi, come già detto, e ad evitare di nuovo interminabili precisazioni per "palpata sul sedere" intendo una toccata momentanea. Dopodiché scappi via e per ripalpare, per quanto mi riguarda devono usare già altri mezzi coercitivi "violenti" di immobilizzazione. Ma qui si entra sì, già nel campo della violenza, perché l'immobilizzazione forzata è un gesto violento, SEMPRE indesiderato anche dalle persone con cui si fosse entrati in intimità in qualche momento della vita.
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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #99 il: Ottobre 23, 2014, 15:03:35 pm »
cioè per spiegarmi meglio.
Siamo sicuri che il molestatore abbia nella sua testa l'intenzione di umiliare la persona che gli sta davanti?
Nello schiaffo sì, è sicuro che l'intento è umiliante/punitivo, non credo ci siano dubbi.

Ma quel che mi chiedo è: perché le donne considerano l'intenzione del molestatore come punitiva/umiliante? (e forse da qui discende la conseguenza che considerano anche l'atto come punitivo/umiliante).

basta leggersi le interpretazioni che danno gli uomini a questo gesto:

Duca per esempio la considera

Rompitura di coglioni


Ilmarmocchio non lo so.. mi pare che non si senta "umiliato" da un contatto fisico indesiderato. L'impressione che ne da è più della scocciatura per la perdita di tempo a doverla allontanare.

Quasi come il fastidio che provi di fronte ad un mendicante che ti chiede l'elemosina con insistenza.

E' diverso proprio il sentimento, a me pare.

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Offline ilmarmocchio

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #100 il: Ottobre 23, 2014, 15:18:28 pm »
Citazione
Rita : Ilmarmocchio non lo so.. mi pare che non si senta "umiliato" da un contatto fisico indesiderato. L'impressione che ne da è più della scocciatura per la perdita di tempo a doverla allontanare.

hai detto bene. Non ci penso neanche a pretendere 1 anno di galera per una che mi ha dato una palpata indesiderata.
E poi, su...umiliazione . una palpata è una palpata.
Sinceramente, non lo capisco tutti questi patemi.

Offline ilmarmocchio

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #101 il: Ottobre 23, 2014, 15:20:29 pm »
Citazione
Lucia : L'offessa di una palpata non desiderata non mi sembra minore a uno schiaffo, anzi.

uno schiaffo può far male, la palpata no.
Lo ripeto : 1 anno di galera per una palpata è una assurdità totale

Offline nonmorto

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #102 il: Ottobre 23, 2014, 15:51:01 pm »
A me qualche volta è successo di subire dei contatti in mezzi pubblici. Una volta in metropolitana, senza nessun motivo, una ragazza mai vista prima mi ha abbracciato ed è rimasta così finché non sono sceso.

Dato che non era brutta e che comunque il contatto è stato "graduale", non mi ha subito abbracciato ma prima si è appoggiata lievemente, poi di più, poi mi ha proprio abbracciato e poi ha iniziato ad accarezzarmi, non mi ha dato nessun fastidio, anzi mi ha fatto piacere, molto piacere. Mi sono solo preoccupato di cosa pensasse la gente intorno, ma dato che nessuno ci guardava l'ho lasciata fare.

Non stava affatto cercando di umiliarmi ma era sorridente e dolce, mai pensato che fosse umiliante, ma forse dipende pure dall'atteggiamento della persona. In realtà quell'evento mi ha dato molta autistima, non mi ritengo un gran che.

Un'altra volta invece sono stato infastidito da una signora di una certa età sul treno, che stava con delle colleghe di lavoro, che si abbassava continuamente per prendere dei fogli nella valigetta e per rimetterli dentro, solo che ogni volta che si abbassava si chinava eccessivamente e poggiava la testa per qualche secondo sul mio pacco.

Non le ho neanche detto nulla, primo perché non ero sicuro che lo facesse apposta e secondo perché era tra le sue colleghe di lavoro e non volevo umiliarla, anche se il gesto mi ha un po' infastidito. A parte un leggero fastidio non ho provato nulla. Mai pensato di darle della bestia o di mandarla in carcere, al massimo le avrei potuto dire "signora metta la valigetta in modo diverso sennò qui ogni volta che si abbassa mi si appoggia addosso" e non l'ho fatto per non mortificarla.

Se mi avesse dato molto fastidio avrei semplicemente cambiato posto, ma senza dir nulla e non subito dopo che si fosse abbassata, magari ad una fermata ad una stazione per fingere di scendere.

Offline Rita

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« Risposta #103 il: Ottobre 23, 2014, 16:10:34 pm »
A me qualche volta è successo di subire dei contatti in mezzi pubblici. Una volta in metropolitana, senza nessun motivo, una ragazza mai vista prima mi ha abbracciato ed è rimasta così finché non sono sceso.

Dato che non era brutta e che comunque il contatto è stato "graduale", non mi ha subito abbracciato ma prima si è appoggiata lievemente, poi di più, poi mi ha proprio abbracciato e poi ha iniziato ad accarezzarmi, non mi ha dato nessun fastidio, anzi mi ha fatto piacere, molto piacere. Mi sono solo preoccupato di cosa pensasse la gente intorno, ma dato che nessuno ci guardava l'ho lasciata fare.

Non stava affatto cercando di umiliarmi ma era sorridente e dolce, mai pensato che fosse umiliante, ma forse dipende pure dall'atteggiamento della persona. In realtà quell'evento mi ha dato molta autistima, non mi ritengo un gran che.

Un'altra volta invece sono stato infastidito da una signora di una certa età sul treno, che stava con delle colleghe di lavoro, che si abbassava continuamente per prendere dei fogli nella valigetta e per rimetterli dentro, solo che ogni volta che si abbassava si chinava eccessivamente e poggiava la testa per qualche secondo sul mio pacco.

Non le ho neanche detto nulla, primo perché non ero sicuro che lo facesse apposta e secondo perché era tra le sue colleghe di lavoro e non volevo umiliarla, anche se il gesto mi ha un po' infastidito. A parte un leggero fastidio non ho provato nulla. Mai pensato di darle della bestia o di mandarla in carcere, al massimo le avrei potuto dire "signora metta la valigetta in modo diverso sennò qui ogni volta che si abbassa mi si appoggia addosso" e non l'ho fatto per non mortificarla.

Se mi avesse dato molto fastidio avrei semplicemente cambiato posto, ma senza dir nulla e non subito dopo che si fosse abbassata, magari ad una fermata ad una stazione per fingere di scendere.

Perché hai usato la cavalleria.

qui lo so che Lucia mi si scatenerà  :D però questa sarebbe la conferma che una cavalleria femminile non esiste. O se ne esiste qualche barlume viene mortificata e ridotta al silenzio.
Per esempio la scena che descrivi (il fatto che più che altro il tuo silenzio/sopportazione sia stato per rispetto dell'altro è un sentimento che ogni tanto trapela, credo che, al di là della palpata, sia patrimonio comune di una donna "normale" e senza sovrastrutture ideologiche il cercare di usare del tatto quando rifiuta un'avance in determinati contesti e situazioni, per lasciare una via di scampo a chi si propone. Insomma per fargli "salvare la faccia". Del tipo dire "sono impegnata" anche quando non lo si è, è una bugia che, per quanto mi riguarda, ha lo scopo di far salvare la faccia a chi si propone. Un po' come dire, "non sei tu sbagliato a prescindere, è il momento che è sbagliato")

Qualcosa di simile qualche donna lo manifesta in camera caritatis, anche in queste occasioni. In fondo denunciandolo pubblicamente lo metti alla berlina, che, IMHO, come diceva Warlord, è già una punizione.
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Offline Lucia

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Re:Reato toccare il sedere ad una collega ma non elogiarle il proprio membro
« Risposta #104 il: Ottobre 23, 2014, 19:28:11 pm »
Mentre invece per la palpata (che è appunto uno dei primi atti che compiono gli amanti quando entrano in intimità) sì.
ma per favore,
quando mai la palpata alle parti intime è il primo gesto di intimità tra gli amanti?!
Tu hai questa esperienza?
La mia è per prima passare tempo assieme, scherzare, fare programma assieme, si fanno complimenti, da solito per prima si tocca la mano,  giocchi di sguardi lunghi e corti, poi il primo baccio sulle labbra. Questa era il rito di arrivare all'intimità e di là piano piano a tutto, senza fretta però. E se mi permettette cosi mi hanno avvicinato sia romeni, che ungheresi e anche il mio italiano quindi ho motivo di pensare che è un rito universale.


Citazione
in questo tipo di situazioni è che in genere ci si trova da soli, uomo/donna.
non so, questa da dove è partita la discussione si, quelle che a me risultavano imperdonabili da solito erano in pubblico un po per dire vediamo se grida o se piange se gli tocco il culo, con il desiderio di intimità non c'entravano un fico secco.

Citazione
*e infatti c'è molto di culturale in questo. C'è il fatto che culturalmente un uomo che lamentasse o protestasse con veemenza per un attacco sessuale di una donna sarebbe considerato un povero sfigato e deriso dalla società,
Ioi non ho nessun problema ad ammettere che anche gli uomini hanno tutto il diritto di dire qualle è la loro zona intima dove non si entra e punto.

 
Citazione
mentre al contrario, una donna che si lasciasse toccare senza manifestare indignazione ma indifferenza sarebbe considerata una troia cui piace.
piuttosto  frigida se riesce sopportare una palpata inattessa con indiferenza